DI TIZIANO DE COL
Sono le ore 1:23 della notte del 26 aprile 1986 quando la centrale nucleare di Chernobyl è scossa da un’esplosione. Il sito si trova a 18 chilometri dalla città di Chernobyl, a 3 chilometri da Pripyat, nell’area settentrionale di un’Ucraina ancora parte dell’Unione Sovietica. È il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare, anche se il conteggio delle vittime è ancora incerto e largamente dibattuto, con cifre spesso enormemente diverse tra loro
37 anni fa accadeva il disastro nucleare di Chernobyl in Ucraina il quale portò effetti anche sulla nostra zona dolomitica a causa della ricaduta di radionuclidi a causa delle piogge che interessarono anche la nostra zona tra il 26 aprile e circa il 10 maggio. Giusto per ricordare come monito quello che probabilmente fu il primo grande effetto dirompente , reso pubblico, dell’ energia atomica sulla nostra area. Abbiamo specificato il “reso pubblico” , perché poco o nulla si sa delle ricadute di radionuclidi nella nostra area dovute agli esperimenti atomici in Europa tra la fine degli anni ’50 e gli anni ’60 del secolo scorso e di quelli nel Sahara Algerino tra il 1961 ed il 1974. La sabbia radioattiva proveniente da questi esperimenti Francesi ricadde insieme alle piogge su buona parte dell’ Europa, trasportata dai venti meridionali. A seguito riportiamo alcune immagini, reperibili in rete, con la simulazione della diffusione della nube radioattiva di Chernobyl , una mappa con la diffusione della contaminazione radioattiva e una mappa dell’ Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione illustrante l’andamento delle concentrazioni di Cs-137 nella deposizione al suolo dal 1960 ad oggi.