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IN VIGORE L’AUTOCERTIFICAZIONE. FINO AL 23 DICEMBRE DA UTILIZZARE IN VENETO DOPO LE 14. DAL 24 DICEMBRE AL 6 GENNAIO TUTTI I GIORNI SE CI SI SPOSTA DAL PROPRIO COMUNE DI RESIDENZA
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BOLLO AUTO. RINVIO DEL PAGAMENTO A GIUGNO 2021
VENEZIA Con l’approvazione della legge di stabilità 2021, secondo elemento normativo della manovra finanziaria della Regione del Veneto, è stata votata favorevolmente dal Consiglio regionale la norma sul rinvio del versamento della tassa automobilistica, su proposta dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Francesco Calzavara. “E’ una risposta importante per tutte le famiglie che stanno affrontando delle difficoltà economiche legate alla crisi pandemica – spiega l’assessore Veneto -. Tutti i versamenti della tassa automobilistica, ricadenti nel periodo compreso tra il 1° gennaio ed il 30 maggio 2021, potranno, infatti, essere effettuati entro il 30 giugno 2021, senza incorrere in sanzioni o applicazione di interessi”. “Questa misura consentirà alle famiglie e alle imprese venete di riprogrammare i propri adempimenti tributari – continua Calzavara -, per fronteggiare le scadenze fiscali con più serenità, considerate le restrizioni e gli impatti economici causati da questo virus. Credo che sia una dimostrazione tangibile della politica del fare. Infatti, il nostro obbiettivo è ridurre la pressione fiscale a carico di tutti i contribuenti e di tutte le classi di reddito”. Si ricorda che sul portale www.infobollo.regione.veneto.it è attivo il servizio che permette a tutti i contribuenti veneti di registrarsi, fornendo i propri dati, per ricevere non solo gli avvisi di scadenza del proprio bollo auto comodamente tramite mail, ma anche per contatti rapidi ed efficaci con l’Amministrazione regionale.
INTERRUZIONI TRA PERON E CANDATEN
SEDICO Ancora disagi per chi si sposta lungo la regionale 203 agordina, dopo i sensi unici semaforici le interruzioni temporanee a sorpresa. Nei giorni 22 e 23 dicembre tra Peron e Candaten interruzioni alla viabilità, massimo 10 minuti con movieri per consentire il trasporto aereo di materiale a monte della strada.
NATALE E CAPODANNO SUL BALCONE NELLA REGIONE MAGLIA NERA PER CONTAGI, RICOVERI E DECESSI
In Veneto la situazione peggiore: superati i 100mila contagi, record di ricoveri e decessi, la Regione insiste per un ritorno a scuola con un massimo del 50% in presenza e non del 75% come ipotizzato da Roma. In Provincia 253 positivi nelle ultime 24 ore, anche il sindaco di Arsiè Strapazzon comunica la positività ai suoi concittadini. In montagna alberghi chiusi, seconde case spalancate. Ormai a tutti dovrebbe essere chiaro cosa accadrà nei giorni di festa. Dal 21 dicembre al 6 gennaio divieto di spostamento tra Regioni, nei giorni feriali divieto di spostamento anche tra Comuni, per quelli con meno di 5000 abitanti deroga fino a 30 chilometri con divieto di accesso alle città capoluogo. le seconde case sono raggiungibili solo in regione. Coprifuoco tutti i giorni dalle 22 alle 5, a capodanno fino alle 7. Ci si può spostare solo per motivi di necessità, salute e rientro nella residenza. Le messe di Natale devono finire prima delle 22 e inziare dopo le 5. Chiusura totale per cinema, teatri, impianti di risalita, sospese le crociere. Negozi. chiusi eccetto i giorni 28, 29, 30 dicembre, 4 e 1 gennaio. Ristoranti chiusi salvo per il pranzo nei 4 giorni non festivi o prefestivi. Chi arriva dall’estero dovrà stare per 14 giorni in quarantena (area extra Schenghen). In auto non più di 2 persone (eccetto i minori), gare sportive ammesse solo ad alto livello fino al 15 gennaio.
COVID IN PROVINCIA: 253 NUOVI POSITIVI IN 24 ORE, SITUAZIONE STABILE NEGLI OSPEDALI BELLUNESI
BELLUNO Sono 253 i nuovi positivi in Ulss 1 Dolomiti nelle ultime 24 ore.
Ricoveri
(dato alle ore 17.00 fonte: Azienda Zero)
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate negli ospedali dell’Ulss Dolomiti sono:
Area NON CRITICA | Terapia Intensiva | |
Ospedale di Belluno | 64 | 2 |
Ospedale di Feltre
Ospedale di Agordo |
48
10 |
7 |
Le persone attualmente POSITIVE ricoverate in Ospedale di Comunità sono:
pazienti attualmente positivi | |
Ospedale di Comunità ALANO | 5 |
Ospedale di Comunità AURONZO
Ospedale di Comunità di BELLUNO |
4
18 |
Ospedale di Comunità di FELTRE | 12 |
I SINDACI CHE INFORMANO, Ad Alleghe casi in aumento: in tre giorni +8 positivi e +32 persone in isolamento. Taibon superati i 160 positivi, in un giorno +21 persone in isolamento.
