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LIVINALLONGO Ieri commovente tumulazione al sacrario di Salesei dei resti dei tre caduti recuperati in zona Col Di Lana ,Marmolada, Costabella, alla presenza delle autorita’ militari di ogni arma ,del sindaco di Livinallongo Leandro Grones , e con la partecipazione numerosa della popolazione locale e non .
foto GIUSEPPE TEZA FACEBOOK
IL MATERIALE A SOT COLARU’ PER ROCCA PIETORE
LA CURIOSITA’
SAN TOMASO Quando ieri gli abitanti di Sot Colarù hanno notato il materiale depositato a bordo strada hanno subito sperato “Finalmente si rimette in ordine la vecchia regionale 203 agordina chiusa dai giorni di Vaia”. Guardando più attentamente tra putrelle in ferro e reti di protezioni gli stessi abitanti della frazione hanno poi scorso un cartello inequivocabile “Rocca Pietore” e il sogno di vedere i cantieri lungo la strada sono improvvisamente svaniti. “Infatti – chiarisce da Rocca Pietore il sindaco Andrea De Bernardin – quel materiale è destinato a questo Comune per le opera valanghive di cui riferiro’ domani in consiglio comunale”
SE DEMONTEGHEA 2020 MINUTO PER MINUTO CON LA COLLABORAZIONE DI SILVANO SAVIO
GUARDA I VIDEO DALLA PIANA DI FALCADE, IMMAGINI, COMMENTI, INTERVISTE….
SE DESMONTEGHEA 2020, DUE GIORNI DI TRADIZIONE – PAGINA IN AGGIORNAMENTO
PER CHI VIAGGIA
SR 203 AGORDINA Fino al 30 settembre, dalle 8 alle 17, sabato e domenica esclusi, senso unico alternato regolato da semaforo in località Listolade di Taibon Agordino per asfaltatura tratti interessati dalla posa della fibra ottica REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten e tra La Stanga e Candaten con movieri dalle 7.03 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
PROVINCIALE 35 – LASTE
Per allargamento della sede stradale in località Laste di Sopra limitazioni al transito fino al 15 ottobre esclusi festivi e prefestivi, brevi interruzioni durata massima di 15 minuti tra le 8 e le 12 e tra le 13 e le 17. Negli altri orari semaforo e senso unico alternato
ROCCA PIETORE Gestione Servizi Pubblici informa che a ROCCA PIETORE in località SAVINER DI CALLONEGHE, MASARE’, BADIOT, LE PALE e SOPRACORDEVOLE l’acqua erogata dall’acquedotto non è potabile e può essere usata per scopi alimentari SOLO PREVIA bollitura. GSP ha, comunque, già adottato le necessarie misure per la disinfezione dell’acqua presente nei serbatoi e nella rete idrica con l’aggiunta di cloro. Ulteriori informazioni saranno fornite nei prossimi giorni.
DECEDUTO L’IMPRENDITORE VENEZIANO IN TRASFERTA VERSO ALANO
ALANO DI PIAVE Era partita da Jesolo per raggiungere la provincia bellunese, un malore lo ha fermato per sempre. L’uomo, secondo i sanitari è morto per arresto cardiocircolatorio, dunque per cause natuali. Si chiamava Renato Cattai, 64 anni nato e residente a Jesolo, presidente di Federconsorzi e gestore delll’Hotel Palm Beach di vial Oriente. Sul posto sono stati chiamati i Carabinieri, lungo la provinciale 10 in direzione di Alano Monte Tomba. Il decesso dell’uomo risale alle 16.30 di ieri.
MOTOCICLISTA FERITO SULLA RIVA DEL BOSCON
BELLUNO Nello scontro sulla riva del Boscon, ieri mattina, ha avuto la peggio il motociclista finito nel prato a bordo strada. L’urto con un’auto in uscita da uno stop. Per il centauro il trasporto per accertamenti all’ospedale di Belluno, sul posto la Polizia Locale. Inevitabile i disagi al traffico con lunghe code in entrambi i sensi di marcia.
SOCCORSO ALPINO A VOLTAGO PER UNA DONNA IN DIFFICOLTÀ
VOLTAGO Ieri alle 13.40 circa il Soccorso alpino di Agordo è stato allertato per intervenire in supporto all’ambulanza lungo la strada che porta a Malga Agner, dove un’escursionista era scivolata riportando un probabile trauma alla caviglia. Caricata a bordo, la donna è stata accompagnata in ospedale.
RAGAZZA IN IPOTERMIA, MUORE IL CANE. ESCURSIONISTI SBAGLIANO A CALCOLARE I TEMPI E FINISCONO NELLA NEVE, SOCCORSI NELLA NOTTE
COMELICO Venerdì alle 23 il Soccorso alpino della Val Comelico è stato attivato a seguito della chiamata di due escursionisti. I due, A.S., 27 anni, di Mogliano Veneto (TV), lui, e V.F.M., 32 anni, di Gardone Val Trompia (BS), lei, erano d’accordo che si sarebbero trovati alle 17 a Malga Silvella, per percorrere da lì il sentiero che porta al Filmoorstandschützenhütte, rifugio di Kartitsch dove avrebbero passato tre giorni. La ragazza è arrivata in ritardo e la coppia è partita, assieme al cagnolino di lei, verso le 19. Durante il tragitto, ben conosciuto da lui, è iniziato a nevicare. I due hanno quindi contattato una prima volta i soccorsi, per dire che comunque avrebbero proseguito da soli, e una seconda volta poco dopo per informare che si trovavano a 150 metri di dislivello dalla forcella al confine con l’Austria. Il Soccorso alpino ha quindi chiesto al ragazzo di avvertire una volta arrivati. A mezzanotte e un quarto però le squadre sono state allertate dall’escursionista perché avevano deciso di non proseguire e di rientrare dal Comelico, dalla Casera Pian Formaggio. Sei soccorritori più due del Sagf hanno quindi percorso in jeep i 10 chilometri che separano Sega Digon dalla Casera e hanno poi proseguito a piedi. Quando li hanno raggiunti poco sopra, la ragazza era in ipotermia e il suo cagnolino privo di vita a causa del freddo. Accompagnata alla jeep, l’escursionista è stata poi trasportata all’ambulanza diretta all’ospedale. L’intervento si è concluso passate le due.
IL LUPO SI MANGIA DUE CAPRE
BORGO VALBELLUNA Il predatore ha colpito nella proprietà di Carlo Savaris, a Carine di Mel, come ad agosto dove aveva pranzato con un asino ferendo una capra.. Di una delle capre, è rimasta soltanto la testa, l’altra è stata straziata. Gli animali erano custoditi all’interno di un recinto con rete non è elettrificata alta un metro, risultata insufficiente.
