Diligentemente, l’arcidiacono della Basilica di Belluno, monsignor Attilio Zanderigo Jona, ha affisso appena oltre la porta laterale di sinistra della cattedrale-basilica e nella bacheca esterna, all’ingresso di destra, un avviso ai fedeli per ricordare tre anniversari che ricorrono in questi giorni: uno fa riferimento ad un evento lieto (ma durerà purtroppo solo 33 giorni!) e gli altri due tristi. Si tratta dell’ascesa sul soglio di Pietro, il 26 agosto 1978, di Albino Luciani, patriarca di Venezia, divenuto pontefice col nome di Giovanni Paolo I; quindi dell’anniversario della scomparsa, il 27 agosto, del vescovo Gioacchino Muccin; e dell’anniversario della morte, il 28 agosto, del vescovo Maffeo Ducoli; nel ricordo dei due presuli verranno celebrate messe alle 18,30 nella stessa cattedrale. Per Luciani c’è invece un nutrito programma di iniziative, non solo religiose, nel paese natale. ALBINO LUCIANI, il secondo papa bellunese della storia dopo Gregorio XVI, è stato il 263. Vescovo di Roma e Palpa della Chiesa cattolica, finora l’ultimo di nazionalità italiana; quinto sovrano dello Stato della Città del Vaticano, accanto agli altri titoli connessi al suo ufficio. Nato il 17 ottobre a Canale d’Agordo, è mancato nel Palazzo apostolico di Città del Vaticano il 28 settembre 1978 dopo soli 33 giorni di pontificato. Era stato infatti eletto nel pomeriggio del 26 agosto. Appartenente alla diocesi di Belluno e Feltre, era stato nominato vescovo di Vittorio Veneto da Papa Giovanni XXIII e consacrato dallo stesso pontefice il 27 dello stesso mese, quindi creato cardinale il 5 marzo 1973 da papa Paolo VI, i due pontefici che il “Papa bellunese del sorriso” aveva voluto ricordare quando assunse il nome di Giovanni Paolo I. GIOACCHINO MUCCIN: era nato il 25 novembre 1889 a Casarsa della Delizia (Diocesi di Concordia) in Friuli; è mancato il 27 agosto 1991. Fu nominato vescovo il 19 maggio 1949 da Papa Pio XII e consacrato dall’arcivescovo Giovanni Costantini il 19 giugno 1949. Durante la Grande Guerra – come ricorda il sito chiesabellunofeltre – fu uno dei “Ragazzi del ‘99”; venne ordinato sacerdote nel 1923 e fu parroco a Castelnuovo del Friuli, insegnante nel seminario e assistente dell’Azione cattolica; fu quindi arciprete di San Marco a Pordenone e nel 1949 vescovo di Feltre e Belluno: 26 anni di intensa proficua attività; a lui si deve la proposta di nomina a vescovo di Albino Luciani. Ma si ricordano anche la formazione di nuove parrocchie, la rifondazione dei seminari, dell’istituto Sperti, la Casa del clero, la realizzazione del centro Giovanni XXIII. Visse con profonda partecipazione momenti tragici per il bellunese e la sua gente come la catastrofe del Vajont, la tragedia di Mattmark e la disastrosa alluvione del novembre 1966. Dopo le dimissioni per limiti d’età fu ospite a San Pietro di Feletto per 16 anni nella villa del Patriarcato di Venezia fino al 27 agosto 1991 quando sopravvenne la morte. La salma, per espressa volontà del presule, è tumulata nel cimitero delle vittime del Vajont, a Longarone. MAFFEO DUCOLI: era nato a San Mauro di Saline in provincia di Verona il 7 novembre 1918; ordinato sacerdote il 30 maggio 1942, era stato alunno del Pontificio seminario lombardo dal 1943 al 1945 conseguendo la laurea in ‘utroque iure’ alla Pontificia università lateranense. Il 22 aprile 1967 la nomina a vescovo ausiliare di Verona (titolare di Fidene) ricevette l’ordinazione episcopale dal vescovo Giuseppe Carraro. E’ del 7 ottobre 1975 la nomina a vescovo delle diocesi di Belluno e Feltre. Di Ducoli si ricorda l’impegno per la realizzazione di importanti progetti quali il restauro della Cattedrale, del Villaggio San Paolo a Cavallino, della Villa gregoriana a San Marco di Auronzo; si prodigò inoltre per la costruzione del centro di spiritualità e cultura “Papa Luciani” di Col Cumano a Santa Giustina e del santuario Santa Maria Immacolata Nostra signora di Lourdes sul col Nevegal. A lui si deve l’avvio della missione di Sakassou in Costa d’Avorio. Il 26 agosto 1979 accompagnò Giovanni Paolo II nella storica visita alla terra natale del predecessore: Canale d’Agordo, in Marmolada, a Belluno e ricevette il pontefice in occasione delle sue vacanze in Cadore, a Lorenzago. Il 21 gennaio 1996 concluse per limiti d’età il servizio episcopale in diocesi. Cessò di vivere a Negrar, nel veronese, il 28 agosto 2012, a 93 anni di età. La salma è tumulata nella chiesa campestre di San Maurizio, a Breno in Val Camonica.
NELLE FOTO (Wikipedia, sito chiesabellunofeltre): l’annuncio dei tre anniversari; Albino Luciani il “Papa bellunese del sorriso”; il vescovo Gioacchino Muccin; il vescovo Maffeo Ducoli.