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SOVRAMONTE Secondo lieve tremolio in pochi giorni a Sovramonte, 1,3 la magnitudo, all’1.12
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Questa mattina gradita e dolce sorpresa per la polizia penitenziaria della casa circondariale di Belluno, che si è vista recapitare un pensiero dalla pasticceria La Briciola.
AGORDO Sul pennone sventola il tricolore, non è un errore in vista del 25 aprile, ma una scelta del sindaco e amministrazione comunale. Un segnale importante per sentirsi italiani, un segnale per guardare al futuro con fiducia. Radio Più ha scelto di pubblicare la fotografia per tutti coloro che dalle proprie abitazioni vorranno sposare questo pensiero che arriva dalle istituzioni
IL BILANCIO DELLA PROTEZIONE CIVILE
86.498 i casi totali – superata la Cina -, con un incremento rispetto al 26 marzo di 5.959 unità. 10.950 le persone guarite (589 in più del giorno prima). Si contano 9.134 i morti, con un aumento rispetto al 26 marzo di 919; ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA‘:”Dal 19-20 marzo il numero di nuovi casi segnalati cala, ma il picco non è ancora arrivato”- Warning: L’Italia ha superato la Cina per contagi da coronavirus. Oms: “Per il vaccino ancora 12-18 mesi”. • Sotto la pioggia, Papa Francesco lancia il suo ‘grido’: “Dio, non lasciarci in balia della tempesta”. Londra trema Boris Johnson il premier britannico ha il coronavirus“Sono positivo” ha dichiarato ieri pubblicamente e nella stessa condizione è il Ministro della salute e il suo principale consulente.
IL “VIRUS DEI NONNI” UCCIDE ALTRE 9 PERSONE IN UN GIORNO NELLE CASE DI RIPOSO.
di Mirko Mezzacasa
In Veneto dallo scorso 22 marzo rallenta il propagarsi del virus, meno malati e meno contagiati, solo un paziente in più ieri in terapia intensiva e questo accende qualche speranza. Purtroppo è il numero dei morti che continua a preoccupare, 37 anche ieri. Ieri mattina avevamo contato 5 decessi, tutti nel veronese, ieri sera ne abbiamo contati 29 più due all’ospedale San Martino di Belluno, 36 decessi, tanti in 24 ore con il totale che sale a 342, in aumento i positivi, 7650 (+153), a Verona +43, Belluno e Padova +28, nessuno a Rovigo. I DECESSI: 4 Padova e Peschiera, 3 Santorso e Villafranca, 2 Legnago, Treviso, Mestre, Schiavonia e Jesolo, 1 San Bonifacio, Verona Borgo Trento, Montebelluna, Dolo. A Verona ieri si sono contati anche 7 morti della casa di riposo Maria Gasparini che porta il totale a 15. Ieri il primo decesso nella casa per anziani di Puos d’Alpago.
BELLUNO Due decessi all’ospedale San Martino pazienti COVID positivi di 75 e 71 anni, ricoverati nella terapia intensiva di Belluno. Salgono a 13 i decessi in provincia di Belluno, A Cortina i contagi in 48 ore sono raddoppiati (40) lo ha confermato il sindaco Gianpiero Ghedina sui social “Purtroppo la situazione è peggiorata, riscontriamo altri 14 casi” e i cittadini guardano in cagnesco gli sciatori dell’ultimo week end, tra l’altro gli impiantisti ampezzani erano proprio coloro che volevano continuare a tenere aperto mentre il Dolomitisuperski aveva già deciso per lo stop. Sono 83 i pazienti ricoverati negli ospedali bellunesi, al San Martino altri 5 pazienti in area non critica (53) due in meno pari ai decessi in terapia intensiva (7). Due ricoveri in più anche a Feltre (11) e uno in più ad Agordo (12). Nella mappa dei contagi negli ultimi giorni si è aggiunto Falcade (pochi giorni prima Livinallongo del Col di Lana) ed è la conferma che gli agordini devono stare in casa non girare per il paese o per i boschi a lordare cartelli contro i proprietari di seconde case, al proposito il sindaco di Falcade Michele Costa ieri ha fatto visita (con tanto di mascherina e guanti) al locale comando dei Carabinieri per sporgere denuncia contro ignoti per le scritte di Sappade. I controlli sui furbetti delle passeggiate continuano, ad Auronzo la Polizia locale si è organizzata con il drone, la Guardia di Finanza di Belluno ha denunciato 3 persone, un podista che allegramente correva sulla ciclabile di Cortina e due operai che trasportavano materiali edili, tra l’altro uno nemmeno in regola. Da ieri sono in consegna le pensioni, fuori dagli uffici postali di Belluno i volontari per la consegna delle protezioni individuali, ben 300. Lunga fila a Mel unico ufficio postale aperto a BorgoValbelluna. La Provincia ha dato il via alla sanificazione delle strade con la varechina, prova del nove ben riuscita a Limana ora gli operai procederanno per strade e piazze sul territorio provinciale. Al di là del colore politico più o meno condivisibile va dato atto a Zaia di essersi saputo muovere per tempo, quando gli altri sonnecchiavano e i trentini invitavano a frequentare i loro alberghi “dove non si ci ammala” lui è partito chiedendo ai fornitori di accelerare creando 740 nuovi posti in terapia intensiva quelli che salvano la vita respirando per te anestetizzato dal virus, imponendo misure drastiche perché il peggio doveva ancora venire, incazzandosi con la donnina a spasso con il cane, con il cliente fisso della farmacia, lo sportivo assatanato della corsa o i bambini ammucchiati nei giochi di gruppo. Se non l’avesse fatto? Cosa sarebbe ora il Veneto? Non c’erano alternative e dopo un primo tentennamento quando i numeri non facevano ancora paura, si è lasciato consigliare imponendo sacrifici a tutti. I danni ci sono eccome, la sconfitta pure perché quando ci sono vittime è sempre una sconfitta, ma poteva andare molto peggio e potrebbe andare molto peggio se oggi si molla la presa. Va dato merito a Zaia di aver conquistato anche la fiducia dei “potenti” dal portafoglio gonfio, al punto che non hanno esitato a mettere sul piatto non uno, non due, ma una decina di milioni di euro e in tempi di crisi non è poca cosa e anche i veneti lo hanno appoggiato non a caso oggi la Regione per la nostra sanità, per la nostra salute può contare su quasi 14 milioni di euro e non è ancora finita. Ma quello che è encomiabile sono i concetti precisi e dritti, senza giri di parole TAMPONI “Siamo i campioni mondiali dei tamponi”. Ad oggi sono stati eseguiti 83mila tamponi, 27 mila per il personale sanitario (7% della popolazione) il numero poteva essere ancora più alto se non mancassero i reagenti, a Verona arriverà una macchina olandese in grado di tamponare 20 mila persone al giorno. EUROPA “Sempre latitante ed è scandaloso, La Bce non segue la Fed e si comporta come con gli immigrati a Lampedusa, cioè ci lascia soli” CONTROMISURE Cure a domicilio con il farmaco antimalaria (idroclorochina); droni per misurare la febbre dall’alto con il modello Israele sospendendo la privacy; domani supermercati chiusi. VENDITE ON LINE “Finitela di comperare monate in rete, perché il virus viaggia con i pacchi ed entra in casa, mette a rischio la vostra vita a anche quella del Corriere”: SCUOLA “Forse le scuole non riapriranno più, la vedo dura mettere a repentaglio la salute dei ragazzi e creare un popolo di contagiatori. Abbiamo anche ragazzi e adolescenti ricoverati, ce n’è per tutti”. BOLLO AUTO «Ad un’eventuale proroga ci stiamo pensando ma abbiamo difficoltà perché la nostra è una regione che non applica tasse. Altre incassano l’addizionale Irpef, e possono contare su altre entrate, stiamo comunque valutando la sostenibilità di prorogare il Bollo auto». Le aziende in Veneto traballano come nel resto del Paese, hanno tempo fino ad oggi per chiedere di poter riaprire se il codice Ateco lo permette, oltre 11 mila domande sono giunte sul tavolo delle Prefetture che dovranno decidere se concedere la deroga al decreto oppure no, in Provincia gli imprenditori che hanno chiesto di poter lavorare sono 450. Le imprese sono costrette a rivedere le previsioni, ieri lo ha fatto anche EssilorLuxottica che tra l’altro ha rinunciato all’acquisto delle azioni e poiché piove sul bagnato in questi giorni sta conducendo un’altra battaglia con gli hacker che sono riusciti a bloccare l’azienda francese, nessuna ripercussione su Luxottica Italia. Geox lamenta un calo di vendite del 20 per cento nel primo trimestre, va meglio da un po’ sui mercati asiatici. Oltre il Coronavirus c’è la WANBAO ACC di Mel, il sindaco Stefano Cesa ha scritto al Ministro Pattuanelli mentre il ministro D’Incà non ha proferito parola dopo la nomina di Anna Di Pasquale e il defenestramento di Maurizio Castro “E’ stato annullato un percorso durato mesi, sono stati smentiti clamorosamente i colleghi di Governo” ha detto Cesa ovvio il riferimento a D’Incà che si era assunto l’onere “per amore verso il proprio territorio” di guidare il percorso istituzionale, altro che amore si è trattato di una crisi coniugale precipitata nel divorzio e sul mercato arriva il tonfo. La richiesta da Mel è una soltanto: una marcia indietro abbandonando la politica “vecchio stile” e revocando la nomina della Di Pasquale il rischio è la chiusura dell’azienda. Oltre il coronavirus o meglio assieme alla crisi Coronavirus in Alpago c’è un altro problema, quello del lupo e l’amministrazione comunale chiede di intervenire al più presto per evitare l’abbandono del territorio dopo la strage di 50 pecore, 2 muli, 2 cani e 18 daini. “La misura è colma auspico un intervento delle autorità competenti” dice il sindaco Gianluca Dal Borgo. Per il contenimento c’è chi invoca di imbracciare le doppiette. SOVRAMONTE Infine nel feltrino seconda scossa di terremoto della settimana, Secondo lieve tremolio in pochi giorni a Sovramonte, 1,3 la magnitudo, all’1.12.
Nella casa di riposo di Puos primo decesso
GIANLUIGI DELLA GIACOMA, FP CGIL
ULSS1 DOLOMITI: 20 PERSONE IN PIU’ IN ISOLAMENTO DOMICILIARE, 394 TAMPONI IN PIU’ OGGI
IL PUNTO CON L’ASSESSORE GIANPAOLO BOTTACIN, DAL GR DELLE 14.30 DI IERI
DATI E GRAFICI DEL GIORNO, PROVINCIA-REGIONE 27 MARZO 2020
Con la collaborazione di Tiziano De Col
La Provincia di Belluno, anche oggi, resta tra le provincie del Veneto, seconda solo a Padova, con il più alto rapporto tra contagi e popolazione residente. Si riscontra, una crescita dei contagi giornaliera, in media con la maggior parte delle altre Province, con l’esclusione di Verona (si consideri che il numero di tamponi non sono omogenei per tutte le province)
LEGGI SU RADIO PIU’ LA CONFERENZA STAMPA DEL PRESIDENTE LUCA ZAIA
APPELLO CONTINUO Stiamo facendo di tutto per curare i cittadini in ospedale, per ora sono sufficienti le nostre strutture. Spero che il Governo con la massima lucidità e buon senso continui con le restrizioni. E’ un problema che abbiamo tutti quello di rimanere in casa e non abbiate paura di ingrassare, piuttosto che perdere chili su un letto di terapia intensiva. Sono ossessivo: rimanete a casa.Una persona positiva deve restare a casa e per questo sono favorevole ai tracciati telefonici e non per spiare la gente. Che il governo adotti le intelligente artificiali, abbiamo necessità di capire chi è ammalato.
I CORRIERI Sono sempre al fronte i corriere mi chiedono di dire di evitare di comperare “cazzate” ci sono molte “monate” portate nelle famiglie con inutili rischio per il corriere e per le famiglie, il virus vice su superfici non biologiche. Evitiamo gli acquisti on line.
TAMPONI Ne abbiamo fatto 83.025 di questi 27.436 al personale sanitario, la situazione è sempre in salita mancano detergenti e kit.il nostro target è di 20 mila tamponi al giorno
PERSONALE DA ASSUMERE 564 CONTRATTUALIZZATI 123 MEDICI 239 INFERMIERI 156 OSS
PAZIENTI NORMALI 8860 pazienti no covid negli ospedali in 160 postazioni di terapia intensiva.
SCUOLE Forse non apriranno più non mettiamo a repentaglio la salute dei ragazzi
VERONA Siamo preoccupati con le terapia intensive sotto tensione e stiamo allestendo postazioni. La scelta di Villafranca è diventata realtà e stiamo allestendo Manzana, è importante svuotare ospedali per pazienti covid. Il veronese è la realtà che ricovera più pazienti al giorno. Ci sono problemi al confine con Brescia.
CASE DI RIPOSO I dispositivi li diamo e abbiamo anche magazzino. So che sono in difficoltà così come negli ospedali, la mascherina andrebbe cambiata dopo poche ore, pian piano arrivano le forniture 13 milioni e mezzo di materiale in arrivo a giorni. Siamo preoccupati per le case di riposo. Arriveranno 100 mila test rapidi per il personale e case di riposo punto nevralgico e delicato. Questo virus verrà ricordato come il virus della case di riposo dalla Lombardia all’Emilia, dal Piemonte al Veneto.
DOMANDE
PROROGA BOLLO AUTO Ci stiamo pensando, siamo una Regione che non applica tasse quindi non abbiamo il gettito di altre Regioni. Stiamo valutando la possibilità di proroga in base al bilancio
SPERIMENTAZIONI Abbiamo l’okey dell’Aifa per l’anti malarico da somministrare a domicilio che potrebbe aiutare nella cura dei pazienti.