AGORDO postiivi 164 (-2), isolamenti 139 (-4) TAIBON positivi 162 (+3) in isolamento 97 (+21) ROCCA PIETORE positivi 19 (+5) isolamento 16 (0) ALLEGHE positivi 26 (+8) isolamento 55 (+32) FALCADE positivi 51 (+3) in isolamento 26 (+6)
CONTROLLI INTERFORZE ANTICOVID
BELLUNO Da lunedi a venerdi 1095 controlli su persone, 10 sanzioni 1 denuncia. Controlli attività: 265, nessuna sanzione o chiusura attività
QUINDICENNE BLOCCATO IN FALESIA. INTERVIENE IL SOCCORSO ALPINO
SEDICO Ieri attorno alle 16.30 la Centrale del Suem ha allertato il Soccorso alpino di Belluno per un freeclimber bloccato in parete a una decina di metri di altezza, nella falesia del Mas. Il ragazzo, un quindicenne di Sedico (BL), si era arrampicato slegato, solo con scarpette e imbrago, su uno dei sassi della palestra di roccia. Sbagliata però la progressione era stato incapace di proseguire, si era attaccato con un rinvio a uno spit e aveva chiesto aiuto dal suo cellulare. Una squadra ha raggiunto la falesia: tre soccorritori sono saliti in cima al sasso e uno di loro è sceso dall’alto, mentre un quarto tecnico parlava con il ragazzo alla base della parete. Raggiunto, il giovane freeclimber è stato assicurato e calato a terra.
SNOWBORDER AL SACRARIO DEL GRAPPA, POCO RISPETTO DELLA NUOVA GENERAZIONE
GRAPPA Oltraggio e provocazione. Sono scesi dal Sacello sacro con lo snowboard, un gruppo di ragazzi ha voluto provocare, alla faccia di quei pochi che hanno cercato di fermarli. “OnorCaduti” del Grappa, che ha in gestione il Sacrario, ha avviato specifiche indagini. Sabato i giovani hanno mancato di rispetto ad un’area sacra a 1700 metri come specificano i cartelli, per cui nessuna iniziativa è possibile se non camminare, riflettere, commemorare. Né sci, né caccia, né manifestazioni sportive se non quelle autorizzate. Per Luca Zaia, presidente della Regione, «è vergognoso quanto accaduto; lo si sa che quel sacrario accoglie i resti di 22.950 soldati, 12.615 italiani, 10.295 austroungarici? Pretendo il rispetto da parte di tutti, proprio di tutti coloro che salgono sul Grappa. Liberissimi di farlo, ma sappiano che non è solo una montagna». Dalle testimonianze sui social le trasgressioni sul Grappa sono frequenti. Il Deputato Luca De Carlo: “Manca il rispetto per chi ha dato la vita per la Patria. Questo e’ il Sacrario Militare di Cima Grappa, un luogo sacro appunto. Ma qualcuno pensa che sia una pista da sci, senza vergogna. Mi vergogno io per loro.
WINDTRE CEDE E SPOSTA L’ANTENNA PIU’ IN ALTO
di Gianni Santomaso
L’INCHIESTA DEL CORRIERE DELLE ALPI
NEL BELLUNESE IN UN ANNO 1000 ABITANTI IN MENO
Sul quotidiano oggi Raffaele Scottini affronta il problema dello spopolamento sulla scorta dei dati Istat
Il Bellunese ha perso in un anno altri 960 abitanti. Dal 2018 al 2019, la popolazione residente è scesa da 202.269 persone a 201.309.Se poi si va indietro di qualche anno, nel 2011 eravamo 208.191, per cui nell’arco di otto anni c’è stato un crollo di 6.882 abitanti. Quella della metà del Novecento era un’altra epoca, ma nel 1951 il dato era di 236.716, quindi 35.407 persone in più, distribuite dall’alto Cadore fino al basso feltrino rispetto all’anno scorso. È la fotografia, impietosa, data dall’Istat, che ha pubblicato le statistiche dopo il censimento relativo agli ultimi due anni, basato sulla combinazione di rilevazioni campionarie e dati di fonte amministrativa trattati statisticamente….
IL LOCKDOWN DI NATALE PREOCCUPA CONFARTIGIANATO BELLUNO
BELLUNO «I blocchi di Natale decisi dal governo e dalla Regione costituiscono un vero e proprio lockdown. Dovranno seguire importanti ristori per le attività economiche, altrimenti molti rischiano di chiudere per sempre». È quanto afferma la presidente di Confartigianato Belluno Claudia Scarzanella, che raccoglie le preoccupazioni delle imprese associate dopo la lettura del decreto legge natalizio. Quello cioè che fissa zona rossa in tutta Italia nei festivi e prefestivi, e zona arancione tutti gli altri giorni fino al 6 gennaio. «Un paio di settimane fa abbiamo lanciato l’iniziativa “A Natale regala artigiano”, anche per consentire alle piccole e micro imprese di risollevarsi almeno in parte durante le festività, dopo il pesante lockdown di primavera e le limitazioni degli ultimi mesi» prosegue la presidente Scarzanella. «Eravamo e rimaniamo convinti che lo shopping natalizio, territoriale e a chilometro zero, è un ottimo modo per promuovere il Bellunese e i suoi prodotti, oltre a dare respiro agli artigiani. Ma ci troviamo di fronte a misure restrittive importanti, prima della Regione, poi del governo, che rendono impossibili anche piccoli spostamenti e creano confusione nei cittadini. Ci aspettavamo una stretta delle maglie, visti e considerati i numeri dei contagi. Comprendiamo la necessità di ridurre la pressione sul sistema sanitario, oggi in difficoltà. E siamo vicini a tutte le persone ammalate e che hanno subito dei lutti a causa del Covid. Per questo non discutiamo le misure e faremo la nostra parte, ma ci aspettiamo un aiuto concreto da parte del governo». La preoccupazione di Confartigianato Belluno è grande. E riguarda in maniera particolare il settore di bar, ristoranti, pasticcerie, per i quali le festività avrebbero garantito il periodo clou del lavoro e del fatturato. «Abbiamo già perso la Pasqua e la festa della mamma, tra aprile e maggio. La mazzata del Natale sarà terribile – spiega il presidente del settore dolciario, Cristiano Gaggion -. Per le pasticcerie, la vendita di prodotti artigianali, dolci e panettoni, sarà fortemente compromessa. E il tutto a favore dei prodotti industriali, sempre ben presenti nei supermercati. Un peccato non solo per le nostre imprese, ma per il territorio, che nei dolci artigianali può promuovere qualità e bellunesità». «Tutte le attività collocate nei piccoli Comuni di montagna rischiano di veder svanire anche gli ultimi giorni utili per gli acquisti – aggiunge la presidente Scarzanella -. E questo è un pericolo enorme, perché molti potrebbero essere costretti a chiudere, lasciando così sguarniti gli importanti presidi al territorio montano che le nostre imprese costituiscono. Se chiude un’attività, l’effetto a catena si ripercuote sulle famiglie e sui servizi». Da qui la richiesta, forte e chiara. «Servono risorse adeguate per compensare l’impatto dei blocchi natalizi – conclude la presidente Scarzanella -. E servono semplificazioni nell’erogazione di ristori e indennizzi. La scorsa primavera avevamo chiesto di poter lavorare, che è molto più importante dei ristori per la tenuta economica. Ma visto che le possibilità di lavoro sono fortemente ridotte, non ci resta altro che avere la liquidità necessaria per andare avanti, magari con sgravi fiscali importanti per il 2021».
