BELLUNO L’associazione Belluno Alpina accoglie con favore la proposta dell’Unione Montana Feltrina di riattivare i fondi per lo sfalcio in montagna. “È necessario aiutare i privati e le associazioni nella manutenzione dei prati e dei boschi. Agricoltori, hobbisti e volontari hanno bisogno di un sostegno economico per un lavoro che non è solo di cura del territorio, ma è anche uno strumento contro lo spopolamento e l’avanzare del bosco: abbiamo un esempio a Borgo Valebelluna, che ha proposto un contributo per lo sfalcio dei prati privati con priorità alle aree sopra i 600 metri. Abbiamo visto in questi giorni il crescere delle predazioni dei lupi che mettono allo stremo allevatori e hobbisti, e se non c’è pulizia del territorio il moltiplicarsi degli animali selvatici è inevitabile. A questo si associa poi l’incremento delle zecche, con relativi gravi problemi sanitari”, spiega il presidente Gimmy Dal Farra. “In un’ottica ambientale ma non solo è quindi necessaria oggi più che mai l’istituzione di un consorzio forestale che si possa occupare unicamente e quotidianamente delle risorse boschive, da convertire in risorse economiche e turistiche”. Oltre al sostegno diretto, servono anche interventi da parte delle istituzioni, e Belluno Alpina ricorda i progetti necessari al comprensorio Quantin-Nevegal-Ronce-Valmorel: “Lanciamo un appello ai candidati alle elezioni regionali affinchè sposino e concretizzino questi obbiettivi. I tre comuni coinvolti e la provincia devono condividere un programma per l’area che parta dal progetto antispopolamento Ronce 2020, che deve essere ampliato all’intero comprensorio; vanno concretizzati al più presto, chiedendo anche allo stato le risorse necessarie, alcuni dei tanti progetti in gioco: la strada silvopastorale dal Nevegal che passa per Ronce e termina in Valmorel, il lago a La Grava che va realizzato entro l’autunno 2021 per non perdere altre stagioni, il percorso naturalistico per le famiglie. Arriverà il Giro d’Italia e dobbiamo presentarci al meglio, per questo Belluno Alpina è riuscita a mettere insieme sei comuni e condividere due tracciati diversi che sono al vaglio del governatore Zaia, e poi c’è il territorio perfetto per i grandi eventi in bicicletta come il cross country o il downhill..Bisogna muoversi in fretta su queste proposte, realizzandole in tempi brevi, per dare una risposta alle genti che vivono e lavorano sopra i 600 metri di quota; senza servizi, senza investimenti, senza aiuto per difendersi dall’avanzata del bosco ormai prossimo ai paesi, nel giro di pochi anni queste terre rischiano di essere abbandonate dalla gente, con importanti conseguenze economiche, sociali e ambientali”.