il libro di di Francesca Gallo
CANALE D’AGORDO Ha 27 anni Francesca quando decide di lasciare Preganziol (Treviso) con 3,50 euro in tasca, un pezzo da 1 euro, uno da 2 e uno da 50 centesimi, precisi per telefonare a casa dal Belgio e dire alla mamma “sono arrivata, sto bene“. In spalla la compagna di una vita, una fisarmonica da 9 chilogrammi, oltre 10mila pezzi di legno di pero, costruita dal papà della giusta misura per diventare bagaglio a mano. In testa un’idea, che si traduce in un libro, “Margrando”, perché gli emigranti così riconoscono quello che per tutti gli altri si chiama oceano, e loro sanno che il mare grande è quello che li separa dalla terra natia, dalla famiglia, dalla donna magari sposata per procura. Francesca viaggia fino in Belgio, suona la fisarmonica, abbassa il cappello, raccoglie interviste tra il popolo di minatori e oggi racconta le loro storie. Dai minatori del Belgio agli emigranti del Canada. Partiti dall’Italia con il sogno di fare i soldi, spesso chimera. Che non conoscono nemmeno l’inno d’Italia, convinti che sotto alla bandiera ci sia Marina di Rocco Granata, oppure “me compare Giacometo, quello del galeto”. Francesca racconta di quelle realtà venete, friulane e calabresi, un Italia d’altri confini, che confonde. Lo fa con la sua immancabile simpatia, trasmettendo emozioni che ogni tanto di fanno trattenere le lacrime, soprattutto se tra quelli di allora con la valigia c’era un padre, un nonno, un fratello. Partito e non più tornato. Francesca Gallo ha incantato il pubblico in sala di via Lotta a Canale d’Agordo, non dubitiamo che capiterà anche con voi, riascoltando e rivedendo il video trasmesso in diretta dai canali di Radio Più.
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