MATERIALI E DIFFICOLTA’ DI REPERIMENTO Siamo limitati nel fare tamponi dalla mancanza della materia prima. Manca lo “stecco” e il reagente in kit che purtroppo le ditte che ci rifornivano ci garantiscano solo la base perché tutto il mondo lo richiede. Ne abbiamo fatto 85 mila, 27 mila ai dipendenti ma la velocità è inversamente proporzionale ala fornitura. Siamo in primi al mondo per i tamponi.
EUROPA Abbiamo un modello che non è quello di oggi. E’ scandalosa senza regia e coordinamento sanitaria. Sembra la ripetizione dei problemi dell’emigrazione. SIamo in pandemia l’Europa non ha nulla da dire La Bce non si muove, gli stati vanno a random la Spagna in grosse difficoltà sanitarie. Dove è finita l’Europa, non c’è. Dov’è il commissario che si occupa della salute? Abbiamo due emergenze sanitaria e economica.
PUNTO NASCITE Ci siamo trovati costretti su indicazione del governo di fare dei centri covid. Schiavonia è un covid center, se non c’è il punto nascite non e’ per scelta della Regione, chi si lamenta può andare a partorire in altro punto nascita di riferimento.
DA PAESE A PAESE Il nostro modello di sanità è migliore, Stati Uniti non c’è la sanità pubblica e un tampone costa 3000 dollari in Louisana muoino per intossicazione da farmaci a New York i postivi sono sempre di più. Dire che ci siano paesi pieni di coronavirus che fanno morti e altri che non lo fanno mi fa ridere, anzi piangere. Il dato tedesco della terapia intensiva ci sta per l’Italia ma non per il Veneto. Noi siamo partiti con 494 terapie intensive, oggi sono 303 e ci sono 160 pazienti no covid. Dall’estero stanno facendo di tutto per tornare a casa perché li’ si paga tutto soprattutto la sanità e uno se deve andare a lavorare il lunedi lo sa il venerdi. Noi curiamo fino in fondo i cittadini con modalità chiare.
FINE SETTIMANA DETERMINANTE PERCHE? Il picco non sarà raggiunto non è per questo.Lo dico perché un altro fine settimana di restrizioni ci paga sul modello che stiamo seguendo, spero piova e faccia freddo. Prossima settimana sarà importante per i numeri perché ci avviciniamo a metà aprile.
AVIGAN Si sperimenta a Padova
PAZIENTI CURATI A CASA Perchè in ospedale non è il posto più sano.
COME VENGONO CONTEGGIATI I DECESSI NELLE CASE DI RIPOSO Nel bollettino ci sono dentro tutti
STIPENDI Chi è aperto e in attività è giusto riconosca un riconoscimento importante e positivo.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/506888470198219
MISURE URGENTI PER TUTELARE LA SALUTE DEI MEDICI E SANITARI
ROMA Giuseppina Onotri, Segretario Generale del Sindacato Medici Italiani ha scritto al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte per segnalare la mancanza di dispositivi di protezione personale, l’impossibilità di essere sottoposti ai tamponi e la non messa in quarantena definendo questo “le falle del sistema che stanno decapitando l’assistenza sanitaria, condannando a morte i medici e favorendo la diffusione del virus tra i pazienti. Questo il testo della lettera: Le scrivo perché ormai la mancanza di dispositivi di protezione personali, l’impossibilità di essere sottoposti ai tamponi, la non messa in quarantena rappresentano le falle del sistema che stanno decapitando l’assistenza sanitaria, condannando a morte i medici e favorendo la diffusione del virus tra i pazienti. Il Sindacato Medici Italiani aveva chiesto, già in data 22 febbraio scorso, un protocollo nazionale per la messa in sicurezza degli operatori sanitari. Non siamo stati ascoltati e i medici morti sono 31, di cui 17 medici di famiglia, dall’inizio della pandemia. Ci preme segnalarle che mentre il Governo emana norme stringenti, le Regioni in maniera fantasiosa le interpretano, o non le interpretano affatto, emanando giornalmente ordinanze che gettano nella confusione gli operatori sanitari, già gravati dal carico assistenziale. Chiediamo, per questo, un intervento urgente del Governo con un’azione decisa e fino al commissariamento di quelle Regioni che non siano in grado di assicurare le condizioni minime di sicurezza ai sanitari. Le facciamo presente, inoltre, che le misure idonee a tutelare compiutamente la salute e l’integrità degli operatori sanitari sono rimaste disattese, arrecando gravissimi danni a tutto il personale sanitario che si trova costretto a lavorare in condizioni del tutto inidonee e quindi pericolose per la propria incolumità e per quella dei pazienti che assistono. Per queste ragioni è quanto mai urgente intervenire subito ed intercettare le responsabilità individuali nella catena di comando, onde porre fine a questa che è una vera e propria strage. Oggi, innanzi a tale situazione, ci vediamo costretti a fare un appello ai colleghi: non rischiate se non siete adeguatamente protetti, per la vostra incolumità e per quella dei vostri pazienti.
CORONAVIRUS. I NUMERI DELLA LOTTA INGAGGIATA DALLA SANITA’ VENETA
VENEZIA Ad oggi, il sistema sanitario del Veneto è arrivato a effettuare 84.000 tamponi (numero record nel mondo in rapporto agli abitanti), con una media regionale di positivi pari al 9,6%. Degli 84.000, 27.436 sono stati effettuati sul personale sanitario. 564 sono i nuovi medici e infermieri assunti per fronteggiare l’emergenza coronavirus già operativi, il cui numero salirà di giorno in giorno man mano che si definiscono le pratiche d’ingaggio. Sono questi alcuni numeri inediti, ed estremamente significativi, dell’impegno progressivo di tutta la macchina sanitaria veneta, resi noti oggi dal Presidente della Regione Luca Zaia nel corso del consueto punto sulla situazione dell’epidemia durante il quale, come ogni giorno, era affiancato dagli Assessori Manuela Lanzarin (Sanità e Sociale) e Gianpaolo Bottacin (Protezione Civile). In questo quadro legato all’emergenza coronavirus, il sistema sanitario continua anche ad assistere e curare tutte le persone affette da altre malattie o colpite da eventi traumatici di vario genere. Negli ospedali veneti sono infatti ricoverati a oggi 8.860 pazienti “no covid”, dei quali 160 in terapia intensiva. A questi si aggiungono1.874 ricoverati colpiti dal coronavirus, con 338 in terapia intensiva. Lo spaccato delle 564 figure professionali neo assunte indica 123 medici, 239 infermieri e 156 operatori socio sanitari. Di queste figure, 16 riguardano l’Ulss 1 Dolomiti; 79 l’Ulss 2 Marca Trevigiana; 75 l’Ulss 3 Serenissima; 40 l’Ulss 4 Veneto Orientale; 33 l’Ulss 5 Polesana; 51 l’Ulss 6 Euganea; 22 l’Ulss 7 Pedemontana; 41 l’Ulss 8 Berica; 65 l’Ulss 9 Scaligera; 67 l’Azienda Ospedaliera di Padova ; 75 l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona. La media regionale di 9,6% di positivi emersi dagli 84 mila tamponi effettuati fino a oggi si ottiene dalle seguenti percentuali provinciali: Ulss 1 Dolomiti 8,7%; Ulss 2 Marca Trevigiana 13,2%; Ulss 3 Serenissima 10,5%; Ulss 4 Veneto Orientale 14,7%; Ulss 5 Polesana 6,9%; Ulss 6 Euganea 5,8%; Ulss 7 Pedemontana 10,6%; Ulss 8 Berica 10,6%; Ulss 9 Scaligera 17%.
