BELLUNO Josè Soccal del Centro missionario della Diocesi di Belluno-Feltre diretto da don Luigi Canal – lo annuncia il sito chiesabellunofeltre – ha “chiesto a tre missionari, partiti dalla nostra terra, un breve video per la nostra Chiesa, in questo momento di prova dovuto all’epidemia di Coronavirus” e precisa: Don Bruno Soppelsa ci manda un video dalla Thailandia, il vescovo Virgilio Pante dal Kenya, Daniela Camuffo dal Brasile. Tutti e tre hanno risposto a queste domande: Chi sei e dove ti trovi? Com’è la situazione nel paese? Che cosa vuoi dire ai tuoi conterranei? La loro parola di speranza – conclude Soccal – diventa un incoraggiamento anche per noi. Ed ecco, di seguito, la trascrizione che abbiamo effettuato delle dichiarazioni dei tre missionari. DON BRUNO SOPPELSA (Nato a Caviola l’11 giugno1969, missionario in Costa d’Avorio dal 2001, a servizio dell’Arcidiocesi di Bouaké, ora in Thailandia). “ Il Corona virus ha ripreso la sua marcia che sembrava essere terminata; siamo arrivati a 720 infettati e anche nelle province stanno arrivando i primi casi, qui già una ventina; il governo ci ha obbligati a mettere le maschere, ha chiuso tutti i locali, gli alberghi, tutto tranne le farmacie e i negozi di generi alimentari; a noi è stato detto di non celebrare più le messe per la gente, un po’ come da voi. Cosa dirvi: che siamo con voi, anche la nostra gente che guarda la televisione: l’Italia è sulla bocca di tutti, la gente prega per voi e noi vi ricordiamo tutti i giorni, dunque non sentitevi abbandonati ed andate avanti con la certezza che c’è tanta gente che vi sostiene con la preghiera. Occorre senso di responsabilità; qui non abbiamo le misure di sicurezza come da voi ma un poco alla volta vi arriveremo… cerchiamo di ascoltare quello che ci viene detto, con senso civico di rispetto per la vita nostra e la vita di chi ci sta intorno; è difficile, certo, ma l’obiettivo finale è la liberazione da questo virus; cerchiamo di essere uomini di speranza; noi cristiani dobbiamo essere uomini di speranza che non si fermano alle statistiche, ai morti,alle previsioni nefaste… c’è tanto bene in giro, guardiamolo, c’è tanta gente, persone che si donano, che muoiono per vincere, debellare questo virus; sono perle di bene che ci fanno intravvedere una resurrezione, una Pasqua che vivremo e celebreremo; quindi, avanti insieme nella responsabilità e nella speranza. Un forte abbraccio a tutti”. VIRGILIO PANTE (Nato a Lamon il 16 marzo 1946; missionario in Kenya dal 1972, nelle diocesi di Nyeri, Marsabit, Kisumu, Nairobi e Mararal; attualmente è vescovo di quest’ultima diocesi). “Carissimi, sono Pante Virgilio, vescovo in Kenia, diocesi di Malala. Qui da noi ci sono solo 15 casi sicuri di Corona virus a Nairobi, la capitale; ma saranno probabilmente molti di più perché qui non abbiamo tanti strumenti per misurare… Stiamo educando la gente a stare attenti… Il messaggio che mando a voi, cari paesani, è di avere pazienza, che è la virtù dei forti; noi siamo nelle mani del Signore e lui non può abbandonarci; cerchiamo di essere obbedienti, di seguire le regole che ci danno, il governo, la Chiesa… anche questo è un modo per essere caritatevoli gli uni verso gli altri, per rispettare la vita nostra e degli altri, perché questa cosa che il Signore ci manda avrà anche degli aspetti positivi che noi adesso non conosciamo, perché Il Signore ricava anche dal male il bene; è un momento di prova, arriverà anche la resurrezione!; coraggio stiamo insieme in comunione di preghiera”. DANIELA CAMUFFO (Nata a Belluno il 6 maggio 1973; appartiene alla Comunità missionaria dall’ottobre del2000; è in missione a San Paolo del Brasile dal 2013). “Ciao, a tutti, sono di Belluno, sono della Comunità di Villaregia e mi trovo a San Paolo del Brasile, alla periferia di questa grande città. Il virus sta arrivando e stiamo cominciando ad organizzarci perché da questo fine settimana sono iniziate le restrizioni, hanno sospeso gli eventi, hanno fermato i mezzi pubblici… quindi dobbiamo stare a casa; ed è cominciata la quarantena di due settimane; stiamo cercando di sensibilizzare le persone perché non tutti ancora capiscono, ci credono, pare una cosa tanto lontana… Comunichiamo il più possibile con le reti sociali e in questo modo riusciamo a rimanere in contatto con la gente. Come lo diciamo qui, vorrei dirlo anche a voi che l’unico modo è fermarsi, stare in casa il più possibile, cercando di vivere bene questo tempo che è una quaresima diversa, un sacrificio che di sicuro noi non avremmo scelto, consapevoli comunque che Dio non fa nulla a caso”.
NELLE FOTO (sito chiesabellunofeltre): don Bruno Soppelsa; mons. Virgilio Pante; Daniela Camuffo della Comunità di Villaregia.