STEFANO DA ZANCHE: DAGLI AMICI DELLA PIAZZA ALLA LISTA PER GUIDARE IL COMUNE
GOSALDO Ai microfoni di Radio Più Stefano Da Zanche ringrazia la sua gente che ha lo sotenuto e stimolato per potare avanti le iniziative previste nel programma elettorale.Il grande amore per il paese che nasce dagli Amici della Piazza.
STEFANO DA ZANCHE
PAOLO FRENA, AL QUARTO IMPEGNO “APRENDO AI GIOVANI, DI TALENTO CHE HANNO PORTATO QUALITA’ E COMPENTENZE”
COLLE SANTA LUCIA Prima intervista del nuovo mandato al sindaco di Paolo Frena, riconfermato alla guida del Comune con un risultato ancora migliore del precedente. Il dopo vaia e l’emergenza Covid, fondi di confine e Referendum, grandi eventi e sviluppo del territorio.
A MASARÈ NASCERÀ UN’AREA RIPOSO
di Gianni Santomaso
IL BARD TIRA LE SOMME SULL’ULTIMA TORNATA ELETTORALE
BELLUNO Il movimento Belluno Autonoma Regione Dolomiti analizza a mente fredda i risultati delle ultime elezioni regionali che l’hanno visto impegnato a sostegno di Simonetta Rubinato: «Quello uscito dalle urne venete è un impegnativo mandato al Presidente Zaia. – commenta il presidente Andrea Bona – I veneti e i bellunesi vogliono il riconoscimento costituzionale della loro autonomia, sancita dal referendum del 2017, ed evidentemente lo vogliono a qualunque costo, visti i risultati ottenuti anche nella nostra provincia». «Il voto di domenica e lunedì ha di fatto creato un partito territoriale autonomista; – continua Bona – bisognerà vedere se Zaia avrà il coraggio di portare avanti con decisione le richieste dei veneti, scardinando l’attuale sistema che non porterà alcuna autonomia al Veneto e tanto meno alla Provincia di Belluno. Se dovesse finalmente intraprendere la strada che porta all’autonomia bellunese, siamo pronti a collaborare». Ad analizzare il voto a livello provinciale è invece Marinella Piazza: «La nostra partecipazione a questa tornata è stato un grande esempio di democrazia: visti i tempi ristretti, credo non si potesse fare di più. Non dimentichiamo che la lista Rubinato è stata l’unica a riuscire a raccogliere le firme in tutte le province venete, e l’unica a riuscirci a Belluno, in un periodo complicato per la montagna come quello a cavallo di Ferragosto. Nonostante tutto, abbiamo ottenuto il miglior risultato tra tutte le province venete e abbiamo raccolto consensi in quasi tutto il Bellunese, fatta eccezione per soli due comuni. Grande riscontro abbiamo ottenuto in Cadore, nello Zoldano e in Agordino, cioè in quella montagna meno “sponsorizzata” ma che vive quotidianamente i problemi e i disagi delle terre alte. È un risultato dal quale ripartire con la consapevolezza che c’è ancora spazio per una politica realmente vicina al territorio».
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PRONTA AD APPROVARE IL DUP, LA VARIANTE DEL PAT E METTERE MANO AI REGOLAMENTI
FALCADE Domani alle 17.30 consiglio comunale convocato dal sindaco Michele Costa. All’ordine del giorno l’approvazione della prima variante del Piano di Assetto del Territorio, del nuovo regolamento edilizio e del Documento Unico di Programmazione per il triennio 2020-23. All’ordine del giorno anche una variazione al bilancio e la convenzione con la Provincia per l’uso della struttura Polifunzionale “Dolomiti” da parte dell’Istituto Professionale di Stato (alberghiero).
UN ALTRO CONSIGLIO CON NUMEROSE INTERROGAZIONI DELLA “MINORANZA”
ROCCA PIETORE Da quando il consigliere Diana Iraci Borgia ha abbandonato il gruppo di governo nel quale era stata eletta (con il sindaco De Bernadin) i consigli comunali si sono allungati e non di poco. E’ la conseguenza delle numerose interrogazioni che vengono presentate unitamente a quelle del gruppo di opposizione “Uniti per la Montagna”. Nel consiglio di domani alle 17 ben otto (un reiterata). I quesiti su: recupero zone boschive oggetto di schianti, sistemazione area Ru da Molin a Santa Maria delle Grazie, lavori sul Cordevole a Saviner, lavori di messa in sicurezza della zona a valle degli skilift in zona Crepe Rosse, Tabià Palazza, Valon d’Antermoia, avanzamento dei lavori nei Serrai di Sottoguda, , ponte sul Pettorina a Palue, infine interpellanza su un manufatto per il ricovero dei mezzi a ridosso della provinciale 641. Reiterata invece l’interrogazione sulla messa in sicurezza del Ru Sass Negher in località Col di Rocca. All’ordine del giorno, invece gli altri punti: approvazione dei regolamenti ediizi e per lo svolgimento delle sedute in video conferenza; variazione al bilancio, assestamento di bilancio e compenso del revisore dei conti.
DI GIANNI SANTOMASO
NUOVE DELEGHE PER L’ASSESSORE FRANCESCO MARTINI
LIVINALLONGO Mercoledi alle 17.30 consiglio comunale convocato dal sindaco Leandro Grones. All’ordine del giorno il mutamento di destinazione di alcuni terreni di uso civico per la creazione di un tracciato free ride per moutain bike tra Arabba e Portavescovo e tra Bec de Roces e Plan Boè. Alienazione terreno comunale a Cernadoi.Variazioni al bilancio, approvazione bilancio dell’azienda speciale Fodom Servizi, approvazione del regolamento generale delle entrate. Il sindaco comunicherà al consiglio comunale le nuove deleghe attribuite all’assessore Francesco Martini.
