**
BELLUNO C’è viva soddisfazione nell’ambito degli Artiglieri bellunesi per il raggiungimento di un obiettivo perseguito invano per anni. Si tratta del restauro del monumento al mulo e al suo conducente che giace da parecchio tempo nei giardini dell’ex piazzale della Stazione a Belluno in condizioni di degrado. Ora è stato concretamente avviato il processo di restituzione del manufatto alla sua immagine originaria realizzata ancora trent’anni fa. «E’ stata una battaglia lunga e difficile – ricorda Costante Fontana, presidente della Sezione provinciale dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia -, ma alla fine l’abbiamo spuntata grazie alla nostra determinazione. Sento il dovere di ringraziare l’Amministrazione comunale che ha preso a cuore l’iniziativa favorendo la messa a bilancio di un finanziamento che consentirà, nei prossimi mesi, di completare l’opera. Nel contempo un grazie sentito va anche ai dirigenti centrali e locali della Banca PrealpiSan Biagio per il contributo messo a disposizione dall’Istituto di credito». Va ricordato che il monumento, opera del compianto e indimenticato artista lamonese Massimo Facchin, reduce di Russia, fu realizzato nel lontano 1993 grazie al finanziamento della stessa Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia e a contributi raccolti in loco, mentre il Comune di Belluno assegnò l’area con dedica del parco dell’ex piazzale della Stazione agli Artiglieri. Ora, tra gli Artiglieri bellunesi, si guarda con fiducia e speranza che i lavori di restauro possano essere inaugurati ufficialmente il prossimo 4 dicembre, giorno della loro patrona S. Barbara, in occasione dell’annuale cerimonia che si tiene nella mattinata proprio davanti al monumento al mulo e al suo conducente.
—