Il vescovo Renato Marangoni: «Giorno dopo giorno il ricordo vivo di don Albino rende questo luogo una casa che ospita e accoglie così si caratterizzano anche i sentimenti, il pensiero, le parole, lo spirito e lo stile di questa comunità. È la prima santità che vorremmo accogliere come dono riconosciuto di questo nostro conterraneo”.
CANALE D’AGORDO In piazza papa Luciani si è tenuta la Santa Messa in occasione del 42° anniversario dell’elezione di papa Giovanni Paolo I. La messa è stata celebrata da Sua Eccellenza Monsignor Giancarlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e abate di Pomposa, e dal vescovo di Belluno-Feltre, Renato Marangoni. Conclusioni del sindaco di Canale d’Agordo Flavio Colcergnan: «Un papà attuale – ha detto – avendo indicato la strada ai suoi predecessor per azioni innovative per la Chiesa. Non ebbe tempo, ma ha tracciato una via riconosciuta postuma anche dai suoi successori, come chiedere scusa alla Scienza, scagliarsi con terribili anatemi contro il malaffare e la Mafia. Senza di lui forse non sarebbe stato possibile. Oggi abbiamo un Papa che anche se in modo diverso, ricorda gli umili, gli emigranti, condanna senza mezzi termini le guerre e i produttori di guerra. Si rivolge al mondo in maniera umile, comprensibile ai popoli. Certo, non ai sordi che non vogliono sentire, ma è una chiesa di cui tutto il mondo ha bisogno. Se dopo 42 anni, ancora siamo qui a ricordare Papa Luciani è perché sappiamo che ciò che egli aveva iniziato, ora è proseguito e che tutti noi dobbiamo dirgli grazie». L’Arcivescovo di Ferrara ha incentrato il suo intervento sulla povertà di Luciani e sull’emigrazione della famiglia. Nell’Omelia riferimenti agli eventi del 1978: l’uccisione di Aldo Moro, i 3 Papi di cui 2 santi e uno venerabile e poi la fame facendo riferimento all’insegnamento di Luciani che aveva ammesso di averla provata in prima persona
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