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE RIAPPROVA IL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE CON LE PRESCRIZIONI ULSS
ALLEGHE Nel consiglio comunale di mercoledi alle 20.30 in Municipio, il sindaco di Alleghe Danilo De Toni metterà ai voti l’approvazione del regolamento edilizio. All’ordine del giorno le variazioni al bilancio e anche la presa d’atto del documento unico di programmazione
IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO
L’UNIONE MONTANA ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO
AGORDO Domani alle 20.30 in Sala Don Tamis consiglio dell’Unione Montana Agordina. In discussione l’approvazione del bilancio 2019, la convenzione con l’Unione Montana Valbelluna per l’integrazione e la razionalizzazione delle rispettive attività sul territorio, l’approvazione dello schema di convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria, la presentazione del Dup e le modifiche allo statuto.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
FOCOLAIO IN COMELICO, ALTRI 5 POSTIIVI. S’ALLARGA L’EPIDEMIA
SONO 13 I NUOVI POSITIVI IN ULSS 1 DOLOMITI. 5 DAL FOCOLAIO DEL CADORE, 3 IN UNA FAMIGLIA E 2 DIPENDENTI DI UNA AZIENDA BELLUNESE
BELLUNO Le ultime ore di attività laboratoristica hanno registrato 13 nuove positività: tre a carico di un nucleo familiare già preso in carico in quanto contatti di caso; due dipendenti di una azienda del territorio individuati nell’ambito del piano di prevenzione dell’azienda stessa: isolati i due soggetti e quarantenati i contatti; una ragazza residente in provincia individuata nell’ambito dei controlli sui contatti di caso di un focolaio fuori provincia; un uomo di rientro dalla Polonia; un uomo contatto di caso positivo rientrato da altro stato (Ucraina); cinque soggetti, contatto di caso afferenti al focolaio che interessa i Comuni di San Pietro e Santo Stefano di Cadore. Focolaio Comuni di San Pietro e Santo Stefano di Cadore Nell’ambito del focolaio che interessa i due comuni del Comelico, è stata rilevata la positività di un’alunna frequentante la scuola elementare di Santo Stefano, contatto di caso positivo familiare in isolamento da sabato scorso. Il Dipartimento di Prevenzione ha attivato il protocollo scuola, disponendo la quarantena dei compagni di classe della bambina e degli insegnanti della classe stessa. Questi soggetti, come da protocollo, saranno sottoposti a tampone. Oltre a ciò, per massima precauzione e per approfondimento conoscitivo, sono stati programmati per domani mattina tamponi aggiuntivi per tutti gli altri alunni della scuola elementare di Santo Stefano di Cadore, nonchè al personale scolastico. Particolare attenzione sarà posta alla classe prima della scuola elementare che svolge alcune attività interclasse con la classe quarta frequentata dalla bambina positiva. Nella tarda serata di ieri, è giunta fortunamente notizia che tutti i tamponi eseguiti tra i bambini e il personale della scuola materna di Campolongo, in seguito alla positività di una maestra, sono risultati negativi. Pur tuttavia, sempre a scopo precauzionale e conoscitivo, domani saranno sottoposti a tampone tutti gli altri soggetti frequentanti questa scuola. Si ricorda che domani sarà effettuata, a scopo conoscitivo, una prima indagine con tamponi anche su soggetti asintomatici e non in quarantena (quindi non contatti stretti dei positivi) appartenenti alle 7 classi di nascita più rappresentate nella casistica relativa ai due contesti comunali (dal 1950 al 1954 a S. Pietro di Cadore; 1972-1973 in entrambi i comuni), in base all’ analisi epidemiologica dei casi. I cittadini residenti nei due comuni e appartenenti alle classi di età individuate, circa 300 persone, sono attesidomenica 27 settembre a Santo Stefano in Piazza Papa Luciani (localizzazione decisa dal Comune per ragioni logistiche) dalle 9.30 alle 12.30 per effettuare un tampone standard di controllo in modalità drive-in. Le persone dovranno presentarsi in auto munite di tessera sanitaria elettronica. Chiaramente non sono stati chiamati ad eseguire il test o soggetti già isolati o quarantenati, per i quali sono attivi i percorsi di analitici personalizzati. Tamponi per bambini, ragazzi e adulti sintomatici frequentanti la scuola Ridotto, nella giornata odierna, l’afflusso ai tamponi drive-in dei soggetti sintomatici frequentanti la scuola. Complessivamente sono stati eseguiti, in modo regolare ed ordinato, 83 tamponi a Belluno e 55 Feltre, per un totale di 138 tamponi. Si ricorda che i drive-in di Belluno e Feltre sono attivi anche oggi, con accesso libero, dalle 8.30 alle 12.30. Da lunedì 28 settembre opereranno per i tamponi per bambini, ragazzi e adulti frequentanti la scuola anche i drive-in di Caprile e Tai di Cadore: CAPRILE lunedì, mercoledì, venerdì – dalle 17.00 alle 19.00: TAI martedì, giovedì, sabato – dalle 17.00 alle 19.00.
OGGI SCREENING A SANTO STEFANO E SAN PIETRO DI CADORE
BELLUNO L’Ulss Dolomiti, in accordo con le amministrazioni comunali di Santo Stefano e San Pietro di Cadore, oggi eseguirà un tampone di screening , a scopo conoscitivo, a due gruppi di cittadini individuati attraverso un’analisi epidemiologica della casistica relativa alle positività COVID. Nelle ultime due settimane, infatti, nei due comuni di San Pietro e Santo Stefano di Cadore, è stata registrata dall’unità di crisi del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti, una crescente evidenza di positività Covid. I casi sono generalmente paucisintomatici o asintomatici, con un’unica persona ricoverata in Malattie Infettive all’ospedale di Belluno, affetta da importanti patologie di base. Per ciascun caso confermato sono state condotte tutte le azioni di sanità pubblica previste dal protocollo (contact tracing, misure contumaciali, provvedimenti su luoghi di aggregazione, ecc.).
