DoloMitici! quota 200.000 iscritti, un altro traguardo di quelli importanti. Il messaggio di Dario Ganz, fondatore con un gruppo di amici di una realtà importante per tutta la montagna
” Non lo avrei mai pensato che da una modesta condivisione di amore e passione per la mia terra, con un gruppo di amici, ne scaturisse una partecipazione di gioia e curiosità che ha superato i confini delle Dolomiti fino ad arrivare dall’altra parte del mondo! Numeri che come gruppo non abbiamo mai cercato o promosso con alcuna richiesta esplicita pubblicitaria ma che si è autoalimentata grazie al passaparola di voi tutti che partecipate con così grande affetto. 15 anni di presenze che hanno segnato, hanno fatto trampolino di lancio, fatto conoscere e cambiato la vita di tanti, più o meno coscientemente, con una attenzione (e guardia!) particolare ai modi espressivi, alla difesa e promozione per questo fragile territorio che necessita, sempre di più, di cura e salvaguardia. In 15 anni siamo stati testimoni diretti di quegli eventi che la natura segue più o meno naturalmente, come lo fu per Vaia. Questo 2022 ha portato ad alcuni di noi eventi molto tristi. Anche chi non ne è stato parte diretta, ha espresso grande sconforto nel seguire i destini delle cordate di appassionati alpinisti sulla Marmolada. Il gruppo si è bloccato, su richiesta di molti, partecipando il lutto. E non è accaduta solo la tragedia della Marmolada. Per questo non me la sento di vedere grandi festeggiamenti per questo traguardo dei 200mila iscritti. Per questo mi scuso con coloro che avevano proposto di curare l’evento e lo avevano fatto con il giusto anticipo. Voglio però dirti qui, ad alta voce una cosa che ho dentro da molto: “Ma perché, in così tanti, dalle proprie zone di comfort, desiderano venire nelle Dolomiti? Perché vengono a faticare, spesso a rischiare, perchè?” Dal 2008, anno nel quale ho fondato DoloMitici! ho letto molte versioni interessanti. Una la prendo in prestito, e un poco la adatto. E’ una bella riflessione, espressa ad un convegno nel 2017 dall’amico Piergianni Da Rold, ingegnere di Belluno. Secondo Piergianni, qui in montagna, l’orizzonte, continuamente messo in discussione dalle pendenze delle cime, interrotto da verticalità improvvise, complice anche il clima rigido e il continuo misurarsi con la natura, costringono l’animo che vive in montagna ad essere costantemente allerta e fanno si che omologazioni e appiattimenti, grazie alle montagne, siano meno evidenti e gli animi più “tridimensionali”. Ecco forse una possibile risposta al desiderio così grande espresso da ormai 200mila iscritti, ad unirsi ad un gruppo che vive e racconta le Dolomiti. Mettici anche che questo bel regalo ce lo siamo fatti nei giorni molto vicini all’11 dicembre, Giornata Internazionale della Montagna”.
Grazie – Dario e gli admin | DoloMitici