BELLUNO E’ tradizione che per il giorno dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate, le vetrine del centro storico diventino un momento di esposizione di uniformi, equipaggiamenti, oggetti che ricordano il lavoro delle Forze Armate nazionali. Anche quest’anno la tradizione si è ripetuta, facendo da cornice alle cerimonie cittadine che hanno visto, grazie anche alla tregua delle intemperie, tantissimi cittadini accompagnare nei vari punti della città il picchetto interforze per le varie fasi delle cerimonie. Quest’anno i Carabinieri di Belluno hanno voluto dedicare lo spazio espositivo a un tema particolarmente sentito: la tragedia del Vajont, nella ricorrenza del 60° anniversario di quel tragico evento. E così, in piazza dei Martiri, nella vetrina del negozio di abbigliamento Manzoni, si sono voluti ricordare i tanti Soccorritori che in quell’evento portarono aiuto e conforto alla popolazione colpita. È stata esposta una immagine dell’epoca, stampata grazie alla collaborazione della tipografia DBS di Seren del Grappa, che ritrae due Carabinieri che portano in salvo un bambino di 18 mesi. Peraltro, in occasione del 60° anniversario, grazie alla collaborazione della RAI, proprio quel bambino, Paolo, che oggi ha più di 60 anni e vive all’esterno, ha parlato con Vincenzo, il Carabiniere che all’epoca gli sorreggeva la testa mentre lo trasportava, con il suo collega, all’ospedale. Le uniformi accanto alla foto sono esattamente quelle dell’epoca, provenienti dalle collezioni private dei signori Zanon Marco e Guido Antoniazzi, che le hanno gentilmente concesse per l’esposizione. E sopra la foto, il diploma della cittadinanza onoraria concessa, per i fatti del Vajont, all’Arma dei Carabinieri dal Comune di Longarone. A spiegare la decisione un cartello, che riporta il pensiero dei Carabinieri: “IN MEMORIA DEI CADUTI DEL VAJONT NEL 60° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA, RICORDANDO LA GENEROSITA’ DEI SOCCORRITORI. Il disastro del Vajont, di cui quest’anno ricorre il 60° anniversario, ci impone il ricordo e la preghiera per le vittime, ma anche l’imperituro GRAZIE per il lavoro svolto, con grande generosità dai tantissimi SOCCORRITORI. In quel tragico evento, persero la vita anche i nostri Carabinieri della Stazione di Longarone e le loro famiglie. Mentre altri Carabinieri, da ogni parte della provincia, sono accorsi per portate soccorso, aiuto, conforto, insieme a quell’esercito di soccorritori costituito da militari, forze dell’ordine e del soccorso e centinaia di volontari che si dedicarono senza sosta al comune sforzo. Per le attività prestate in occasione della tragedia, il Comune di Longarone, nel 2009, ha concesso la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, che oggi, grata, in occasione della giornata delle Forze Armate, dedica questa vetrina al ricordo. In memoria dei caduti, con la gratitudine nel cuore per i soccorritori, nel giorno dell’Unità Nazionale. Viva l’Italia!”. Il Sindaco di Longarone Roberto Padrin ha voluto così commentare l’iniziativa dell’Arma: “Ringrazio l’Arma dei Carabinieri di Belluno per aver voluto ricordare, attraverso questa iniziativa, la straordinaria e indimenticabile generosità dei soccorritori all’indomani della tragedia del Vajont. Quest’anno il Comune di Longarone ha voluto dedicare un viale ai soccorritori, per esprimere l’infinità riconoscenza e gratitudine verso quelle persone che aiutarono le nostre comunità a ripartire. Ai nostri Carabinieri, cittadini onorari, il nostro grazie che si unisce al grazie per il lavoro quotidiano che ora svolgono a difesa della nostra sicurezza”.
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