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CHIUDE PONTE MAS, FINO AL 30 GIUGNO PER I LAVORI DI CONSOLIDAMENTO: Da lunedì al 30 giugno sarà chiuso sia alle macchine sia ai pedoni il collegamento principale tra i comuni di Sospirolo e Sedico. L’intera struttura subirà notevoli lavori di risistemazione. Un intervento urgente, specie in seguito ai danni subiti dalla piena del torrente durante Vaia.Verrà allargata la sede stradale, sul lato sud è programmata l’installazione della passerella pedonale. Dell’attuale ponte resterà solo la struttura portante. Percorso alternativo: da Ponte Mas a Vignole in Comune di Sedico.
Gestione Servizi Pubblici informa che, per lavori alla rete idrica comunale, lunedi dalle ore 08:00 fino a fine lavori verrà sospesa l’erogazione dell’acqua a FALCADE nelle VIE SAN DONAE, PIODEGA, SALPIAN, SILVIO DE BIASIO, PADRE FELICE CAPPELLO, DANILO BUSIN e TRENTO (Civici dal 18 al 90).
🗞 RIEPILOGO DELLA GIORNATA • In Italia boom di guariti, oltre 4.600 nelle ultime 24 ore. Netto calo dei contagiati, i morti giornalieri sono 285; • L’Istituto Superiore di Sanità conferma il calo della curva ma chiarisce: l’immunità di gregge è ancora molto lontana; • Linea dura del ministro dopo il provvedimento della governatrice della Calabria che ha di fatto anticipato la fase 2 riaprendo bar e ristoranti: “Mette a rischio la salute dei calabresi”; • Tutti i malati sviluppano anticorpi contro il Covid-19: lo afferma uno studio della Chongqing Medical University, recentemente pubblicato sulla rivista specializzata Nature Medicine.
IL GOVERNO DELLA RETROMARCIA CHE CRITICA LE REGIONI IMPROVVIDE PER POI SCENDERE A MITI CONSIGLI ANCHE PER SCONGIURARE UNA CRISI MINACCIATA ANCHE DA MATTEO RENZI. QUATTRO REGIONI CRITICHE: PIEMONTE, LIGURIA, LOMBARDIA E PROVINCIA DI TRENTO DOVE I CASI AUMENTANO E NON C’E’ STABILIZZAZIONE. ANCORA VITTIME NELLE CASE DI RIPOSO BELLUNESI, A LIVINALLONGO TERZO GIRO DI TAMPONI NEGATIVI AD AGORDO ASCA ADERIESCE AL FONDO PENSIONE SOLIDARIETA’ VENETO VERSANDO LA PARTE DEL WELFARE
Governo e Regioni si parlano, mediano e trovano nuovi accordi ma la tensione rimane soprattutto quando Conte definisce le decisioni locali “improvvide”. Ma intanto qualche cosa cambia, il Governo del “Vi concedo” torna a miti consigli e il Ministro Boccia azzarda di rivedere il DPCM: dopo il 18 maggio sulla scorta di parametri non ancora meglio precisati saranno allentate le restrizioni. Dal Veneto pieno appoggio alla nuova linea governativa del Presidente. Luca Zaia: “Noi siamo pronti a dare il via alle aperture differenziate”. Evidentemente viene riconosciuta la buona politica delle Regioni del Nordest, le minacce di Matteo Renzi di non appoggiare più questo Governo e la calata in piazza dei commercianti con i cartelli “Stato dove sei”. Quindi riassumendo i territori che hanno gli indicatori in regola potranno anticipare la ripresa anche bar, ristoranti, estetiste e parrucchieri. Retromarcia anche per le messe, dopo le prime dichiarazioni il Premier media anche con la Cei che aveva protestato a viva voce, da lunedi funerali con mascherina, termoscanner per un massimo di 15 persone e dall’11 maggio riprendono le messe. Ieri la Regione Veneto ha presentato il vademecum con tutte le regole per dipendenti e imprese, regole da rispettare per riaprire alla produzione. Da lunedi oltre 1 milione di veneti pronti a tornare sul posto di lavoro con il manuale alla mano. Mascherine, guanti, detergente, controllo della temperatura e covid manager che non è una nuova figura da mettere a libro paga ma il già responsabile della sicurezza tanto nelle grandi che piccole aziende, figura che spesso coincide con il datore di lavoro. “Perché noi siamo per la semplificazione non per complicare la vita degli imprenditori” ha detto ieri sera ai microfoni di RADIO PIU’ l’assessore Gianpaolo Bottacin. Ma ha detto anche altro “Il Governo non ha impugnato le nostre ordinanze (contrariamente a quelle della Calabria che ha riaperto anche i bar ndr.) quindi se le Forze di Polizia dovessero non riconoscerle e sanzionare sulla scorta solo del DPCM governativo scattino subito i ricorsi, ma soprattutto avvertiteci perché noi abbiamo già informato Prefetto e Forze dell’Ordine, anche il comandante dei Carabinieri del Veneto quindi chi non applica l’ordinanza regionale vigente incorre nell’abuso d’ufficio. Ho avuto segnalazioni anch’io di gente che ha messo in dubbio il nostro lavoro”. Uno dei problemi principali rimane quello dei trasporti, 15 persone in 40 metri, per il Ministro De Micheli sarà “Come scalare l’Everest”. I dati in Veneto dal bollettino serale di Azienda Zero: VENETO salgono a 18.014 (+146) i soggetti contagiati registrati dall’inizio dell’epidemia le persone attualmente positive diminuiscono a 8.191 (-62), quelle in isolamento domiciliare a 7.471 (-190). Aumenta il numero dei morti 1.474 (+22), inclusi i 1.152 decessi avvenuti in ospedale, i negativizzati 8.349 (+188). Dimessi 2.631 (+37), nelle