IL MIRACOLO FELTRINO,
Dall’Albania a Feltre per un intervento chirurgico
Asportata una neoplasia di 20 cm
Feltre. L’anno si chiude con un importante intervento alla Chirurgia di Feltre diretta da Umberto Montin. Un uomo di 60 anni, albanese di origine, affetto da una rara neoplasia di oltre 20 cm di diametro che coinvolgeva le ultime costole toraciche di destra, la parete addominale e il diaframma è stato sottoposto ad un intervento chirurgico presso la chirurgia generale dell’Ospedale Santa Maria del Prato, che ha richiesto il ricorso di tutte le capacità professionali dei nostri chirurghi oltre all’utilizzo di una particolare protesi a garantire una impalcatura a sostituzione della parete toracica, addominale e diaframmatica asportate. La storia L’uomo, nato in Albania nel 1959 e ivi residente, ma con fratelli e sorelle da anni integrati nella comunità Feltrina, si è presentato presso l’ambulatoriao del nostro nosocomio mostrando l’enorme massa tumorale che lo affligeva da alcuni mesi e che modificava il normale profilo fisico, lasciandolo con enorme sofferenza per i coinvolgimento da parte del tumore delle costole con difficoltà alla respirazione e alla normale attività fisica. Giudicato non operabile al proprio paese, dopo aver ottenuto la tessera sanitaria provvisoria, è stato preso in carico dal reparto di chirurgia. Da subito i sanitari si sono resi conto dell’enorme difficoltà rappresentata dal trattare una neoplasia dalle dimensioni così cospicue e soprattuto dal fatto che essa coinvolgeva oltre al costato, anche il muscolo diaframmatico e la parete addominale. La soddisfazione più grande, oltre alla buona riuscita dell’intervento è stata vedere il paziente con il sorriso. «Un ringraziamento mio e dei mie figli alle vostre famiglie tutte, che per dare a noi pazienti la possibilità di essere curate da queste mani, si privano per tanto tempo della vostra presenza ed il vostro affetto, un grazie per tutto quello che prestate a questa professione al pari di una vera missione. Voi in Italia avete una sanità all’avanguardia, fatta di professionisti di alto livello e di questo dovete esserne orgogliosi», ha detto il paziente ai medici alla dimissione . «Queste parole ci affrancano del nostro lavoro», afferma Dal Soler, «perchè ci restituiscono l’umanità e il senso profondo di quello che facciamo ed inoltre ci fanno capire quanto sia importante la nostra sanità e non dovrebbe mai essere data per scontata».
ANZIANI, SOLI E PURE SENZA TELEFONO. LA DENUNCIA DEL NIPOTE.
BOLOGNA “I miei nonni sono senza telefono dallo scorso sabato. Isolati in casa senza possibilità di poter comunicare con l’esterno, e poi si continua a parlare di spopolamento della montagna…” La denuncia è di Marco De Vallier, secondo il quale ci sarebbero i soliti problemi tecnici ormai tipici del territorio montano, per un mese senza telefono sono rimaste le attività ai Piani di Pezzè sopra Alleghe, solo a furia di telefonate e minacce l’intervento un mese dopo alla vigilia del Natale. A Rocca Pietore in località Pezzè il problema al call center della Telecom è noto da sabato ma tant’è chiamare la signorina telecom risulta sempre e solo una perdita di tempo, i tecnici intervengono quando vogliono, sempre in ritardo come denunciano da tempo gli utenti dei costosi servizi, come sempre il problema è di chi paga la bolletta e sono senza alcuna difesa. “Mi dispiace per i miei nonni – insiste Marco – perché capisco che c’è una discriminazione. A Bologna dopo due ore intervengono i tecnici se serve. Mi chiedo perché nessuno si decide a denunciare questi episodi palese interruzione di pubblico servizio. E se i mie nonni avessero avuto bisogno del telesoccorso? Sono non vedente – conclude Marco – se questa cosa si protrarrà nei prossimi giorni mi troverò costretto a segnalare la compagnia telefonica a chi di dovere, perché sarò costretto a recarmi in montagna e non avrò il segnale telefonico. Discriminazione, sempre per i più deboli”
LA FOTO DEL GIORNO
Di Antonio Cadorin
Mongolfiera in transito sul monte Imperina.
QUANDO IL TURISMO TIRA E LA VALLATA SI POPOLA DI TURISTI, VACANZE DI NATALE COL BOTTO
TAIBON Traffico intenso ieri sulle strade per l’Agordino, in serata i problemi maggiori si sono registrati in Valle del Biois con la 346 intasata, auto in colonna da Falcade al solito bivio di Cencenighe da tempo il vero punto “nero” della vallata. In mattinata flusso cojntinuo di mezzi verso le piste di sci, Carabinieri impegnati con diverse pattuglie ed anche l’elicottero dell’elinucleo di Belluno per pattugliare soprattutto la regionale 203 agordina. Ecco l’operazione a Taibon a pochi metri dalla sede di Radio Piu’
Pubblicato da Mezzacasa Mirkobis Mirko su Giovedì 26 dicembre 2019
DA NATALE A SANTO STEFANO… E’ SUCCESSO ANCHE QUESTO
PIEVE DI CADORE Nel giorno di Natale è scattato l’allarme per un uomo che non si era presentato per il pranzo di famiglia, dopo essere andato in montagna, forse già da ieri, in una baita nella zona di San Dioniso, sotto il Rifugio Antelao. Verificato che la macchina si trovava alla partenza dei sentieri, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore al rientro da una missione ha sorvolato la zona, rinvenendo purtroppo presto il corpo senza vita di Roberto Lorenzet “Bauer”, 48 anni, di Pieve di Cadore, che era probabilmente scivolato dal sentiero lungo le ripide pale sopra Nebbiù, fermandosi 200 metri più sotto. Dopo aver imbarcato due tecnici del Soccorso alpino di Pieve di Cadore in supporto alle operazioni e un soccorritore del Sagf per i rilievi, l’eliambulanza li ha sbarcati sul posto assieme al tecnico di elisoccorso e al medico che ha potuto solamente constatare il decesso dell’uomo. La salma ricomposta e imbarellata è stata recuperata e trasportata all’ospedale di Pieve
MISURINA Ieri attorno alle 13 il Soccorso alpino di Auronzo è stato allertato dal 118 per intervenire in supporto al personale di un’ambulanza inviata in aiuto di un’escursionista, scivolata lungo un sentiero scosceso a un centinaio di metri di distanza dall’albergo Miralago di Misurina. La donna, A.C., 37 anni, di Rimini, che aveva riportato un sospetto trauma alla gamba, è stata trasportata fino alla strada e da lì accompagnata all’ospedale di Cortina.
