VOLENDO
Volendo, ti dirò del cotone
misto a lana del primo corredo,
dell’umettato dei dotti per grimasse
e delle false costellazioni che girano sul soffitto.
Volendo, ti dirò la magia del gioco
dove trasformi l’acqua in latte
e dei capezzoli le gocce del sorso più grasso,
quelle dal profondo, vicino al cuore.
Dirò del ‘sacro’ e del santuario, del miracolo
un po’ snervante, del delicato nell’insonne,
delle mani, dei capelli, delle vesti a scaldare,
poi volendo, mi dirai tutto il tuo dell’amore.