VENEZIA Da Marghera il Presidente Luca Zaia fa il punto sull’emergenza Covid-19
I NUMERI DELLE ULTIME 24 ORE: TAMPONI 848123 (+10190), ISOLAMENTO 847 (+13), POSITIVI 19233 (+8), RICOVERATI 248 (33 POSITIVI 215 NEGATIVI), TERAPIE INTENSIVE 12 (da tre giorni, 1 paziente covid positivo), DECESSI 1994 (+7 in area RSA), OSPEDALE 1422, DIMESSI 3517.
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OSPITE LA PROFESSORESSA LIVIANA DA DALT, PEDIATRIA
Domani sono previste le novità sul trasporto, nero su bianco. Stiamo tentando di introdurre nuove linee guida sul trasporto privato e valutando di affrontare il tema delle linee guida del trasporto pubblico tornando alla capienza d’origine con la mascherina come succede in Inghilterra. A breve si avaranno notizie sull’istituzione di una commissione ispettiva per la vicenda Citrobacter di Verona dopo la morte di un bimbo. Vogliamo una commissione fondamentale per avere ulteriori chiarimenti sull’evoluzione di questo batterio raro in ospedale ma purtroppo c’è. Esiste la commissione dell’azienda ma credo ne serva una regionale perché non vi siano dubbi. SECONDA ONDATA LA PAURA DELL’INTASAMENTO DEGLI OSPEDALI Stiamo studiando la fase 3, il piano verrà consegnato entro metà luglio. Il piano terrà presente due aspetti: cosa facciamo se torna il virus? L’altro riferito alle sindromi influenzali che non c’entrano con il virus ma che creeranno paura e psicosi. E’ una pandemia mondiale, tutte le multinazionali famarceutiche hanno acceso i riflettori per la grande massa critica di mercato. Pensiamo anche ai test rapidi da 10 minuti, vediamo se saranno validati in laboratorio e poi autorizzati. Sul mercato già ci sono e se funzionano siamo pronti ad adottarli. OSPEDALE QATAR Non ancora allestito se non arriva l’allestimento di un tendone non ce ne facciamo nulla, male che vada resterà un’esercitazione. Ma la proposta che mi hanno fatto era di un ospedale chiavi in mano. MISURAZIONE DELLA FEBBRE A SCUOLA OBBLIGATORIA? Per noi è raccomandata non obbligaoria, la professoressa Da Dalt potrà rispondere con maggiore precisione, ma sono linee del comitato scientifico.
LA PROFESSORESSA DA LIVIANA DALT ESPERTA IN PEDIATRIA
La professoressa, trevigiana di Vittorio Veneto, aveva guidato il reparto di Pediatria del Ca’ Foncello dopo Silvana Agostini dal 2010 fino al 2016. Professore Associato nel Settore Scientifico Disciplinare di Pediatria Generale e Specialistica Med 38. Professore Associato nel Settore Scientifico Disciplinare di Pediatria Generale e Specialistica Med 38 presso l’Università degli Studi di Padova dall’1.12.2006 al 30.11 2009, confermato dall’ 01.12.2009. Abilitazione Scientifica Nazionale a Professore di Prima Fascia, Settore Scientifico Disciplinare Med 38 – Pediatria Generale e Specialistica – ottenuta il 27 Novembre 2014 (validità al 27 novembre 2020) Nel periodo 21 aprile 2010-30 settembre 2012 è stata titolare di Incarico dirigenziale a tempo determinato ai sensi dell’art. 15-septies DL 502,
30 dicembre 1992, di Dirigente Medico a rapporto esclusivo, disciplina Pediatria, presso la U.O.C. di Pediatria del Presidio Ospedaliero di Treviso dell’Azienda U.L.S.S. 9. Dal 1 Ottobre 2012ricopre l’incarico di Direttore della U.O.C. di Pediatria del Presidio Ospedaliero di Treviso dell’Azienda U.L.S.S. 9, struttura Clinicizzata in convenzione con l’Università di Padova. Dal 1 gennaio 2015 riveste l’incarico di Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda ULSS 9 di Treviso