IN VENETO DEROGA PER GLI SPOSTAMENTI DI DISABILI INTELLETTIVI, AUTISTICI E PORTATORI DI PARTICOLARI PATOLOGIE PSICHIATRICHE
VENEZIA Con una circolare redatta dalla Direzione Regionale Prevenzione della Regione Veneto e inviata ai Sindaci e ai Prefetti del territorio, sono state disposte alcune deroghe all’ordinanza del Presidente Zaia per quanto riguarda le uscite e gli spostamenti delle persone con gravi disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico e patologie psichiatriche ad elevata necessità di supporto.
“Sono tutte persone – ha detto l’Assessore alla Sanità e Sociale Manuela Lanzarin presentando il provvedimento – alla quali è un dovere civile prestare tutta l’attenzione possibile. Così abbiamo fatto, individuando, con il supporto degli esperti, situazioni nelle quali è opportuno derogare a regole che vanno benissimo per la popolazione in generale, ma che possono risultare penalizzanti per alcune categorie di cittadini meno fortunati. Questi soggetti sono, ad esempio, spesso connotati da particolari problemi comportamentali incompatibili con una lunga permanenza in spazi chiusi”. Di conseguenza, la circolare prevede che le persone affette da tali patologie possano uscire dalla propria abitazione con l’assistenza necessaria di un accompagnatore, limitando l’uscita allo stretto necessario e adottando tutte le misure di prevenzione raccomandate dalla normativa vigente (distanza interpersonale con terze persone, uso di mascherine). L’accompagnatore avrà cura di portare con sé apposita autocertificazione, corredata dal certificato medico, attestante la sussistenza delle condizioni di salute che sono alla base della deroga alla limitazione di circolazione sopra descritta. Al fine di agevolare la famiglia o il tutore, l’azienda ULSS di competenza provvede a consegnare il certificato in oggetto secondo modalità concordate con la stessa famiglia o con il tutore volte ad evitare agli stessi di doversi spostare sul territorio per ricevere il certificato.
CI HA LASCIATO GIANNI SECCO
BELLUNO Aprendo la pagina di Marco Perale apprendiamo della notizia della scomparsa di Gianni Secco pochi giorni fa ospite di RADIOPIU. Scrive l’assessore bellunese “Belluno saluta con commozione Gianni Secco, che ci ha lasciati con un sorriso nel cuore dopo una lunga battaglia. Una figura davvero straordinaria. Chi lo ricorda per l’ironia graffiante dei “I Belumat”, chi per la valorizzazione della tradizione dell’emigrazione veneta in Brasile, chi per il salvataggio dei carnevali di montagna e delle loro maschere, chi infine come poeta. I poeti sanno vedere lontano, e non muoiono mai”
pagina MARCO PERALE CLICCA QUI
IL NOSTRO RICORDO. Nel periodo di carnevale Gianni Santomaso ha intervistato Gianni Secco nel programma la rassegna stampa da L’Amico del Popolo
IL MESSAGGIO DI LUCA ZAIA, PRESIDENTE DEL VENETO
“Se ne va uno dei grandi difensore dell’identità, della cultura, della veneticità dei veneti, se ne va un amico, una persona che abbiamo sempre apprezzato. Non lo dimenticheremo mai”. Così il presidente della Regione, Luca Zaia, rende omaggio a Gianni Secco, storico componente del duo dei Belumat (insieme a Giorgio Fornasier), poeta e cantore della cultura popolare bellunese e veneta, scomparso oggi. “Chi non si ricorda gli spettacoli di Gianni sui palcoscenici e nelle sagre, la sua trasmissione ‘A marenda co i Belumat’? Ha riempito piazze e teatri per decenni, in Italia e all’estero – rievoca Zaia – Attraverso il piccolo schermo è entrato nelle nostre case. Lui avrebbe detto, ‘faccio parte del mobilio’!”. “Grande cultore della lingua veneta, e dello studio della lingua veneta e del ‘talian’, ovvero del veneto parlato dagli emigranti in America Latina, con il suo lavoro di recupero di storie e canzoni – conclude Zaia – ha sempre cercato di nobilitare la storia e la cultura dei veneti. Ci mancherà”.
IL MESSAGGIO DI CORDOGLIO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ROBERTO PADRIN
«Apprendo con dolore la notizia della morte di Gianni Secco. Con lui se ne va una persona poliedrica, una figura straordinaria della nostra terra». Così in una nota di cordoglio il presidente della Provincia Roberto Padrin.
«Gianni Secco ha saputo esprimere in modi ora ironici ora delicatissimi il grande amore per il Bellunese e la sua gente. Cantore storico dei “Belumat” insieme all’amico Giorgio Fornasier, ma anche poeta e fine conoscitore delle tradizioni della nostra montagna, ha sempre saputo cogliere le bellezze della nostra provincia, e trasmetterle con passione. Come è tipico delle persone intelligenti, sapeva non prendersi mai troppo sul serio. Ci mancherà il suo humor, ci mancherà la sua presenza».
IL CORDOGLIO DEL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
Il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, si unisce al cordoglio della famiglia per la scomparsa di Gianni Secco, 74 anni, figura impegnata da sempre nella valorizzazione della cultura popolare locale. «Belluno perde oggi un pezzo importante del mondo culturale, un uomo che ha unito arte, musica, spettacolo e associazionismo per promuovere e valorizzare la nostra cultura popolare, difendendone l’identità e ravvivandone le tradizioni: – commenta Massaro – dalle canzoni dialettali con I Belumat fino all’impegno per il recupero dei carnevali storici arrivando anche a realizzare una mostra itinerante, passando per la fondazione dell’associazione Soraimar che unisce autori e cultori delle tradizioni popolari e per le centinaia di scritti e saggi sulla cultura popolare e sulla storia dell’emigrazione. La cultura popolare è identità, tradizione, memoria e passione, e con la scomparsa di Gianni Secco Belluno perde un suo grande cultore».
IL RICORDO OSCAR DE BONA, ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO
«Conoscevo Gianni Secco da trentacinque anni – le parole del presidente Abm De Bona – Nei miei diciannove anni alla presidenza della Provincia di Belluno ho sempre sostenuto le sue iniziative culturali, rivolte alla tradizione popolare bellunese e veneta. Sia quando faceva parte del duo “Belumat”, ma anche per iniziative individuali. A Gianni è doveroso riconoscere il poderoso lavoro, fatto assieme all’amico Ivano Pocchiesa e sostenuto dalla Regione Veneto, attraverso Soraimar, l’Associazione Culturale per la promozione della conoscenza e diffusione delle culture locali. Sono stati registrati e catalogati non solo i dialetti bellunesi, ma anche quelli veneti e dei nostri discendenti in Brasile. Da non dimenticare inoltre la sua passione per la maschere veneziane e della tradizione dolomitica».