strutture intermedie 174 (+11). In ospedale i ricoveri scendono sotto la soglia dei mille: 990 (-28) in area non critica e 110 (-4) in Terapia Intensiva. BELLUNO Ieri altri due decessi, in due giorni sono morti 6 anziani ospiti delle case di riposo della Valbelluna (Trichiana e Mel) e Pedavena, è morta una 94enne di Trichiana e un 80enne di Caorera e il numero dei decessi in provincia per covid (dato cumulativo anche extra ospedale) sale a 87. Crescono i positivi, ieri sera alle 17 erano 672 i casi positivi (+11 in 24 ore), 1109 il dato totale dal 21 febbraio. In crescita i guariti +358, numero totale di tamponi 19.053 in isolamento fiduciario 1.124 persone (- 87 rispetto a mercoledi). Nessun nuovo ricovero nelle ultime 24 ore negli ospedali bellunesi, 87 i pazienti in corsia: 36 al San Martino (-4) in terapia intensiva 6 (0), sono 19 i pazienti all’ospedale di Comunità di Belluno (0) e 26 ad Agordo (-1). Ieri 1 maggio i segretati provinciali di Cgil, Cisl e Uil, hanno incontrato i giornalisti in video conferenza presentando i preoccupanti dati di fine 2019 e soprattutto inizio 2020 per effetto della pandemia, Un milione e trecento mila ore di cassa integrazione ordinaria richiesta solo nel primo trimestre dell’anno pari a +2486 per cento. “Quest’anno il nostro pensiero – ha riassunto Rudy Roffarè della Cisl va alle case di riposo e ai lavoratori. Ma rimaniamo anche concentrati sui comitati delle aziende che devono garantire che non si diffonda il contagio e che non stanno funzionando come dovrebbero”. Per Mauro De Carli della Cgil le imprese dovranno mettere in sicurezza i lavoratori, dopo aver letto il DPCM che concede le aperture e concordare le azioni con le RSU. Preoccupante il calo nel settore servizi che negli ultimi anni non aveva mai invertito il trend positivo (saldo -1130 occupati). Alla conferenza anche Giorgio Agnoletto della Uil che con De Carli e Roffarè non ha mancato di analizzare la questione Wanbao auspicando la nomina di Maurizio Castro come commissario “Un avversario politico che ha le capacità tecniche di risollevare l’azienda” ha sottolineato De Carli. Oggi sulle strade sarà un 1 maggio di controlli, oltre 1000 uomini impegnati nei posti di blocco, questa settimana dai dati della Prefettura sono state controllate 1683 persone, 22 le sanzioni. In tre giorni visitate 3384 attività commerciali un titolare sanzionato e 2 attività chiuse provvisoriamente. Si è chiuso senza multe o conseguenze invece il flash mob (evento lampo) dei commercianti bellunesi in piazza Martiri, infatti non ci sono stati assembramenti e tutti erano dotati di mascherine e guanti. ASCA i lavoratori potranno aderire anche al Fondo pensione di solidarietà Veneto versando pure la parte del welfare aziendale non utilizzata per altri scopi. È il frutto dell’accordo siglato ieri dall’amministratore unico di Asca, Maria Chiara Santin, e dalle parti sindacali. Asca ha deciso di agevolare i dipendenti contribuendo in prima persona.
ANDREA FIOCCO, FP CGIL BELLUNO
1 MAGGIO DI SPERANZA A VILLA SAN GIUSEPPE DI LIVINALLONGO, IL TERZO GIRO DI TAMPONI E’ RISULTATO NEGATIVO PER TUTTI: ANZIANI ED OPERATORI
IL SINDACO LEANDRO GRONES
DALLA PAGINA FACEBOOK DELL’ASSESSORE REGIONALE GIANPAOLO BOTTACIN
AGGIORNAMENTO ULSS 1 DOLOMITI 30 APRILE 2020
BELLUNO GLI AGGIORNAMENTI DALLA ULSS 1 DOLOMITI
SORVEGLIANZA SANITARIA COVID-19 Numero totale tamponi effettuati per ricerca nCoV al 30 aprile 2020 19.053 (+ 452) Persone residenti in Ulss Dolomiti in isolamento domiciliare fiduciario e sorveglianza attiva al 30 aprile 2020: 1.124 (- 87 rispetto ieri) Alcuni tamponi sono stati effettuati più volte sulle stesse persone
DUE DECESSI NEGLI OSPEDALI BELLUNESI, 4 NELLE ULTIME 36 ORE
“DE COCCIO”: 11 SANZIONI A PERSONE, CHIUSE DUE ATTIVITA’ COMMERCIALI, UN TITOLARE SANZIONATO
BELLUNO 504 persone controllate e 11 sanzioni inflitte. Questo il resoconto della giornata di mercoledi per la Prefettura di Belluno. Salgono dunque a 22 le multe inflitte ai cittadini bellunesi da inizio settimana. Nel capitolo attività commerciali, nella giornata di mercoledì sono stati controllati 1260 esercizi, un titolare è stato sanzionato e 2 attività sono state chiuse temporaneamente, prime infrazioni da inizio settimana.
AUTO VERGATE IN VIA MEZZATERRA, I CARABINIERI DENUNCIANO UNA DONNA
DAL NOTIZIARIO DEL 26 APRILE 2020
IL PRECEDENTE DICEMBRE 2019
1 MAGGIO, LA VIDEO CONFERENZA CON LE SEGRETERIA CGIL-CISL-UIL BELLUNO
DORFMANN: COVID-19, L’UNIONE EUROPEA C’È LEGHIAMO RECOVERY FUND AL BILANCIO EUROPEO
BRUXELLES Legare il “Recovery Fund” al bilancio del Parlamento Europeo, piuttosto che creare dal nulla i “corona bond”; far ripartire le economie nazionali rimuovendo gradualmente le misure di contenimento seguendo le linee guida europee; sostenere e agevolare il lavoro e l’occupazione nel settore agricolo: questi, per l’europarlamentare Herbert Dorfmann, i prossimi passi che l’Unione Europea dovrà affrontare nella seconda fase dell’epidemia da Covid-19.
