CORONAVIRUS. ATTENZIONE AL MASSIMO IN VENETO, PRIMI DUE CASI A PADOVA E PRIMA VITTIMA.
PADOVA Il virus ha fatto la prima vittima anche in Veneto, un uomo di 78 anni di Vo’ Euganeo, Adriano Trevisan. Un compaesano di 67 anni è stato contagiato, entrambi erano ricoverati da due settimane all’ospedale di Monselice. Trevisan ha sviluppato una malattia importante alle vie aeree prima di essere sottoposto al test. Chiuso entro una settimana l’ospedale e la protezione civile prepara un campo medico. Chiuse le scuole e i ritrovi di Vo’. Tampone in tutto il Veneto ai ricoverati con sintomi influenzali gravi
IL GOVERNATORE LUCA ZAIA:
VENEZIA Tutte le misure decise dalla task force per il coronavirus. Misure pesanti per cercare di creare un anello sanitario intorno a Vo’ Euganeo e per salvaguardare l’ospedale di Schiavonia, sia i pazienti che i nostri bravissimi operatori
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LE DICHIARAZIONI DEL POMERIGGIO
VENEZIA “Seguiamo ora dopo ora l’evolversi della situazione, in contatto con il Commissario Borrelli e il Ministro Speranza. Per noi l’allerta è massima e ci stiamo preparando a un’eventuale emergenza più importante. Combattiamo un virus, per cui l’attenzione è totale”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, in relazione all’evolversi della situazione legata al coronavirus e ai casi palesatisi in Lombardia. “In caso di necessità – aggiunge il Governatore – siamo pronti a intervenire su più piani e a tutti i livelli, anche in modo drastico se ve ne fosse bisogno. Già ora, comunque, interveniamo con tutte le azioni necessarie al minimo sospetto, anche che un cittadino veneto possa aver avuto contatti con persone infette o provenienti da zone infette”. La Direzione Prevenzione dell’Area Sanità e Sociale della Regione ha inoltre emesso una nota di aggiornamento della situazione, sottolineando che tutte le azioni previste per le emergenze di sanità pubblica sono in atto in Veneto, dove viene applicato un documento di indirizzo regionale sulla gestione dei casi sospetti, probabili e confermati, sulla gestione dei contatti, sui percorsi dei pazienti che si rivolgono al Pronto Soccorso, al Medico di Medicina Generale e al 118, sulle indicazioni del laboratorio di riferimento regionale dell’Azienda Ospedaliera di Padova, sulle misure di disinfezione e sul flusso di segnalazione dei casi.
IL COMMENTO DEL DEPUTATO DARIO BOND