CHIRURGIA BARIATRICA: NUOVE PROSPETTIVE PER LA CHIRURGIA DEL SANTA MARIA DEL PRATO
FELTRE Primo intervento di chirurgia bariatrica all’Ospedale di Feltre. E’ stato esgeuito con successo nelle scorse settimane dall’èquipe del Santa Maria del Prato dopo aver messo a punto un percorso multidiscliplinare di terapia dell’obesità. L’obesità è una delle patologie più diffuse, al punto da essere considerata quasi un’epidemia tra i paesi industrializzati e in quelli in fase di evoluzione tecnologica. I tassi di incidenza sono infatti in rapida crescita e raggiungono anche il 70% della popolazione adulta. L’obesità impatta per oltre 8 miliardi di euro/anno in Italia per assistenza sanitaria e per inabilità al lavoro. È riconosciuta come una malattia ad andamento cronico ed è uno dei maggiori fattori determinanti in molte malattie non trasmissibili come il diabete mellito non insulino-dipendente e malattie coronariche, ma anche incrementa il rischio di disturbi biliari, di alcuni tipi di cancro, di disordini muscolo scheletrici e respiratori. I problemi legati all’obesità non vanno sottovalutati: per esempio, sono in crescita I pazienti con patologie respiratorie legate all’obesità come le apnee notturne, legate all’incapacità dell’organismo di respirare “schiacciato dalla mole”. L’opzione chirurgica si prende in considerazione in caso di grave obesità ovvero nei casi contraddistinti da un BMI (rapporto peso/altezza) maggiore di 40 o quando l’obesità è accompagnata dalla presenza di altre patologie come ad esempio diabete, ipertensione, apnee notturne, gravi malattie osteo-articolari o cardiopatie importanti. La chirurgia bariatrica è attualmente l’unico mezzo terapeutico efficace a lungo termine nell’indurre un calo ponderale soddisfacente e definitivo per il controllo o per la risoluzione, delle complicanze dell’obesità. La drastica perdita di peso conseguente ad un intervento di chirurgia bariatrica si accompagna infatti, nella maggior parte dei pazienti, alla normalizzazione della pressione arteriosa, alla diminuzione del rischio di coronaropatie, al miglioramento del diabete, della sindrome delle apnee notturne. L’obiettivo della chirurgia dell’obesità (detta anche chirurgia bariatrica) è quindi non solo la riduzione ed il mantenimento del peso corporeo ma anche la prevenzione e il trattamento delle complicanze, e più in generale il miglioramento della qualità della vita. Al Santa Maria del Prato, che può contare sul nuovo e tecnologico blocco operatorio inaugurato e operativo dall’estate, è stato concretizzato un percorso multidisciplinare che vede la partecipazione attivata e coordinata di diversi speciliasti: dalla dietista alla endocrinologa e agli internisti, dal chirurgo allo pnuemologo e all’anestesista per una presa in cura a tutto tondo delle problematiche legate all’obesità. L’equipè multidiscliplinare può contare su una specialista endocrinologa, afferente al Dipartimento di area medica, Anna Altomari, con un master in trattamento dell’obesità. Il servzio di dietetica, inoltre, segue il paziente con un iter dietetico specifico, già alla comparsa dei primi disturbi legati all’obesità e lo accompagnamo in tutto il percorso di cura, compresa la gestione dopo la terapia chirurgica. «Abbiamo recepito l’urgenza di dare una risposta concreta a questi pazienti, sempre più numerosi nella nostra comunità e abbiamo messo in campo le nostre conoscenze di chirurgia del tratto gastroenterologico miniinvasivo», spiega il chirurgo Federico Coppa, «La chirurgia bariatrica, infatti, si avale della chirurgia laparoscopica e grazie alla nostra disponibilità di tecnologia laparoscopica all’avanguardia, ci viene naturale eseguire queste procedure. Ovviamente nulla di tutto questo si potrebbe fare, se non ci fossero le competenze multispecialistiche che offre il nostro ospedale a partire dalla Rianimazione e terapia Intensiva». Fondamentale, infatti, garantire la corretta gestione delle vie aeree per tutto il periodo peri-operatorio in questi pazienti così complessi. L’avvio della chirrugia bariatrica rappresenta un’innovazione e un investimento per la salute, che si è potuta realizzare grazie alle competenze dei professionisti, al lavoro di squadra e alle disponibilità di alta tecnologia al servizio dei cittadini.
LO SKI COLLEGE VENETO DI FALCADE VUOLE CONTINUARE AD ALZARE L’ASTICELLA
FALCADE «Vogliamo continuare ad alzare l’asticella e far sì che i nostri ragazzi possano raggiungere obbiettivi sempre più ambiziosi sia nello sci sia nello studio». Così Luca Marchetto alla presentazione, sabato 26 settembre al PalaFalcade, della stagione 2020-2021 dello Ski College Veneto di Falcade, la struttura che presiede e che ospita oltre sessanta sciatori-atleti, provenienti da diverse regioni d’Italia e impegnati nello snowboard, nello sci di fondo e nello sci alpino. «Abbiamo avuto, pur contenuto, un incremento di iscritti e questo non può che farci piacere e renderci ancor più consapevoli della bontà della nostra proposta» ha sottolineato Marchetto che ha messo in evidenza pure come gli ottimi risultati ottenuti in ambito agonistico siano stati affiancati da altrettanto buoni riscontri in ambito scolastico. «Per il futuro stiamo lavorando, insieme al comune di Falcade e all’istituzione scolastica, per un ampliamento dell’offerta formativa» ha aggiunto il presidente dello Ski College. «Per la stagione 2020-2021 vogliamo confermare gli ottimi risultati che hanno caratterizzato le ultime annate, con l’auspicio, naturalmente, che tutto possa svolgersi senza intoppi. Da parte nostra, ogni misura è stata adottata per garantire la sicurezza. I ragazzi hanno iniziato a lavorare e stanno lavorando in maniera intensa, sotto la guida di uno staff tecnico preparato, motivato, appassionato». Il positivo connubio tra sport e studio è stato sottolineato anche dal presidente del comitato regionale veneto della Federazione italiana sport invernali, Roberto Bortoluzzi, dal sindaco di Falcade, Michele Costa, e da Claudio Magalini, dirigente scolastico del Follador-De Rossi, l’istituto con il quale lo Ski College ha stretto da tempo una convenzione e che dà la possibilità agli studenti – sciatori di scegliere tra istituto tecnico tecnologico, istituto tecnico economico, liceo scientifico, liceo scientifico sportivo e istituto professionale. Diversi sono stati gli atleti premiati per i risultati della scorsa stagione. Per lo sci di fondo un riconoscimento è andato ad Andrea Zorzi, junior azzurro di interesse nazionale, e a Elia Barp, medaglia di bronzo in staffetta alle Olimpiadi giovanili di Losanna, oltre che della Coppa Italia e di diversi titoli italiani della categoria Aspiranti. Per lo snowboard è stata premiata Isabel Murer, protagonista in Coppa Europa, mentre per lo skiroll Riccardo Munari, atleta entrato nella nazionale juniores. Due i ragazzi dello sci d’erba: Gabriel Bonaldi e Nicolò Pettini, entrambi nel gruppo azzurro osservati. Sei i premiati per lo sci alpino: Gianlorenzo Di Paolo, Aurora Zavatarelli, Alessandro Zanni, Federica Lani e Giovanni Franzoni. Questa la composizione dello staff tecnico dello Ski College 2020-2021. Fondo: Omar Genuin. Snowboard. Maurizio Rudatis e Boris Del Negro. Alpino: Gianpietro Carli, Roberto Daniele, Simone Manfroi, Roberto Parissenti, Davide Raineri, Mattia Turra, Gilberto Xaiz. Preparatori atletici: Riccardo Marchetti e Davide Raineri.