HERBERT DORFMANN EUROPARLAMENTARE
CORONAVIRUS. REGIONE VENETO VARA MANUALE DI SICUREZZA SANITARIA PER LA RIAPERTURA DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
VENEZIA Dopo aver varato ieri le linee guida per il ritorno all’attività ordinaria degli ospedali, oggi la Regione Veneto ha fatto un nuovo, significativo passo avanti per la realizzazione della “fase 2” nell’ambito dell’epidemia di coronavirus: è stato infatti definito, e inviato a tutte la parti sociali, il Manuale per la Riapertura delle Attività Produttive, che contiene particolareggiate “indicazioni operative per la tutela della salute negli ambienti di lavoro non sanitari”. Il Manuale è destinato prioritariamente a tutti soggetti con ruoli e responsabilità in tema di tutela della salute nei luoghi di lavoro. Fornisce indicazioni operative finalizzate a supportare tutte le attività produttive a garantire misure per la tutela della salute dei lavoratori: sia aziende che non hanno mai sospeso l’attività, sia aziende che si apprestano a ripartire, secondo le disposizioni dei provvedimenti governativi, per consentire loro una ripresa delle attività in sicurezza. Dopo aver descritto in sintesi i contenuti del documento, che prevede tra l’altro la figura del “Covid manager” in ogni azienda, la Lanzarin ha riferito di due significativi aspetti dell’attività regionale in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro: “degli approfondimenti fatti nel corso della redazione di questo Manuale – ha svelato – ha fatto parte anche la sperimentazione eseguita e conclusa su otto aziende padovane per un totale di 1.274 lavoratori coinvolti e il risultato è stato confortante: solo lo 0,4% di loro è infatti risultato positivo. Una ulteriore sperimentazione, per la quale abbiamo già ricevuto numerose dichiarazioni di disponibilità, riguarderà ora un gruppo di aziende sparse su tutto il territorio regionale. Nel frattempo – ha annunciato l’Assessore alla Sanità – è proseguito il lavoro di verifica delle situazioni sul campo da parte degli Spisal, che sono arrivati a controllare 7.576 aziende per un totale di circa 291.000 lavoratori, con esisti più che confortanti”. Il Manuale si divide in 10 diverse indicazioni operative, ognuna delle quali viene approfondita fin nei minimi particolari: Pulizia, decontaminazione e aerazione degli ambienti di lavoro. Informazione ai lavoratori e a tutti i frequentatori dell’azienda. Limitazione delle occasioni di contatto. Rilevazione della temperatura corporea. Distanziamento tra le persone. Igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie. Dispositivi di protezione individuale. Uso razionale e giustificato dei test di screening. Gestione degli eventuali casi positivi. Ruolo del Medico competente.
I CONTROLLI SPISAL FINO AD OGGI
IL MANUALE DI SICUREZZA SUL LAVORO
LA PROVINCIA PROPONE UN TAVOLO CON LE CATEGORIE PER LA RIPRESA. PADRIN: «SUL LAVORO FONDEREMO LA RIPARTENZA»
BELLUNO «Mai come quest’anno abbiamo bisogno di celebrare la festa del lavoro. Perché è proprio sul lavoro che dovremo fondare la ripartenza, dopo che avremo archiviato il coronavirus». Così in una nota il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, alla vigilia del 1° maggio. «Al lockdown che stiamo vivendo, necessario per poter superare l’emergenza sanitaria, dovrà seguire una stagione di ripartenza. Rapida e in piena sicurezza. La nostra provincia dovrà tornare a essere protagonista sui mercati internazionali, grazie all’export dei prodotti made in Belluno; e dovrà ripartire anche grazie al turismo, che per forza di cose nei prossimi mesi sarà solo “di prossimità”. Il lavoro sarà la chiave su cui costruire non solo la ripresa economica, ma anche la lotta allo spopolamento, che non è certo passata in secondo piano. È per questo che la Provincia sta già lavorando da tempo alla realizzazione di un osservatorio delle competenze, per studiare le necessità delle aziende bellunesi. Ed è per questo che nelle prossime settimane si impegnerà a costruire un tavolo di regia delle politiche del lavoro, in cui far confluire la voce di associazioni di categoria, camera di commercio e sindacati, per mettere in piedi, insieme, la fase 2 del nostro territorio. Non nascondo la preoccupazione per quelle realtà medie e piccole che faranno fatica a riaprire dopo due mesi di chiusura totale. Serviranno aiuti economici, che confidiamo possano arrivare dallo Stato, dall’Europa e anche dagli enti locali, secondo le loro possibilità. Ma serviranno anche aiuti di idee e di nuove progettualità, anche per mettere in campo i dispositivi necessari alla riapertura in piena sicurezza. E su questo il tavolo con tutti gli altri soggetti potrà svolgere un ruolo propositivo determinante».