IL RICORDO DELLA PRO LOCO MONTI DEL SOLE
La Pro loco “Monti del Sole” di Sospirolo si unisce al cordoglio per la scomparsa del grande Gianluigi “Gianni” Secco, uomo di cultura, punto di riferimento per le tradizioni della terra bellunese, persona schietta e sincera. Fin dagli anni 70 l’associazione sospirolese ha collaborato con lui nell’organizzazione della festa dei marangoni (falegnami) a Borgo Pra. Negli anni 80 ha preso parte con serate culturali alla festa campestre in Canal del Mis. Molte le serate di poesia dialettale e di tradizioni locali costruite col suo apporto negli anni, sempre in collaborazione con il Comune di Sospirolo e l’associazionismo locale. Due anni fa ha reso possibile l’allestimento a Sospirolo della mostra di maschere lignee dell’associazione Arca dei volti. Dal 2014 è presidente della giuria del concorso letterario “Sospirolo tra leggende e misteri”, realizzato con la biblioteca civica, sempre a titolo volontario. Appena il 5 gennaio scorso è stato ospite al Centro civico con Loris Santomaso in una serata-omaggio al pittore Claudio Nevyjel (la cui mostra, insieme a quadri di Megi Pepeu e Tarcisio Postogna era stata realizzata sempre grazie a lui). La Pro loco sicuramente renderà omaggio a questa importante personalità, con l’augurio che il suo patrimonio morale e materiale venga valorizzato in futuro.
ALTRI DUE MEDICI IN QUIESCENZA RIENTRANO COME VOLONTARI
BELLUNO. Dopo il dott. Ermenegildo Francavilla, altri due medici anestesisti rientrano in servizio a titolo gratuito per l’emergenza COVID. SI tratta di due medici anestesisti: Pierluigi Trevisan, medico specialista in anestesia e rianimazione, ora in quiescenza, un incarico individuale per attività di collaborazione professionale presso l’Ospedale di Belluno. Giuseppe Tormen, medico specialista in anestesia e rianimazione, ora in quiescenza, un incarico individuale per attività di collaborazione professionale presso l’Ospedale di Belluno. Inoltre, sono stati affidati altri due incarichi Libero professionali a medici per l’emergenza COVID: Leopoldo Torino , medico specialista; Francesco Malfa , medico specialista in quiescenza; Infine, è stato trattenuto in servizio il dottor Stefano Capelli (fino al 31 luglio 2020), direttore del Dipartimento Immunologia e Trasfusionale.
PARTONO I TAMPONI AI MEDICI DI MEDICINA GENERALE E AI PEDIATRI DI LIBERA SCELTA
BELLUNO Oggi inizierà l’effettuazione dei tamponi per la ricerca del virus Covid 19 ai medici di assistenza primaria e ai pediatri di libera scelta, come anticipato ieri nel corso della videoconferenza della Direzione aziendale con i medici di famiglia del Distretto di Belluno – che segue di qualche giorno quella con i medici del Distretto di Feltre, nell’ambito delle misure intraprese per contenere il diffondersi dell’emergenza Covid-19. I tamponi saranno effettuati in primis ai medici che svolgono la propria attività a favore degli ospiti non autosufficienti dei Centri di Servizi a cui seguiranno poi tutti gli altri medici. La ULSS 1 Dolomiti comunica inoltre che sono in fase di consegna ai medici di famiglia nonché ai medici di continuità assistenziale (ex guardia medica) ulteriori dispositivi di sicurezza che fanno seguito ai 2 kit per medico già messi a disposizione nelle scorse settimane (maschere a 4 strati chirurgiche, copricapo, guanti in vinile/nitrile, grembiuli in polietilene e confezioni di gel antisettico.
CORONAVIRUS: CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA, DA DOMANI IL VIA ALLE DOMANDE IN VENETO
VENEZIA In Veneto a partire da domani, alle ore 9, le aziende colpite dall’emergenza coronavirus potranno presentare le domande di cassa integrazione in deroga. Tutte le informazioni sono reperibili all’indirizzo https://www.regione.veneto.it/web/lavoro/ammortizzatori-in-deroga. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente per via telematica tramite il servizio online di ClicLavoro Veneto (http://www.cliclavoroveneto.it/-/domande-cassa-integrazione-in-deroga-veneto)
IN PREFETTURA LO STUDIO DELL’EMERGENZA, 450 COMUNICAZIONI DALLE IMPRESE PER CONTINUARE L’ATTIVITA’. ADOTTATI TRE PROVVEDIMENTI DI SOSPENSIONE
BELLUNO Incontro in videoconferenza, indetto dal prefetto Adriana Cogode, al quale hanno partecipato i rappresentanti delle Forze di polizia, il Direttore Generale Ulss, il Sindaco di Belluno, il presidente della Provincia ed i sindaci di un gruppo di comuni dove sono stati attivati i centri operativi comunali. L’incontro fa seguito ad altra analoga riunione svoltasi ieri con ulteriori sindaci. Il Dott. Rasi Caldogno, ha aggiornato i dati inerenti le attività sanitarie e la gestione in ambito ospedaliero dell’emergenza. Sono state anche acquisite informazioni sulla situazione delle Case di Riposo, dove i pazienti vengono costantemente monitorati e seguiti dal personale sanitario, secondo le regole e le procedure del caso. Inoltre è stata prevista una rinnovata organizzazione dedicata alla gestione delle Case di riposo ed alla gestione dei casi di positività o di quarantena ed è stato istituito un gruppo di coordinamento e di supporto. Per i dipendenti risultati positivi (26 su 1352) sono attive le misure di isolamento e tutti i nuovi ingressi di ospiti nelle strutture vengono sottoposti a tampone. Nel corso dell’incontro si è inoltre fatto il punto sulla situazione dei Centri Operativi Comunali. In atto sono attivi complessivamente 18 COC, nei seguenti Comuni: Belluno, Feltre, Ponte nelle Alpi, Alpago, Longarone, Borca di Cadore, Rivamonte Agordino, Sospirolo, Pedavena, San Tomaso Agordino, Limana, Cencenighe Agordino, Gosaldo, Voltago Agordino, Alleghe, Cibiana di Cadore, Sedico, Auronzo di Cadore. Associreranno la dovuta assistenza ai cittadini in quarantena, garantendo un punto di riferimento per ogni eventuale esigenza Nell’incontro sono state richiamate possibili criticità correlate alla consegna delle pensioni presso gli uffici postali, i cui sportelli come noto, per ovvie ragioni di contenimento della diffusione del virus, saranno aperti solo in parte. Il prefetto ha raccomandato la massima vigilanza per evitare affollamenti. Sono stati anche affrontati i temi dei controlli e della vigilanza sulla stretta osservanza delle disposizioni relative alla chiusura degli esercizi commerciali, ai divieti di spostamento delle persone fisiche e la sospensione di tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad eccezione delle attività funzionali ad assicurare la continuità delle filiere delle attività consentite. Sono altresì consentite le attività dell’industria dell’aerospazio e della difesa e l’attività di produzione, trasporto, commercializzazione e consegna di farmaci, tecnologia sanitaria e dispositivi medico chirurgici nonché di prodotti agricoli e alimentari così come ogni altra attività diretta a fronteggiare l’emergenza. Il prefetto ha fatto presente che per fronteggiare la mole poderosa di comunicazioni pervenute dalle imprese, ha istituito un gruppo di lavoro con la collaborazione della Camera di Commercio, Provincia e della Guardia di Finanza. In atto le comunicazioni pervenute sono circa 450. Sono stati adottati 3 provvedimenti di sospensione.
