Sono gli scopritori della meteorite “Cavezzo” nel Modenese
FELTRE. Anche la sagace cagnolina Pimpa tra gli ospiti, a Feltre, dell’annuale assemblea dei soci di “Meteoriti Italia”, associazione di promozione sociale sorta per divulgare la conoscenza delle meteoriti e per valorizzare il patrimonio meteoritico nazionale. Solitamente l’assemblea viene tenuta in una località italiana dove si sia verificata una caduta di meteoriti, ma quest’anno, causa le norme per l’emergenza Covid-19, si è svolta a Feltre dove l’associazione ha la sua sede legale. All’assemblea hanno partecipato anche Davide Gaddi e la cagnolina Pimpa, che il 4 gennaio di quest’anno hanno recuperato due pezzi della meteorite “Cavezzo” (peso totale 55,3 g), caduta a Cavezzo (Modena) il giorno di Capodanno. La “meteorite di Capodanno”, come è nota al grande pubblico, è la quarantaduesima registrata in Italia dal 921 d.C. È anche la trentaseiesima, delle quasi 64.000 catalogate nel mondo, ad essere stata recuperata grazie alle triangolazioni rese possibili da una delle reti di sorveglianza del cielo, apprestate per creare un sistema di difesa contro possibili impatti di asteroidi e per individuare e raccogliere, a basso costo, campioni di materiale extraterrestre indispensabili per lo sviluppo delle Scienze planetarie. Grazie alle registrazioni di ben otto postazioni Prisma (Prima rete italiana per la sorveglianza sistematica di meteore e atmosfera), rete nazionale di monitoraggio del cielo gestita dall’Istituto nazionale di Astrofisica (Inaf), per questo oggetto proveniente dallo spazio è stata calcolata l’orbita, determinata l’origine e la provenienza, e circoscritta la zona d’atterraggio dove Davide e Pimpa hanno trovato i due campioni. «Una postazione Prisma è costituita da una camera “all-sky” e da un computer che deve essere collegato ad una rete Internet, che assicuri la trasmissione dei dati h 24 al centro di raccolta. Quando la rete sarà a pieno regime, le postazioni, distribuite su tutto il territorio nazionale, saranno distanziate a non più di 100 km», spiega l’associazione. «Prisma è un progetto di scienza partecipata che coinvolge anche scuole, associazioni e semplici cittadini che possono contribuire sia per creare nuove postazioni sia nelle ricerche nelle zone di caduta per recuperare nuove meteoriti». “Meteoriti Italia aps” è stata una delle prime associazioni ad aggregarsi al progetto e ha anche finanziato l’installazione di una postazione Prisma presso l’istituto “Follador” di Agordo, attualmente unica postazione nella provincia di Belluno e una delle cinque postazioni in Veneto.
foto – alcuni dei partecipanti all’assemblea di Feltre. In primo piano la cagnetta Pimpa con Michele, il socio più giovane, e, alle spalle, Davide Gaddi; – la camera “all sky” di Prisma, installata ad Agordo presso il Follador.