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO ROBERTO PADRIN
UN PROTOCOLLO UNICO PER LE APERTURE
DAL GR DELLE 9.30
BELLUNO Un protocollo unico con pochi indirizzi generali indifferibili e incontestabili su cui tutti concordano, rappresentanti del mondo scientifico, categorie economiche, politica, sindacati ed enti locali. Lo propone il Partito democratico di Belluno affinché finisca il balletto di responsabilità tra Regioni e Governo sulle riaperture delle attività produttive «le cui uniche vittime sono i cittadini, i commercianti, gli artigiani e i titolari di esercizi pubblici e imprese», afferma la segretaria provinciale Monica Lotto. In ogni contesto vanno evitati gli assembramenti e garantite la distanza di sicurezza, mascherine idonee, occhiali e guanti, misurazione febbre, pulizia mani frequente, sanificazione dei luoghi di lavoro e pubblici. «Chi garantisce queste prescrizioni apra, lavori, si sposti» continua Lotto. «I territori si assumano la responsabilità di decidere. Dobbiamo uscire da questo scontro logorante tra rigoristi e permissivi. Ciascuno, compresi cittadini, politici e amministratori, porti sulle spalle questa assunzione di rischio e soprattutto di responsabilità. Senza l’insensato elenco questo si l’altro no. Ovviamente la responsabilità collettiva ed individuale deve prevalere». Anche in queste settimane, proseguono gli incontri del deputato del Pd, Roger De Menech con i rappresentanti delle categorie economiche e con moltissimi piccoli imprenditori, commercianti e artigiani: «Comprendiamo la difficoltà nella quale si trovano, ci arrivano segnalazioni quotidiane sia a livello locale sia a livello nazionale e il nuovo decreto Cura Italia 2 terrà conto delle richieste delle associazioni di categoria. Per quanto riguarda la Fase 2 serve un approfondimento ulteriore sulla base dei dati della curva del contagio per rivederle con differenziazioni anche all’interno delle stesse regioni, partendo da una base comune condivisa, perché quella del 1 giugno per alcune categorie è troppo lontana. Per un territorio con bassa densità abitativa come il nostro probabilmente è più semplice ipotizzare aperture di locali pubblici, di negozi per la cura personale. Semplifico, ma consentire la riapertura di un cinema a Belluno credo comporti meno problemi che a Milano o a Roma. Lo stesso vale per la gelateria o l’estetista. È chiaro che ci devono essere delle linee guida nazionali, ma poi sta alle singole Regioni decidere e assumersi la responsabilità delle conseguenze».
MARCATO SCRIVE A PATUANELLI. “PARRUCCHIERI ED ESTETISTI A RISCHIO CHIUSURA. IL GOVERNO ADOTTI STRUMENTI A LORO TUTELA”
VENEZIA L’assessore allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato ha inviato oggi una lettera al ministro dell’economia Stefano Patuanelli, chiedendo di fare uno sforzo per ascoltare le istanze del mondo produttivo e di garantire misure che permettano la ripresa in sicurezza delle attività per evitare un vero e proprio tracollo economico. “L’emergenza sanitaria in corso, – scrive Marcato – oltre che rappresentare un’enorme sfida per la tutela della salute dei cittadini, ha già determinato gravissime ripercussioni sul tessuto economico-sociale del Sistema Italia nel suo complesso. Il prolungarsi di tale emergenza, rischia purtroppo di costituire un ostacolo insuperabile per migliaia di imprese costrette da settimane ad interrompere la loro attività”. L’assessore regionale allo sviluppo economico conclude con un invito al ministro e al Governo. “Invito a tenere in considerazione le esigenze, – chiude Marcato – mediante l’adozione di strumenti normativi adeguati a tutelare il tessuto socio-economico del nostro Paese e finalizzati a una rapida ripresa in sicurezza di tutte le attività economiche, con conseguente superamento del concetto di pericolosità sulla base della classificazione ATECO delle attività”.
PARLAMENTARI FORZA ITALIA VENETO: NOI VICINI AGLI IMPRENDITORI CHE MANIFESTANO CON RESPONSABILITA
VENEZIA “Abbiamo appreso con preoccupazione che in queste ore le Prefetture hanno chiesto ai sindaci di dissuadere in ogni modo, anche mobilitando le polizie locali, le eventuali manifestazioni delle categorie economiche e degli imprenditori. Come parlamentari della Repubblica chiediamo alle persone di applicare il buon senso e che la manifestazione del disagio si svolga nel rispetto delle dovute attenzioni sanitarie. Ricordiamo alle Loro Eccellenze che i promotori di queste iniziative sono imprenditori di diversi settori che manifestano il loro disagio rispetto ad impegni assunti e ad oggi disattesi. Le bollette non sono state sospese, i finanziamenti di liquidità non sono stati erogati, e c’è la preoccupazione per i dipendenti a cui non è ancora stata erogata la cassa integrazione. Per molte categorie si profilano ancora 60 giorni a zero ricavi. È un disagio che non riguarda pochi facinorosi, ma la spina dorsale economica del paese. Centinaia di migliaia di piccole imprese, esercenti e commercianti, che rappresentano il tessuto sociale ed economico d’Italia. Non abbiamo dubbi da che parte stare. Con guanti, mascherina e corretto distanziamento sociale saremo a fianco della nostra gente”.
DARIO BOND PARLAMENTARE DI FORZA ITALIA
AZZALIN (PD): “ZAIA RIVENDICA LA CENTRALITÀ DEL PARLAMENTO? AFFERMAZIONE SINGOLARE DAL GOVERNATORE PIÙ ASSENTEISTA D’ITALIA: IN CONSIGLIO NON LO VEDIAMO MAI”
VENEZIA “Per Zaia l’unica assemblea legislativa è il Parlamento romano, quello veneto non conta. Non che avessimo grossi dubbi, ma oggi il governatore nell’ennesima conferenza stampa ce l’ha confermato, difendendo l’occupazione leghista di Camera e Senato perché sono ‘i luoghi giusti’ dove porre le questioni. La protesta contro Conte è quindi legittima, mentre in Consiglio regionale dove lui non si fa mai vedere, evidentemente va bene così”. È quanto afferma l’esponente del Partito Democratico Graziano Azzalin commentando il sostegno di Zaia all’iniziativa del Carroccio con l’occupazione a oltranza dei banchi di Montecitorio e Palazzo Madama. “Sono parole che stonano in bocca al presidente di Regione più assenteista d’Italia. Non è una novità dovuta all’emergenza coronavirus, a Palazzo Ferro Fini si sono perse le sue tracce da tempo. Adesso però è ancora più grave visto che non è neanche necessaria la sua presenza fisica: basterebbe che si collegasse via internet, tra una conferenza stampa e un’intervista. O ha già consumato tutto il traffico dati?”.
