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VENEZIA La petizione contro la costruzione della diga sul Vanoi ha raccolto 13 mila firme, un peso di quasi 4 kg ma una rilevanza politica molto maggiore. Questa mobilitazione, sostenuta anche da chi non ha firmato ma ha espresso preoccupazioni negli incontri locali, culminerà con la consegna delle firme a Palazzo Balbi. La delegazione ha infatti deciso di portarle a piedi fino alla sede regionale, sottolineando l’importanza della questione. Il consigliere Renzo Masolo di Europa Verde auspica che il Presidente Zaia e la Giunta regionale diano ascolto alle preoccupazioni dei cittadini, dato il fragile equilibrio ambientale dell’area interessata, e che la politica non trasformi tutto in una questione burocratica.
Camani (Pd): “Consegna firme chiuda definitivamente il cerchio delle discussioni”
(Arv) Venezia 5 nov. 2024 – “La consegna a Palazzo Balbi delle 13 mila firme di cittadini, contrari alla realizzazione della diga del Vanoi, deve chiudere simbolicamente il cerchio delle discussioni su quest’opera”. A dirlo è la capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, Vanessa Camani, alla vigilia dell’appuntamento previsto presso la sede della Giunta. “Dopo mesi e mesi di pressing, – sottolinea Camani – non solo da parte dei territori ma anche delle forze politiche come il Pd, finalmente la Regione ha preso atto della necessità di applicare l’opzione zero, ovvero di non procedere alla realizzazione per evidenti rischi ai danni della popolazione e dell’ambiente. Le osservazioni presentate e dirette al comitato promotore della diga vanno in questa direzione inequivocabile, rispetto alla quale non è ammissibile la minima marcia indietro”, conclude Camani.
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