GUARDIA DI FINANZA: 460 CONTROLLI DAL 20 MARZO PER EMERGENZA CORONAVIRUS
BELLUNO Continua l’attività della Guardia di Finanza di Belluno volta alla prevenzione e tutela della salute pubblica, nell’alveo delle direttive a concretizzare le misure di contenimento della diffusione del Covid-19. Dal 20 marzo, sono state impiegate su strada 34 pattuglie olrte alle 18 del Soccorso Alpino/S.A.G.F. – di Cortina d’Ampezzo e di Auronzo di Cadore presso i principali sentieri turistici di montagna. Sono stati effettuati oltre 460 controlli, sia nei confronti di persone fisiche che di esercizi commerciali, al fine di verificare il corretto adempimento delle disposizioni limitative, constatandone una generalizzata corretta attuazione da parte della popolazione controllata. Tre persone sono state segnalate alla locale Autorità Giudiziaria: una ritrovata a fare attività sportiva su una pista ciclabile di Cortina d’Ampezzo, sebbene residente in altro comune, mentre le altre due, rispettivamente, di origine serba e macedone, residenti entrambe a Belluno, senza alcun giustificato motivo di necessità, stavano andando a casa di un amico per portare alcuni materiali edili, ulteriore circostanza che sarà sottoposta ai successivi approfondimenti anche sotto il profilo tributario da parte dei Finanzieri del Comando Provinciale bellunese. Dal 20 marzo, sono state controllate 4 farmacie della provincia e 22 esercizi commerciali (farmacie/parafarmacie). Pur rilevando alcuni aumenti di prezzo su prodotti quali mascherine e gel igienizzante per mani, i rincari operati non hanno fatto emergere ipotesi delittuose. E’ sempre a disposizione della cittadinanza il numero di pubblica utilità “117”, per eventuali segnalazioni di episodi di interesse per la Guardia di Finanza
LUXOTTICA, IMPATTO COVID19: RITIRATO L’OUTLOOK PER IL 2020
MILANO EssilorLuxottica annuncia che, alla luce dell’evoluzione della pandemia di COVID-19, le prospettive dell’azienda per il 2020 pubblicate il 6 marzo 2020 non sono più valide. A gennaio e febbraio, la Società ha registrato una solida crescita, in linea con i suoi obiettivi per l’intero anno. A marzo, si è registrato un rallentamento quando l’impatto del virus sul business, inizialmente predominante in Cina, si è spostato in intere aree di Europa e Nord America. Nel secondo trimestre, la Società prevede che i ricavi diminuiranno ulteriormente con un impatto significativo sulla redditività. Allo stato attuale, la Società non ha una visibilità sufficiente per fornire una valutazione sulla portata complessiva dell’impatto di COVID-19, data la situazione instabile. Ad oggi, Essilor ha temporaneamente chiuso tutte le attività produttive in Francia. La continuità è garantita da una rete mondiale di impianti e laboratori interconnessi, compresi tutti gli impianti di produzione in Cina tornati a pieno regime e con scorte di magazzino sufficienti. Le attività e-commerce sono in crescita e non presentano ordini arretrati. Gli stabilimenti produttivi di Luxottica hanno temporaneamente sospeso la loro attività in Italia e in altre località minori, mentre sono tornate a pieno regime in Cina. I negozi in Europa e Nord America stanno rispettando le misure di chiusura temporanea dell’attività che i governi locali hanno messo in atto, mentre le piattaforme e-commerce dell’azienda continuano a funzionare in tutto il mondo. EssilorLuxottica e le due società operative stanno implementando un piano di emergenza che include misure di controllo dei costi e della cassa, sospendendo gli investimenti non cruciali e ridimensionando la capacità globale per soddisfare gli attuali livelli della domanda.
SOSPENSIONE DEL PROGRAMMA DI ACQUISTO DI AZIONI PROPRIE
LUXOTTICA, LAVORA SOLO LA LOGISTICA, PREOCCUPAZIONE MONDIALE
AGORDO Rosario Martines, segretario della Uiltec Belluno-Treviso firma un comunicato pubblicato nel pomeriggio di ieri
” Lavorerà in parte solo la logistica circa 100/120 lavoratori e una parte in RX con una decina di persone, si rimane con i servizi più essenziali. Tutto il resto rimarrà chiuso, questo per la settimana prossima. Stasera è stato fissato un incontro tra l’azienda e i nazionale per fare un punto della situazione. Il problema non è solo la settimana prossima, ma la situazione sta diventando molto più grave per via degli Stati Uniti d’America stanno chiudendo tutto. Ormai i positivi in America hanno superato quelli italiani. Sicuramente la prossima settimana appena avranno dati certi, bisogna affrontare un ragionamento per un periodo medio lungo termine. Ormai siamo in una situazione dove si sta fermando il mondo, anche loro ne sono consapevoli. Confermano che tutte le scadenze di somministrati e contratti a termine di questo mese li lasciano a casa non si può fare diversamente perché lo prevede la legge. Gli unici che si riescono a salvare sono gli apprendisti in somministrazioni. In questo momento tutto ciò che riguarda ferie permessi congedi ecc è stato rinviato alla prossima settimane”.
ESSILOR NELLE MANI DEGLI HACKER, CHIESTO IL SOLITO RISCATTO
ECCO COME SARANNO DISTRIBUITE LE MASCHERINE AD AGORDO
AGORDO Il sindaco Roberto Chissalè dai microfoni di RADIOPIU spiega come saranno distribuite le mascherine. Tutti i particolari nell’intervista alla radio, in coda i numeri di telefono utili
IL SINDACO DI AGORDO ROBERTO CHISSALE’
CONSEGNATE LE MASCHERINE A BELLUNO IN OCCASIONE DEL RITIRO DELLE PENSIONI IN POSTA
BELLUNO Avviata la “fase due” della distribuzione della mascherine realizzate da Grafica Veneta e messe a disposizione dalla Regione Veneto: ieri mattina gli uomini della Protezione Civile comunale hanno presidiato gli uffici postali aperti in città, consegnando alle persone che vi si recavano per il ritiro programmato della pensione una delle 12mila mascherine re-imbustate nei locali di Marisiga questi giorni. Circa 300 quelle distribuite in questa prima mattinata; l’operazione verrà riproposta anche domani e nelle prossime giornate di pagamento delle pensioni
IL SINDACO DI BELLUNO JACOPO MASSARO
CORONAVIRUS. De Carlo (FdI): governo chiarisca se Polizia Locale è esclusa dai controlli
“Il governo toglie ai Sindaci l’unico strumento di controllo a loro disposizione: l’intervento della Polizia Locale per il controllo del territorio nell’emergenza Coronavirus”.
