VENEZIA E’ di 1911 identificati e 8 denunciati il bilancio dei controlli della Polizia Ferroviaria per il Veneto nella settimana appena trascorsa; 186 sono stati i pattugliamenti nelle stazioni e 7 i servizi antiborseggio, attuati in abiti civili da personale della Squadra di Polizia Giudiziaria. In concomitanza con l’aumentato flusso di viaggiatori collegato al primo controesodo estivo, gli operatori Polfer hanno intensificato le misure di vigilanza e controllo negli scali ferroviari di competenza, soprattutto in quelli maggiormente interessati dal transito di passeggeri, dove è stata riservata una particolare attenzione anche al monitoraggio del rispetto della normativa anti contagio da COVID-19. Sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 8 persone: a Venezia è stato denunciato un cittadino rumeno, che era a bordo treno privo di mascherina. Ripreso dal capotreno, lo straniero lo ha afferrato e strattonato con forza. Gli Agenti della Sezione Polizia Ferroviaria di Venezia-Mestre hanno proceduto nei confronti di tre persone per rifiuto a declinare le generalità, per inosservanza della normativa sull’immigrazione e per inottemperanza all’obbligo di soggiorno. Nella stazione di Padova, un giovane originario del Gambia è stato indagato per il tentato furto di una bicicletta e una 27enne nigeriana, priva di documenti identificativi, per essersi rifiutata di declinare le proprie generalità. Un italiano di 56 anni è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per atti osceni compiuti a bordo treno, nei confronti di una giovane passeggera. Nella stazione di Treviso, è stato denunciato un 44enne residente in provincia di Venezia perché si è impossessato della borsa dimenticata in stazione da una viaggiatrice. Le indagini, svolte anche con il supporto della visione delle telecamere, hanno consentito agli Agenti di individuare il responsabile e procedere nei suoi confronti; il maltolto è stato restituito alla legittima proprietaria, integro del suo contenuto.