MANOVRA, D’INCA’: NEL 2021 100 MILIONI DI EURO PER IL FONDO ALLUVIONE
LA DICHIARAZIONE DEL MINISTRO
ROMA “E’ stato accolto in manovra un importante emendamento a prima firma Tabacci, che ho fortemente sostenuto e che servirà a far fronte ai danni causati dalle alluvioni che hanno colpito il nostro Paese nel 2019 e nel 2020. Grazie a questo emendamento sarà istituito un fondo di 100 milioni di euro da trasferire al dipartimento della Protezione Civile che servirà ad erogare risorse per coprire i danni delle alluvioni per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. Una risposta importante per i cittadini che si sono trovati a dover fronteggiare fenomeni gravi e ai quali il Governo è vicino attraverso il lavoro continuo della Protezione Civile”.
I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
PROVINCIA E CONFINDUSTRIA BELLUNO DOLOMITI AVANTI INSIEME SUL PIANO EURAC
BELLUNO Prosegue il percorso della Provincia nel Piano Eurac “Vivere le Dolomiti”. La ricalibratura del lavoro conseguente all’emergenza sanitaria guarda al completamento e potenziamento della programmazione a livello di promozione turistica, nella costruzione di un brand che in futuro possa evolversi in marketing territoriale a 360 gradi. Un obiettivo a lungo raggio che è sposato in pieno da Confindustria Belluno Dolomiti e che punta a rendere il territorio bellunese attrattivo non solo per i turisti, ma anche per imprese, investimenti, lavoratori e nuovi residenti. L’idea, infatti, in fase di costruzione, è quella di creare all’interno delle future declinazioni del Piano Eurac anche un vero e proprio marketing territoriale, in modo da promuovere tutto quello che il Bellunese è: dalla manifattura e dal made in Belluno Dolomiti, fino alle possibilità di lavoro e crescita professionale. Il primo step però resta quello del potenziamento della promozione e dell’offerta turistica, obiettivo per cui è stato predisposto il programma “Vivere le Dolomiti”.
IL CONSIGLIERE PROVINCIALE E SINDACO DI ALLEGHE DANILO DE TONI
20 MILA EURO PER CHI ABITA IN MONTAGNA. EMENDAMENTO PD PER CONTRIBUTI ALLA PRIMA CASA: BOCCIATO DALLA LEGA
BELLUNO Il consiglio regionale ha bocciato un emendamento alla finanziaria 2021 per il sostegno all’acquisto, al recupero e alla costruzione di abitazioni nei comuni montani. Il provvedimento avrebbe avuto un impatto minimo sul bilancio regionale, appena 4,5 milioni di euro, ma notevole per i nuclei famigliari con reddito inferiore a 75 mila euro che avrebbe potuto essere destinatari di contributi fino a 20 mila euro per la l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa. «Avevamo sollecitato da tempo questo provvedimento», spiega la segretaria provinciale del PD Monica Lotto, «sulla scorta di quanto fa l’Emilia Romagna – il cui impegno a dire il vero è di 30 milioni l’anno per la prima casa delle famiglie. Ma anche riprendendo il sostegno ai nuclei famigliari che la stessa regione Veneto prevedeva prima dell’avvento di Zaia». L’emendamento è stato presentato dal gruppo consiliare del PD in Consiglio regionale con la relatrice di minoranza Vanessa Camani che ha ricordato l’urgenza di frenare il fenomeno dello spopolamento montano, un fenomeno «riconosciuto ed evidente già negli anni ’80 ma, forse, non compreso fino in fondo nelle sue proporzioni, che colpiscono più di tutte la Provincia di Belluno, unica provincia veneta interamente montana». Se nel 1981 la popolazione bellunese superava i 220 mila abitanti, nel 2017 era sotto la soglia delle 206 mila unità con appena 24 mila 600 giovani sotto i 15 anni, cioè il 12 per cento. «L’attenzione alla montagna per noi è fondamentale», ricorda il capogruppo del PD in Consiglio, Giacomo Possamai, «per ragioni storiche è sempre stato il centrosinistra a tutelare la montagna in Veneto e in questo momento in particolare perché per la seconda legislatura non abbiamo alcun consigliere bellunese dell’opposizione e quelli di maggioranza tengono la posizione della giunta, non certo quella dei bellunesi». «Le aree montane e periferiche sono cruciali nella coesione territoriale dell’intera regione», conclude Lotto, «anche perché se sta bene la montagna sta meglio la pianura. Con questo provvedimento si poteva cominciare. Invece la maggioranza ha perso l’ennesima occasione per dimostrare un interesse verso il Bellunese».
