AUDIO
L’ABBANDONO
Hai mai compreso quanto male hai fatto a me con l’abbandono?
Agevole non fu riuscire a sopravvivere privo di quel tuo suono,
senza quel gancio dove appendere il cuore mio ferito e rotto
poiché ogni speranza e gioia era volata, piangendo io a dirotto.
Vagabondavo solo chiedendomi il perché di quella tua inattesa opzione,
pesandomi ogni passo in questo mondo gravido di rumore e confusione.
Dovevo riattivar la luce che tu sola eri capace a far sgorgare intorno,
per dissipare il buio a me necessitava urgentemente il tuo ritorno.
E all’improvviso un giorno squillò l’i-phone ridiffondendo la tua voce
ed il rumore di quel mondo fragoroso mi parve non fosse così atroce.
Dicesti intimidita tu umilmente: “Io sono sola, amor, di te ho bisogno!”
“E cosa stai aspettando?” ti risposi, “Torna! La stessa cosa io sogno!”