ALPAGO Vigili del fuoco al lavoro anche il giorno di Natale. Alle 11:20 sono intervenuti su una delle spiagge del Lago di Santa Croce in Alpago dove un uomo è finito nel lago con il suo parapendio sbagliando l’atterraggio. Il parapendista è stato subito soccorso da un passante trovandolo in stato di ipotermia. Subito l’arrivo dei Vigili del fuoco e del personale del SUEM che sono arrivati sul luogo assieme. L’uomo è stato assistito dal personale sanitario e trasferito in ospedale.
SULLE PISTE Tanta gente e immancabili incidenti sulle piste, fortunatamente nessun episodio di estrema gravità ma danni lievi. Un uomo di 43 anni di San Candido dopo un scontro portato in ospedale a Belluno, un 22enne tedesco coinvolto nello stesso incidente è invece stato portato ad Agordo per accertamenti. Un sessantenne di Montebelluna è caduto a Livinallongo riportando lievi traumi, anche per lui si è reso necessario il trasporto a Belluno.
SEDICO Fate attenzione, chiudete le porte, tutelate i vostri anziani, chiedete ai vicini di dare un occhio alle vostre abitazioni in caso di assenza, ma sopratutto non aprite a sconosciuti i soliti ignoti sono al “lavoro”, hanno già messo le mani in un’abitazione a Sedico. Due donne si sono introdotte in casa di un 83enne asportando 3.000 euro in contanti dal Cassetto. Si sono allontanate con un auto di colore grigio purtroppo non meglio identificata condotta da un uomo Indagano i Carabinieri.
FELTRE BELLUNO Con le feste di Natale via ai controlli straordinari del territorio da parte delle compagnie dei Carabinieri di Feltre e Belluno. Controlli che proseguiranno anche nella giornata di oggi ma il lavoro dei militari dell’arma ha già dato dei frutti.Nove le pattuglie in più rispetto ai normali controlli abitudinari solo nella giornata del 23 dicembre. Oltre 100 automobili controllate e 230 persone identificate in una giornata. Il tutto per prevenire gravi infrazioni al codice della strada e la guida sotto effetto di alcool o stupefacenti. Cinque le patenti ritirate per tassi alcoolemici superiori al limite consentito. S.T. classe 58 di Feltre (1.18) : T.L. classe 94 di Arsiè (0.98) P.C. donna classe 89 (1.03) di Borgo Valbelluna, D.R. classe 72 di Montebelluna (1.42) e C.M. classe 78 di Feltre ( 1.47).Inoltre 4 infrazioni per velocità non commisurata alle condizioni del traffico e 2 infrazioni per guida del veicolo senza revisione. Da segnalare anche diversi incidenti stradali avvenuti per distrazione alla guida o eccessiva fretta. Oltre ai controlli stradali, sono sotto controllo con agenti in borghese anche i centri commerciali e in generale anche le aree appetibili per eventuali azioni criminose in vista degli ultimi acquisti natalizi.Anche la compagnia di Belluno sta operando con le stesse finalità. Novanta le auto controllate e circa 200 persone identificate. Anche qui sono state combinate contravvenzioni per guida in stato di ebrezza e per norme comportamentali. Tre le patenti ritirate per abuso di alcol: L.S. classe 92 di Ponte Nelle Alpi ( 1.07). C.S. Di Belluno classe 90 ( 0.95) T.L. classe 68 di Longarone ( 1.12).
VALLE DI CADORE Nel giorno di Natale la viabilità a Valle di Cadore è rimasta bloccata per oltre un’ora in entrambe i sensi di marcia in seguito ad un incidente frontale che si è verificato verso le 16.30 sul rettilineo di via Rusecco. Nello scontro fra una Skoda Fabia ed un’Opel Meriva è rimasta ferita una persona che è stata estratta dalla vettura dai Vigili del Fuoco e trasportata dai sanitari del Suem all’ospedale di Pieve di Cadore. La dinamica dell’incidente è al vaglio dei Carabinieri.
BELLUNO T.R. trentenne bellunese è stato denunciato a piede libero dai Carabinieri di Padova a Rubano mentre rubava superacolici per una valore di quasi 200 euro, era intento nel nasconderli in uno zaino, è stato prima fermato dagli addetti all’antitaccheggio, quindi sono intervenuti gli uomini dell’arma.
