il 70% dei positivi è asintomatico, l’età dei positivi s’abbassa a 40 anni. Se viene intercettato un vagone di stranieri positivi da noi, non possiamo considerarlo come focolaio veneto
VENEZIA Edizione straordinaria della conferenza stampa da Marghera, Zaia convoca la stampa e snocciola dati: 1.184.670 tamponi, 19.825 positivi (18 maggio erano 18.950), isolamenti 2.717 (maggio 3.870). Dimessi 3.741 (maggio 3.187). Ricoverati 114, dei quali 31 positivi (il 18 maggio erano 541, dei quali 263 positivi). Terapie intensive: oggi 6 e tutti negativi (il 18 maggio erano 51, 22 positivi). Decessi 2064, erano 1.803 il 18 maggio. i morti erano 1.803 e sono diventati 2.064: “Non sono tuttavia persone ammalate negli ultimi giorni, bensì situazioni critiche ci sono trascinate per settimane. Non a caso, i morti in ospedale erano 1.322 il 18 maggio e sono oggi 1.444: sono quasi tutti ricoverati di allora che purtroppo non ce l’hanno fatta”. In Veneto ci sono 38 focolai, 19 importati, il resto domestici, prima hanno subito una decelerazione, poi hanno ripreso a crescere, molti importati dall’estero. Si attende la validazione del tampone rapido, in vista dell’autunno. Esistono anche test di nuova generazione. Questa settimana sarà emessa una nuova ordinanza. Il Dpcm scade il 31 luglio, così come lo stato emergenziale: “Cercheremo di capire il Governo quali misure rinnoverà e se lo stato emergenziale sarà prorogato o meno. A breve sarà presentato il Piano di Sanità Pubblica 2020-2021”
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