RADIO PIU’ Riceviamo e pubblichiamo una lettera riguardante un’esperienza di un cittadino all’ecocentro di Agordo
“Riporto la mia negativa esperienza presso l’ecocentro di Agordo. E’ una critica, che auspico costruttiva, perchè i responsabili di tale struttura (Comune e Valpe) possano porvi rimedio, a vantaggio dei Cittadini. Lunedì scorso, giornata di apertura dell’ecocentro, mi vi sono recato per scaricare i rifiuti accumulati nel periodo di chiusura della struttura. Ho fatto una fila di 4 (quattro) ore : una e mezza la mattina,dalle 10,30 alle 12, senza poter accedere entro l’orario di chiusura ; e due ore e mezza il pomeriggio, dalle 14 alle 16,30, per poter finalmente entrare e scaricare il materiale. Le file di auto ferme lungo la strada di accesso erano di centinaia di metri, dovute alla lentezza delle procedure. Perchè? Perchè potevano entrare solo due auto alla volta…… e questo sarebbe stato anche comprensibile. Però ho notato la seguente (a mio avviso) disorganizzazione : erano impiegati quattro volontari della Protezione civile per indirizzare le auto verso l’ingresso dell’ecocentro (su pochi metri…..forse 40?), e all’interno della strutture un solo addetto che “vigilava”. Nessuno che aiutasse a velocizzare i conferimenti….alle volte scomodi, pesanti, molteplici per l’assortimento di materiale da scaricare in cassoni diversi e particolarmente scomodi. Ho notato anche la presenza di molte donne, che, da sole, hanno notoriamente più difficoltà e minor forza dei maschi, per queste operazioni. Ecco perchè la lentezza, comportante file di auto ferme per ore, in attesa del turno. Conclusione: Valpe e Comune (o Unione di Comuni) non potrebbero concordare un’organizzazione diversa, prevedendo un utilizzo più razionale del personale : più addetti alle operazioni di scarico materiale,naturalmente fatte salve le precauzioni di mascherine e distanze, e meno utilizzo di sorveglianza esterna? Se ci sono 5 persone : una sarebbe sufficiente per indirizzare le auto, e quattro per aiutare fattivamente i cittadini, in particolare il gentil sesso, a scaricare il materiale. Si tratta di uno stato di emergenza, ove le normali prassi vanno superate, oltre la burocrazia, con buon senso, efficienza e positivo servizio ai Cittadini. Sbaglio?”
A.C. Agordo