SEDICO Eravamo rimasti a novembre, quando l’impresa Burigo Italo di Longarone ha iniziato ad operare, chiamata alla ricostruzione del manufatto distrutto dalla tempesta Vaia. La piena del Cordevole fece salire la passerella sul tagadà e dopo un quadruplo salto mortale con giravoltola sono volate assi, funi, plinti di cemento. La passerella del Peron, c’è chi è cresciuto con la voglia di attraversarla sopra il Cordevole fin da bambino, e chi la usa abitualmente perché è un collegamento importante. Eravamo rimasti a novembre si diceva, poi è arrivato il freddo e la neve, mai come quest’anno. Ma passando in molti avevano notato che le vecchie funi, le vecchie strutture erano passate per la mano dell’uomo. Ed oggi ecco che Andrea Pilat sulla sua pagina facebook ci porta in pieno cantiere, dove i lavori proseguono. Non ci rimane che dire, buon lavoro ed a presto per un brindisi – covid permettendo – tra la ricostruita passerella del Peron e l’atteso taglio del nastro. Nelle foto si vede come sia già stato sistemato il camminamento. Sono stati i due comuni Sospirolo e Sedico a rimboccarsi le maniche per la ricostruzione, hanno stanziato 45 mila euro a testa provenienti dai rispettivi bilanci, a cui aggiungerne 16 mila provenienti da diverse raccolte fondi istituite da associazioni e privati. 106 mila euro complessivi. Oltre ai meriti dei sindaci De Bon e Deon vanno aggiunti i buoni uffici con l’Unione Montana Valbelluna che ha predisposto il progetto sulla scorta delle notizie dello “storico” Gianni Da Rold che ha custodito gelosamente documenti risultati fondamentali per la ricostruzione. Rifatta la passerella non rimane che attendere un buon lavoro sugli argini, questo non compete nè ai sindaci, nè alle associazioni del territorio.
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