DILLO A RADIO PIÙ…LA ROTONDA IN VIA VITTORIO VENETO A BELLUNO
BELLUNO Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera riguardante la rotonda Via Vittori Veneto a Belluno
LA LETTERA
La rotonda in corso di realizzazione lungo la via Vittorio Veneto, viene presentata alla città di Belluno come un intervento di riqualificazione “compensativa” . Nello specifico, vuole essere un intervento di: “…miglioramento della segnalazione e riqualificazione dei passaggi pedonali, abbattimento delle barriere architettoniche, riqualificazione delle fermate dei bus, rifacimento delle pavimentazioni dei marciapiedi.” Detta rotatoria, viene a collocarsi su di un trafficatissimo asse viario nei pressi di un luogo, destinato ad accogliere una nuova attività economica. In soldoni, un ennesimo centro commerciale. L’esigenza della modifica stradale, si rende necessaria per agevolare la circolazione in loco, a causa di un prevedibile incremento di traffico automobilistico. A giudicare da come stanno andando le cose, forse, questo progetto per effetto della pandemia o per un difetto di trasparenza, finora, non deve essere stato molto attenzionato. Lo stesso autore del monumento in piazza De Luca, solo ora, a lavori avanzati, si accorge del colpo di spugna che è stato dato alla sua opera. Per la verità, il Comune di Belluno non è nuovo di azioni come questa. Aveva già dato segno di stancarsi presto delle opere d’arte che commissiona, e i cittadini lo lasciano fare. Circa un decennio fa, ricordo, l’opera di Arnaldo Pomodoro, “Novecento”, è stata acquistata e poi venduta, senza che alcuno se ne dolesse o battesse ciglio. Ora ci risiamo ancora, spiana la “firmata” opera, stranamente trascurata, di piazza De Luca e dei suoi alberi che l’adornavano. Forse, cancellando anche la segnalazione di uno dei 22 punti geodetici, parte dell’intera rete plano-altimetrica nazionale (13.000 punti in tutto, dell’attuale rete viaria italiana). Nella premessa progettuale di questo intervento, che modifica pesantemente la destinazione dei luoghi, si accosta al progetto una reclamizzata messa in sicurezza. Il che fa pensare a chissà quale “pericolo” da scongiurare. Il timore che si legge, però, nei principi della riqualificazione invocata, sembra riconducibile alle previsioni d’incremento della mobilità urbana in prossimità dell’area da trasformare. Se tale era la preoccupazione, non si capisce perché si è consentito un ulteriore insediamento commerciale che sappiamo letale per il mantenimento degli esercizi di vicinato, da sostenere (“a parole”). Non a caso nello studio della progettazione non si coglie un qualche accenno al bisogno di un piano commerciale per tutto l’hinterland bellunese. Una scelta politica non certo favorevole per un territorio come quello di Belluno, già penalizzato perché insieme di piccoli nuclei abitati che avrebbero necessità di una “ricucitura” urbana. E non è solo questo che peggiorerà i dintorni dell’ex piazza De Luca. Forse non si è pensato che il rallentamento dei mezzi meccanici in movimento, farà aumentare anche l’inquinamento atmosferico. Come minimo, il progetto di rotatoria, si doveva anzitutto preoccupare, con una attenta analisi dei flussi di traffico del luogo, di conoscere i livelli di CO2 e di polveri sottili (PM 2.5 e PM 10). I cui valori, quasi sicuramente, avrebbero scoraggiato la scelta che si sta attuando. La stampa è l’unica fonte che ha informato la cittadinanza di questa invasiva trasformazione. Nonostante tutto il tempo passato dal primo annuncio, non c’è stata alcuna lamentela. La solita impugnativa che non manca nelle varianti urbanistiche con qualche osservazione e/o opposizione previsti al momento della pubblicazione ufficiale, è mancata. Ed è mancato anche uno dei soliti ricorsi al TAR. Tutto è andato liscio a parte qualche “rumor” sulla temuta perdita dei parcheggi auto. Altra osservazione di natura urbanistica che va fatta a questa modifica della viabilità in via Vittorio Veneto, se soffermiamo l’attenzione allo “smontaggio” di un’alberata e una ben attrezzata piazza, con monumento realizzato dall’arch. Francesco Palma, che poteva piacere o meno ma era pur sempre un opera intellettuale che non può e non doveva essere cancellata per fare posto ad un incrocio stradale senz’anima. Poi, se si vogliono ancora approfondire i motivi squisitamente urbanistici, in concreto, non può essere trascurata la leggerezza con cui si è deciso di abbattere le otto essenze arboree mature che ombreggiavano la zona e compensavano, questi sì, i luoghi con la loro restituzione di ossigeno che attenua le emissioni di anidride carbonica. Infine, qualche ulteriore dubbio su questa “riqualificazione” nasce riflettendo sugli spazi qualificati e già vissuti del precedente progetto, che la legge sancisce come standard residenziali, barattati per un traffico automobilistico che non migliorerà la componente residenziale degli abitanti di quella zona. Un ulteriore semplice richiamo alla riflessione può ancora essere fatto su verde e spazi pubblici sacrificati, nonostante la loro legittima allocazione di progetto a norma della legge nazionale (D.I. 1444/68) sugli standard residenziali. E’ lecito chiedersi a questo punto, se quella che si sta attuando nella, ora, ex piazza De Luca è riqualificazione e se la Corte dei Conti, definita “come garante imparziale dell’equilibrio dell’economia e della finanza pubblica”, può permettere l’alienazione di un ambiente urbano definito, come quello di cui stiamo parlando, di proprietà pubblica, mediante una discutibile trasformazione.
