IL GOVERNO DELLA RETROMARCIA CHE CRITICA LE REGIONI IMPROVVIDE PER POI SCENDERE A MITI CONSIGLI ANCHE PER SCONGIURARE UNA CRISI MINACCIATA ANCHE DA MATTEO RENZI. QUATTRO REGIONI CRITICHE: PIEMONTE, LIGURIA, LOMBARDIA E PROVINCIA DI TRENTO DOVE I CASI AUMENTANO E NON C’E’ STABILIZZAZIONE. ANCORA VITTIME NELLE CASE DI RIPOSO BELLUNESI, A LIVINALLONGO TERZO GIRO DI TAMPONI NEGATIVI AD AGORDO ASCA ADERIESCE AL FONDO PENSIONE SOLIDARIETA’ VENETO VERSANDO LA PARTE DEL WELFARE
Governo e Regioni si parlano, mediano e trovano nuovi accordi ma la tensione rimane soprattutto quando Conte definisce le decisioni locali “improvvide”. Ma intanto qualche cosa cambia, il Governo del “Vi concedo” torna a miti consigli e il Ministro Boccia azzarda di rivedere il DPCM: dopo il 18 maggio sulla scorta di parametri non ancora meglio precisati saranno allentate le restrizioni. Dal Veneto pieno appoggio alla nuova linea governativa del Presidente. Luca Zaia: “Noi siamo pronti a dare il via alle aperture differenziate”. Evidentemente viene riconosciuta la buona politica delle Regioni del Nordest, le minacce di Matteo Renzi di non appoggiare più questo Governo e la calata in piazza dei commercianti con i cartelli “Stato dove sei”. Quindi riassumendo i territori che hanno gli indicatori in regola potranno anticipare la ripresa anche bar, ristoranti, estetiste e parrucchieri. Retromarcia anche per le messe, dopo le prime dichiarazioni il Premier media anche con la Cei che aveva protestato a viva voce, da lunedi funerali con mascherina, termoscanner per un massimo di 15 persone e dall’11 maggio riprendono le messe. Ieri la Regione Veneto ha presentato il vademecum con tutte le regole per dipendenti e imprese, regole da rispettare per riaprire alla produzione. Da lunedi oltre 1 milione di veneti pronti a tornare sul posto di lavoro con il manuale alla mano. Mascherine, guanti, detergente, controllo della temperatura e covid manager che non è una nuova figura da mettere a libro paga ma il già responsabile della sicurezza tanto nelle grandi che piccole aziende, figura che spesso coincide con il datore di lavoro. “Perché noi siamo per la semplificazione non per complicare la vita degli imprenditori” ha detto ieri sera ai microfoni di RADIO PIU’ l’assessore Gianpaolo Bottacin. Ma ha detto anche altro “Il Governo non ha impugnato le nostre ordinanze (contrariamente a quelle della Calabria che ha riaperto anche i bar ndr.) quindi se le Forze di Polizia dovessero non riconoscerle e sanzionare sulla scorta solo del DPCM governativo scattino subito i ricorsi, ma soprattutto avvertiteci perché noi abbiamo già informato Prefetto e Forze dell’Ordine, anche il comandante dei Carabinieri del Veneto quindi chi non applica l’ordinanza regionale vigente incorre nell’abuso d’ufficio. Ho avuto segnalazioni anch’io di gente che ha messo in dubbio il nostro lavoro”. Uno dei problemi principali rimane quello dei trasporti, 15 persone in 40 metri, per il Ministro De Micheli sarà “Come scalare l’Everest”. I dati in Veneto dal bollettino serale di Azienda Zero: VENETO salgono a 18.014 (+146) i soggetti contagiati registrati dall’inizio dell’epidemia le persone attualmente positive diminuiscono a 8.191 (-62), quelle in isolamento domiciliare a 7.471 (-190). Aumenta il numero dei morti 1.474 (+22), inclusi i 1.152 decessi avvenuti in ospedale, i negativizzati 8.349 (+188). Dimessi 2.631 (+37), nelle strutture intermedie 174 (+11). In ospedale i ricoveri scendono sotto la soglia dei mille: 990 (-28) in area non critica e 110 (-4) in Terapia Intensiva. BELLUNO Ieri altri due decessi, in due giorni sono morti 6 anziani ospiti delle case di riposo della Valbelluna (Trichiana e Mel) e Pedavena, è morta una 94enne di Trichiana e un 80enne di Caorera e il numero dei decessi in provincia per covid (dato cumulativo anche extra ospedale) sale a 87. Crescono i positivi, ieri sera alle 17 erano 672 i casi positivi (+11 in 24 ore), 1109 il dato totale dal 21 febbraio. In crescita i guariti +358, numero totale di tamponi 19.053 in isolamento fiduciario 1.124 persone (- 87 rispetto a mercoledi). Nessun nuovo ricovero nelle ultime 24 ore negli ospedali bellunesi, 87 i pazienti in corsia: 36 al San Martino (-4) in terapia intensiva 6 (0), sono 19 i pazienti all’ospedale di Comunità di Belluno (0) e 26 ad Agordo (-1). Ieri 1 maggio i segretati provinciali di Cgil, Cisl e Uil, hanno incontrato i giornalisti in video conferenza presentando i preoccupanti dati di fine 2019 e soprattutto inizio 2020 per effetto della pandemia, Un milione e trecento mila ore di cassa integrazione ordinaria richiesta solo nel primo trimestre dell’anno pari a +2486 per cento. “Quest’anno il nostro pensiero – ha riassunto Rudy Roffarè della Cisl va alle case di riposo e ai lavoratori. Ma rimaniamo anche concentrati sui comitati delle aziende che devono garantire che non si diffonda il contagio e che non stanno funzionando come dovrebbero”. Per Mauro De Carli della Cgil le imprese dovranno mettere in sicurezza i lavoratori, dopo aver letto il DPCM che concede le aperture e concordare le azioni con le RSU. Preoccupante il calo nel settore servizi che negli ultimi anni non aveva mai invertito il trend positivo (saldo -1130 occupati). Alla conferenza anche Giorgio Agnoletto della Uil che con De Carli e Roffarè non ha mancato di analizzare la questione Wanbao auspicando la nomina di Maurizio Castro come commissario “Un avversario politico che ha le capacità tecniche di risollevare l’azienda” ha sottolineato De Carli. Oggi sulle strade sarà un 1 maggio di controlli, oltre 1000 uomini impegnati nei posti di blocco, questa settimana dai dati della Prefettura sono state controllate 1683 persone, 22 le sanzioni. In tre giorni visitate 3384 attività commerciali un titolare sanzionato e 2 attività chiuse provvisoriamente. Si è chiuso senza multe o conseguenze invece il flash mob (evento lampo) dei commercianti bellunesi in piazza Martiri, infatti non ci sono stati assembramenti e tutti erano dotati di mascherine e guanti. ASCA i lavoratori potranno aderire anche al Fondo pensione di solidarietà Veneto versando pure la parte del welfare aziendale non utilizzata per altri scopi. È il frutto dell’accordo siglato ieri dall’amministratore unico di Asca, Maria Chiara Santin, e dalle parti sindacali. Asca ha deciso di agevolare i dipendenti contribuendo in prima persona.
ANDREA FIOCCO, FP CGIL BELLUNO
1 MAGGIO DI SPERANZA A VILLA SAN GIUSEPPE DI LIVINALLONGO, IL TERZO GIRO DI TAMPONI E’ RISULTATO NEGATIVO PER TUTTI: ANZIANI ED OPERATORI
IL SINDACO LEANDRO GRONES