“Non è una scommessa: la filiera del legno è il futuro di queste terre, è una vera risorsa e opportunità per rendere attrattivo e abitabile il territorio montano”.
BELLUNO L’associazione Belluno Alpina sottolinea l’importanza della creazione di un consorzio forestale nei territori montani per affrontare il progressivo avanzamento del bosco, che cresce del 30% ogni 10 anni, minacciando molti paesi. Questo consorzio non solo promuoverà lo sviluppo economico e sociale ma permetterà anche risparmi per gli enti pubblici. L’interesse delle associazioni di categoria e dei rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali indica che ci sono opportunità di finanziamento e supporto burocratico disponibili. La valorizzazione delle foreste non solo contribuirà alla lotta contro lo spopolamento e al contrasto al dissesto idrogeologico ma anche aiuterà a ridurre i costi energetici degli enti pubblici. Sfruttando biomasse dai boschi curati, si potrà ottenere energia pulita e a basso costo per il riscaldamento degli edifici pubblici. Inoltre, la creazione del consorzio fornirà un mercato e risorse immediate alle imprese private, sostenendo la ricostruzione della filiera del legno. Questo progetto pilota può attirare investimenti privati e finanziamenti pubblici, creando un rapporto virtuoso con Regione e Stato. La filiera del legno è vista come il futuro di queste terre, capace di rendere il territorio montano attrattivo e abitabile, stimolando anche lo sviluppo del turismo attraverso un ambiente curato. È urgente che i Comuni comprendano l’importanza di questa iniziativa altrimenti rischiano di essere superati dai privati, perdendo l’opportunità di partecipare a un processo proficuo e vantaggioso. La testimonianza del sindaco di Seren del Grappa – insiste Belluno Alpina – è significativa: anziché continuare a lamentarsi per il caro energia a fronte di tagli continui ai trasferimenti, si cominci a riscaldare gli edifici pubblici – pensiamo alla piscina o alle palestre – con impianti a biomasse. Di certo, con tutti i boschi che da anni non vengono curati a dovere e con tutti gli scarti a terra, nel nostro territorio la materia prima non manca; avremmo così energia pulita e a basso costo, mantenendo allo stesso tempo curate le nostre aree”.