AGORDO Sabato 15 dicembre una gremita Sala Don FerdinandoTamis ha ospitato la celebrazione ufficiale del centocinquantesimo anniversario dalla fondazione della Sezione Agordina del CAI. Come ha ricordato la presidente Anna Magro quello che sta per concludersi è stato un anno intenso, fatto di tante manifestazioni dedicate allo storico compleanno, chiuse proprio da quest’ultimo evento organizzato per ovvi motivi di opportunità due giorni prima della data ufficiale che cade oggi. Era infatti il 17 dicembre del 1868, quindi giusto 150 anni fa allorché Nicolò Pellati, ingegnere presso gli stabilimenti minerari della Valle Imperina e amico di Quintino Sella fondatore del Club Alpino Italiano, fondò ad Agordo la quarta sezione italiana del CAI allora battezzata “Società Alpina di Agordo”. Da allora tanti presidenti si sono avvicendati, tanta attività è stata fatta, tanto volontariato è stato messo in campo a disposizione della promozione per la frequentazione consapevole della montagna.
Presentata dall’ormai conduttore storico della Sezione Agordina Giampaolo Soratroi la serata è stata improntata alla sobrietà. Niente fronzoli ma tanta concretezza, come è nel DNA dell’uomo di montagna. Sul Palco, dove era stato allestito uno schermo gigante, si sono succeduti filmati storici, autorità e personaggi hanno contribuito alla crescita del sodalizio, che sono stati premiati con un riconoscimento. Il Presidente Regionale Francesco Carrerer, presente ad Agordo con tutto il gruppo regionale e alcuni consiglieri del CAI centrale ha riconosciuto l’importanza della Sezione Agordina per la nascita delle altre sezioni nel Veneto chiamandola “sezione madre”. Riconoscimenti lusinghieri anche dal Sindaco di Agordo Sisto Da Roit, che ha a sua volta riconosciuto il lustro dato ad Agordo dalla Sezione Agordina. E poi due filmati storici sulla sezione e la presentazione di due volumi, il primo già uscito in occasione dell’adunanza di quest’anno sul Broi che racconta gli ultimi cinquant’anni di storia e un secondo, la ristampa dei un libro del 1888 intitolato “Breve escursione alpina nel bellunese”, corredato con delle foto scattate allora, messe al confronto con altri scatti di oggi mantenendo la stessa inquadratura. La serata è stata allietata dal fisarmonicista friulano Paolo Forte che si è esibito in alcuni brani molto suggestivi. Alla fine due grandi torte e un brindisi hanno chiuso le celebrazioni. Da domani, come ha ricordato la Presidente, si entra nei 151 anni, in un futuro che si spera porti ancora tante soddisfazioni, un futuro magari più tecnologico con l’auspicio che i valori rimangano quelli costitutivi.
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