di Renato Bona
Trent’anni fa, il 7 novembre 1992, ebbe luogo a Borgo Pra /Belluno) la cerimonia per il conferimento del Premio internazionale Sala di cultura “De Luca”, promosso dal patron della Sala, il carissimo amico Francesco “Checo” De Luca”, con assegnazione di medaglie per meriti culturali all’allora vescovo della diocesi di Belluno-Feltre, monsignor Maffeo Ducoli (il quale cumulava nell’occasione il compleanno, i 50 anni di sacerdozio e i 5 lustri dalla consacrazione a vescovo, con ben 17 anni alla guida della Diocesi di Belluno-Feltre; il presule non aveva mancato di porre l’accento sulla straordinaria capacità di Francesco De Luca di dare tono e spessore a quel processo di integrazione tra i popoli d’Europa “che oggi viene messo al centro dei desideri di milioni di persone”), e a due carinziani: Friedrich Koller, sindaco di Millstatt e consigliere regionale della Carinzia, e il prof. Gert Thalhammer, presidente della “Dante Alighieri” di Spittal, da lungo tempo grandi amici della gente e dei luoghi bellunesi. Oltre ad una medaglia d’oro, appositamente coniata, erano state donate ai tre personaggi incisioni dell’artista Renata Carraro, e a tutti i pittori bellunesi che avevano esposto loro opere a Millstatt. E’ il più importante evento organizzato ed ospitato nel 1992 nella sala di cultura da quell’autentico personaggio di “Checo” De Luca che in apertura di cerimonia, come ricorda Silvano Cavallet col servizio nel duplice libro “Una ruota che gira da un quarto di secolo” con tutte le attività storico culturali della Sala per il periodo dal 26 maggio1980 al 26 maggio del 2005 edito a cura con la Editrice Velar di Bergamo nel dicembre 2005 (presentazione dell’allora sindaco di Belluno, lo scomparso Ermano De Col e premessa dello stesso De Luca il quale aveva precisato il significato della sua iniziativa rivolta a persone diverse per storia, cultura, tradizione e persino lingua e tuttavia “unite da un tenue ma solidissimo ‘fil rouge’: la vicinanza con la sala De Luca”, appunto. Che meritavano di essere invitate e premiate tutte assieme. L’11 novembre di quello stesso anno a Borgo Pra venne allestita una collettiva di pittura e grafica di artisti austriaci a conferma di quanto ebbe modo di scrivere don Giacomo Mazzorana, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi: “… il merito più grande del comm. Francesco De Luca è di essere stato e di continuare ad essere il ‘genius loci’ della sua Sala di Borgo Pra facendola divenire contenitore di iniziative prestigiose con quello spirito di accoglienza che sa trasformarsi in amicizia e che, secondo Platone, è uno scalino ulteriore, dopo il non sempre facile apprezzamento delle forme sensibili, verso la conquista del mondo misterioso e affascinante della bellezza”. Doverosamente ci scusiamo con gli altri protagonisti di eventi dell’anno 1992 in “De Luca” se, per ovvie ragioni di spazio, siamo costretti a ricordarli solo sinteticamente: mostra di pittura di Maurizio Berton; mostra di pittura di Josè Vari Roy Dalì, figlio del più noto Salvador; mostra del pittore Gastone Marizza; esposizione di quadri della pittrice Maria Bianchini; convegno e successiva ex tempore di pittura dell’Associazione Arcieri del Piave per il trofeo Paolo Valenti; esposizione di quadri di grandi maestri veneti: presentazione del romanzo “Politica e Provvidenza” di Carlo Mazzanti; mostra di pittura di Pietro Girotto; esposizione di opere della pittrice Aldina Manaigo; mostra di scultura e grafica di Tito Dell’Osbel; il vescovo di Saigon monsignor Saverio Thuam ospite della “De Luca”; riunione degli aderenti al circolo culturale dialettale “Al Zempedon”; assemblea dell’Associazione italiana cultura e sport; esposizione di quadri dell’artista A. Stoviglia; collettiva di pittori aderenti alla Sala di cultura: Pinto, Penso, Carraro, Noal, Bernardi, Dalla Colletta, Girotto, Scarton; presentazione del libro “Girolamo Segato” di Ivano Pocchiesa e Mario Fornaro.
NELLE FOTO (riproduzioni dal primo libro di Francesco De Luca): i tre personaggi del Premio internazionale “De Luca”, da sinistra; Koller, il vescovo Ducoli, Thalhammer; l’incisione di Renata Carraro donata ai tre benemeriti della cultura e agli artisti bellunesi che hanno esposto in Austria; momenti della cerimonia nella sala di Borgo Pra; il pubblico intervenuto alla presentazione della collettiva di 4 artisti austriaci; l’artista Josè Van Roy Dalì: successo alla De Luca; Gastone Marizza; Maria Bianchini “poetessa della luce”; un momento della 9. Coppa delle Regioni trofeo Paolo Valenti; lo scrittore Giusepper Pertile con Francesco “Checo” De Luca (sulla destra); presentazione della personale della “pittrice delle montagne” Aldina Manaigo.
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