BELLUNO ««Va tutto a raccomandazioni, diffamazioni e faide: il Catullo è la scuola dei pugliesi…. i professori sono del sud che, si sa, impongono la mentalità mafiosa anche nei piccoli ambienti», una delle tanti frasi pesante, denigratoria, pubblicata su google contro l’Istituto Catullo. La “leonessa da tastiera” era tranquilla nascosta nel nomignolo Fiori di pesco, ma Daniela Cherchi, studentessa del serale non aveva fatto i conti con gli inquirenti che sono risaliti alla sua vera identità, è accusata di diffamazione aggravata rischia la condanna e di dover pagare un risarcimento al dirigente scolastico e a un’insegnante, che si sono costituiti parte civile. La prima udienza è stata fissata per il 28 gennaio. La recensione è ancora in rete con 12 mi piace. Il messaggio è lungo e intriso di offese verso insegnanti, bidelli ma anche colleghi studenti.