FELTRE Uomini e donne del Palio piangono Alfonso Sampieri anima di quartier Port’Oria (presidente per 4 anni e per 7 vice presidente con Stefano Antonetti). Il Palio ha perso una figura storica, un granda appassionato della manifestazione.
SEDICO I carabinieri di Sedico hanno individuato e denunciato in stato di libertà un 80enne del luogo per il reato di danneggiamento aggravato. L’uomo vandalo seriale dal mese di agosto 2019 e fino a pochi giorni fa avrebbe danneggiato ben 13 autovetture parcheggiate in località Peron utilizzando una chiave per graffiare la carrozzeria dei mezzi. L’identificazione é stata possibile grazie all’attività informativa sul territorio e all’ausilio delle telecamere presenti in zona. Sequestrata anche la chiave presumibilmente usata per i danneggiamenti. Ancora da chiarire i motivi dei ripetuti gesti
OSPEDALE DI AGORDO, ORTOPEDIA COL “BOTTO”
chirurgia del ginocchio in crescita
AGORDO L’ortopedia di Agordo si conferma attrattiva, soprattutto per la chirurgia del ginocchio.
«Le statistiche operatorie dell’anno in corso confermano i dati dell’anno precedente, con trend in crescita per quanto riguarda l’attrattività della chirurgia del ginocchio», spiega Federico Botto, direttore della Ortopedia di Agordo. Nel corso del 2019 gli interventi al ginocchio sono stati: 135 interventi di protesi; 100 interventi di ricostruzione legamentosa; 200 interventi artroscopici di ginocchio. Numeri di rilievo per un ospedale di montagna.
ORTOPEDIA BELLUNO, SUPERATI DI 1700 INTERVENTI
BELLUNO Nel corso del 2019 la UOC di Ortopedia e Traumatologia di belluno, diretta da Corrado D’Antimo, ha implementato il numero degli interventi chirurgici raggiungendo i 1.700 interventi annui. «Lo scorso novembre, grazie alla sensibilità e lungimiranza della Direzione Medica,ricorrendo a nuove tecnologie di “frontiera”, è stato possibile ricostruire un cotile su artroprotesi d’anca mobilizzata. Si tratta del progetto Promade Lima che utilizzando scansioni TC dell’anca da trattare è in grado di costruire una protesi dedicata che si adatta alle esigenze specifiche del caso mediante tecnologia di fusione delle polveri di titanio» racconta il direttore Corrado D’Antimo.
FARMACIA: ALLESITI NELL’UFA I FARMACI BIOLOGICI
BELLUNO L’allestimento dell’unità Farmaci Antiblastici della Farmacia, diretta da Marina Coppola, ha portato importanti risultati sia in termini di qualità e sicurezza dei farmaci preparati in loco sia in termini di risparmio. Da qualche mese vengono allestiti, oltre agli antiblastici, anche i farmaci biotecnologici per la cura di patologie gastroenterologi che, reumatologiche e neurologiche. Dopo una valutazione di costi benefici, grazie anche a un’importante donazione che ha permesso la creazione del laboratorio, è stata avviata l’Unità Farmaci Antiblastici finalizzata anche al miglioramento del percorso di cura del paziente oncologico.
LE BARACADE A LE VILLE DI AGORDO NELLA NOTTE TRA IL 24 E IL 25 DICEMBRE
AGORDO Succede da anni in zone le VIlle di Agordo, ragazzi e ragazze della frazione “rubano” da cortili e giardini le cose che trovano (ceppi, tappeti, panchine, carriole, scuri, etc) e li portano alla piazzetta di Parech (la Lobia) Perché? Interpretazioni varie: Stravolgere lo status quo? Iniziali vendette verso i rompiscatole di paese poi generalizzato a tutti? Altri significati più arcaici?
CONSIDERAZIONI POST-BARACADE 2019: i gruppi quest’anno hanno cominciato a razziare prima di tutto la zona di Farenzena e Toccol-Cal de le Mule notando che la roba lasciata fuori casa era meno del solito, sempre più gente comincia a ricordarsi della tradizione e gli oggetti “spostabili” vengono messi al sicuro dentro casa. Molto numerosi sono stati gli zerbini di casa, ma non sono mancate panchine, cancelli, carriole e biciclette, pochi i più tradizionali ceppi da legna. “Come sempre non è mancata la gente che lascia immondizia o oggetti rotti fuori casa pronta per essere smaltita, ma ce ne siamo guardati dal farlo”. Dalle 2:30 hanno cominciato a passare sempre più spesso i carabinieri, “per questo non era facile proseguire perché ci toccava mollare tutto anche in mezzo alla strada e scappare a nasconderci e tornare a riprendersi la roba più tardi. Questo ci ha fatto perdere un’ora e mezza, tempo che poteva essere speso per setacciare Parech e Prompicai invece che correre e nascondersi tra i vicoli delle Ville. Ricordiamo che noi passiamo la notte fonda di Natale in questo modo e al freddo per non far estinguere una tradizione secolare”. Una coppia di Farenzena alle 3 di notte si è presa la briga per ben due volte di scendere in auto a Parech invocando e imperando che fosse riportato al suo posto il loro stendibiancheria che era stato “rubato” poco prima ma che doveva ancora arrivare in piazza a essere depositato, dietro all’organizzazione di questo piccolo evento ci sono dei giovani che si prendono impegni, responsabilità e tempo per dare del proprio. “Verso le 4:30 siamo riusciti a portare il malloppo di Farenzena in piazzetta, ad appendere lo striscione in piazza a Toccol con gli auguri e a tornare tutti a casa illesi e mai braccati”.
