ALPAGO Tre persone sono state denunciate da Carabinieri della stazione dell’Alpago per una truffa via internet.A.C. 46 anni di Roma (donna italiana), M.B. 53 anni di Latina e M.W. 26 anni Pakistano residente a Napoli: contattavano un 56 enne dell’Alpago che aveva posto in vendita sul sito subito.it una motosega del valore di 700 euro e tramite raggiri lo convincevano a farsi accreditare sulla loro Postepay la suddetta somma che invece avrebbe dovuto ricevere.
E’ una nuova truffa, un raggiro non del tutto chiaro. L’uomo ha accreditato la somma da una banca con chissà quale promessa. Indagano i Carabinieri.
SULLA PAGINA FACEBOOK DELLA QUESTURA DI BELLUNO
DENUNCIATA UNA CITTADINA STRANIERA PER TRUFFA
Nel mese di gennaio veniva presentata presso i nostri uffici una querela per truffa inerente alla compravendita on-line di un macchinario da cucina. La venditrice, e parte lesa, presentava querela contro ignoti perché pochi giorni prima era stata indotta con artifizi e raggiri a ricaricare una carta prepagata intestata all’indagata, nella convinzione invece di compiere delle operazioni necessarie e sbloccare l’accredito dell’importo versatole per il pagamento del macchinario.
La procedura con cui questi truffatori operano è ormai nota, ma ahimè ne era all’oscuro l’ignara cadorina che, contattata telefonicamente, per un annuncio di vendita on-line, si vedeva invece truffata e derubata di una discreta somma di denaro. truffatori di questo tipo infatti contattano sempre più spesso i venditori di merce on-line e si dimostrano interessati ad acquistare i prodotti messi in vendita, la convinzione di avere a che fare con dei “compratori” porta i malcapitati venditori ad avere meno pregiudizi nei confronti degli interlocutori e quindi ad eseguire delle operazioni tramite gli sportelli bancomat che credono necessarie a “sbloccare” il bonifico che non arriva mai. ln realtà i delinquenti conducono passo passo i malcapitati venditori nelle operazioni da eseguire allo sportello bancomat, fornendo un “codice di sblocco” che in realtà è il numero di carta prepagata dove poi i malcapitati cittadini finiranno per versare gli importi che credono invece di accreditarsi. Nel corso delle indagini è stato possibile identificare H.A.C, cittadina peruviana di 59 anni, che in un mese si è trovata versati sulla carta ricaricabile a lei intestata quasi 15.000,00 € in ben 21 operazioni. Le indagini si sono concluse con la denuncia a piede libero delta truffatrice che ora rischia da 6 mesi a tre anni di reclusione.