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BELLUNO Martedì scorso le Squadre Mobili di Belluno e Brescia e del Commissariato PS “Carmine” hanno arrestato in Provincia di Bergamo due soggetti responsabili del delitto di truffa pluriaggravata. Nelle scorse settimane, in seguito ad alcune truffe agli anziani consumate a Belluno, il personale della locale Squadra Mobile si era messo sulle tracce di un’autovettura sospetta. Le truffe, erano state perpetrate con il canonico metodo: viene effettuata una telefonata all’utenza fissa a casa dell’anziano/a da parte di un truffatore che si dichiara un poliziotto o un carabiniere, dove la vittima viene avvisata del fatto che un suo parente stretto ha appena causato un grosso danno a cose e persone in un incidente stradale e per questo rischia di andare in carcere. A titolo di falsa cauzione per la liberazione del parente, viene chiesto all’anziano/a di consegnare denaro o monili ad un altro pubblico ufficiale che di lì a poco citofonerà alla porta. Così, effettivamente, si presenta uno sconosciuto a casa dell’anziana/o che, con grande fretta si fa consegnare contante e monili facendo subito dopo perdere le proprie tracce. Nella mattina di martedi l’auto sospetta si portava in provincia di Brescia, facendo attivare alle Squadre Mobili di Belluno e Brescia, un servizio di pedinamento nei confronti dei presunti truffatori. Dopo aver girovagato per la città ed aver effettuato diverse soste, intono alle 15:30 i soggetti si portavano a Villongo in provincia di Bergamo e consumavano una truffa aggravata ai danni di una signora ultraottantenne. I malviventi si facevano consegnare numerosi monili in oro per un valore di circa 60.000€, dopo aver raggirato l’anziana palesandosi per finti carabinieri, delegati come al solito alla riscossione di detti valori che avrebbero permesso la liberazione della figlia, colpevole di aver investito una persona. I due malviventi venivano fermati e arrestati in flagranza poco dopo il colpo per il reato di truffa in concorso pluriaggravata dalla minorata difesa della vittima e dall’ingente danno economico. Si tratta di due uomini pregiudicati, uno di 22 e 45 anni. Al termine delle attività venivano tradotti alla locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Bergamo. In data odierna il Giudice per le indagini preliminari ha convalidato l’arresto e applicato la misura cautelare della custodia in carcere.
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