“Guidati” dal libro scritto dall’amico Vincenzo Caputo: “Capitelli e immagini sacre a Belluno” e stampato dalla tipografia Piave nel settembre 1989 per conto dell’Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali presieduto dal prof. don Sergio Sacco, “visitiamo” oggi le realtà specifiche della Parrocchia di Borgo Piave e di quella di San Gervasio dove sono presenti i “segni” della devozione popolare come del resto si registra in tutte le parrocchie urbane e suburbane di Belluno.. Per quanto riguarda la “San Nicolò” di Borgo Piave c’è nella via Monte Grappa, il capitello in muratura, dedicato a Santa Berlendia; risale a data imprecisata ma compresa tra il XVII ed il XVIII secolo e risulta in discreto stato di conservazione. All’interno, un quadro ad olio, purtroppo molto deteriorato, che raffigura Berlendia con Sant’Antonio da Padova, San Giuseppe e Gesù Bambino. Un secondo quadro, dello stesso indefinito periodo e pure compromesso per l’usura del tempo, propone “Santa Berlendia con Gesù bambino”. Da ultimo, ecco un “Crocifisso” opera lignea non ben conservata. Per questi “reperti” Caputo scrive. “In questo antichissimo capitello di proprietà della famiglia Olivier e Burigo, durante la Grande Guerra furono trafugati e distrutti da alcuni soldati austriaci un altare e due inginocchiatoi in legno, molto antichi”. In Destra Piave la Parrocchia dei santi Gervasio e Protasio propone, nella via Feltre, poco prima del passaggio a livello,un capitello in cemento, risalente al 1920, in buono stato, intitolato alla “Deposizione dalla Croce” e quindi una Croce in legno, con Gesù e la Madonna in gesso, tutti ben conservati. Caputo precisa: “Il capitello fu fatto erigere da Pietro Prosdocimi nelle vicinanze della propria casa di abitazione”. A breve distanza, all’interno dell’area ospedaliera ed in particolare nel giardino all’altezza dell’ingresso principale del nosocomio, si erge a cielo aperto la statua in bronzo di Padre Pio da Pietralcina; l’opera risale al 1987 e risulta ben conservata. Alla base della statua, da una targa in bronzo si può leggere la seguente frase attribuita al Santo: “Gesù non è mai senza la croce e la croce non è mai senza Gesù”. NELLE FOTO (riproduzioni dal libro di Vincenzo Caputo): il capitello di via Monte Grappa; Santa Berlendia; la Santa con Gesù bambino; il crocifisso ligneo; il capitello di via Feltre; la “Deposizione dalla croce”; la statua bronzea di Padre Pio nel giardino dell’Ospedale in viale Europa.