BELLUNO l’Ex Ministro Federico D’Incà sul Corriere della Sera interviene sul tema del servizio di tutela che ha dato l’opportunità al Siulp, sindacato di Polizia, di tornare sul tema dei servizi ordinari disposti dalla Questura. La questione e’ sempre quella quella carenza di personale. Scrive il sindacato:
“La Questura di Belluno non dispone di un nucleo scorte, ovvero di un ufficio (con relativo personale) dedicato alla scorta, attività che viene garantita da personale qualificato ma che presta servizio nelle diverse articolazioni della questura. Ogni impegno, quindi, che riguarda i servizi di scorta/tutela, costituisce una parallela sottrazione di risorse che vengono distolte dalle ordinarie mansioni, comporta un aggravio nella gestione dei correnti servizi ed un aumento dei carichi di lavoro sul restante personale con delle inevitabili ricadute anche sul servizio reso alla comunità. Sicuramente il servizio destinato all’ex ministro rappresenta un notevole carico operativo, trattandosi di personalità residente in provincia la cui Questura deve farsi interamente carico di tutto il “pacchetto” della tutela. Impiego che si moltiplica in occasione delle imminenti festività con l’arrivo di numerose altre personalità alle quali vanno garantiti pari (se non superiori) servizi di sicurezza. In questo scenario, apprendere che l’auspicio dell’ex ministro è quello di rientrare il prima possibile ai ritmi di una vita “normale”, senza scorta, non può che conciliarsi con la visione e speranza di questo sindacato. fermo restando che è giusto tutelare chi è esposto a minacce e violenze è altrettanto importante revocare il dispositivo al venir meno di tali presupposti restituendo tempestivamente uomini e risorse agli ordinari servizi a beneficio della collettività. Se la necessità di protezione per l’ex ministro è cessata – conclude il segretario provinciale del Siulp, Albino Rossa – significa che sono subentrati rassicuranti indicatori a suo favore con l’altrettanto positivo risultato in termini di razionalizzazione di servizi e di impiego di poliziotti”