ROCCA PIETORE Siamo tornati sul territorio comunale di Rocca Pietore, ma questa volta non in Municipio o nei Serrai di Sottoguda dove si è concentrata l’attenzione dei media, grandi e piccoli. Non nelle zone per mesi sotto ai riflettori che hanno scatenato la solidarietà di un Paese che ha contribuito con oltre 1 milione di euro, piuttosto in una delle tante frazioni del Comune, quella più periferica che a sud confina con Alleghe e il suo lago e più giù con San Tomaso, oltre Masarè di Rocca Pietore. La zona è quella dello Chalet al lago, via Paganini. Qui Vaia ha scatenato acqua e vento, piante e linee elettriche tirate giù come altrove pur lontano dai palcoscenisi del Salvini o del Di Maio di turno, ma soprattutto un versante in frana che ha risparmiato le abitazioni diversamente dalle acque del lago che hanno allagato scantinati e primi piani di abitazioni provocando danni ingenti e paure difficili da dimenticare. La situazione è ancora preoccupante, terrorizza vedere quella ghiaia pronta a scendere di nuovo verso il lago. Chi ha vissuto quella notte del 29 ottobre ricorda bene il rotolare dei sassi, la strada trasformata in un corso d’acqua e le secolari piante spazzate dal vento. Per chiarire la situazione attuale vi proponiamo il video che abbiamo registrato nel pomeriggio di ieri dove di lavori da fare ce ne sono ancora tanti con la speranza che nel frattempo ondate di maltempo non arrechino ulteriori danni alla viabilità, alle abitazioni, a chi ancora abita la zona. (MM)
VIA PAGANINI PER LO CHALET AL LAGO, 24 OTTOBRE 2019
UN ANNO FA DOPO I GIORNI DI VAIA