A PONTE NELLE ALPI 10 COLONNINE PER LA RICARICA DELLE AUTO ELETTRICHE
PONTE NELLE ALPI Il Comune di Ponte nelle Alpi sposa la linea verde. A questo proposito, in seguito a una convenzione stipulata con l’operatore Be Charge, sono state installate dieci colonnine per la ricarica delle auto elettriche: due si trovano in viale Dolomiti, a pochi passi dal bar Simpaty, altre due a Cadola, quattro vicino al Famila Superstore e due accanto all’Eurobrico. Vero, le macchine elettriche non hanno ancora preso campo. Ma è altrettanto vero che quello lanciato dal Comune è un progetto che guarda al futuro. E un segnale in direzione di una maggior sensibilità rispetto ai temi ecologici: «Si parla poco di auto elettriche – afferma l’assessore comunale alle Politiche ambientali, Pierluigi Dal Borgo -; non a caso, il parco macchine è piuttosto relativo. Il tema, però, è particolarmente importante e di stretta attualità. Per questo, installando le colonnine di ricarica, puntiamo pure a incuriosire le persone, affinché percepiscano il problema dell’inquinamento». Un progetto concreto, quindi. E un segnale ben preciso: «Il nostro vuole essere anche uno stimolo finalizzato a ripensare la mobilità – prosegue l’assessore Dal Borgo – rendendola più sostenibile e rispettosa delle immissioni nell’ambiente. Oltre che in linea con il Green Deal, avanzato dalla Commissione europea». Ovvero, quel pacchetto di proposte, progetti e iniziative orientato a trasformare l’economia del Vecchio Continente: un’economia che dovrà essere pulita e circolare per far sì che entro il 2050 non vengano più generate emissioni nette di gas a effetto serra. E si raggiunga il tanto auspicato “impatto climatico zero”.Pari a zero sono pure i costi a carico del Comune per avere le otto colonnine sul proprio territorio. La tutela dell’ambiente passa anche da qui. «Un particolare ringraziamento – dichiara il sindaco Paolo Vendramini – va all’assessorato all’Ambiente e agli uffici comunali per il lavoro che stanno portando avanti e che colloca Ponte nelle Alpi tra i Comuni più virtuosi e all’avanguardia d’Italia in ambito di politiche ambientali».
DOLOMITICERT E CERTOTTICA PROTAGONISTE DEI PROGETTI VINTI DALLE RETI INNOVATIVE REGIONALI
LONGARONE Ancora soddisfazioni per Dolomiticert e Certottica nel campo della ricerca: gli istituti di Longarone sono protagonisti del miglior progetto presentato nel bando che la Regione del Veneto ha dedicato alle Reti Innovative e ai Distretti Industriali e Dolomiticert è parte attiva anche del quarto classificato nella graduatoria da poco pubblicata. “E’ un’immensa soddisfazione per noi – ha commentato Luigino Boito, a capo delle due realtà – che attesta ancora una volta le capacità del team che ringrazio per il bel regalo di Natale”, L’obiettivo generale del progetto – con un impegno di spesa pari a 3 milioni di euro – è la valorizzazione dei rifiuti provenienti dall’uso di dispositivi di protezione individuale, anche sanitari. L’Istituto di Longarone sarà protagonista delle analisi dei materiali individuati dal progetto per la produzione delle mascherine per un importo di circa 100.000 euro.
LA PRO LOCO DI CAVIOLA E IL MERCATINO VIRTUALE
di Gianni Santomaso
CONSEGNATO IL RICAVATO DEL GIRO DEL LAGO DI SANTA CROCE 2020
ALPAGO Il Giro del Lago 2020 si è concluso ufficialmente nei giorni scorsi con la consegna del ricavato dell’edizione di quest’anno, un’edizione speciale che non ha visto pedalare e correre le persone ma che ha visto ugualmente una raccolta fondi a favore delle due realtà che supporta da tempo, vale a dire la pordenonese “Via di Natale” e la Cucchini di Belluno, due realtà che sono un punto di riferimento nell’assistenza ai malati oncologici e ai loro familiari. Sono stati 1.515 i “concorrenti” che hanno voluto partecipare, permettendo al comitato di raccogliere 10.605 euro. Ad ognuna delle due associazioni è andata la somma di 5.302,5 euro. «Nonostante le tante difficoltà di questo 2020 caratterizzato dall’emergenza sanitaria legata al Covid-19, siamo riusciti ugualmente a offrire un sostegno a due associazioni, come la Via di Natale e la Cucchini, che vivono esclusivamente di donazioni» ha sottolineato Soccal. «La loro opera, quotidiana e instancabile, è fondamentale per il nostro territorio. Vogliamo continuare a essere al loro fianco, superando insieme questo difficile momento. Ci siamo già messi al lavoro per l’edizione 2021, in programma per domenica 22 agosto, con l’auspicio che si possa vivere in presenza, come è stato per venticinque anni».
DOPO LA RADIO… I COMMERCIANTI DI AGORDO. LE INTERVISTE DI AD AGORDO PROLOCO CON FEDERICA BEN E DANIELE GALLIGANI. OSPITI: FRANCESCA (CONTRY STORE), DANIELE (SPORT AGORDO) EVA (RISTORANTE DA CARLA)
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SCULTURE NEL GHIACCIO E NEVE A FALCADE con SILVANO SAVIO
FALCADE Artisti all’opera a Falcade, nuovo evento per Falcade, su questa pagina l’aggiornamento con a collaborazione di Silvano Savio… buon ascolto e visione
VIDEO 1
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AI SINDACI, AI COMMISSARI L’AUGURIO DI DON FABIANO DEL FAVERO
Carissimi Sindaci,
Carissimi Commissari di Voltago e Selva,
con queste semplici righe, quale volto della Chiesa che vive ed opera nelle nostre vallate agordine e Fodom, mi permetto anche quest’anno di raggiungere Voi e le Amministrazioni da Voi presiedute. Il singolare tempo che stiamo vivendo, mette certamente a dura prova il servizio al bene comune; seppur nel rispetto del diverso andare verso la nostra gente, spesso immagino condividiamo la fatica nell’essere punti di riferimento e di guida, talvolta destinatari di critiche e chiacchiere che non favoriscono un clima sereno e di progettazione. I recenti eventi atmosferici, ancora una volta ci hanno messi alla prova…direi che ho avuto modo di constatarlo in prima persona. Credo fermamente nel tanto bene che ci circonda e che affiora, segno di un’umanità è capace di bellezza autentica, nonostante talvolta dia un po’ da pensare. A fine maggio di quest’anno, le comunità di Colle e Selva hanno dovuto affrontare anche la morte improvvisa e sofferta del loro pastore don Gabriele Bernardi: sono ancora una volta loro vicino. Il dialogo fra Voi amministratori e noi preti sul territorio penso sia un valore aggiunto per tutti. A Voi, quindi, ai Vostri collaboratori tutti, con uno sguardo alle famiglie dei Vostri comuni che stanno vivendo un momento di fatica e sofferenza, desidero manifestare il più sincero augurio di Buon Natale, assicurandovi la piena disponibilità allo scambio ed al confronto, in virtù anche del servizio prestato.