“Nell’ultimo dl infatti viene tolta alla Polizia Locale (che tecnicamente non è forza di polizia) la possibilità di effettuare controlli ed elevare sanzioni, svilendo l’efficacia, la professionalità e l’incisività che la Polizia Locale riveste nei territori e confermando, ancora una volta, la scarsa conoscenza che questo governo possiede in termini di amministrazione territoriale”.
“In questo modo i Sindaci si trovano da un lato ad essere informati dalle Asl sui casi di quarantena, e dall’altra li priva degli unici strumenti di controllo a loro disposizione.
Chiedo dunque al governo di chiarire,oggi stesso, se considera nell’apparato delle ‘Forze di Polizia’ annoverate nel dl 19/2020 anche la Polizia Locale o se ritiene, come sembra, escluderla, creando una situazione di inevitabile collasso”. A dirlo, in una nota, il sindaco di Calalzo di Cadore e deputato di Fratelli d’Italia Luca De Carlo.
AVVIATA LA SANIFICAZIONE DI STRADE E PIAZZE, NEI PROSSIMI GIORNI IN TUTTA LA PROVINCIA
BELLUNO È partita ieri mattina la sanificazione di piazze, strade e marciapiedi coordinata dalla Provincia di Belluno. Un’operazione necessaria per contenere il rischio di contagio del coronavirus, che sarà effettuata in tutti i Comuni già nei prossimi giorni, in intensificazione all’inizio della prossima settimana. «Abbiamo testato la modalità di intervento a Limana – spiega il consigliere provinciale Massimo Bortoluzzi -. Con uno dei mezzi messi a disposizione dalle associazioni agricole abbiamo provveduto a sanificare il centro del paese e le zone di maggiore afflusso, davanti ai supermercati e ai negozi di generi di prima necessità. La verifica è andata a buon fine; adesso possiamo procedere in tutto il resto del territorio provinciale. I Comuni ci faranno sapere zone e modi di intervento». La sostanza utilizzata per disinfettare i luoghi di afflusso delle persone è l’ipoclorito di sodio (la comune varechina). Per le piazze, i marciapiedi e alcuni tratti di strade comunali intervengono i mezzi agricoli messi a disposizione da Coldiretti, Confagricoltura e Cia, con il nebulizzatore. «In questo modo, è possibile garantire una sanificazione approfondita evitando al contempo il dilavamento dell’ipoclorito di sodio, quindi senza inquinamento» sottolinea il consigliere Bortoluzzi. «Per le aree più piccole, penso ad esempio alle isole ecologiche, stiamo aspettando che i Comuni ci facciano sapere se agiranno in maniera autonoma. Altrimenti, abbiamo le squadre di antincendio boschivo della Protezione Civile pronte a intervenire». Per garantire la piena sicurezza durante l’operazione, i mezzi agricoli saranno “scortati” da un’auto della Polizia Locale e da un’altra della Protezione Civile. «Ringraziamo gli agricoltori e le associazioni che si sono messe a disposizione in un momento non facile per il nostro territorio, al pari dei volontari di Protezione Civile – conclude il consigliere Bortoluzzi -. Speriamo che l’emergenza sanitaria passi presto. Intanto rivolgo un appello ai cittadini bellunesi: state a casa, abbiamo bisogno anche della vostra collaborazione»
IL SINDACO DI TAIBON CHIEDE AIUTO ALLA POPOLAZIONE
TAIBON Il Sindaco Silvia Tormen ha esposto un avviso a tutta la comunità di Taibon Agordino per segnalare le persone sole in difficoltà da poter aiutare in questo momento delicato.
SILVIA TORMEN, SINDACO DI TAIBON AGORDINO
IL LUPO AI TEMPI DEL CORONA VIRUS: UNA CONVIVENZA SEMPRE PIÙ DIFFICILE
ALPAGO La misura è colma, adesso siamo alla mattanza. in meno di 2 mesi si annovera ai lupi infatti la predazione di 50 pecore, 2 muli, 2 cani e si è ormai perso il conto degli animali selvatici; l’ultimo inquietante episodio risale a pochi giorni fa, registrando la mattanza di 18 daini custoditi in un recinto. L’amministrazione comunale di Chies d’Alpago è seriamente preoccupata per il futuro del proprio territorio, che da qualche tempo fa i conti con la presenza di lupi “problematici”.
Già un mese e mezzo fa era stato segnalato il problema e l’esigenza di comprenderne numericamente la portata, sperando in un intervento delle autorità competenti. Nel mentre si auspica che le autorità regionali competenti si attiviassero presso il Ministero dell’Ambiente per avviare gli opportuni – e previsti – piani di gestione, controllo, e contenimento dove necessario del lupo. Se non verranno attuate delle misure concrete in tempi celeri, andremo incontro all’abbandono delle attività da parte degli allevatori con un conseguente degrado pericoloso del territorio. “Se da un lato – scrive l’amministrazione comunale – il lupo può essere un valido equilibratore della fauna selvatica, in particolare in quei parchi dove è praticamente assente la presenza dell’uomo, allo stesso tempo è fondamentale che venga preservato il paesaggio e la grande qualità ambientale del nostro Comune montano, che è perfetta e indistricabile fusione del lavoro della Natura e di secoli di lavoro dei montanari, senza il quale non si potrebbe avere questa straordinaria biodiversità che in molti ci invidiano”. L’Amministrazione comunale di Chies d’Alpago sta cercando di predisporre dei regolamenti edilizi per installare recinti elettrificati per la protezione dai grandi carnivori, e si augura che a livello regionale venga pubblicato velocemente il bando della misura specifica per la protezione degli allevamenti, al quale potranno partecipare anche gli imprenditori agricoli, figure fondamentali nella preservazione del nostro habitat.
CORONAVIRUS: REGIONE VENETO A SUPPORTO AZIENDE PER PRODUZIONE DI MASCHERINE CHIRURGICHE
VENEZIA “Per far ripartire l’economia al più presto dobbiamo essere pronti a dotare le aziende e i luoghi di lavoro di tutti i dispositivi di protezione e sicurezza per i lavoratori che oggi scarseggiano. La Regione ha messo a disposizione la propria Unità di crisi aziendali per accompagnare gli imprenditori e le imprese del Veneto che hanno pensato di riconvertire parte della propria produzione nella confezione d’emergenza di mascherine chirurgiche certificate”. L’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, mette in evidenza il lavoro di assistenza e accompagnamento che la Regione Veneto, attraverso la propria Unità di crisi aziendale, sta svolgendo a supporto di Confindustria Veneto per sostenere la tutela della sicurezza dei lavoratori nelle aziende che attualmente stanno lavorando e per favorire la ripartenza quanto prima del sistema produttivo. L’Unità regionale di crisi aziendali, al momento, sta assistendo oltre un centinaio di aziende per la produzione in emergenza di mascherine chirurgiche per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, in stretto raccordo con il Tavolo della Moda regionale, al quale partecipano Confindustria Veneto, Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio, Cna e l’Its-Academy Cosmo. Alle aziende interessate vengono fornite informazioni sulla normativa vigente e assistenza per le procedure di certificazione e accedere agli incentivi erogati da Invitalia.
