Ci occupiamo oggi di un bellunese di adozione: Rodolfo Psaro, nato a La Spezia il 7 novembre 1892 e deceduto a Ciafa Gallina l’9 dicembre 1940, ottant’anni fa, del quale, dobbiamo dirlo, pochi sanno chi sia. Si tratta di un militare che fu, fra l’altro, valoroso comandante del 7. Reggimento Alpini, che venne insignito della medaglia d’oro al valor militare, alla memoria, per eventi che lo videro protagonista nella seconda guerra mondiale. Frequentato il liceo a Brescia, nel dicembre 1912 – lo ricorda la libera enciclopedia Wikipedia – si arruolò nel Regio Esercito in qualità di allievo ufficiale; assegnato al 92. Reggimento Fanteria, venne promosso sottotenente di complemento nel luglio del 1914; nuova assegnazione, stavolta al 77. Reggimento fanteria col quale partecipò alla Grande Guerra nella 7. Compagnia meritandosi la croce di guerra al valor militare sul campo il 12 ottobre 1916 essendo rimasto ferito durante un combattimento sul Veliki Kribak. Fu quindi promosso capitano nello stesso 1916 e dopo la fine del conflitto fu mandato in Albania (annotazione di Wikipedia: il primo reparto a sbarcare a Valona fu il battaglione “Feltre”, arrivato il 24 ottobre mentre i battaglioni “Cadore” e “Belluno” giunsero alla fine del mese di novembre) in forza ad un reparto d’assalto e venne insignito di una seconda croce di guerra al valor militare il 19 giugno 1920. Tornato in Patria, fu assegnato al Corpo degli Alpini prestando servizio per sei anni al 6. Reggimento Alpini. Nel periodo dal 1927 al 1930 frequentò i corsi della Scuola di guerra dell’Esercito venendo poi nominato Capo di stato maggiore al comando della divisione alpina Tridentina, fino alla nomina a tenente colonnello. Trasferito al 2. Reggimento Alpini ebbe la nomina a colonnello nel gennaio 1940 prestando poi servizio nel Corpo d’Armata alpino in qualità di Capo di stato maggiore. Con l’entrata in guerra dell’Italia, il 10 giugno 1940, partecipò alla operazioni sul fronte occidentale ed il 21 settembre dello stesso anno fu nominato comandante del 7. Reggimento Alpini e nel novembre successivo fu inviato sul fronte greco-albanese dove, alla testa dei battaglioni “Feltre”, “Cadore” e “Belluno” cadde in combattimento nella località Ciafa Gallina, nel pomeriggio dell’8 dicembre 1940 mentre coordinava di persona l’azione dei reparti ai suoi ordini. Va ricordato che, per onorarne la memoria, venne decretata la concessione della medaglia d’oro al valor militare e che le città di Belluno, Feltre e Brescia gli hanno intitolato altrettante vie. Ed ecco per concludere l’illustrazione di questa bella figura di soldato, le motivazioni delle onorificenze al valor militare che si è guadagnato Rodolfo Psaro: Medaglia d’oro: “Con i suoi battaglioni Feltre e Cadore sosteneva valorosamente e vittoriosamente l’urto di preponderanti forze nemiche. Nell’immediata azione di contrattacco, da lui sferrato e guidato con perizia e audacia per stroncare la baldanza nemica, cadeva colpito mortalmente, alla testa dei suoi magnifici alpini. Superba figura di soldato e di eroico comandante, esempio fulgidissimo di ardimento, sprezzo del pericolo e di obbedienza alla santa legge della patria. Albania – Ciafa Gallina dicembre 1940”. Croce di guerra: “Comandante di un plotone, sotto micidiale fuoco nemico incoraggiava i suoi uomini con esemplare sprezzo del pericolo, finché rimase gravemente ferito ad una gamba. Veliki Kribach, 12 ottobre 1916; oltre alla seconda Croce di guerra assegnatagli per i fatti di Valona del 19 giugno 1920, Rodolfo Psaro è stato insignito dell’onorificenza di Ufficiale dell’Ordine della Corona d’Italia. NELLE FOTO (Wikipedia, Renato Bona, Pietre della Memoria, sito Italiani in guerra): il colonnello Rodolfo Psaro; la tabella con il suo nome e la via che gli è stata intitolata dal Comune di Belluno; il suo monumento al primo piano della palazzina comando del 7. Alpini (opera con busto marmoreo, realizzata da G. Mannucci nel 1942); la cartolina stampata con la motivazione della medaglia d’oro al valor militare; il ricordo di Psaro da parte di Italiani in guerra.