don Fabiano Del Favero
vicario foraneo per l’Agordino e Livinallongo
ALLA RADIO
PMI: IL 2021 DEVE ESSERE “TAX FREE”
A chiederlo nuovamente è la CGIA: per le Pmi il 2021 deve essere “tax free”, l’unica possibilità per consentire a queste attività, sfiancate dagli effetti economici negativi legati alla pandemia, di prendere fiato e riprogrammare la ripresa. Dichiara il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo:
“Escludendo le imposte locali, il tax free year italiano costerebbe alle casse dello Stato fino a 28 miliardi di euro. Una cifra spaventosa che, ovviamente, potrebbe essere ridotta consentendo l’azzeramento del peso fiscale solo per le attività con ricavi al di sotto di una certa soglia o sulla base della perdita di fatturato. Anche se il mancato gettito fosse di 28 miliardi di euro, tale importo risulterebbe comunque inferiore agli aiuti erogati direttamente quest’anno al sistema produttivo e che fino ad ora ammontano a circa 30 miliardi. Con il tax free, i piccoli imprenditori sarebbero alleggeriti dal peso di un fisco spesso ingiusto, per un anno vivrebbero con meno ansia, meno stress, più serenità e fiducia. Non solo, ma con 28 miliardi risparmiati metteremmo le basi per far ripartire l’economia del Paese”.
La CGIA fa notare che mai come in questo momento avremmo la necessità di azzerare le imposte per l’ anno venturo.
“Solo con un 2021 tax free e una forte iniezione di liquidità – dichiara il segretario Renato Mason – possiamo aiutare concretamente il nostro tessuto imprenditoriale e soprattutto il mondo delle micro e piccole imprese. Altrimenti, rischiamo una moria senza precedenti che desertificherà tantissime zone produttive e altrettanti centri storici sia di piccole che di grandi città, minando la coesione sociale che è il pilastro su cui si basa l’economia del nostro Paese. Per evitare tutto questo, però, bisogna intervenire rapidamente. Tanti artigiani e piccoli commercianti sono allo stremo, ma possono ancora risollevarsi se l’Esecutivo sarà in grado di dare loro delle risposte in tempi ragionevolmente brevi. Ovvero, consentendogli di cancellare le imposte erariali, di avere una burocrazia meno oppressiva e di disporre di risorse finanziarie sufficienti per superare questa situazione di grave difficoltà”.
In termini di gettito, l’Ufficio studi della CGIA stima che all’erario verrebbero a mancare 28,3 miliardi di euro così suddivisi: 22,7 miliardi di Irpef; 4,2 miliardi di Ires; 779 milioni di imposta sostitutiva versata dalle partite Iva che hanno aderito al regime forfettario e 500 milioni di euro circa di Imu sui capannoni (cat. D) (vedi Tab. 1).
In base alla proposta della CGIA, le attività con meno di 1 milione di euro di fatturato non pagherebbero più le imposte erariali, pur continuando a pagare quelle locali per non mettere in ulteriore difficoltà i Comuni e le Regioni. Questi ultimi, pertanto, continuerebbero a incassare le loro spettanze che ammonterebbero a 3 miliardi di Irap; 2,5 miliardi di Imu; 1,6 miliardi di addizionale regionale Irpef e 610 milioni di euro di addizionale comunale Irpef. Nel complesso, quindi, le Pmi con meno di 1 milione di fatturato l’anno prossimo verrebbero così a versare alle Autonomie locali 7,7 miliardi di euro.
Bisogna semplificare anche il fisco
Oltre ad azzerare le imposte erariali per il 2021, la CGIA invita l’Esecutivo a semplificare il sistema fiscale per le nostre Pmi. Come auspicato nei mesi scorsi anche dai vertici dell’Agenzia delle Entrate, sarebbe necessario eliminare l’attuale sistema degli acconti e dei saldi, consentendo alle aziende di pagare le tasse solo su quanto hanno effettivamente incassato. Un’operazione trasparenza che segnerebbe il passaggio da un prelievo sugli incassi presunti a uno sugli incassi effettivi, eliminando non solo il sistema del saldo e acconto, ma pure la formazione di crediti fiscali e la conseguente attesa, da parte delle aziende, dei rimborsi.
Il contorto meccanismo del saldo/acconto
In Italia il principio di base è che l’artigiano o il piccolo commerciante non paga le tasse solo su ciò che ha dichiarato l’anno precedente, ma anche su quanto guadagna nell’anno corrente, come “acconto” per il pagamento delle tasse che andranno versate nell’anno seguente. Ovvero, va a credito (o a debito) con il fisco per l’annualità che deve ancora venire. In linea di massima, questo sistema prevede che il versamento delle imposte all’erario avvenga in due tranche: la prima tra fine giugno e inizio luglio, la seconda entro la fine del mese di novembre.
