AGORDO Succede da anni in zone le VIlle di Agordo, ragazzi e ragazze della frazione “rubano” da cortili e giardini le cose che trovano (ceppi, tappeti, panchine, carriole, scuri, etc) e li portano alla piazzetta di Parech (la Lobia) Perché? Interpretazioni varie: Stravolgere lo status quo? Iniziali vendette verso i rompiscatole di paese poi generalizzato a tutti? Altri significati più arcaici?
CONSIDERAZIONI POST-BARACADE 2019: i gruppi quest’anno hanno cominciato a razziare prima di tutto la zona di Farenzena e Toccol-Cal de le Mule notando che la roba lasciata fuori casa era meno del solito, sempre più gente comincia a ricordarsi della tradizione e gli oggetti “spostabili” vengono messi al sicuro dentro casa. Molto numerosi sono stati gli zerbini di casa, ma non sono mancate panchine, cancelli, carriole e biciclette, pochi i più tradizionali ceppi da legna. “Come sempre non è mancata la gente che lascia immondizia o oggetti rotti fuori casa pronta per essere smaltita, ma ce ne siamo guardati dal farlo”. Dalle 2:30 hanno cominciato a passare sempre più spesso i carabinieri, “per questo non era facile proseguire perché ci toccava mollare tutto anche in mezzo alla strada e scappare a nasconderci e tornare a riprendersi la roba più tardi. Questo ci ha fatto perdere un’ora e mezza, tempo che poteva essere speso per setacciare Parech e Prompicai invece che correre e nascondersi tra i vicoli delle Ville. Ricordiamo che noi passiamo la notte fonda di Natale in questo modo e al freddo per non far estinguere una tradizione secolare”. Una coppia di Farenzena alle 3 di notte si è presa la briga per ben due volte di scendere in auto a Parech invocando e imperando che fosse riportato al suo posto il loro stendibiancheria che era stato “rubato” poco prima ma che doveva ancora arrivare in piazza a essere depositato, dietro all’organizzazione di questo piccolo evento ci sono dei giovani che si prendono impegni, responsabilità e tempo per dare del proprio. “Verso le 4:30 siamo riusciti a portare il malloppo di Farenzena in piazzetta, ad appendere lo striscione in piazza a Toccol con gli auguri e a tornare tutti a casa illesi e mai braccati”.