Giuseppe Cancemi
GRANDE PARTECIPAZIONE E TOTALE ADESIONE AL GREEN DEAL CADORE 2030 NELLA PRIMA PRESENTAZIONE PUBBLICA
PIEVE DI CADORE La prima uscita pubblica, venerdì pomeriggio pur dedicata ai portatori d’interesse della provincia di Belluno, è stata un successo. Un successo di partecipazione ma anche di adesione al Green Deal Cadore 2030, il progetto che la Magnifica Comunità mette in campo per disegnare il futuro del territorio con un occhio di riguardo ai giovani. Sindaci e rappresentanti istituzionali ma anche vertici delle associazioni di categoria, del mondo del volontariato, di quello economico; la sala Cosmo ha faticato a contenere i tanti presenti che hanno seguito ben due ore di interventi. Dalla relazione introduttiva del presidente Renzo Bortolot ai plausi dei presenti il leitmotiv è stato uno solo: questo può diventare un progetto esportabile in altre realtà bellunesi. Il Cadore lancia il sasso, altri territori siano pronti a raccoglierlo. Il presidente della Provincia Roberto Padrin: “Questa è un’ottima iniziativa, ma dobbiamo abbandonare i campanili, mai come in questo momento c’è bisogno di un progetto di area e questo può essere un progetto pilota molto importante, molto interessante pensando soprattutto ai nostri giovani; tutti assieme ora dobbiamo cercare di valorizzarlo e finanziarlo, servono risorse e credo che mai come in questa fase storica come provincia di Belluno siamo pieni di soldi. Abbiamo una situazione legata ai grandi eventi sportivi che ci permetterà di avere risorse che non abbiamo mai avuto. Giochiamoci questa partita perchè finite le Olimpiadi per 30, 40 anni non avremmo più possibilità di investire”. Nuovo Patto per il Cadore è il progetto che per un pomeriggio ha eletto Pieve capitale della riscossa di un territorio, progetto che ha l’aspirazione di immaginare e costruire il Cadore da qui a dieci anni, nella consapevolezza che, proprio in questo tempo di crisi, è necessario avere una visione condivisa del futuro possibile nel segno della sostenibilità. Il presidente della Magnifica Comunità Renzo Bortolot: “L’obiettivo è il rilancio del Cadore come territorio altamente sostenibile e in questo non dobbiamo imparare niente da nessuno. Ma dobbiamo fare squadra per riprendere un cammino insieme. Questo è il momento in cui presentiamo il percorso per chiedere le adesioni, siamo convinti che solo insieme riusciremo a dare una svolta a questo territorio”. Il conforto, in cifre, su come il Cadore stia tenendo nonostante anni tanto difficili è arrivato dal Romano Tiozzo segretario generale della camera di Commercio Treviso Belluno Dolomiti: “Nell’analisi degli ultimi cinque anni questa comunità tiene abbastanza, complessivamente il tasso di mortalità delle aziende è attorno al 3% che se confrontato con altri territori analoghi non preoccupa. L’agricoltura tiene bene, anzi cresce, il settore delle costruzioni è il più sofferente, 66 le imprese perse; il turismo lancia segnali positivi con qualche nuova attività. Scenario che mi fa dire come nonostante le difficoltà, e i tanti problemi, la volontà di fare impresa c’è”. Avanti dunque, prossima tappa a novembre.
CAUSA COVID, RISCHIAMO UN BOOM DI LAVORATORI IN NERO. NEL VENETO GLI “INVISIBILI” ATTUALMENTE SUPERANO LE 206 MILA UNITA’
La crisi determinata dall’emergenza sanitaria potrebbe far “esplodere” l’esercito degli abusivi e dei lavoratori in nero presenti in Italia. Stando alle previsioni dell’Istat, infatti, entro la fine di quest’anno circa 3,6 milioni di addetti rischiano di perdere il posto di lavoro .
Sebbene sia difficile prevedere quante persone perderanno il posto di lavoro nel Veneto, non è da escludere che nella nostra regione altri 200-250 mila lavoratori saranno espulsi dal mercato del lavoro entro la fine di quest’anno.
Auspicando che la dimensione del numero degli esuberi sia decisamente inferiore a quella a rischio, l’Ufficio studi della CGIA ipotizza che una parte di questi nuovi disoccupati verrà sicuramente “assorbita” dall’economia sommersa. Non saranno pochi, infatti, coloro che, dopo aver perso il posto in fabbrica o in ufficio, si rimboccheranno le maniche in qualsiasi modo, anche ricorrendo al lavoro in nero.
Stiamo parlando di quelle persone che non riuscendo a trovare una nuova occupazione accetteranno un posto di lavoro irregolare o si improvviseranno come abusivi. Grazie a questa scelta riusciranno a percepire qualche centinaia di euro alla settimana; pagati poco e in contanti, tutto ciò avverrà in nero e senza alcun versamento di imposte, contributi previdenziali e assicurativi.
Oltre alla probabilissima espansione del lavoro irregolare, la situazione di difficoltà economica in cui versa il Paese sembra non essere avvertita dalle forze politiche e in generale dall’opinione pubblica. Anche in Veneto, il confronto tra le statistiche non lascia presagire nulla di buono. Afferma il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:
“Nel 2009, che viene ricordato come l’annus horribilis anche dell’economia veneta degli ultimi 75 anni, il Pil della nostra regione scese del 5 per cento e la disoccupazione nel nostro territorio nel giro di qualche anno passò dal 3,5 al 7 per cento. Quest’anno, invece, se le cose andranno bene la contrazione del Pil veneto sarà di oltre il 10 per cento: una riduzione doppia rispetto a quella registrata 11 anni fa. Alla luce di ciò, è molto probabile, dal momento in cui verranno meno la Cig introdotta nel periodo Covid e il blocco dei licenziamenti, che il tasso di disoccupazione assumerà dimensioni molto preoccupanti. Secondo le previsioni di Prometeia, ad esempio, nel 2021 potrebbe salire all’8 per cento”.
Come dicevamo, ad “ammortizzare” una parte dei posti di lavoro persi a causa dell’emergenza sanitaria ci penserà l’economia sommersa. Gli ultimi dati disponibili ci dicono che in Italia ci sono oltre 3,3 milioni di occupati, il tasso di irregolarità è del 13,1 per cento e tutte queste persone producono un valore aggiunto in nero di 78,7 miliardi di euro.
Nel Veneto, fortunatamente, questa piaga sociale ed economica ha dimensioni molto contenute. A fronte di una stima di 206.400 lavoratori in nero, il tasso di irregolarità è del 9,1 per cento e il valore aggiunto generato dall’economia sommersa ammonta a 5,6 miliardi di euro all’anno.
Tasse, burocrazia e disoccupazione creano le condizioni per la diffusione del lavoro nero
“Con troppe tasse, un sistema burocratico e normativo eccessivamente oppressivo e tanta disoccupazione – segnala il segretario della CGIA Renato Mason – l’economia irregolare ha trovato un habitat ideale per diffondersi, soprattutto in alcune aree del Paese. Inoltre, chi opera completamente o parzialmente in nero fa concorrenza sleale, altera i più elementari princìpi di democrazia economica nei confronti di chi lavora alla luce del sole ed è costretto a pagare le imposte e i contributi fino all’ultimo centesimo. Anche per questo è necessario che l’esercizio abusivo delle professioni artigianali vada contrastato e perseguito”.
Come si è detto, a rimetterci non sono solo le casse dell’erario e dell’Inps, ma anche le tantissime attività produttive e dei servizi, le imprese artigianali e quelle commerciali che, spesso, subiscono la concorrenza sleale di questi soggetti.