L’ammontare degli acconti è pari al 100 per cento dell’imposta dovuta per l’anno precedente e viene solitamente versato in due rate a giugno e a novembre. Entrambe sono uguali per “i soggetti ISA” (cioè coloro i quali svolgono attività economiche per le quali sono stati elaborati gli Indici Sintetici di Affidabilità), mentre per gli altri contribuenti, la prima rata corrisponde al 40 per cento del dovuto, e la seconda al 60 per cento.
Questo meccanismo genera una situazione di scarsa trasparenza e sovente crea problemi finanziari, perché è difficile per l’imprenditore prevedere quanto dovrà pagare. La situazione, infatti, è equilibrata solo quando non vi sono evidenti differenze di reddito tra un anno e l’altro, ma quando non è così le cose si complicano.
Nel caso in cui il reddito risulti essere più basso di quello registrato l’anno prima, l’imprenditore va a credito, in quanto gli acconti di imposta sono stati calcolati su un reddito più elevato. Se, invece, si verifica un forte incremento di reddito, la situazione si capovolge. Il contribuente va a debito e nella scadenza di giugno è chiamato a pagare un saldo di imposta molto impegnativo, perché gli acconti calcolati l’anno prima erano sottostimati. Questo spiega la ragione per cui il fisco non premia la crescita di reddito, ma, semmai, la penalizza.
TERRENI IN CAMBIO DEL MARCIAPIEDE
LIVINALLONGO Il sindaco Leandro Grones ha convocato il consiglio comunale per oggi alle 17. In discussione la undicesima variazione al bilancio, la revisione delle partecipazioni, la permuta di alcuni terreni ad Arabba per la realizzazione del marciapiede in via Colesel e l’approvazione della convenzione per la trasformazione digitale dei servizi al cittadino.
ANTI VIGILIA DI NATALE IN MUNICIPIO
ALLEGHE Mercoledi alle 19.30 consiglio comunale convocato dal sindaco Danilo De Toni, sarà prorogata la scadenza al consorzio Girotondo; rinnovo della convenzione per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, approvazione contratto attuattivo per la pubblica illuminazione, nomina revisore dei conti.
RIVAMONTE Il consiglio comunale si terrà mercoledi alle 18.30. Ordine del giorno: ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi; variazione al bilancio; convenzione con l’Unione Montana per le funzioni di RUP, riconoscimento debiti fuori bilancio dopo le avversità atmosferiche d’inizio dicembre.
UFFICI CHIUSI
FELTRE Chiusura uffici comunali nel periodo delle festività natalizie: nei pomeriggi del 24 e del 31 dicembre e chiusura del Polo Bibliotecario nella giornata del 2 gennaio.
AL VIA LA RICHIESTA DEI BUONI SPESA PER IL COMUNE DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO Il comune di Canale d’Agordo ha pubblicato l’avviso per la richiesta di buoni spesa. Quindi tutte le famiglie che si trovano i difficoltà a causa del perdurare dell’emergenza epidemiologica COVID -19 possono presentare richiesta compilando il modulo che si trova sul sito del Comune. La domanda va presentata entro il 21 dicembre 2020.
AD AGORDO PROLOCO METTE L’INVERNO DI VETRINA
AGORDO La Proloco di Agordo è artefice di una nuova iniziativa. La raccolta delle fotografie dell’inverno nella Conca Agordina (2020-21), da esporre nell’ufficio di via 27 Aprile. Troveranno spazio in vetrina o nei locali dell’ufficio su supporto cartaceo o video fino al termine dell’inverno, la proloco pensa anche ad una pubblicazione sui social. “Abbiamo approfittato di questo periodo in cui non possiamo esporre i soliti numerosissimi manifesti di eventi ed iniziative – spiega la proloco – per promuovere le bellezze della Conca Agordina”. Chi vorrà partecipare potrà compilare il modulo ed inviare al massimo 2 foto.
LA SCUOLA EQUIPE FALCADE ORGANIZZA ESCURSIONI GUIDATE
FALCADE Per la stagione invernale 2020/21, la scuola Equipe Falcade organizza delle escursioni con le ciaspe dedicate ai bambini. 4 le escursioni in programma per gruppi di massimo 4 bambini che si possono prenotare al 334 9151617. Necessario l’abbigliamento da sci, zainetto e la mascherina. A tutti coloro che partecipano all’iniziativa uno scaldacollo in omaggio.
SÖRA D NADÀ E DVAN DAL COI
COMELICO L’Union Ladina Dal Comelgo e il Gruppo Musicale di Costalta organizzano per mercoledì 23 dicembre alle 20.30 e per domenica 27 dicembre alle 20.30, due serate di musica, poesia e presentazione del libro “Dvan dal Coi, l’uomo dei boschi, tra leggenda e realtà”. Con Lucio Eicher Clere, Daniele De Bettin e Claudio Michelazzi. Le serate saranno trasmesse esclusivamente in diretta Facebook da Costalta sulla pagina Facebook dell’Union Ladina.