GRUPPO PD: CHIEDIAMO CHIAREZZA SULLA SITUAZIONE DELLE CASE DI RIPOSO
VENEZIA “È importante che si faccia una commissione d’inchiesta sulle Rsa: lo dobbiamo alle vittime, ai loro familiari e alle stesse strutture, a partire dai lavoratori. Chi ha affrontato con rigore questa tragedia non può diventare il capro espiatorio a prescindere”. In una nota il gruppo consiliare del Partito Democratico si esprime a favore di una commissione di inchiesta su quanto accaduto, e sta accadendo, nei centri per anziani del Veneto dove si registra oltre un terzo del totale delle vittime per Covid-19. “Crediamo sia necessario fare chiarezza a 360 gradi, a partire dai ritardi con cui la situazione delle Rsa è stata presa in carico dalla Regione: dalla fornitura dei dispositivi di protezione ai protocolli che non hanno da subito considerato le diversità strutturali delle case di riposo, dai dovuti chiarimenti su quanti anziani siano stati ospedalizzati e con quali criteri si sia scelta l’ospedalizzazione, fino ai tamponi a tappeto, annunciati troppe volte da Zaia. Quanto accaduto nei centri per anziani va accertato senza strumentalizzazioni: giusto individuare e valutare responsabilità delle singole realtà, ma non si può colpevolizzare in maniera generalizzata facendo da scaricabarile. È sbagliato oltre che pericoloso, perché rischia di dare la mazzata definitiva al sistema delle case di riposo pubbliche già penalizzate pesantemente dalla mancata riforma delle Ipab attesa da quasi vent’anni”.
IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE FINANZIA PIU’ DI 4 MILIONI DI EURO ALLE SCUOLE VENETE PER L’ACQUISTO TI MATERIALE INFORMATICO
ROMA Sono disponibili dal 28 aprile sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie relative al bando PON per l’acquisto di pc, tablet e dispositivi per la connessione internet destinati alle scuole del I ciclo, primaria e secondaria di I grado. Il bando è stato pubblicato lo scorso 17 aprile. Le domande potevano essere presentate dal 20 al 27 aprile. Le scuole che hanno aderito sono state 4.905, pari all’87,2% dei 5.625 istituti che potevano partecipare, per un totale di finanziamenti che saranno assegnati pari a 63.679.174,05 euro. Le risorse residue non assegnate verranno riutilizzate. In particolare, il Ministero sta lavorando ad avvisi specifici per le scuole del secondo ciclo e per i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA), sempre per le dotazioni tecnologiche. Alla Regione Veneto è stata assegnata una quota complessiva di 4.412.153,83 euro, con 340 istituti coinvolti.
In Agordino l’istituto comprensivo di Alleghe e la scuola Pertile di Agordo con 13.000 € ciascuna
DI SEGUITO LA TABELLA CON LE SCUOLE VENETE ADERENTI
AMBIENTE. QUATTRO MILIONI DI EURO AGLI ENTI LOCALI VENETI PER BONIFICHE AMBIENTALI
VENEZIA La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’ambiente Gianpaolo Bottacin, ha promosso due bandi, espressamente dedicati ai Comuni veneti, al fine di consentire loro la copertura finanziaria degli oneri sostenuti per interventi su siti inquinati. “Si tratta in un caso di contributi a fondo perduto per un totale di 3 milioni di euro – dettaglia l’assessore Bottacin – che mettiamo a disposizione degli enti locali e che copriranno fino all’80% della spesa complessivamente prevista con un tetto massimo di contributo di 600mila euro per singola progettualità. Nel secondo bando, invece, prevediamo il finanziamento di un milione di euro all’interno di un fondo di rotazione dove potranno essere concessi prestiti in conto capitale fino al 100% della spesa ritenuta ammissibile e un tetto di 200mila euro, con rimborso in quote annuali costanti senza oneri per interessi e una durata massima di anni quindici”.
TARI DA CANCELLARE PER ESERCIZI COMMERCIALI E IMPRESE CHIUSE, PROPOSTA UNCEM
ROMA La Tari per le imprese e gli esercizi commerciali chiusi non deve essere richiesta. Uncem chiede la cancellazione della Tari relativa all’anno 2020 per le attività economico produttive chiuse, sia per legge che per le conseguenze dell’emergenza Covid. Uncem chiede al Governo e alle Regioni di prendere in considerazione la difficoltà delle attività economiche e produttive nel pagamento della Tari, in riferimento al periodo di chiusura, imposto dalle disposizioni in materia di gestione del coronavirus. I soggetti gestori del servizio rifiuti e i Comuni andrebbero incontro ad un minor gettito che verrebbe a gravare sulla generalità degli utenti Tari o Tari corrispettivo, dato che il regolare svolgimento del servizio di raccolta oggi costituisce un presidio indispensabile. Vi è l’esigenza di prevenire possibili contenziosi sul corrispettivo del tributo nel periodo in questione. Il minor gettito, deve essere rimborsato dallo Stato ai Comuni in regime di Tari o ai gestori in caso di Tari corrispettivo e alle Province e dalle Città Metropolitane tramite l’istituzione di un apposito fondo. Questa la proposta Uncem inoltrata ai Parlamentari e ai membri del Governo oltre che ai Presidenti delle Regioni.
