VENEZIA Il punto stampa delle 12.30, aggiornamento pandemia covid19
I NUMERI
TAMPONI MOLECOLARI 4870798 TAMPONI RAPIDI 4181625 TAMPONI IERI 54323 POSITIVI IERI + 1094 INCIDENZA 2% POSITIVI DA INIZIO EPIDEMIA 403971 POSITIVI ATTUALI 24593 RICOVERATI 1685 (-43) IN AREA NON CRITICA 1449 (-32) IN TERAPIA INTENSIVA 236 (-11) IN TERAPIA INTENSIVA NON COVID 270 DECESSI D 11159 (+20) DIMESSI 19168
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E’ iniziata la fase della convivenza con il virus, stiamo galoppando con i vaccini in un paio di settimane chiudiamo la partita dei settantenni ed aggrediamo quella dei sessanta, e da li sarà un’altra vita. Non nascondo le intenzioni di arrivare anche a vaccianare i 50enni. Turismo: servono garanzie, chi è vaccinato non deve fare quarantena. Riaperture? Le regioni hanno fatto le linee guida perché crediamo garantiscano sostenibilità e attenuano il rischio. il Cts che è sovrano se esprime soluzioni discordanti smettiamo di crederci, serve uniformità
Continuano le riunioni in attesa del Decreto, una prima considerazione: non stiamo parlando di riaperture, a maggio dello scorso anno riaprivano tutto con le linee guida, non abbiamo le strade vuote come al 4 maggio di un anno fa. Parliamo della riapertura di alcune attività rimase chiuse: bar, ristoranti, palestre, piscine, teatri, cinema, spettacoli viaggianti, intrattenimento. Non è il contesto della ripartenza non sai cosa accadrà, oggi rispetto ad un anno fa le strade sono piene e le scuole aperte. Abbiamo pero’ in piu’ le vaccinazione, gli anticorpi monoclonali, le cure. Abbiamo acquisito esperienza. Difficile spiegare che tu apri i ristoranti solo all’aperto in un contesto nel quale è impossibile mangiare fuori, qui fa freddo siamo fuori scala come gran parte dell’Italia in una fresca primavera. Dal 1 giugno ristoranti aperta in zona gialla fino alle 18… ma qual’è la ratio epidemiologica se il coprifuoco è fissato alle 22? Ho l’impressione che questa modalità debba seriamente valutare il rischio, ogni volta che si apre qualche cosa ci si assume il rischio ma serve un equilibrio anche come approccio. Che decida la scienza ma alcune sono incongruenti. Il ristoratore con il locale vuoto addita la metropolitana piena. Le Regioni hanno presentato la linee guida fatte con i direttori della Prevenzione che non saranno nel Cts ma sono i responsabili della salute dei cittadini che tutti i giorni lavorano con rischi ed epidemie. le regione chiedono regole ferree anche i test on i fai da te ma con la possibilità di aprire i ristoranti anche in zona rossa con i dovuti 2 metri di distanza. TURISMO e QUARANTENE Bisogna chiarire da subito il tema della quarantena, il turista che arriva vaccinato non deve andare in isolamento. Se iniziamo a saltare un altro anno è facile che il turista s’innamori di qualche isola greca, ma noi siamo più belli della Grecia, si faccia chiarezza su questo, ma non certo a luglio, su 72 milioni di presenze turistiche 68 sono straniere. Servono garanzie, chi è vaccinato non deve fare quarantena. VALUTAZIONI SUL DECRETO Siamo davanti ad in Governo di unità nazionale con poche divagazioni sul tema, ci sono aspetti da chiarire. Apriamo il cinema e i teatri il 26 e la piscina? Non si sa. Piuttosto che la palestra aperta il 1 giugno quando inizia l’estate e molte addirittura chiudono. Non sono noti gli elementi del green pas, vanno garantiti i tamponi a tutti non solo a chi po’ pagarselo. Sono ore utili per aggiustare il tiro Draghi saprà ascoltare questa osservazioni COPRIFUOCO che è una brutta parola, sarebbe stato innalzarlo un po’ Spero che il presidente del Consiglio prenda in considerazione questo elemento. Magari nella ristorazione uno può avere come lasciapassare lo scontrino del ristorante, senza dover uscire di fretta col boccone in gola. COPRIFUOCO DETERRENTE ANCHE PER IL TURISMO Sicuramente, non voglio dare l’immagine di chi rinnega quello che è accaduto e con l’infezione in corso. Ma si puo’ portare in pancia questo rischio aiutati dalla bella stagione e dalla vaccinazione. CASINO’ E POPOLO DELLA NOTTE Punti di comanda inespressi nella bozza del decreto, la piscine coperte nella bozza di decreto non è normata. Il mondo dell’intrattenimento paralizzato ed è una delle categorie maggiormente penalizzate dal covid. SCUOLA C’è l’ufficio scolastico regionale è sua competenza, dovrà interfacciarsi con le potenzialità dei rapporti. Fino ad oggi collegamento sublime. Meglio una cosa uniforme ma se poi in base alle attività provinciali si garantisce qualche cosa in piu’ lo capiremo e deciderà il tavolo sovrano.
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