I GIOVANI DANNO AVVIO ALLA RACCOLTA DI NATALE
DAL CORRIERE DELLE ALPI IL SERVIZIO DI GIANNI SANTOMASO
NUOVO ORARIO PER L’UFFICIO DELLA PRO LOCO DI CANALE D’AGORDO
CANALE D’AGORDO A seguito delle ultime disposizioni governative, comunichiamo che per il prossimo periodo natalizio, l’ufficio pro loco di Canale d’Agordo sarà aperto al pubblico dalle 9.00 alle 12.00 nei seguenti giorni: Lunedì 21 DICEMBRE, Martedì 22 DICEMBRE, Mercoledì 23 DICEMBRE, Lunedì 28 DICEMBRE, Martedì 29 DICEMBRE, Mercoledì 30 DICEMBRE e Lunedì 4 GENNAIO
GUARDANDO IL CIELO CON CLAUDIO PRA
La storica congiunzione Giove-Saturno, visibile in questi giorni…
VAL BIOIS UN NOME, COME E PERCHE’
di Renato Bona
Qualcosa come quarantuno anni fa, Nuovi Sentieri Editore del falcadino Bepi Pellegrinon diede alle stampa con la “Tipografica di Marcon e Trevisan” di Scorzè di Venezia il libretto (una sessantina di pagine) intitolato “Val Biois un nome, come e perché” curato da Giacomo Magliaretta, con le etimologie di vari nomi di luogo della Valle del Biois e di altre valli conosciute” e documentazione fotografica di Giacomo Pagani, dedicando il lavoro “a ricordo de la Catarina Vila”. In premessa viene precisato che “molti dei nomi più correnti di località delle Dolomiti possono essere abbastanza chiari, alcuni addirittura non abbisognano di spiegazioni, altri invece – nonostante studi e ricerche – si perdono nelle ipotesi o nel tempo, essendone ignota la provenienza, per la mescolanza linguistica seguita alle invasioni più o meno pacifiche, alle immigrazioni e ai ritorni dalle emigrazioni. Pochi infine sono indecifrabili, anche per errori che li hanno variati col passar del tempo”. Segue una esortazione: “Chi legge queste aride pagine deve far uso di una certa elasticità nell’interpretare oggi i nomi riportati: non creda di trovare la fave sull’Antermoia, o la tormenta sul Buffaure o un generale allagamento a Pozza dopo un acquazzone: le origini dei nomi risalgono a parecchi secoli fa, quando nelle valli erano cominciati gli insediamenti. E se chi legge vuole poi indagare di persona, tanto meglio: domandi, cerchi, soprattutto cerchi di ‘vivere’ con coloro che ospitano, senza metterci iattanza, anzi cercando di smorzare con la gentilezza quella latente ostilità di chi si è visto occupare, molte volte con maleducazione e villania, la propria casa, messa a disposizione sia pure… a caro prezzo”. Nell’evidente impossibilità di riportare tutti i nomi o espressioni dei quali si è occupato Magliaretta e scusandoci per le omissioni, ne esponiamo alcuni partendo dal primo della serie pubblicata: “ACQUA DEL GHEBO”: nome in disuso del rifugio di Valfredda; aqua, senza la ‘c’ e ‘aiva’ derivano entrambi dal latino aqua, col significato di torrente; “ghebo” che sta per torrente, canale, è vocabolo diffuso in tutto il Veneto e deriva o dal prelatino gava, cioè corso d’acqua, o dal latino cavus o caveus che sta per buco scavato. AGNER, cima del gruppo della Croda Grande, tra la val di San Lucano e la val di Frassenè; dal latino agnus, cioè agnello; forse ha preso il nome dall’alpeggio sottostante, pascolo per le greggi; vale anche per Agnelezze. AGORDO, il paese più importante della val Cordevole¸ deriva forse da un nome barbarico, comunque di origine incerta; noto in documenti fin dal 923. ALLEGHE, dal fitonimo latino àlica, graminacea del tipo del frumento, o dal detto “a l’ega” all’acqua, nome già noto nel 1185. ANDRAZ, a ovest di monte Pore, tra Digonera e Passo Falzarego, dal latino antrum, antro, cavità, caverna, grotta: il Castello di Andraz era già noto prima del 1290. ANDRICH, frazione di Vallada, dal patronimico Andrigo, Arrigo o Enrico: una persona di tal nome abitava nella zona già dal XV secolo; anticamente la frazione si chiamava Sàdole, derivato forse dal latino saccus, orograficamente valle senza via di uscita, o forse, per deformazione, da acetosa, a sua volta derivante dal latino acidula. ARABBA nel Livinallongo, sotto il Passo Pordoi e il Campolongo: deriva dal latino “ad rava” che a sua volta deriva da “rova” o dal latino “ruina”, “rova, roa, ruola, ruoibe” tutti che significano slavina. CANALE D’AGORDO: nuovo nome di Forno di Canale. Per “canale” si intende in genere una valle stretta, come appunto quella del Biois in quel punto. CAVIOLA, frazione di Falcade, anticamente “Maso di Salpian”, forse dal nome personale “Cavillius” da cui derivò il nome di Antonio Caviola, ufficialmente primo abitatore (o fondatore) della zona; o forse derivato dal latino”caveus”: luogo incavato a semicerchio. “Salpiano” significherebbe “su al piano”. CELAT, frazione di Vallada, dal latino “celare”, nascondere: così chiamato perché d’inverno, per due mesi, il sole vi rimane nascosto, oppure da “cella”. CENCENIGHE, alla confluenza del Biois con il Cordevole, deriva forse dal nome proprio “Cincinus”per derivazione in “icum”; in un documento scritto in latino del 1354 è detto “Zinzinigae”. CIVETTA strana denominazione della grande montagna, forse legata al fatto che si sarà sentito il verso della civetta come proveniente da lassù; non ha certo alcuna relazione con l’aspetto geomorfico del gruppo. CORDEVOLE, torrente che nasce dal Pordoi e affluisce nel Piave a Mel; forse da “croduvulum” in rapporto a kroda, roccia; o forse da una “villa” (insieme di caseggiati costituenti una fattoria) di nome Cordova, presso cui scorreva, scomparsa sotto una frana caduta dal monte Marzano o Marziano, a pochi chilometri da Belluno. FALCADE, etimologia un po’ incerta, anche se si può far derivare dal latino “falcare”, falciare; Falcade è nominato in documenti fin dal 1185. FOCOBON, cime a sud del monte Mulàz: stessa etimologia di Foca: “Foc bon” sta per prati a conca che producono buon foraggio; per estensione, come spesso avviene, il none è astato dato alle cime sovrastanti. FORCA ROSSA, tra la Valfredda e la val Franzedàs; “rossa” dal colore del materiale roccioso (arenarie) tra cui si apre; altre località della Val Biois si chiamano più o meno così: “i ros”, “la rossa” per la stessa ragione; deriva dal latino “russus”, dal colore del sangue. FRASSENE’ nella valle a sud-ovest di Agordo che porta a Passo Cereda; dal fitonimo latino “fraxinus”, frassino, bosco di frassini. GOSALDO, tra Forcella Aurine e Passo Cereda; deriva forse da “Ganzwald” nome composto dal longobardo “Ganzo” poi deformatosi in “Agosaldo” (1148). LISTOLADE, frazione di Taibon, dal latino “ustulatum”, da “ustulare” da cui ustione, bruciacchiare. LIVINALLONGO, nell’alta Val Cordevole: dal latino “labina più longa” cioè valanga, slavina molto grande; originariamente la valle si chiamava”Val di fodom” val dei faggi. ROCCA PIETORE, da “rocha” e “pectoris”, quest’ultimo da “pectus”, nel significato avverbiale: che sta di fronte, probabilmente riferito alla Val Pettorina che ha di fronte la Marmolada. Concludiamo con TABIADON, frazione di Falcade: deriva da “tabià” dal latino “tabulatum” che sta per tavolato, col significato di fienile. Il tabià è costituito da un’intelaiatura di travi su cui sono inchiodate delle assi in senso verticale. La costruzione fatta di tronchi sovrapposti e incastrati fra loro una volta era detta “scofa” con termine non locale ma della Val Marebbe. Altre costruzioni in legno, provvisorie o definitive per uso di magazzino di arnesi da lavoro, o di fieno, vengono dette “casoni” (“el casòn dei Valiere” prima di Passo Valles).