IL PREFETTO INCONTRA SINDACI E ASCOM-FEDERALBERGHI IN VIDEOCONFERENZA
BELLUNO Nell’ambito del monitoraggio avviato dalla Prefettura sulla situazione socio economica della provincia a seguito dell’emergenza Coronavirus il Prefetto di Belluno, Adriana Cogode, ha incontrato in videoconferenza, nella giornata di ieri, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e, oggi, i Sindaci dei Comuni a maggiore vocazione turistica ed i rappresentanti di Ascom – Federalberghi. Nel corso degli incontri sono state esaminate le criticità che si registrano nel bellunese in questo momento nel quale la progressiva ripresa delle attività economiche è accompagnata dalla forte preoccupazione per le conseguenze prodotte dal lockdown. Da tutti è stata ribadita l’esigenza di “fare squadra” affinché la ripresa economica possa avvenire all’insegna della legalità, dell’inclusione sociale e della sicurezza. L’obiettivo condiviso è quello di salvaguardare l’economia, il lavoro nonché le fasce sociali in questo momento maggiormente esposte attraverso adeguate strategie di prevenzione. Un focus specifico sarà riservato al comparto turistico – alberghiero, uno dei “motori” dell’economia bellunese, al quale sarà dedicata massima attenzione con il coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni a vocazione turistica e delle organizzazioni di categoria (Federalberghi – Ascom), con i quali è stata esaminata la possibilità di stipulare specifiche intese sul monitoraggio e la prevenzione da infiltrazioni mafiose e dal fenomeno dell’usura. Non sarà trascurata la possibile recrudescenza di forme di criminalità comune, in particolare il fenomeno delle truffe agli anziani, in questo momento ancor più esposti al pericolo di false promesse o di raggiri che attentino ai loro risparmi, ed, ancora, la violenza di genere, anch’essa potenzialmente favorita dalla necessitata situazione di isolamento fisico nelle mura domestiche e da maggiori pressioni anche di natura psicologica nei confronti delle vittime. Nell’azione di monitoraggio si rivelerà indispensabile il ruolo dei Sindaci, ai quali il Prefetto ha inviato ieri una circolare – reperibile sul sito internet www.prefettura.it/belluno – con la quale gli stessi sono invitati, grazie alla loro vicinanza ai cittadini ed alle problematiche sociali, a segnalare criticità di rilievo, anche per l’individuazione di opportune strategie di prevenzione e di sicurezza.
PROMOZIONE TERRITORIALE, DMO DOLOMITI VARA LA STRATEGIA DELLA RIPARTENZA
BELLUNO Azione sinergica per la promozione territoriale della provincia di Belluno. È l’imperativo emerso dal direttivo della Dmo Dolomiti di questo pomeriggio, allargato anche all’amministrazione provinciale. Nella riunione, infatti, sono state presentate due proposte concrete per provare a superare il momento di stallo causato dall’emergenza sanitaria e dal lockdown. La prima riguarda l’erogazione di un contributo economico a tutti gli undici consorzi di valle che presidiano la promozione territoriale bellunese. Risorse che rientrano nella quota del piano di marketing territoriale (finanziata con risorse del Fondo Comuni di confine assegnate alla Provincia di Belluno) e che dovranno essere investite nell’organizzazione di alcuni educational e press tour. «In questo modo, ogni consorzio avrà la possibilità di promuovere il proprio territorio, di far lavorare le strutture ricettive coinvolte nel progetto e lanciare l’immagine della bellezza della nostra provincia su cui stiamo costruendo lo sviluppo turistico – spiega Alessandra Magagnin, amministratore unico della Dmo Dolomiti -. Nella situazione in cui ci troviamo al momento, diventa fondamentale promuovere la montagna bellunese in maniera unitaria, pur con le differenze da zona a zona, come ambiente sano e attrattivo». Promozione che entra fortemente anche nella seconda proposta presentata oggi: l’organizzazione di alcuni workshop tematici. «La volontà è di fare questi workshop in sinergia con il calendario regionale per portare gente sul nostro territorio e metterlo in mostra – continua Magagnin -. I prodotti sono tanti: non c’è solo lo sci d’inverno e l’offerta di escursionismo per l’estate. C’è anche la parte bassa della provincia, che può garantire strutture aperte tutto l’anno e una serie di proposte culturali ed enogastronomiche di tutto rispetto. Lo scorso anno proprio la parte bassa ha fatto segnare numeri molto buoni, con un aumento eccezionale di presenze dall’estero». I numeri del 2019 però saranno impossibili da bissare nel 2020. Per colpa del coronavirus che sta segnando pesantemente tutti i settori economici, turismo in testa. «Il settore è in fibrillazione, perché da una parte c’è il blocco delle attività, dall’altra la consapevolezza che la montagna potrà essere molto attrattiva per la prossima estate – commenta il presidente della Provincia, Roberto Padrin -. Abbiamo sollecitato un intervento a livello statale, per la definizione di linee guida precise sulle modalità di attivazione delle strutture ricettive nel rispetto delle norme anti-contagio. Rimaniamo in attesa. Certo è che la grande volontà di ripartire dovrà trovare riscontro in dispositivi chiari e attuabili. Dobbiamo dire ai turisti che la montagna è salubre e accogliente, ma al contempo dobbiamo garantire un’accoglienza in piena sicurezza».
ROBERTO PADRIN, PRESIDENTE DELLA PROVINCIA
DMO, ALESSANDRA MAGAGNIN
ASCA: UN ULTERIORE STRUMENTO A SOSTEGNO DEI COLLABORATORI ALLA VIGILIA DEL 1 MAGGIO
AGORDO Di seguito l’accordo stipulato oggi con l’Azienda Asca: l’Azienda Speciale Consortile Agordina è stata costituita nel gennaio 2017 quale ente strumentale del Comuni dell’Agordino per la gestione dei servizi socio assistenziali. E’ un ulteriore strumento per sostenere i collaboratori. Un bel modo per festeggiare il primo maggio, ne da notizia con soddisfazione l’amministratore unico Mariachiara Santin.
