AGORDO Forse le imminenti elezioni regionali, oppure l’adrenalina da grandi eventi (mondiali di sci e Olimpiadi), fatto sta che ultimamente i cassetti si riempiono di sogni. Il treno delle Dolomiti ad esempio, oppure la monorotaia che colleghi Belluno, Agordo Luxottica, Cortina, in una vallata incapace anche di terminare una ciclabile per le due ruote o che deve impegnarsi a fondo per mettere in sicurezza una strada regionale come la 203 agordina dove dopo Vaia piovono sassi, quasi ogni giorno, anche sabato alle 9’50 in località La Pissa dove ne ha fatto le spese un automobilista, nessun sasso sulle lamiere, ma i pneumatici forati per la presenza di sassi acuminati sull’asfalto. Torniamo ai sogni, quelli che mettono sul piatto centinaia di milioni perché le Olimpiadi suscitano aspettative. Il Governo stanzia 325 milioni, la Regione ne vorrebbe 600. In questa lista dei sogni l’assessore regionale Elisa De Berti ritiene anche che sia urgente recuperare i 43 milioni che servono per completare la variante di Agordo. Ci sono voluti 60 anni per vedere l’attuale tangenziale che ha tolto il traffico dal centro, chissà quanti ancora ne passeranno per accarezzare il progetto della De Berti. La tangenziale è in effetti un’opera monca, nei progetti di tanto tempo fa doveva iniziare in località Le Campe (foto2) saltando il Ponte della Missiaga (foto1), ma come si sa la tangenziale si ferma alla rotatoria di Ponte Alto ed è già un grande successo. Ne abbiamo parlato con il sindaco di Agordo, Roberto Chissalè.