AGORDO “Domenica in gara (di pesca ndr.) ho avuto un brutto attacco di cuore, devo un grazie ai soccorsi ricevuti immediatamente da alcuni concorrenti che sono riusciti a rianimarmi, al Suem che mi ha portato prima al Pronto Soccorso di Pieve di Cadore e poi in elicottero a Belluno…” è un messaggio che un turista di Gubbio ha affidato alla sua pagina facebook. Quel concorrente che gli ha fatto riaprire gli occhi poco prima dell’arrivo dell’ambulanza è Juri Da Ronch di Agordo, 23 anni, impiegato negli uffici tecnici di Luxottica con molte passioni: per la pesca, per il palio di Agordo ad esempio, ma anni fa anche per il nuoto in piscina. Proprio ad Agordo negli impianti di via Lungo Rova Juri ha meritato il brevetto di primo soccorso, quelle cognizioni teoriche e pratiche che domenica sono ritornate utili quando ha visto il concorrente stramazzare al suolo e perdere i sensi. Anche Juri infatti partecipava alla gara di pesca a Presenaio nel Comune di San Pietro di Cadore, in amicizia tra un’ottantina di amici. “Improvvisamente – racconta – ci hanno fermato dicendoci che la gara era finita. Al momento non avevo capito, poi ho visto a 200 metri da me una persona a terra, che probabilmente non respirava. Non ho esitato a praticargli il massaggio cardiaco per lunghi e interminabili minuti, non meno di tre. Improvvisamente ho visto i sui occhi riaprirsi mentre arrivava l’ambulanza”. Juri Da Ronch, l’uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto. “Io non so come ho fatto ad agire in questo modo, non so dove ho trovato il sangue freddo, ma qualche cosa mi ha detto che dovevo solo agire, e così ho fatto, d’impulso”. Ieri Juri è stato chiamato al telefono da G. che lo informava che stava tornando a casa in Toscana, soprattutto lo ringraziava chiedendogli cosa fosse successo perché lui non ricordava nulla. Voci di famiglia confermano che il giovane di Agordo non ha retto alla commozione. A proposito prima di congedarsi Juri ci affida il suo appello “Imparate a rianimare una persona, fate i corsi, lo dovrebbero fare tutti. Ognuno dovrebbe impegnarsi, questa volta ho salvato la vita di uno sconosciuto ed è una cosa bellissima, ma un domani potrebbe essere un famigliare. Fateli i corsi di primo soccorso perché davvero possono fare la differenza”.