PREMESSA
TAIBON Facebook è un mezzo che il direttore della Ulss1 Adriano Rasi Caldogno pare apprezzare molto, per tutto il periodo del Covid ha infatti proposto spesso delle dirette a senso unico, cioè senza la presenza di interlocutori in grado di porre delle domande, diversamente dal Presidente della Regione Luca Zaia che negli incontri a Marghera con gli assessori Bottacin, Lanzarin e vari ospiti non ha mai dribblato le domande, comode o scomode. Nel caso di Caldogno è risultato semplice rivolgersi alla sua platea, da solo davanti al microfono, inviando messaggi e inviti e ricevendo in cambio like e cuoricini. Forse è proprio per questo che i Comitati per gli ospedali hanno deciso di fare altrettanto rispondendo a Caldogno mediante il canale facebook che inevitabilmente rimbalza anche nei nostri notiziari. (mm)
RISPOSTA DEI COMITATI CADORE AGORDINO A RASI CALDOGNO SUI PRONTO SOCCORSO
Cinque Pronto soccorso in Provincia di Belluno? Una bufala colossale. Signor Direttore generale, le sue dichiarazioni ci lasciano esterrefatti. Una somma di “spiritose invenzioni” direbbe Goldoni. Ci risponda: se in Comelico o nell’Alto Agordino una persona accusa un infarto, dove la portano visto che a Pieve di Cadore e in Agordo la Regione ha chiuso Cardiologia? E se una mamma (successo in giugno) ha un distacco di placenta, dove la portano se a Pieve e ad Agordo non c’è più la chirurgia d’urgenza? E se accade un trauma grave in Comelico, in Val Boite o in Agordino dove lo portano? A Belluno al San Martino se arrivano vivi. Signor Direttore siamo completamente fuori dalla golden hour, prevista dalla OMS (organizzazione mondiale della sanità) e confermata in Italia da 3 sentenze del Consiglio di Stato e, per cortesia, non parli dell’elicottero che non vola mai di notte e nemmeno per molte giornate all’anno nelle nostre montagne. Signor Dir.generale,la sua ULSS rispetta le norme fondamentali per garantire pari opportunità di sicurezza sanitaria alle popolazione delle terre alte della nostra provincia come previsto dalla legge nazionale n.833? Avremmo voluto che lei fosse in colonna lunedì 24 agosto con due ambulanze sulla ss.51 di Alemagna che, a sirene spiegate, correvano dal Cadore a Belluno imbottigliate e fermate dal traffico. Questa è la verità vera non 5 Pronto soccorso e la sicurezza garantita ovunque. I comitati le dicono con estrema chiarezza che fare affermazioni come le sue è prendere in giro i cadorini e gli agordini e, se lei avesse avuto veramente a cuore la tutela della salute delle nostre popolazioni si sarebbe battuto quando c’erano da approvare le schede ospedaliere perché la regione non tagliasse ai due ospedali la chirurgia h24,il laboratorio analisi, la cardiologia, la pediatria. E ricordiamo che ha pure ricevuto un sostanzioso premio a fine anno. Ma noi abbiamo perduto la sicurezza della salute. Allora, lo ripetiamo, basta prenderci in giro perché tutti capiscono che bisogna far credere ciò che vero non è. Noi dei comitati rivogliamo 2 Ospedali veri, due pronto soccorso veri e non punti di primo intervento come sono stati ridotti dalla Regione Veneto, proprio perché chirurgia e servizi collegati per l’emergenza urgenza non esistono più.