DAL CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI LA PANCHINA ROSSA INTINERANTE
TAIBON
DI GIANNI SANTOMASO
Taibon gli auguri di Natale
Pubblicato da Mirko Mezzacasa su Lunedì 23 dicembre 2019
DAL CONSIGLIO COMUNALE DI CENCENIGHE AGORDINO CON SEI ARGOMENTI IN DISCUSSIONE
Intervento del sindaco MAURO SOPPELSA, raccolto da Matteo Manfroi
CENCENIGHE
BUON LAVORO A DIEGO DE BATTISTA
LIVINALLONGO Diego De Battista già vice presidente regioanale dell’Anef (associazione esercenti funiviari) è il nuovo presidente del Consorzio impianti a fune Arabba Marmolada. Succede a Stefano Illing, alla guida del consorzio dal 2009. Il consiglio è formato da un membro per ognuna delle cinque società che raggruppa il Cifam: De Battista per la Sit Boé, Mario Vascellari, vicepresidente per la Società funivie Marmolada, Diego Cazzaniga (Arabba Fly), Francesco Martini (Sofma), Marco Grigoletto (Padon), Gianpaolo Soratroi (Pordoi) e Stefano Illing (Col di Lana).
AREE INTERNE, LA STRATEGIA RIFINANZIATA NELLA LEGGE DI BILANCIO CON 200 MILIONI.
La Strategia nazionale per le aree interne torna nella legge di bilancio. Con tre articoli nati da un’azione istituzionale di Uncem verso i Parlamentari e il Governo, ottenendo stanziamenti buoni e un impegno politico volto a fermare spopolamento e abbandono delle zone montane e rurali, più lontane dai servizi, del Paese. 200 milioni di euro per ampliare la Snai con nuove aree, dopo le prime 72 “pilota” finanziate con fondi statali e regionali dal 2013 a oggi (comma 314). Altri 90 milioni in tre anni per un nuovo fondo di sostegno alle attività economiche, artigianali e commerciali nei Comuni delle aree interne (comma 313). Grazie alla mobilitazione dell’Uncem a ottobre 2019, la legge di bilancio al comma 315 prevede un fondo da 1,5 milioni per interventi delle Regioni volti alla realizzazione di tralicci di proprietà pubblica in zone prevalentemente montane, ove è palese il fallimento di mercato dell’offerta di servizi di telefonia mobile degli operatori fisici cellulari. “Si tratta di tre articoli molto importanti – commenta Marco Bussone, Presidente Uncem – La Strategia aree interne torna in un bilancio dello Stato e per la prima volta arrivano contributi per le imprese e le attività di privati in questi territori. Uncem aveva sempre chiesto quest’intervento perché non c’è sviluppo senza sostegno alle aziende e agli esercizi commerciali nelle zone rurali e montane. 90 milioni sono una buona cifra. Per il potenziamento dei tralicci invierò una lettera a tutti i Presidenti di Regioni, descrivendo l’importanza di questo milione e mezzo di euro in finanziaria. Le Regioni, come ha fatto l’Emilia-Romagna, possono aggiungere loro risorse ad esempio del Fesr. E le compagnie telefoniche devono fare fino in fondo la loro parte per interventi sulla rete mobile, riducendo il divario digitale che interessa 1.200 Comuni italiani dove è impossibile o quasi telefonare o mandare un whatsapp. La Strada è quella giusta”.
Introdotto criterio di ‘montanità’ nella spesa pubblica Approvato ordine del giorno di De Menech
dalla rassegna stampa delle otto
ROMA Con la manovra di bilancio, il Parlamento ha approvato anche un ordine del giorno che impegna il governo a introdurre il criterio della montanità nel riparto dei fondi per investimenti finanziati nel bilancio 2020. L’ordine del giorno è stato presentato dai deputati Roger De Menech, Parolo ed Enrico Borghi, dell’intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna «Con l’intergruppo abbiamo fatto un lavoro trasversale», afferma De Menech «trovando ampia condivisione dei contenuti anche tra i colleghi degli altri partiti». Con l’ordine del giorno il governo viene impegnato «a valutare la possibilità», si legge testualmente, “nell’ambito della ripartizione delle risorse del Fondo investimenti delle amministrazioni centrali, di includere anche progetti di sviluppo in aree montane finalizzati al raggiungimento di obiettivi di qualità ambientale: nell’ambito dell’esame delle richieste dei comuni ai fini del riparto dei contributi per investimenti relativi a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio, di riservare una premialità agli enti e territori montani”. Per quanto riguarda i contributi ai Comuni per investimenti di rigenerazione urbana, il governo si impegna ad “adottare opportune iniziative per estendere le previsioni e i criteri del riparto dei fondi anche alla riduzione dei fenomeni di spopolamento, soprattutto attraverso il recupero dei centri storici rurali nelle aree montane o interne del paese”.
L’impatto per Belluno della legge di bilancio Venerdì alle 11 al caffè Manin con Roger De Menech e Monica Lotto
BELLUNO Oggi, il deputato bellunese Roger De Menech e la segretaria provinciale del Partito democratico, Monica Lotto, presentano agli organi di informazione gli effetti della legge di bilancio 2020 per il Bellunese e la montagna. «La manovra appena approvata», spiega De Menech, «sostiene la crescita, con l’obiettivo di invertire il contesto di stagnazione della nostra economia e procedere lungo la strada di uno sviluppo sostenibile. Dopo anni, infatti, aumentano le risorse per gli investimenti pubblici, per il lavoro e per il welfare. Si tratta, nel complesso, di un intervento da 32 miliardi – più di 3 sono quelli che provengono dal contrasto all’evasione fiscale – con misure che vanno dall’aumento degli stipendi netti dei lavoratori dipendenti grazie ad un taglio del cuneo fiscale di 3 miliardi per il 2020, al rinnovo dei contratti pubblici, all’abolizione del superticket sanitario e ad una serie di provvedimenti a sostegno delle famiglie, così come delle imprese e del sistema produttivo». A fronte di questo quadro generale sono diverse le novità anche per il Bellunese, i piccoli comuni e le realtà della montagna.
