di Mirko Mezzacasa
AGORDO Nel 1988 un dentista volontario in Africa, per difendersi dall’Aids terribile malattia conosciuta nel secolo scorso, aveva chiesto aiuto all’amico Stefano Parissenti il cui cognome ricorda una storia importante per Agordo e la provincia di Belluno legata alle officine prima e alla Mpa in località Pragrande successivamente. Storici marchi fin dagli anni Cinquanta per la produzione delle “guide” per macchine industriali e per la produzione dei caschi protettivi e montature in metallo per occhiali. Trent’anni fa l’idea geniale di Stefano che in piena notte con la sua creatività inventa il “visor”, leggero, ergonomico, anallergico, anti appannante, a misura unica, preciso per difendere il dentista nell’ambito della sua professione. Un progetto nato dal telaio di un occhiale e la visiera di un casco messo a punto in uno studio dentistico di Cencenighe. Quella creazione è stata commercializzata in Italia, nel mondo, nel settore odontoiatrico-ospedaliero ma anche nella hobbystica. Nel 1996 l’ulteriore modifica con la successiva certificazione Certottica come DPI individuale, passo importante e che apre alla ulteriore commercializzazione. Dallo scorso maggio il progetto di Stefano Parissenti prende eco perché strumento importante di protezione (i famosi DPI per covid19) ed ecco che il progetto viene ripreso e ri certificato. Trent’anni dopo quindi le idee e il lavoro di Stefano prendono ulteriore vigore e oggi nel laboratorio sotto casa produce e commercializza il Visor VR1-E in 60 paesi nel mondo. Ne abbiamo parlato alla radio, e qui vi proponiamo la registrazione dell’intervista.
L’INTERVISTA A STEFANO PARISSENTI
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LA VISIERA