SI SONO INFETTATI 369 BAMBINI POCO MENO DEL 2% RISPETTO AI CONTAGI TOTALI e’ una percentuale molto bassa sui 650 mila bimbi veneti che sono il 13% della popolazione. In Italia 2% la percentuale contagi, circa 5200. I bambini sono dell’età prescolare, 50 primi giorni di vita. Per la quasi totalità contagio intra famigliare. Necessità di ricovero molto bassa, in Veneto solo 13, tutti ricoverati in reparti ordinari tranne uno che ha richiesto cure intensive. Quindi in reparti di pediatria e in un caso malattie infettive. Non si è registrato nessuno decesso. In Italia 4 decessi, a Padova sappiamo solo di 1 caso limitrofo al Veneto, un bambino con patologie gravi già esistenti. I dati confermano quello che avevamo imparato in Cina. L’infezione da Coronavirus ha un decorso diverso nei bambini rispetto agli adulti. Si aggravano meno, in forma meno grave. Solo il 10% manifesta forme gravi che necessita del ricovero. i bambini si ammalano meno, meno gravemente, hanno una forma lieve o asintomatica, un po’ di tosse e febbre bassa, diarrea e vomito, tutto si risolve rapidamente. PERCHE’ IL BAMBINO DI AMMALA MENO? Solo ipotesi e molti studi in corso. Infettività: il coronavirus per entrare nell’organismo deve legarsi a una proteina che nei bambini è immatura. Altra spiegazione i bambini sono esposti a più infezioni quindi c’è un meccanismo competitivo tra i virus che rallenta il coronavirus. Altra ipotesi la risposta del bambino alle infezioni. Il sistema immunitario è diverso dall’adulto c’è un’immunita innata. I bambini sono dei potenziali contagianti. Il problema si pone con bambini con malattie croniche preesistenti. Abbiamo avuto solo un bambino. Dagli Usa è arrivato un report su 48 bambini che indica che i decessi riguardano proprio i piccoli con malattie croniche pregresse. IL VIRUS SI TRASMETTE DALLA MAMMA AL NEONATO? Il virus non si trasmette dalla mamma al neonato e non si trasmette con il latte materno. A Padova abbiamo creato un reparto Covid per i bambini, ricoverati 6 degli 11 contagiati. Dieci mamme sono state interessate dal virus durante l’epidemia, una di questa ha partorito prematuramente, il bimbo è nato, sta bene, e nessuno dei nati è risultato positivo. RIAPERTURE DELLE SCUOLE E CENTRI ESTIVI Misurare la febbre quando entrano nelle strutture scolastiche? Anche sì, ma occorre valutare vantaggi e svantaggi, sono sufficienti i controlli a campione e allearsi con le famiglie affinché mandino i bambini a scuola in salute. SARA’ IMPORTANTE VACCINARE I BAMBINI? Occorre vaccinare i bambini contro l’influenza facilitante per gestire un eventuale ritorno del Coronavirus, perché è poco distinguibile dall’influenza.METTERE LA MASCHERINA? Sotto i 6 anni non va utilizzata, sotto i 2 anni puo’ essere dannosa. Occludere il cavo orale rende difficoltosa la respirazione e potrebbero anche soffocare. Tra i 2-6 anni veniva consigliata ma il bimbo non la sopporta la tocca e rischia di infettarsi piu’ che proteggersi. Sotto i 6 anni non vanno quindi utilizzate. Per i più grandi dall’età scolare deve essere educato alla mascherina pur sapendo del loro basso rischio di malattia ma vanno abituati. Quando? In condizioni di affollamento dove non ci sono le distanze dove non ci sono misure di prevenzione. Dotiamoli e aiutiamoli ad imparare ad utilizzarla. Sembra ragionevole che dove ci sia il distanziamento non sia necessaria quindi anche a scuola, quando va in bagno, in spazi comuni a ricreazione.NEL PERIODO DI QUARANTENA SONO AUMENTATI GLI INCIDENTI DOMESTICI.
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