SCUOLA: REGIONE VENETO CONTRIBUISCE ALLA FORMAZIONE A DISTANZA DEI DOCENTI
VENEZIA La Regione Veneto è pronta a riprogrammare gli ultimi bandi del programma VIA-Veneto In Azione, sostenuto con risorse FSE, per promuovere e incrementare le abilità dei docenti nell’utilizzo delle metodologie di formazione a distanza. Lo ha comunicato l’assessore regionale all’istruzione e alla formazione, Elena Donazzan, alla direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Augusta Celada, informandola della possibilità di potenziare le esperienze di formazione e addestramento già avviate e di allargare il numero delle scuole e dei docenti coinvolti. Si prevede l’erogazione di sessioni formative rivolte a circa 150 docenti, in gruppi di 20, ciascuna per un monte ore di 17, suddivise in un’ora iniziale per “allenare e preparare” all’utilizzo della piattaforma, 12 ore di percorso formativo e 4 ore dedicate al confronto, approfondimento ed esercitazione (anche a piccoli gruppi) con la disponibilità del relatore ad approfondire eventuali punti e avere chiarimenti. Come piattaforma potrà essere usata la suite di Google o altre piattaforme di semplice utilizzo. E’ prevista, inoltre, la possibilità di fruire di percorsi sulla didattica a distanza per le scuole con contenuti specifici da concordare a seconda delle esigenze.
MONICA MANTO IL NUOVO PRESIDENTE DI VIVERACQUE
Monica Manto è il nuovo presidente di Viveracqua: a nominarla, questa mattina, all’unanimità, l’assemblea dei soci del consorzio che raggruppa 12 gestori idrici con sede in Veneto. Avvocato, attuale Direttore generale di acquevenete, Manto è stata vicepresidente di Viveracqua dal 2014 a oggi. Succede a Fabio Trolese, DG di Viacqua, che si è dimesso per nuovi impegni professionali. Del CdA di Viveracqua entra a far parte inoltre Carlo Pesce, ingegnere e DG di Piave Servizi, che si affianca al terzo membro, l’ing. Giancarlo De Carlo, DG di Livenza Tagliamento Acque. A causa dell’emergenza Covid-19, l’assembla di oggi si è tenuta in videoconferenza, con una stretta di mano “virtuale” tra presidente uscente ed entrante. Per Viveracqua è un passaggio del testimone nel segno della continuità: i soci hanno espresso un ringraziamento al presidente uscente Trolese, per l’impegno con cui in questi anni ha portato avanti la sfida complessa di un percorso comune tra i gestori idrici pubblici veneti. “Oggi più che mai” sottolinea la neo presidente Monica Manto “apprezziamo la stabile collaborazione tra gestori. Il coordinamento tra le società dell’idrico, garantito dal confronto costante che è il nostro modus operandi in Viveracqua, è già importante in regimi ordinari, ma diventa essenziale nei momenti di emergenza come quello attuale. Nell’affrontare l’emergenza Covid-19 i gestori idrici di Viveracqua, in coordinamento, hanno valutato assieme le misure operative per contrastare la diffusione del contagio, garantendo la massima sicurezza dei lavoratori e al contempo la continuità dei servizi essenziali”.
LA CROCE BIANCA VAL FIORENTINA CONSEGNA LA SPESA A DOMICILIO
SELVA DI CADORE I volontari della Croce Bianca Val Fiorentina vengono in aiuto agli anziani e alle persone bisognose che non possono muoversi di casa attivando un servizio di consegna a domicilio della spesa. Il servizio sarà erogato il lunedì, mercoledì e sabato. Per accedere al servizio basta contattare il negozio Conad di Selva di Cadore allo 0437 720613 o l’alimentari di Pescul allo 0437 521071 entro le ore 10 poi i volontari della Croce Bianca Val Fiorentina consegneranno la spesa a casa.
A LA VALLE PARTE LA CONSEGNA A DOMICILIO DI FARMACI E SPESA
LA VALLE AGORDINA Il Sindaco informa che sono stati attivati i servizi di consegna a domicilio per farmaci e per la spesa. Per la consegna dei farmaci i numeri da chiamare sono 0437 62298 oppure 0437 63896, servizio attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30. Per la consegna della spesa a domicilio basta telefonare al Panificio “El Forer” 0437 63040, servizio garantito dal lunedi al sabato dalle 7 alle 12:30 e dalle 16:30 alle 19, anche la domenica dalle 7 alle 12:30
SERVIZIO A DOMICILIO ANCHE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il comune, in collaborazione con le associazioni di volontariato del territorio, ha attivato il servizio di consegna a domicilio di farmaci e beni di prima necessità alle persone che sono impossibiltate a muoversi (anziani, persone non autosufficienti, persone sole e/o che non possono uscire dalla propria abitazione. Servizio attivo il lunedì, mercoledì e venerdì. Per avvalersi del servizio il numero da chiamare è 320 3298245
SERVIZIO SPESA GRATIS PER FODOM
LIVINALLONGO Questo servizio è rivolto a persone anziane e malate, ma anche alle famiglie e alle persone sole che non hanno la possibilità di fare acquisti. Il servizio può essere richiesto ogni giorno ed è gratuito. Potrà essere richiesto al 0471 444 444 dalle ore 8-18. La consegna avviene lo stesso giorno o al più tardi il giorno successivo. Il servizio viene eseguito esclusivamente da volontari della Croce Bianca che possono identificarsi come collaboratori dell’associazione e indossano la divisa e tesserino.
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Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale aumento a tutte le quote, eccetto qualche locale diminuzione nelle valli qualora l’irraggiamento si verificasse per rasserenamenti notturni. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 7°C, a 2000 m min -1°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -2°C max 4°C, a 3000 m min -7°C max -5°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli, con locali rinforzi notturni nei consueti settori prealpini; in quota generalmente deboli o a tratti moderati da nord nord-est, a 5-10 km/h a 2000 m e 10-15 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Generalmente assenti fino al primo pomeriggio (0/10%), poi probabilità in aumento fino a (50/70%) alla sera per precipitazioni deboli via via più diffuse, localmente moderate sulle Prealpi in tarda serata, nevose oltre i 1300 /1500 m. Il limite si abbasserà in tarda serata.
Temperature: Minime in aumento nelle valli ed in calo in quota, dove saranno osservate alla sera; massime in generale lieve flessione rispetto a sabato. Su Prealpi a 1500 m min 1°C max 5°C, a 2000 m min -2°C max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C max 2°C, a 3000 m min -9°C max -8°C.
Venti: Perlopiù deboli a regime di brezza nelle valli, con qualche rinforzo notturno nei consueti settori prealpini; in quota deboli di direzione variabile, tendenti a disporsi da sud sud-ovest nel tardo pomeriggio rafforzandosi un po’, a 5-10 km/h a 2000 m e 5-15 km/h a 3000 m.