I lavoratori in nero, infatti, non essendo sottoposti ai contributi previdenziali, a quelli assicurativi e a quelli fiscali consentono alle imprese dove prestano servizio – o a loro stessi, se operano sul mercato come falsi lavoratori autonomi – di beneficiare di un costo del lavoro molto inferiore e, conseguentemente, di praticare un prezzo finale del prodotto/servizio molto contenuto. Condizioni, ovviamente, che chi rispetta le disposizioni previste dalla legge non è in grado di offrire. Altresì, non vanno nemmeno sottovalutate le condizioni lavorative a cui sono sottoposti gli irregolari: spesso a queste persone vengono negate le più elementari tutele previste dalla legge e in queste condizioni lavorative, gli incidenti e le malattie professionali rischiano di essere molto frequenti.
Ricordiamo che questo esercito di “invisibili” ogni giorno si reca nei campi, nei cantieri edili, nelle fabbriche o nelle abitazioni per prestare la propria attività lavorativa. Pur essendo sconosciuti all’Inps, all’Inail e al fisco, gli effetti economici negativi che originano questi soggetti sono importanti. Nel Veneto, come dicevamo, sono 206.400 le persone – costituite prevalentemente da lavoratori dipendenti che fanno il secondo/terzo lavoro, da cassaintegrati o pensionati che arrotondano le magre entrate o da disoccupati che in attesa di rientrare nel mercato del lavoro – che sopravvivono grazie ai proventi riconducibili a un’attività irregolare.
Campania, Calabria e Sicilia sono le realtà dove il lavoro nero è più diffuso; oasi felici Aosta, Veneto e Bolzano
A livello territoriale sono le regioni del Mezzogiorno ad essere maggiormente interessate dall’abusivismo e dal lavoro nero. Secondo l’ ultima stima redatta dell’Istat e relativa al 1° gennaio 2018, in Calabria il tasso di irregolarità è pari al 21,6 per cento (136.400 irregolari), in Campania al 19,8 per cento (370.900 lavoratori in nero), in Sicilia al 19,4 per cento (296.300), in Puglia al 16,6 per cento (229.200) e nel Lazio al 15,9 per cento (428.200). La media nazionale è pari al 13,1 per cento.
Le situazioni più virtuose, come sottolineavamo più sopra, si registrano nel Nordest. Se in Emilia Romagna il tasso di irregolarità è al 10,1 per cento (216.200 irregolari), in Valle d’Aosta è al 9,3 per cento (5.700), in Veneto al 9,1 per cento (206.400) e nella Provincia autonoma di Bolzano si attesta al 9 per cento (26.400) (vedi Tab. 1).
CORSO DI COMPUTER ALLO SPI CGIL DI FELTRE
FELTRE Torna anche quest’anno il corso di computer per le pensionate e i pensionati. Quest’anno con le modalità di distanziamento. In una nuova sede a Feltre, sempre in piazza Parmeggiani ma al civico 15. Tutti coloro che vogliono avere una dimestichezza maggiore con la tecnologia informatica possono iscriversi al corso base per l’utilizzo di computer e cellulari smart. Partecipare ad un corso di computer vuol dire avere aggiornamenti sul mondo informatico, un mondo fantastico che magari non sentiamo tanto vicino, ma che, alla fine delle lezioni, potremo apprezzarne la conoscenza per l’utilizzo nella nostra vita quotidiana. Le iscrizioni sono aperte. Il corso inizia il 7 ottobre 2020. Le lezioni settimanali si svolgono il pomeriggio di mercoledì dalle 15 alle 17. Per info e iscrizioni chiamare il 347 277 1980
CONCORSO PUBBLICO A ROCCA PIETORE PER COLLABORATORE A TEMPO INDETERMINATO
ROCCA PIETORE ll Comune ha indetto un concorso pubblico per esami per la copertura, a tempo indeterminato e a tempo pieno, di un posto di Collaboratore Professionale–Conduttore di macchine operatrici complesse – addetto al trasporto scolastico, ai servizi manutentivi e cimiteriali. Le domande di partecipazione dovranno pervenire al Comune di Rocca Pietore. Per informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti recapiti: telefono 0437.721178; posta elettronica: [email protected]
CORSO DI GINNASTICA POSTURALE A CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO L’associazione Pro Loco di Canale D’Agordo organizza per questo autunno il corso di ginnastica postulare con la fisioterapista Silvana Andrich. 8 lezioni a partire da lunedì 5 ottobre, dal lunedì al venerdì dalle 17:30 alle 19:30. Per informazioni o iscrizioni telefonare allo 0437 1948030 (venerdì, sabato domenica e festivi dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18) oppure 331 1248034, mail [email protected] Per le restrizioni e normative per il contenimento del Covid-19 i posti sono limitati.
POMERIGGIO DI LETTURE
CANALE D’AGORDO venerdì dalle 17 in Piazza Papa Luciani a Canale d’Agordo pomeriggio di letture animate in musica dal titolo “Attenti a quei due/ tre”, con Simone Carnielli e Alessandro Marchetti. L’ingresso è libero e gratuito.
NUOVI ORARI PER LE VISTE AL CASTELLO DI ANDRAZ
Il castello riaprirà nei successivi 4 weekend (fino a domenica 11 ottobre), dal venerdì alla domenica, con orario leggermente ridotto: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30. Le visite guidate o libere vanno prenotate al 334 33 46 680 o via mail a [email protected]
ESCURSIONE CON IL CAI DI AGORDO
AGORDO La Val Pusteria con il Gruppo del Monte Gruppo è la destinazione dell’escursione programmata per i giorni 10 e 11 ottobre. Si tratta di diverse cime non particolarmente alte che riservano però prospettive tanto inusuali quanto spettacolari e che celano tra le loro rocce scure diversi laghetti di origine glaciale tra cui, il più grande è quello di Pausa dove sorge l’omonimo ed accogliente Rifugio. Tale struttura rimane aperta fino alla prima decade di novembre e il CAI di Agordo ne approfitta nel periodo in cui i colori del mirtillo rosso e dei larici accendono i radi pascoli d’alta quota. L’escursione è valutata EE con bevi tratti EEA. I posti disponibili sono limitati.
ESCURSIONISMO CON CAMMINATURALMENTE
BELLUNO Il Centro UPM – Associazione Culturale di Belluno – organizza l’escursione naturalistica con Anacleto Boranga – divulgatore e guida naturalistica/ambientale. Sabato 3 ottobre: replica – LAGO E OASI NATURALISTICA DI S.CROCE –Un’area umida di straordinaria importanza ambientale e paesaggistica. E’ presente anche un’ esposizione fotografica all’aperto e alcune creazioni di Land Art. Percorso facile di circa 3 km. Consigliate calzature adatte per eventuali tratti umidi/fangosi. Ritrovo alla 14.30 in p/le Resistenza oppure successivamente al parcheggio subito dopo il ponte sul torrente Tesa ( Farra d’Alpago).