RIFIUTI, RACCOLTA AGGIUNTIVA
Gosaldo – Rivamonte Agordino – Vallada Agordina. Raccolta del rifiuto umido per le utenze della zona Fuori Centro Urbano
Con l’obiettivo di offrire all’utenza un migliore servizio in occasione del periodo festivo, si segnala che è stata prevista una raccolta aggiuntiva del rifiuto umido per le zone Fuori Centro Urbano dei Comuni di Gosaldo, Rivamonte Agordino e Vallada Agordina nelle seguenti date: Gosaldo Fuori Centro Urbano: venerdì 27 dicembre 2019 Rivamonte Agordino Fuori Centro Urbano: venerdì 27 dicembre 2019 Vallada Agordina Fuori Centro Urbano: giovedì 26 dicembre 2019 Si tratta di raccolte che non sono indicate nel calendario per l’anno 2019, messe a disposizione delle utenze di queste zone per gestire l’eventuale maggiore produzione di rifiuto in occasione delle festività.
CONSORZIO DEI COMUNI DEL BACINO IMBRIFERO MONTANO DEL PIAVE
APPARTENENTI ALLA PROVINCIA DI BELLUNO
BELLUNO La riunione è in calendario per oggi alle 14.30 in sala convegni Ana di via Tissi. Ordine del giorno: variazione al Bilancio di previsione 2019/2021”; Approvazione Bilancio di Previsione 2020/2022; Approvazione accordo integrativo con Enel Produzione Spa per il versamento del saldo dell’IMU dovuta per le centrali idroelettriche site nel territorio bellunese per gli anni 2014- 2015; Revisione periodica delle Società partecipate detenute al 31/12/2018 e relazione sull’attuazione delle misure di razionalizzazione ai sensi dell’art. 20 del D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175; Definizione criteri per la nomina del rappresentante del Consorzio BIM Piave nel CdA della Fondazione “Centro Studi Tiziano e Cadore”.
CONCERTO DI NATALE PER SAN LIBERALE STASERA A CAVARZANO CON FORNASIER di RENATO BONA
BELLUNO Torna oggi, venerdì 27 dicembre l’ormai tradizionale “Concerto di Natale per San Liberale”, iniziativa filantropica dell’Associazione Emigranti e Lavoratori dell’Oltrardo detta “della Bandiera”. A partire dalle 20,30, nella sala parrocchiale di Cavarzano (ingresso libero) si esibirà infatti il noto cantautore bellunese Giorgio Fornasier (non ha certo bisogno di presentazione essendo noto ed apprezzato in ogni parte d’Italia e del Mondo), che presenterà lo spettacolo “Se illumina el cielo. Il Natale cristiano nel mondo”. Il sodalizio dell’Oltrardo, costituito il 12 febbraio 1903 ad iniziativa di dodici capifamiglia delle frazioni bellunesi di Cusighe e Sala, inizialmente era denominato “Patria e Religione”, e dal 1964 “Della Bandiera-Fradei de valise”. Fin dalle origini era stata espressa la volontà di rivolgere attenzioni particolari alla chiesa di San Liberale che era considerata il punto di aggregazione degli associati che non a caso hanno voluto che nello stendardo, costituito dal tricolore italiano,da un lato vi fosse l’immagine appunto di San Liberale, considerato il simbolo del paese d’origine, e dall’altro quella di Santa Barbara, patrona dei minatori, categoria che ha visto impegnati anche numerosi emigranti di origine bellunese e segnatamente delle due frazioni. Lo stendardo era stato benedetto il 12 febbraio di quello stesso 1903, con una cerimonia che si era svolta proprio nell’edificio sacro che oggi è uno dei simboli di Belluno, di alto valore storico-architettonico anche per la sua posizione altamente suggestiva e panoramica, su un poggio a quota 510 metri alle pendici del Monte Serva, tappa numero 12 dell’”Itinerario tematico delle Chiesette pedemontane”. Va infine ricordato che poche settimane fa, domenica 6 ottobre, secondo tradizione, “Associazione emigranti e lavoratori dell’Oltrardo detta della Bandiera” ha celebrato la festa annuale con la deposizione di una corona d’alloro nella Piazza dell’Esempon” di Sala, sotto il grande murale, altro importante simbolo del benemerito sodalizio. Qui in rappresentanza del comune di Belluno è intervenuta la dott. Francesca De Biasi mentre per la Bellunesi nel Mondo ha parlato, anch’ella elogiando l’ultrasecolare attività del sodalizio, la vice presidente Patrizia Burigo. Poi il parroco di Cusighe, don Gino Dal Borgo ha celebrato nella vicina chiesa-simbolo di San Liberale a Pedeserva l’eucarestia a ricordo di tutti i lavoratori dell’Oltrardo che nell’arco di un secolo abbondante: 116 anni, hanno cercato e trovato occupazione all’estero. Hanno fatto seguito il pranzo sociale nelle strutture parrocchiali di Cusighe, musiche e votazioni per le nuove cariche sociali.
