COSCRITTI DI VALLADA E CANALE D’AGORDO, IN POCHI ALL’INCONTRO CON I SINDACI, DONATORI DEL SANGUE E LA PRESIDENTE DEL FONDO WELFARE TERRITORIALE
di LUISA MANFROI
CANALE D’AGORDO Prosegue come da tradizione, l’annuale incontro tra le amministrazioni comunali di Canale e Vallada con i cittadini che hanno compiuto diciotto anni. Ristretta la rappresentanza di ragazzi neodiciottenni dei due comuni che si sono ritrovati nella sala conferenze dell’ ex-Cavallino nel tardo pomeriggio di sabato 14 dicembre. Qualcuno, non ha potuto essere presente per giustificati impegni di sport o di studio, mentre altri non hanno dato spiegazione della loro assenza. Eppure ragioni per accogliere l’invito a prenderne parte ce ne sarebbero molte, prima fra tutte l’attenzione che le amministrazioni riservano loro nel renderli partecipi e consapevoli dell’importanza di avere raggiunto la maggiore età attraverso il dono simbolico della Costituzione e della bandiera e che concorre a creare un senso di comunità. A questo si accompagna il fatto che all’incontro vengono invitati ospiti di un certo peso. Quest’anno è stata invitata Francesca De Biasi, presidente delegata al fondo “Welfare provinciale e Identità Territoriale” che ha trattato il tema dello spopolamento. E di questo ha parlato all’inizio il sindaco di Canale d’Agordo, Flavio Colcergnan che ha evidenziato come i giovani abbiano molte opportunità di formazione rispetto al passato che li spingono a uscire dalla vallata e tante volte a non farvi più ritorno contribuendo ad aggravare il problema dello spopolamento. A loro ha rivolto l’invito a riflettere insieme, capire e creare un comune percorso per fare in modo che questi paesi rimangono vivi. Sulla stessa linea il sindaco di Vallada, Fabio Luchetta che ha sottolineato come il problema sia complesso. Bisogna creare le condizioni per fare in modo che i giovani restino sul territorio anche se non è semplice, ma su questo si dice ottimista. Circa l’incontro ha poi ricordato come il sindaco di Canale, Rinaldo De Rocco, scomparso un anno e mezzo fa, abbia sempre sostenuto i momenti di condivisione tra i due comuni di Vallada e Canale. Ma l’argomento dello spopolamento è stato affrontato in prima persona da Francesca De Biasi che ha ricostruito in breve l’iter he ha portato alla costituzione del fondo, nato ufficialmente nell’ottobre di un anno fa per affrontare alcuni aspetti critici per la Provincia, come lo spopolamento del Bellunese, l’isolamento, i disagi sociali ed economici che ricadono su famiglie, anziani, giovani e lavoratori del territorio. Aspetti che, paradossalmente, si scontrano col fatto che la provincia è una delle migliori per qualità della vita (nel 2019 Belluno è risultata al quinto posto nella classifica annuale della qualità della vita tra le province italiane in base ai dati del quotidiano economico ItaliaOggi e l’Università La Sapienza di Roma). La presidente si è soffermata a spiegare i progetti in corso di realizzazione: lo sportello virtuale, creato in collaborazione con l’Associazione Bellunesi nel Mondo, che è una piattaforma online, punto di incontro tra giovani bellunesi residenti in provincia, in Italia e nel mondo, e le aziende per condividere opportunità di lavoro e di formazione. Il progetto per istituire e promuovere la creazione di nidi in famiglia per accogliere i bambini durante il giorno e dare una mano alla madri lavoratrici. Progetto che si affianca a quello “Lavora, Impara e Ritorna a Belluno” che si propone di mettere in contatto aziende e giovani laureati per il tirocinio e di dare un bonus economico di incentivazione a chi decide di fare questo stage nelle aziende bellunesi incentivando nel contempo la permanenza dei giovani nel mondo lavorativo provinciale. Il progetto “Servizio Civile”, rivolto a giovani dai 18 ai 28 anni, consente di far pratica per un anno in un’associazione, una cooperativa o in un comune. Infine il questionario online, disponibile sul sito www.welfaredolomiti.it, finalizzato ad approfondire la relazione che i Bellunesi hanno con il proprio territorio. All’incontro, che ha avuto come moderatrice l’assessore di Canale, Marilisa Luchetta, ha preso la parola il segretario della sezione di Canale e Vallada dei Donatori di Sangue, Adriano Fiocco che ha messo in risalto come il volontariato abbia sempre contribuito a creare un senso di comunità e a dare una mano alle persone aiutandole a rimanere sul posto. Ai neodiciottenni è stato fatto dono di un gadget e sono state fornite le indicazioni su come entrare a far parte dell’associazione di cui è entrata a far parte recentemente la giovane Martina Battistella che ha portato la sua esperienza. Attenti e partecipi i neodiciottenni che di sono presentati e hanno spiegato le loro aspirazioni.