VENEZIA Il 25 novembre ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1999. Per lanciare un segnale forte in questo difficile momento, il coordinamento veneto di Fratelli d’Italia, tramite le sue donne elette nei consigli comunali dei capoluoghi, lancia un appello affinchè tutti i comuni adottino iniziative di sensibilizzazione. Andrà in discussione in consiglio comunale a Venezia la mozione che vede come prima firmataria Maika Canton, consigliere FdI: “Con questo documento, chiediamo al Governo che attivi dei tavoli istituzionali sulla tematica della violenza di genere e che snellisca l’iter dei risarcimenti agli orfani per famminicidio. L’emergenza da Coronavirus non deve farci dimenticare il dramma della violenza contro le donne, anzi: in questo periodo, per le note restrizioni, molte di loro sono costrette a stare chiuse in casa magari con i propri aguzzini, e questo aumenta i problemi”. A sostenere la mozione ci sarà anche l’assessore Francesca Zaccariotto: “Le amministratrici veneziane da tempo si impegnano per tenere alta l’attenzione sul tema, e il Comune di Venezia da anni è in prima linea: già dalla serata di ieri vengono illuminate di rosso le sedi istituzionali di Ca’ Farsetti, di Ca’ Collalto e della torre civica a Mestre, ma il nostro impegno non si esaurisce con il 25 novembre. Quello è il giorno del ricordo, della sensibilizzazione, ma bisogna dare continuità per tutto l’anno per dare un messaggio forte alle donne di presenza delle istituzioni.. Noi lo facciamo coinvolgendo le associazioni, ma anche con i servizi di ascolto, i numeri telefonici e soprattutto con i percorsi di accompagnamento che vanno dalla segnalazione alla denuncia fino alla protezione della vittima”. “Combattere la violenza contro le donne vuol dire anche salvare i bambini, gli adulti, padri e madri, del futuro”: mette l’accento sulla centralità della famiglia Maria Fiore Adami, consigliere comunale a Verona e Presidente della Commissione Pari Opportunità. “Salvare una donna da una violenza oggi vuol dire avere una famiglia sana domani: sono ancora troppi i minori oggetto di violenza domestica, ma anche quelli che assistono ad atti di violenza dei padri contro le madri. C’è il rischio che queste dinamiche vengano replicate da adulti, e che si cresca con un modello disfunzionale di famiglia. Dobbiamo rimettere al più presto al centro dell’agenda politica la famiglia anche per fermare questo drammatico processo”. A Padova, nel 2018, era stata approvata all’unanimità la mozione presentata da Elena Cappellini, capogruppo di Fratelli d’Italia, che impegnava la giunta a promuovere un corso di difesa personale per le donne: “Purtroppo, tra i danni dell’epidemia Covid dobbiamo registrare anche l’interruzione forzata di queste iniziative, che si sono rivelate un aiuto per la socialità e uno strumento di aggregazione per le vittime di violenza. Sono convinta che, nel rispetto degli obbiettivi della Giornata voluta dall’Onu, si possa lavorare molto sul piano della comunicazione: penso, ad esempio, ad un seminario promosso dalle istituzioni sui temi della legalità e della difesa personale”.
“Quello della lotta alla violenza contro le donne è un tema particolarmente caro a Fratelli d’Italia”, sottolinea il coordinatore regionale Fdi, il senatore Luca De Carlo. “Questa iniziativa è partita dalle donne del nostro partito, ed è giusto che siano loro a condurla: siamo un partito guidato da una donna, l’unico a livello nazionale, e non possiamo non avere la difesa delle donne tra le nostre priorità”.