NELLE FOTO (Giampietro Paris, Renato Bona, Bellunesi nel Mondo): La chiesetta di San Liberale a Pedeserva; il cantautore Giorgio Fornasier; Piazza dell’Esempon di Sala a Belluno, anche con l’originale presepe; il murale che richiama il lavoro di tanti emigranti di Sala e Cusighe; libro di Antonella De Biasi edito da Grafiche Trabella di Lentiai nel 1995; “La Bandiera e San Liberale. Belluno”: copertina della pubblicazione del 2002 di Grafiche Longaronesi.
“La val che urla” venerdi al centro San Felice di Trichiana, il 4 gennaio la prima nell’Agordino La pellicola della regista Lucia Zanettin verrà proiettata venerdì alle 21 al centro San Felice di Trichiana, in piazza Merlin.
TAIBON e l’albero di San Cipriano. Per il secondo anno con l’accensione dell’albero la festa in una frazione del paese “viva” …questa sera sotto l’albero dalle 17.15 visita alla chiesa di San Cipriano con Loris Serafini, alle 18 messa e a seguire rinfresco con la musica dei Red River Revival
FALCADE Domani sera alle 21 in chiesa concerto dei cori Val Biois del maestro Attilio Costa e del Coro Nova Symphonia Patavina di Martina Frigo. concerto promosso nell’ambito del progetto “Incontri Corali Veneti” per dare il giusto risalto al raggiungimento del 40° di fondazione dell’ASAC.
SAN GREGORIO NELLE ALPI Domenica alle 17 in chiesa il concerto di Natale con il Piccolo coro di Cesiomaggiore del maestro Damiano Del Monego.
IL CONCERTO PER DANTE MORO
BELLUNO Oggi alle 11.30 a Palazzo Piloni sede della Provincia conferenza stampa di presentazione del concerto per “Dante Moro” con pianoforte e orchestra in cui avverrà anche la premiazione del Concorso Internazionale di Composizione Dante Moro (terza edizione). Il concerto si terrà a Falcade, il 3 gennaio 2020 alle 21. Interverranno alla conferenza stampa Delio Cassetta: direttore d’orchestra, Silvia Tessari: pianista, direttrice artistica del Concorso Dante Moro, Stefano Fregni: attore di cinema e teatro e Michele Costa, Sindaco di Falcade
L’APPUNTAMENTO GEOLOGICO
AGORDO Questa sera in Biblioteca ad Agordo alle 20.30 da un’idea di Manuel Conedera conferenza dal Gamp, ospite della serata il Dott. Michele Vallati, un giovane geologo feltrino. Laureatosi a Padova nel campo dell’ Oil & Gas, prosegue la sua specializzazione presso l’Università tedesca di Potsdam con un dottorato di ricerca che lo porta a scoprire, studiare, fotografare un angolo remoto dell’Argentina. Ma cosa hanno di così interessante le rocce e gli ambienti che compongono questo altopiano desertico? e cosa porta un gruppo di geologi a studiare quest’area dove, apparentemente, non esiste alcun giacimento petrolifero? Lo scopriremo venerdì 27, accompagnati dalle fotografie e dai racconti di un giovane geologo “partito dalle Vette Feltrine”.
LA RIFLESSIONE
Dal Tricolore nel cesso alla profanazione dell’inno nazionale
di Giovanni Perenzin, FELTRE
Tra poco sarà Natale,col crescente profluvio di luminarie,regali, consumi ecc.ecc. Il Mammona d’Occidente, tenta di oscurare sempre più quello che capitò in Oriente 2019 anni fa. Maria di Nazaret, del Nord (della Palestina s’intende) moglie di Giuseppe del Sud emigrato al Nord, per superiori disposizioni di legge, incinta, dovette raggiungere Betlemme al Sud, patria di Giuseppe, a piedi s’intende e non trovando posto in albergo dovette partorire in una stalla. Felici e contenti? Diciamo si e no, perché dopo qualche giorno, Giuseppe, avendo intuito un pericolo di morte per il figlio, decise di farsi migrante, fuggendo clandestino al Sud, in Egitto, ed in seguito, calmatesi le acque, tornare al Nord. Queste cose mi sono venute in mente quando mi è toccato vedere il segretario della Lega Nord, alla vigilia del voto europeo, brandire il Vangelo e baciare il rosario. Mi sono passati per la mente alcuni pensieri in merito che mi pare utile comunicare al prossimo, in sostanza una meditazione sullo “spirito (?)” di un partito il cui capo ha reclamato “i pieni poteri”, non tanto come l’imitato Duce che aveva comunque al di sopra, o al di sotto o al fianco il Re, bensì come social-selfie-supermanager. Ma andiamo al 14 settembre 1997. In un comizio a Venezia, guarda caso, in riva degli Schiavoni, l’allora segretario della Lega nord, Umberto Bossi aveva proclamato “operativa” dalla mezzanotte del successivo 15: “la Repubblica Federale di Padania” nata sotto gli auspici del pagano Dio Po’; parola d’ordine: “Secessione”. Alla signora Lucia Massarotto, che aveva sventolato il Tricolore alla finestra aveva urlato: “Ma signora…! quel tricolore lo metta nel cesso !”.
