CANALE D’AGORDO Da Feder di Canale d’Agordo riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervento dell’operatrice turistica Annalisa Scardanzan dal centro della sua attività al Tabià.
AUDIO ALLA RADIO
di Annalisa Scardanzan
Cosa vedremo guardando indietro? Certamente ripenseremo al numero elevato di ospiti che sono arrivati nelle nostre valli, ai giorni di traffico, di code, di attese ma anche alle tante risate fatte per cercare di sdrammatizzare momenti non proprio facili, quando per cercare di far rispettare le regole anti covid siamo state offese, derise, sbeffeggiate e allora abbiamo reagito con gentilezza, con ironia, con decisione ma anche con sarcasmo perché altrimenti ci sarebbe stato da piangere. Sentirsi urlare contro perché stavamo invitando chi entrava ad indossare la mascherina non è stato piacevole, gestire il traffico in entrata ed uscita dal locale seppur piccolo, limitare gli accessi e restare sempre in guardia per garantire la sicurezza non ha mai fatto parte del nostro lavoro ma abbiamo affrontato anche questo. Qualcuno sperava che il Covid ci avrebbe resi migliori, più uniti, solidali: in molti casi è vero ma in certe persone ha del tutto eliminato il rispetto nei confronti del prossimo (effetto collaterale del virus non dichiarato dagli esperti). Centinaia di clienti si sono complimentati per come abbiamo gestito il lavoro in questo periodo, si sono sentiti tranquilli per la nostra “severità” ma purtroppo ci sono stati alcune persone, poche ma più che sufficienti, che ci hanno messo seriamente in difficoltà. E’ facile leggere notizie di contravvenzioni verso chi non rispetta le regole ma poco ho letto sulle difficoltà da parte degli operatori di far rispettare le disposizioni ai più reticenti, a chi nega l’esistenza del virus e in modo provocatorio entra e gira spavaldo senza mascherina costringendo chi lavora a richiedere l’uscita dal locale. Non fa piacere a nessuno essere insultato mentre fa il proprio lavoro con impegno e passione, ma siamo riuscite ad ironizzare anche su questo dopo un primo momento di scoramento, sperando ogni tanto di essere su “Scherzi a parte” per l’assurdità di certe situazioni. Non ci siamo mai arrese e dobbiamo solo ringraziare tutti i gentili ospiti che sono sono stati da noi, che pazientemente hanno rispettato le indicazioni anti-covid, che hanno anche accettato di cenare un po’ prima la sera per permetterci di terminare il servizio ad un orario accettabile per poter poi provvedere all’igienizzazione del locale e rientrare a casa a togliere finalmente la mascherina dopo ore.
P.S. Perché ho sempre parlato al femminile? Perché lo staff era composto tutto da donne, più e meno giovani, che quotidianamente hanno dato il 100% alla faccia del virus e nonostante il virus, perché credere nel proprio lavoro, nel futuro, avere la certezza che tutto questo finirà e si tornerà alla normalità è quello che ci ha spinto ad andare avanti convinte per la nostra strada e a lottare anche con qualche persona meno educata. Per la prossima emergenza ci organizzeremo meglio scegliendo nello staff anche un bel buttafuori che ci guardi le spalle… mariti e fidanzati permettendo
disegno, dalla pagina facebook di Ariella Rossi