IERI ALLA RADIO
LA RASSEGNA STAMPA DALL’AMICO DEL POPOLO di Gianni Santomaso
OSPITE: Don Fabiano Del Favero
DUE MINUTI UN LIBRO
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
LA RACCOLTA COMPLETA
DON CESARE, IL PENSIERO DEL GIORNO. ALLA RADIO ALLE 7 DEL MATTINO E ALLE 19.30 DELLA SERA.
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
SR 203 AGORDINA Fino al 30 settembre, dalle 8 alle 17, sabato e domenica esclusi, senso unico alternato regolato da semaforo in località Listolade di Taibon Agordino per asfaltatura tratti interessati dalla posa della fibra ottica
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 18 dicembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e Peron dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
SR 48 DELLE DOLOMITI fino a l’8 ottobre, dalle 7 alle 18 sabato e domenica esclusi, senso unico alternato regolato da impianto semaforico per miglioramento visibilità incrocio strada per Castello di Andraz
SP 473 DI CROCE D’AUNE dalle 8 alle 17 fino al 2 ottobre, esclusi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da movieri in località Croce D’Aune di Pedavena per sistemazione dissesto idrogeologico
PROVINCIALE 35 – LASTE Per allargamento della sede stradale in località Laste di Sopra limitazioni al transito fino al 15 ottobre esclusi festivi e prefestivi, brevi interruzioni durata massima di 15 minuti tra le 8 e le 12 e tra le 13 e le 17. Negli altri orari semaforo e senso unico alternato
SP 30 PANORAMICA DEL COMELICO fino al 2 ottobre, esclusi sabati e domeniche, interdizione totale alla viabilità in entrambi i sensi di marcia tra Costa e Costalissoi per messa in sicurezza strada
SP 641 PASSO FEDAIA A Capanna Bill e a Col di Rocca fino al 30 settembre senso unico alternato regolato da semaforo.
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 30 settembre (sabato e domenica esclusi) tra Candaten e La Stanga dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18 con movieri e negli altri orari con semaforo, senso unico alternato.
SR 48 DELLE DOLOMITI FINO AL 30 SETTEMBRE, DALLE 7 ALLE 17, ESCLUSI SABATO E DOMENICA, SALTUARIA ISTITUZIONE DI SENSO UNICO ALTERNATO REGOLATO DA MOVIERI PER PERIODI CONTINUATIVI NON SUPERIORI A 10 MINUTI NEI COMUNI DI CORTINA ED AURONZO DI CADORE PER CARICO SCARICO MATERIALI NECESSARI PER LA POSA DELL’ELTRODOTTO INTERRATO
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 30 settembre in località Pocol (Cortina) senso unico alternato, esclusi sabato e domenica
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 9 ottobre senso unico alternato in località Cernadoi, escluso sabato e domeniche
SR 48 DELLE DOLOMITI Fino al 30 settembre esclusi sabato e domenica senso unico alternato tra Cernadoi e Pian Falzarego
SP 30 PANORAMICA DEL COMELICO fino al 23 ottobre, compresi sabati e domeniche, senso unico alternato regolato da semaforo tra Costa e Costalissoi per consolidamento strada
SP 1 MADONNA DEL PIAVE fino a revoca, senso unico alternato regolato da semaforo in località Caorera di Quero Vas per lavori di messa in sicurezza piano viabile
Precipitazioni: Al mattino assenti (0%), al pomeriggio probabilità in lieve aumento sulle Prealpi orientali (30/40%), altrove il rischio sarà ancora pressoché assente (10%). Alla sera estensione dei fenomeni a tutti i settori montani (70/80%), saranno deboli sulla maggiore parte dei settori e moderati sulle Prealpi orientali. Il limite neve sarà sui 1700/1800 m, anche leggermente più basso in tarda serata.
Temperature: Minime in ulteriore diminuzione e massime in ripresa. L’ambiente sarà fresco nelle valli e farà freddo in alta quota. Sono previste punte di 12/13°C nei fondovalle prealpini e di 8/10°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 1°C max 5°C, a 2000 m min -2°C max 2°C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C max 1°C, a 3000 m min -9°C max -7°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli a regime di brezza, solo localmente e a tratti moderati; in quota deboli meridionali al mattino e moderati da nord-est alla sera, a 5-15 km/h a 2000 e 15-25 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Nottetempo probabilità alta (80/90%) per deboli precipitazioni sulle Dolomiti e moderate sulle Prealpi, nevose oltre i 1700/1800 m, localmente 1600 m sulle Prealpi bellunesi in caso di maggiore intensità. Al mattino esaurimento dei fenomeni, i quali saranno assenti al pomeriggio (0%).
Temperature: In generale lieve ripresa. L’ambiente sarà meno fresco a tutte le quote, anche se i valori termici saranno ancora sotto la media. Sono previste punte di 15/16°C nei fondovalle prealpini e di 10/13°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 3°C max 7°C, a 2000 m min 0°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min -1°C max 3°C, a 3000 m min -6°C max -4°C.
Venti: Nelle valli perlopiù deboli di direzione variabile.; in quota venti deboli/moderati da sud-est al mattino e in lieve rinforzo da nord al pomeriggio, a 5-10 km/h a 2000 e 15-20 km/h a 3000 m.
SI AVVICINA L’APPUNTAMENTO CON IL DOLOMITI RALLY
di Roberto Bona
APERTA LA CAMPAGNA ABBONAMENTI PER LE PARTITE DELL’ALLEGHE HOCKEY
ALLEGHE È aperta la campagna abbonamenti per seguire le partite dell’Alghe Hockey all’Alvise De Toni. La società ha quindi iniziato a vendere i posti a sedere per il pubblico che vuole seguire le civette allo stadio. Per la stagione 2020/21 sono previsti solo posti a sedere numerati in ottemperanza alle norme anti-covid. Il prezzo dell’abbonamento è di 75 euro per 13 partite di stagione regolare e lo sconto del 20% sui biglietti per gli incontri di Coppa Italia e Playoff. Nel caso di un eventuale blocco del campionato causa Coronavirus, saranno rimborsate le partite mancanti o verrà scontato l’abbonamento della stagione 2021/22. L’abbonamento si può prenotare fin da subito tramite telefono allo 0437 523176 (dalle 9 alle 13) oppure tramite mail a [email protected]
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