AURONZO Si è svolto questa mattina, in località Taiarezze, ad Auronzo, lo screening per la ricerca del Sars-Cov-2 tra le classi di età più colpite delle positività nel territorio, organizzato dall’Ulss Dolomiti in accordo con la Regione del Veneto e l’Amministrazione Comunale di Auronzo. Il Comune di Auronzo è stato interessato, a partire dall’ultima settimana di ottobre, da un crescente numero di casi positivi che ha coinvolto la casa di riposo, le scuole del territorio e quote significative della popolazione generale. Per ottenere ulteriori elementi di conoscenza sulla diffusione del contagio è stato organizzato uno screening mediante l’esecuzione di tamponi antigenici a tutti i soggetti residenti in Auronzo di età compresa tra 41 e 65 anni(nati tra il 1 gennaio 1955 e il 31 dicembre 1979), rientranti cioè nella fascia d’età più interessata dallo sviluppo epidemico, in analogia alla precedente utile esperienza condotta in tre Comuni del Comelico a fine settembre 2020. Dei 1089 cittadini in anagrafe appartenenti alla fascia d’età indicata (esclusi i soggetti già risultati positivi al Covid o sottoposti a misure di quarantena), si sono presentati allo screening, in modalità drive-in, 358 persone, pari al 33%della popolazione target. Il Covid Point è stato attivo dalle 9.30 alle 13.30, con tre postazioni di cinque operatori ciascuna. I test antigenici sono stati immediatamente refertati dai medici del Dipartimento di Prevenzione, sul posto insieme a tre squadre di infermieri “tamponatori”. I positivi sono stati 3 (0,8%): a questi è stato immediatamente eseguito un tampone molecolare, come da protocollo. L’operatività del Team Tamponi del Dipartimento di Prevenzione si è svolta con regolarità, anche grazie al supporto dell’Amministrazione Comunale (presente il Sindaco di Auronzo, Tatiana Pais Becher, che ha eseguito il 1° tampone della giornata) e della Protezione Civile di Auronzo. Come ipotizzato, questo dato di positività su soggetti asintomatici supporta l’evidenza epidemiologica, già emersa da alcuni giorni, di probabile avvio verso la fase conclusiva della fiammata epidemica. Rimane comunque attivo un continuo attento monitoraggio della curva dei contagi, il cui andamento determinerà, se necessario, nuove iniziative di sanità pubblica.