La bandiera della nuova Repubblica di Padania, non so se ancora in vigore, constava invece di un lenzuolo bianco con al centro una verde foglia non di Fico, ma della Maria Giovanna (dicasi: cannabis indica). Il 7 gennaio dello stesso anno, bicentenario del Tricolore, il poeta Mario Luzi in Reggio Emilia, riprendendo il discorso di un secolo prima di Giosuè Carducci, affermava che: “Il Tricolore non è una bandiera particolare, è la bandiera universale, della libertà e dell’indipendenza… ne ha di macchie e abusi, tanti quanti la società del nostro paese ne ha di involuzioni, di vergogne di smarrimenti… non per questo dobbiamo rimuoverlo o rinnegarlo. Nulla sarebbe più empio e privo di carità”. Se il Tricolore andava messo nel cesso, era perciò, più che rinnegato. Dunque atto empio e privo di carità. E’ lecito chiedersi: se la nuova Repubblica federale di Padania nasceva, senza carità; su che cosa si sarebbe fondata? Gli anni passano e Salvini, già fedelissimo di Bossi, allora sempre del tutto con lui consenziente, ma ora, divenuto nuovo capo della Lega, cambia astutamente le carte in tavola, da nordico si italianizza e, conversione ancora più grande, fa passare il partito da pagano a cristiano con ostentato plateale bacio a Cristi e Madonne; nuova parola d’ordine:“Prima gli Italiani”. Vale la pena di citare un recente discorso di Berlusconi: “Lega e fascisti li abbiamo fatti entrare noi al governo, li abbiamo legittimati noi, li abbiamo costituzionalizzati noi”. Replica immediatamente Salvini: “Qualcuno avvisi Berlusconi che parlare di fascismo nel 2019 non ha più senso, lo lasci fare a quelli del Pd, a Saviano a Gad Lerner. Ormai si confrontano partiti a favore degli italiani e partiti contro gli italiani, telecomandati dall’estero. Chi si allea con la Lega deve avere ben chiaro questo: Prima gli Italiani”. Parlare di fascismo, dice Salvini, non ha più senso, ma se, come detto, si fanno le stesse cose che fece il duce: giubbetti polizieschi, pompati Me ne frego, improperi ai migranti, ecc.ecc. non si sta sulla stessa barca? Non aveva parlato un nostro ottimo filosofo napoletano, Gian Battista Vico, ancora tre secoli fa di :“Corsi e ricorsi storici”? Dire: “Prima gli Italiani” e baciare il crocefisso è una totale contraddizione, ma se i cuchi abboccano, va bene lo stesso. Da Natale andiamo a Pasqua. Dal Nord, Gesù andò al Sud, a Gerusalemme, dove sarà crocefisso per l’accanita ostilità del partito nazional-farisaico, per il quale valeva, guarda caso (mutatis mutandis) la stessa parola d’ordine:“Prima gli Ebrei”. Non erano essi dopotutto: “il popolo eletto”? La separazione con gli altri popoli, si vedano le leggi sui matrimoni,doveva essere netta, mentre Gesù, pure lui ebreo, aveva inaugurato una nuova era, dove ogni uomo è mio fratello, ogni uomo è figlio di Dio. Una cosa per il partito nazional-farisaico inconcepibile, di qui l’accusa a Gesù, davanti a Pilato, di essere un “sovvertitore del nostro popolo”, e per ciò meritevole di morte. Gesù insegnò e praticò la fratellanza universale che trovò duemila anni dopo, a livello mondiale, dopo due feroci guerre mondiali e la Shoà, la sua consacrazione nella dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948. Sta scritto nell’articolo 1: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Ma chiediamoci, quanti oggi, capi di nazioni, potenti vari o semplici cittadini condividono ciò? Il detto“Prima gli Italiani” altro non è che un subdolo distillato dalla precedente legge razziale fascista del 1938, una vergogna assoluta che macchia tutta la cultura dell’umanesimo italiano. Vale la pena di rileggere l’articolo 1 della citata legge: “Il matrimonio del cittadino italiano di razza ariana con persona appartenente ad altra razza è proibito. Il matrimonio celebrato in contrasto con tale divieto è nullo”. Ma che cosa era la razza ariana? E quanti italiani sapevano di esserlo? Ricordo di aver letto un certificato del podestà di Seren che dichiarava che il sig. Tal dei tali era di razza “arianna”. Lasciando perdere le facezie, veniva stabilito, a norma di legge, che gli italiani erano di serie A, e quindi non potevano sposarsi con le altre razze di serie B o C. Ma il vero scopo della legge era l’emarginazione e successiva eliminazione (con la repubblica di Salò) della “razza ebraica”. Una specie di contrapasso dopo duemila anni. Come non dare ragione a Vico? E come veniva individuata la razza ebraica? Non certo dall’aspetto fisico, ma dalla religione, una autentica mostruosità scientifica e giuridica. Cristianamente parlando, il “Prima gli italiani” è una eresìa perché per Cristo ed il suo Vangelo, il “prima” spetta agli ultimi: i poveri, i forestieri, i carcerati… Non sarà male anche ricordare che dalla bocca di Cristo è uscita anche una tremenda maledizione: “Via lontano da me maledetti! perché “avevo fame e non mi avete dato da mangiare… forestiero e non mi avete accolto, carcerato e non siete venuti a visitarmi…” Aggiungerei in coda a quella famosa lista… “Veneziani gran signori, Padovani gran dotori, Vicentini magna gati, Veronesi tuti mati “… con: “ma dei Veneti pì visti, i Lombardi basa Cristi”. Ma torniamo all’inizio. Dopo la fase del Dio Po, del Tricolore nel cesso, eccoci alla mutazione