A BELLUNO LA 16ESIMA VITTIMA UN’ANZIANA GIA’ OSPITE DELLA CASA DI RIPOSO DI PUOS. COMMOVENTE IL MINUTO DI SILENZIO DEI SINDACI DAVANTI ALLA BANDIERA LISTATA A LUTTO.
di MIRKO MEZZACASA
Le misure restrittive funzionano ma è presto per cantare vittoria, per gli esperti che si confrontano giornalmente con i vertici regionali questa è la settimana cruciale dove ci si gioca il futuro della comunità “O si esce – ha detto Zaia – o ci si schianta contro il muro”. Rispetto ai modelli ci sono 5 giorni di ritardo sulla tabella di marcia e non è una brutta notizia, le misure restrittive danno anche questo effetto perché praticate in maniera seria anche con il 55 per cento di transiti interregionali in meno confermati dai tracciati telefonici. L’incremento di ricoveri è calato notevolmente rispetto a 10 giorni fa, anche i trasferimenti in terapia intensiva. Ma anche ieri è stata un’altra giornata drammatica per la nostra Regione, altre 29 vittime in 24 ore nei giorni in cui si assiste ad un assestamento dei contagi e ad una diminuzione dei ricoveri in terapia intensiva (-4). In Regione: 8359 gli attualmente positivi (9374 dall’inizio dell’epidemia), 492 i decessi in ospedale ed extra ospedale, 523 i negativizzati. Verona vanta il triste primato dei casi attualmente positivi (2037) superando Padova (2026). A Belluno 83 le persone ospedalizzate, 73 in area non critica, gli attualmente positivi sono 409 (12 decessi, 20 negativizzate quindi non più positive). Non si aggiungono pazienti in terapia intensiva (10) ma si aggiungono 5 persone in area non critica. A Feltre 2 persone in meno ricoverate in area non critica non varia il conteggio dei malati ad Agordo (12). Sono 16 i decessi in provincia, 12 persone residenti nel territorio dell’Ulss Dolomiti, e gli altri 4 , non risiedevano in provincia, 12 i decessi nell’ospedale di Belluno e 4 in quello di Feltre. Tra le novità nella Regione del Veneto l’istituzione della patente per chi è guarito e il via ai test sierologici per definire la guarigione o meno dei pazienti, stabiliranno se la persona è immune al coronavirus, saranno ammessi all’esame per primi i 54 mila dipendenti della sanità. Dopo i tamponi è dunque la volta dei test che permetteranno di attestare l’immunità con una sorta di “patente di mmunità”. Per i test sierologici è già attiva l’unità di crisi con i professori Lippi e Plebani dell’Università di Verona e Padova, analizzeranno le immunoglobuline. “Come nei promessi sposi – ha detto Zaia dove c’era chi portava gli appestati nei lazzaretti ed erano gli unici che non si ammalavano. Negli ospedali andiamo avanti con test rapidi e tamponi. Con i dipendenti della sanità subito la sperimentazione così in casa di riposo, validata l’operazione la mettiamo a disposizione per tutti e chi avrà la certificazione potrà andare via con tranquillità”. Sedicesima vittima a Belluno, al San Martino ha perso la vita Ida Triches 86enne di Belluno già ospite della casa di riposo di Puos d’Alpago è la terza vittima della struttura per anziani dall’inizio dell’emergenza. Nelle ultime 24 ore aumentati i contagi (+16 ovvero il 3% in più), il numero di tamponi positivi: 441. Il sindacato di Polizia Siulp ha lanciato l’allarme, in Questura il contagio ha interessato il 10% degli agenti, nessuno è stato ricoverato.Purtroppo il grido di allarme del sindacato non ha avuto seguito, aveva chiesto l’assegnazione di un medico dalla Polizia di Stato che manca da anni. Nel messaggio di ieri sera il direttore generale Adriano Rasi Caldogno ha anticipato che anche la Ulss1 con l’ospedale di Belluno testerà i medicinali anti virus grazie al via libera ottenuto dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). La Regione ha deciso per la proroga del bollo auto, il pagamento slitta a giugno. Nella conferenza Stampa il Governatore Zaia si è rivolto ai giovani “Si sacrificano per loro, per i loro nonni, per la comunità. Per i giovani non è facile avere una vita regimentata, fino a 2 mesi fa avevano libertà, porte aperte, spritz in piazza e noi vogliamo tornare a quello. Ci arriveremo graduatamente anche se in un mondo diverso da prima. Ragazzi stringiamo i denti siete il motore di questa partita, scriveremo I NIPOTI HANNO SALVATO I NONNI grazie di cuore a tutti”. Saranno rinnovati alcuni provvedimenti e i Prefetti sono di nuovo stati invitati ad eliminare i verbali che le Forze di Polizia hanno contetato a chi fuori dalla porta di casa nel raggio di 200 metri fumava la sigaretta o prendeva una boccata d’aria “Ci vuole elasticità” ha detto Zaia, concetto ben ribadito ieri sera anche dal Viminale. Negli ultimi giorni si è diffusa l’idea che con Pasqua il problema sarà superato. “Non mi fa paura la speranza – ha detto Zaia – sono i pessimisti che non fanno fortuna. Sappiamo che ci sarà un domani e dopo la pioggia arriverà il sereno. Non dobbiamo farci male. Pasqua apre una nuova stagione psicologica ma non vuole dire che finire tutto per ora è il limite dell’ordinanza”. Fino ad oggi il Veneto ha speso 92 milioni di euro nella sanità, tutto viene riversato in questo capitolo anche i 900 mila euro che erano destinati alle associazioni di pesca sportive, ma i pescatori hanno deciso di rinunciare al denaro lasciandolo nelle casse della sanità. Infine porte aperte a tutti i veneti che vorranno rientrare nel loro paese dall’estero per curarsi. (foto assecarenews.it)