Se n’è andato sereno, circondato dall’affetto di tantissime persone che aveva incontrato per le strade che per tutta la sua esistenza ha percorso, regalando un sorriso o un abbraccio. Così si è spento qualche ora fa Biagio Conte, il missionario laico di 59 anni, che ha abbandonato la sua vita fatta di comfort e ricchezze per dedicarsi completamente ai più poveri, agli emarginati e dare voce agli #animaliabbandonati e maltrattati. L’uomo era da tempo gravemente malato; il #tumorealcolon non gli ha dato scampo.
Lo ricordiamo su questa pagina perche’ alcuni anni fa -il 4 luglio 2017 – Biagio passo’ nell’Agordino, lo avevamo raggiunto lungo la regionale 203 agordina e accompagnato per un lungo tratto di strada. Fu un piacere immenso
FB: Missione di Speranza e Carità
allora scrivevo per il giornale radio principale di RADIOPIU
Avvolto in un saio ingrigito dal tempo con sulle spalle una pesante croce in legno, frate Biagio Conte sta attraversando anche la provincia di Belluno oltre al resto d’Italia. E’ in cammino da un anno e quattro mesi con accanto il fidato fratello Davide, l’accompagnatore. Ieri i due frati dal longaronese hanno preso la strada per l’Agordino lungo la regionale 203 Agordina, calpestando l’asfalto lungo la via dei Papi, o i percorsi turistici tra bosco e fresco. “Un cammino penitenziale – dice frate Biagio Conte – che ci ha portato anche sulla diga del Vajont, ora la mèta e il Trentino e l’Alto Adige poi si vedrà”.
A piedi dunque consumando i sandali, dalla Sicilia al Trentino con la croce in spalla con quale finalità? “Voglio portare un messaggio di amore e speranza”. Probabilmente ieri nel pomeriggio molti l’avranno visto con il suo cammino lento ma sicuro. Frate Biagio Conte, 54 anni, siciliano, missonario laico, a Palermo ha fondato la Missione di Speranza e Carità che oggi accoglie persone in difficoltà, conta varie comunità accogliendo in tutto più di mille persone secondo i dati forniti dalla stessa missione. Il frate non è nuovo a imprese di questo tipo: all’inizio degli anni Novanta si era ritirato a vivere come eremita senza avvisare nessuno al punto che la sua famiglia ne aveva denunciato la scomparsa alla trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”. Biagio si era fatto vivo da Assisi, dove era arrivato ovviamente a piedi. “Sono da più di un anno in cammino -dice Biagio Conte – ho già attraversato 16 regioni, isole comprese. Vedo tutti che corrono, tutti che vanno, ma vedo anche tanta solidarietà, i cittadini ci portano l’acqua. Noi a mezzogiorno non mangiamo, perché facciamo penitenza. Mangiamo la sera e soprattutto non chiediamo soldi a nessuno. Comunque non è una passeggiata”. Anche ieri lungo la regionale 203 Agordina la gente si fermava per salutare il frate e portare un po’ di incoraggiamento per il lungo viaggio. “Ricostruiamo questo mondo insieme” è il messaggio forte che lancia il missionario laico e aggiunge: “Uniamo la forza, tutti assieme, qualsiasi sia la religione, ma si unisca a noi anche chi non crede”.
Mirko Mezzacasa