VAL DI ZOLDO«Il turismo delle radici? Una bella storia, che commuove. Ma è bene tenere gli occgi ben aperti».Parole del sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin. L’entusiasmo mostrato da Oscar De Bona di Abm e da Dario Scopel, sindaco di Seren, fanno scattare il campanello d’allarme: molti punti oscuri e faccendieri privi di scrupoli. Sono stati scoperti ovunque traffici illegali legati alle cittadinanze facili spesso con la complicità di alcuni dipendenti comunali.
di Camillo De Pellegrin, sindaco Val di Zoldo
Il turismo delle radici. Una bella storia, che commuove. Chi può criticare un progetto che permette agli oriundi bellunesi di venire a conoscere le loro radici? Chi conosce la verità su quello che sta dietro al traffico delle cittadinanza iure sanguinis per esempio! Traffici illeciti, truffe, enormi business. Molti punti oscuri. Faccendieri privi di scrupoli. Con le radici venete tutto ciò non ha niente a che vedere. Chi aderisce a questo progetto con ingenuità rischia di esporsi a traffici che non immagina . I faccendieri sono già pronti, basta guardare i commenti all’articolo. Noi lo sapevamo, ci siamo passati e non vogliamo che nel nostro comune tornino soggetti del genere. Il famoso procuratore degli oriundi italiani che li accompagnava a bordo di macchine lussuose a fare le pratiche nel nostro comune è stato indagato per traffico internazionale di droga e altri reati. Non si scherza con questo tema. Come lui ce ne sono in tutta Italia. Sono stati scoperti ovunque traffici illegali legati alle cittadinanze facili spesso con la complicità di alcuni dipendenti comunali. I comuni sono già oberati di pratiche e ricerche per il riconoscimento della cittadinanza per discendenza di sangue, un tema che va affrontato, con competenza, da chi lo conosce e risolto, una volta per tutte. Ma il business che gira attorno a tutto ciò è ben più grave e problematico. Non si scherza.
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