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IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO
“UNA CASA A CANALE PER NON ANDARSENE”, LA MINORANZA SPRONA LA GIUNTA COLCERGNAN AD AFFRONTARE IL PROBLEMA
di Gianni Santomaso
CONFINDUSTRIA, DOPPIA VICEPRESIDENZA VENETA
BELLUNO “La doppia vicepresidenza veneta di Piovesana e Beltrame è una garanzia per le nostre imprese e per il nostro territorio. Auguro ad entrambe buon lavoro. Stiamo vivendo un momento drammatico e l’Italia ripartirà solo se il Nordest manifatturiero ritornerà a correre. La sfida che attende la nuova squadra del presidente designato Bonomi – accanto alle associazioni territoriali – è epocale”. Così la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Lorraine Berton commenta la nomina a vicepresidenti di Confindustria della leader di Assindustria Venetocentro, Maria Cristina Piovesana, e della vicepresidente di Confindustria Vicenza, Barbara Beltrame Giacomello. “Mai il Veneto era stato così ben rappresentato. Significa che c’è la consapevolezza di quanto il nostro sistema industriale, fondato sulla filiera e sull’eccellenza delle produzioni, sia fondamentale in questa fase emergenziale per trascinare il Paese fuori dalle sacche di una crisi straordinaria e senza precedenti”. “Sono certa che Piovesana e Beltrame sapranno farsi portavoce delle esigenze delle nostre aziende e della nostra specificità, senza sconti e con molta concretezza”, prosegue Berton. “La politica, a tutti i livelli, va sempre stimolata a sostenere le ragioni dell’impresa, troppo spesso dimenticate a causa di pregiudizi o semplice assenza di senso del lavoro”. “Sono felice, inoltre, del fatto che siano state scelte due donne. In un mondo ideale questa non dovrebbe essere una differenza da rimarcare ma questo non è ancora un mondo ideale”. “Da parte mia e dell’Associazione che rappresento, la collaborazione sarà sempre massima, oggi più che mai”, conclude la presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.
FELTRE: BUONI SPESA…ATTO SECONDO
FELTRE Buoni Spesa, atto secondo. La Giunta comunale ha infatti dato il via libera al secondo avviso relativo alla misura attivata dal Governo lo scorso 29 marzo. Considerato che ad oggi le risorse assegnate sono circa la metà di quelle disponibili (56 mila su un totale di 109 mila euro), in accordo con i Servizi Sociali presso l’Azienda Feltrina Servizi alla Persona è stato deciso di pubblicare un nuovo avviso. Queste le novità introdotte, anche sulla base dell’esperienza maturata nel primo bando: la scadenza del nuovo avviso è stata fissata al 6 maggio 2020; è stata estesa la possibilità di presentare domanda anche ai soggetti che risultano DOMICILIATI in Comune di Feltre e non solo ai residenti; è stata inserita un’unica soglia di entrata mensile, al di sopra della quale non è consentito presentare la domanda, pari a 800 euro per nucleo familiare; è stata esclusa la possibilità di presentare domanda telefonicamente, dal momento che tale modalità ha creato notevoli difficoltà nella gestione; è prevista la possibilità di presentare domanda anche a coloro i quali hanno beneficiato del buono spesa nel primo bando, con la precisazione che, nel caso in cui le richieste ammissibili risultino superiori all’importo disponibile, verrà data priorità, in ordine cronologico di arrivo, ai soggetti che NON hanno beneficiato del buono spesa a valere sul primo bando e, successivamente, sempre in ordine cronologico di arrivo delle domande al protocollo dell’Azienda Feltrina Servizi alla Persona, agli altri. “Con questo nuovo avviso abbiamo voluto ampliare la platea dei possibili beneficiari della misura del Buono Spesa per cercare di intercettare tutte le situazioni di effettivo bisogno presenti nel nostro comune”, sottolinea l’assessore alle politiche sociali Giorgia li Castri, che aggiunge: “A due mesi dal dilagare dell’epidemia le necessità sono ancora molte e sono purtroppo destinate a prolungarsi nel tempo. Grazie anche alle donazioni di aziende commerciali ed associazioni, il Comune – d’intesa con la Caritas feltrina – è riuscito a mettere a disposizione dei i nuclei che non hanno avuto accesso ai Buoni Spesa numerosi pacchi con alimentari e beni di prima necessità per dare comunque un sostegno a chi vive una situazione di bisogno; l’auspicio è che l’iniziativa possa proseguire anche nelle prossime settimane”.
EMERGENZA EDUCATIVA IN TEMPI DI CORONAVIRUS
ALPAGO Il Comune, d’intesa con la dirigente e gli altri organismi dell’istituto comprensivo, ha recapitato a domicilio il materiale didattico (quaderni, libri, vocabolari) che gli alunni avevano lasciato in classe e necessario per poter lavorare da casa con tutti gli strumenti adeguati. L’attività di consegna ha riguardato 190 alunni di Farra, Pieve e Puos, mentre per i piccoli concittadini di Spert, grazie ad un accordo tra le Amministrazioni, ha provveduto il Comune di Tambre. Nei prossimi giorni verranno distribuiti anche una decina di pc portatili, messi a disposizione dalla scuola, per garantire a tutti gli studenti la connessione web, mezzo indispensabile in questo momento particolare e non privo di difficoltà anche per i ragazzi. “Lo spirito di collaborazione e di sinergia, che vedono da tempo il Comune di Alpago e l’Istituto Comprensivo impegnati per garantire uno studio di livello qualitativo quanto più adeguato possibile ai nostri ragazzi, si è ulteriormente rafforzato in questa fase”, sottolinea il vicesindaco con delega all’Istruzione e alle Politiche Giovanili del Comune di Alpago Vanessa De Francesch