genetica: “Prima gli Italiani”, consacrata al Papeete beach dove è andata in onda, atto altrettanto empio, la profanazione dell’inno nazionale “Fratelli d’Italia” di Goffredo Mameli. Il grande capo dei leghisti, in veste di Ministro dell’Interno: braghesse da bagno, ciccia verace in vista, ha fatto cantare e ballare al codazzo delle sue (s)costumate figone: “Siam pronti alla morte l’Italia chiamò…”. Scena che ha fatto il giro del mondo, tal quale il famoso Bunga Bunga del gran maestro Berlusca. Nessun rispetto per i morti per la patria e tanto meno per Goffredo Mameli, autore del nostro inno nazionale, che morì a 21 anni di cancrena per una ferita ad una gamba, riportata, combattendo nel 1849 in la difesa della Repubblica romana, la cui Costituzione è alla base della nostra. il giornalista Pansa così si è espresso: “Abbiamo assistito a una versione sexy di “Fratelli d’Italia”, degna di uno dei bordelli che la deputata socialista Lina Merlin si era illusa di aver abolito”. Passando dai grandi capi a casa nostra, non posso non ricordare che il giorno 13 giugno 2019, il Consiglio comunale di Feltre ha discusso e poi approvato (16 presenti, 14 favorevoli 2 contrari: Forlin e Vettoretto della Lega Nord) la delibera n.35: “Proposta di iniziativa popolare che impegna l’Ente a subordinare la concessione di spazi pubblici all’esplicito riconoscimento da parte dei richiedenti dei principi costituzionali e al ripudio di principi e pratiche fasciste, razziste e discriminatorie”. Come uno dei sostenitori della mozione firmata da quasi 250 cittadini, ero in Consiglio ad ascoltare. Il consigliere della Lega Nord: Vettoretto, dopo avere affermato di non essere “né xenofobo, né razzista”, ha votato contro la delibera stessa, avvertendo che in provincia di Belluno il 50% aveva votato Lega e concludendo con un: “Grazie me ne vanto”. Classico esempio di doppia morale: Noi non siamo: né fascisti, né xenofobi, né razzisti ma se altri vogliono esserlo, perché negare loro gli spazi pubblici? Non posso allora dimenticare che Il nostro concittadino Giordano Schenal il partigiano “Caronte”, il cui sacrificio per la patria abbiamo ricordato lo scorso 5 ottobre, prima che il cappio nazifascista lo stroncasse, ebbe la forza di gridare: “Coraggio Italiani !”
ALLEGHE HOCKEY IN CAMPO PER TOMMASO
Si giocherà domani sera la 22° giornata della IHL. Le civette tornano a giocare al De Toni e si troveranno di fronte il Bressanone. Prima delle due partite in programma sotto le festività natalizie e la dirigenza dell’Alleghe ha colto l’occasione per fare della beneficenza. Infatti verrà organizzato il “Gioco del disco” e il ricavato sarà devoluto per aiutare il piccolo Tommaso Quaggiotto, il bambino che soffre di una paralisi celebrale dalla nascita e che ha bisogno di molte cure per poter recuperare. Intanto il finlandese Huovinen, coinvolto nell’incidente di Caprile sabato sera, sta bene e ritornerà in campo domani.
ADRIANO LEVIS, AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’ALLEGHE HOCKEY
TORNEO AGORDINO DI HOCKEY 2020
Inizierà tra una settimana la settima edizione del Torneo Agordino di Hockey. Alleghe Old Timers, Canale, La Valle, Vallada e Red Muss Feltre le 5 squadre che si sfideranno in un unico girone di sola andata. Una formula nuova dove al termine verranno giocati i playoff per decretare quali saranno le squadre che si affronteranno al De Toni di Alleghe per aggiudicarsi la Thierry Cup. Calendario già divulgato e la partita che inaugurerà il torneo sarà quella tra Alleghe Old Timers e Vallada che si giocherà sabato 4 gennaio alle 20:40. Manifestazione che vedrà giocare l’ultima partita del girone unico venerdì 17 gennaio. 3 i campi utilizzati per questa prima fase e tutti all’aperto: Vallada, La Valle e Falcade. Radio Più seguirà la settima edizione della Thierry Cup con gli interventi di Alberto Fontanive.
IL CALENDARIO DEL TORNEO
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in calo ed osservate alla sera in quota, in leggero aumento nelle valli; massime pressoché stazionarie a tutte le quote o in leggera flessione sulle cime più alte. Su Prealpi a 1500 m min -3°C max 0°C, a 2000 m min -5°C max -2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -6°C max -3°C, a 3000 m min -11°C max -9°C.
Venti: nelle valli perlopiù deboli di direzione variabile, ma non si potrà escludere qualche episodio di Foehn nel tardo pomeriggio/sera; In quota moderati, a tratti tesi, da nord-ovest fino al primo pomeriggio, nel tardo pomeriggio/sera in rinforzo fino a forti, a 10/35 km/h a 2000 m, a 30/70 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: Minime in generale calo, eccetto locali aumenti per Foehn in alcune valli. Massime in leggera ripresa nelle valli interessate dal favonio, in diminuzione altrove. Su Prealpi a 1500 m min -4°C max 1°C, a 2000 m min -8°C max -4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -9°C max -5°C, a 3000 m min -12°C max -7°C.
Venti: Nelle valli moderati da nord-est, con rinforzi per Foehn; in quota tesi/forti da nord-est, anche molto forti a inizio giornata, con tendenza a scemare leggermente nel corso del pomeriggio, a 25/50 km/h a 2000 m, a 70/90 km/h a 3000 m, con raffiche che potrebbero toccare i 110/120 km/h.