LA SCUOLA DELL’INFANZIA DI TAIBON, OGGI MAESTRA ANNA E MAESTRA GRAZIA
IERI ALLA RADIO
LORENZO CAGNATI E LA CORSA IN MONTAGNA AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
di Claudio Fontanive
SABRINA DAI PRÀ, PIERA OCCHIALI DURANTE IL CORONAVIRUS
di Claudio Fontanive
di Claudio Fontanive
I DIARI DEL PESCE ROSSO
IN VIVO VERSO
COLLEZIONE COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO
LE ALTRE PUNTATE
AGORDINOMERON
AGORDINOMERON, IL TERRITORIO SI RACCONTA Da un’idea di Gianni Santomaso
IL MESSAGGIO DEI SACERDOTI SU RADIO PIU’
LA CARTOLINA DI FRANCO PIACENTINI
PROVINCIALE 20 DELLA VAL FIORENTINA, SELVA DI CADORE: DAL 14 FEBBRAIO AL 13 GIUGNO, CHIUSURA TOTALE TRA SOLATOR E IL CENTRO DEL PAESE ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI, DAL CHILOMETRO 4.850 AL CHILOMETRO 5.100. TRANSITO CONSENTITO AI LOCALI CON TEMPI DI ATTESA MASSIMI STIMATI IN 30 MINUTI IN LOCALITA’ SOLATOR DAL CHILOMETRO 4.400 AL CHILOMETRO 4.850
DALL’11 APRILE AL 01 MAGGIO IN LOCALITA’ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITA’ PROVVISORIA PER IL COMPLETAMENTO DEL NUOVO ATTRAVERSAMENTO IDRAULICO RIO VAL SCURE LUNGO LA REGIONALE 203 AGORDINA
SP641 PASSO FEDAIA DAL 27 APRILE AL 15 MAGGIO (SABATO E DOMENICA COMPRESI) SENSO UNICO ALTERNATO PER SOSTITUZIONE BARRIERE LATERALI DI SICUREZZA E CONSLIDAMENTO CIGLIO STRADALE
PROVINCIALE 3 VAL IMPERINA, LOCALITA’ CORDE MOLE VALESIN – TRA RIVAMONTE E GOSALDO – DAL 27 APRILE ALL’8 MAGGIO DALLE 8 ALLE 11.45 E DALLE 13.30 ALLE 17.30 TEMPORANEE INTERRUZIONI ALLA VIABILITA’ DURATA MASSIMA 30 MINUTI PER LAVORI TAGLIO ALBERIR
REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, LOCALITÀ POCOL INIZIO ABITATO CORTINA, DAL 4 MAGGIO AL 12 GIUGNO SEMAFORO PER TRATTI DI 250 METRI ANCHE NEI GIORNI FESTIVI E PREFESTIVI
PROVINCIALE 347 DURAN CEREDA INNESTO VENAS FINO ALL’8 MAGGIO, FESTIVI E PREFESTIVI ESLCUSI, SEMAFORO E INTERRUZIONI FINO A 10 MINUTI
REGIONALE 203 AGORDINA FINO AL 15 GIUGNO IN LOCALITÀ LA MUDA DEVIAZIONE SU VIABILITÀ PROVVISORIA, PRUDENZA
PROVINCIALE 346 SAN PELLEGRINO DAL 4 AL 22 MAGGIO IN COMUNE DI CANALE D’AGORDO SENSO UNICO ALTERNATO ESCLUSI SABATO E DOMENICA
PROVINCIALE 12 PEDEMONTANA LOCALITÀ PONTE MAS, CHIUSURA TOTALE DI PONTE MAS DAL 4 MAGGIO AL 30 GIUGNO
STRADA REGIONALE 48 DELLE DOLOMITI, DAL KM 110,350 AL KM 112, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO ANCHE SABATO E FESTIVI DAL 30 APRILE AL 31 MAGGIO PER POSA ELETTRODOTTO INTERRATO
PROVINCIALE 563 DI SALESEI, DAL 4 MAGGIO AL 3 LUGLIO, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO IN LOCALITÀ DIGONERA PER MESSA IN SICUREZZA PIANO VIABILE, SABATO E FESTIVI INCLUSI
PROVINCIALE 251 DELLA VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA, TRA LE LOCALITÀ SOFFRANCO E MEZZOCANALE IN COMUNE DI LONGARONE, SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA IMPIANTO SEMAFORICO CON POSSIBILI BREVI INTERRUZIONI DI 10 MINUTI. SABATO E DOMENICA ESCLUSI
PROVINCIALE 347 PASSO DURAN, LOCALITA’ SANT’ANDREA DI GOSALDO. DA MARTEDI ALLE 7 A MERCOLEDI ALLE 18 INTERDIZIONE TOTALE AL TRAFFICO. DALLE 18 DI MERCOLEDI AL 5 GIUGNO SENSO UNICO ALTERNATO
Precipitazioni: Nottetempo probabilità alta (80/100%) per diffuse precipitazioni perlpoiù moderate nelle prime ore poi sparse e più deboli fino ad attenuarsi, nevose oltre i 1800/1900 m, localmente a quote più basse nelle valli dolomitiche più chiuse. Al mattino lunga pausa senza fenomeni, poi ripresa dell’instabilità con rovesci sparsi (50/70%), anche temporaleschi. Lieve rialzo del limite neve. Tra giovedì e venerdì sono previsti cumuli di 15/30 mm, localmente oltre i 40 mm sulle Prealpi.
Temperature: Minime in generale lieve aumento nelle valli, in lieve calo in quota; massime senza variazioni di rilievo nelle valli ed in leggero aumento in quota. Su Prealpi a 1500 m min 3°C max 9°C, a 2000 m min 0°C max 6°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 5°C, a 3000 m min -8°C max -2°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile; in quota moderati da sud-ovest al mattino e da nord-ovest alla sera, a tratti tesi sulle vette più alte, a 10/20 km/h a 2000 m e a 20/40 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Al mattino assenti. Probabilità in aumento dalle ore centrali fino a medio-alta ( 50-75%) per piovaschi o brevi rovesci sparsi con locali o occasionali temporali. Quota neve 2200-2400 m.
Temperature: Temperature minime in calo nelle valli, generalmente stazionarie in quota, massime in ripresa. Su Prealpi a 1500 m min 3°C max 11°C, a 2000 m min 0°C max 8°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 7C, a 3000 m min -7°C max -1°C.
Venti: Venti deboli/moderati a regime di brezza nelle valli, deboli moderati da nord-ovest in quota, a 10/20 km/h a 2000 m e a 20/25 km/h a 3000 m.