NELLE FOTO (documentazione di Giacomo Pagani): volti di persone della Val del Biois.
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 1900
SESTA PUNTATA, ambiente e formazione
OSPITE IL PRESIDENTE CLAUDIO CANOVA
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 6^PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
In questa edizione: Sono sette le organizzazioni civiche confluite nell’Alleanza per l’Equità di Accesso alle Cure per le Malattie Oculari, grazie anche al supporto dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità – IAPB Italia Onlus. Filippo Cruciani, Referente scientifico IAPB Italia Onlus La dottoressa Teresa Petrangolini, Coordinatrice dell’alleanza associazioni-pazienti Edoardo Midena, Segretario generale della Società Italiana della Retina
LA RACCOLTA COMPLETA
IERI ALLA RADIO
I RACCONTI DI NATALE, DI LUISA ALCHINI
TUTTI I GIORNI ALLE 9 E ALLE 18
PUNTATA 07
LA RACCOLTA COMPLETA
007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
Vacanze diverse audio
AUDIO
LA RACCOLTA COMPLETA
SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DI DICEMBRE
RACCOLTA COMPLETA
DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
LA RACCOLTA COMPLETA
CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA –
IL NUMERO DI DICEMBRE CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
RACCOLTA COMPLETA
LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
OSPITE: Maurizio Alfieri
LA RACCOLTA COMPLETA
I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
QUESTA SETTIMANA
RACCOLTA COMPLETA
LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, il martedi alle 10.30 e alle 19.00
QUESTA SETTIMANA
Angelo Torrassa
RACCOLTA COMPLETA
L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
RACCOLTA COMPLETA
SP 5 DI LAMOSANO Fino al 23 dicembre senso unico alternato regolato da semaforo in località Pradebon in comune di Chies D’Alpago per completamento messa in sicurezza della strada
SP 28 DELLE COSTE D’ALPAGO fino al 31 dicembre, compreso sabato, domenica e festivi infrasettimanali, senso unico alternato regolato da semaforo in prossimità dell’abitato di Farra D’Alpago per messa in sicurezza della strada
SP 422 DELL’ALPAGO E DEL CANSIGLIO senso unico alternato regolato da semaforo o movieri tra Bastia e Puos e tra Puos e Cornei dalle 8 alle 19 fino al 23 dicembre esclusi sabato e domenica per posa fibre ottiche
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
FELTRE Senso unico alternato regolato da movieri per lavori stradali nel tratto di viale Monte Grappa compreso fra incrocio con via Folli ( accesso supermercato Lidl ) e fine cantiere Altanon ( altezza negozio Kiwi Sport ) fino al 23 dicembre
PROVINCIALE 49 MISURINA CONFINE PROVINCIA DI BOLZANO: fino al 22 dicembre (festivi e prefestivi compresi) senso unico alternato con movieri o semafori
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
REGIONALE 203 AGORDINA Fino al 23 dicembre (esclusi festivi e prefestivi) senso unico alternato tra Peron e Candaten con movieri dalle 7.30 alle 9 e dalle 16.30 alle 18. Con semaforo negli altri orari
Precipitazioni: Probabilità di qualche pioviggine nella notte (10/20%) e di qualche fiocco di neve sopra i 1200/1300 m. In giornata assenti (0%).
Temperature: Minime senza notevoli variazioni o in leggero rialzo in alcune valli; massime in generale lieve flessione. Sono previste punte di 4/6°C nei fondovalle prealpini e di 2/4°C a 1000/1200 m, meno nelle valli in ombra alle stesse quote. Su Prealpi a 1500 m min -1°C max 1°C, a 2000 m min -2°C max -1°C. Su Dolomiti a 2000 m min -3°C max -1°C, a 3000 m min -6°C max -5°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota moderati da ovest sud-ovest fino a metà pomeriggio, in rinforzo da nord-ovest fino a tesi a fine giornata sulle cime più alte, a 10-20 km/h a 2000 m, 15-35 Km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti in giornata (0%), mentre di notte potrebbe verificarsi un po’ di neve burrascosa sulle cime dolomitiche più alte (20/30%), assieme a qualche goccia di pioggia nelle valli delle Dolomiti settentrionali (10/20%).
Temperature: In generale lieve aumento, più sensibile in quota per avvezione d’aria assai mite. Sono previste punte di 7/9°C nei fondovalle prealpini e di 5/7°C a 1000/1200 m. Su Prealpi a 1500 m min 2°C max 6°C, a 2000 m min 1°C max 4°C. Su Dolomiti a 2000 m min 1°C max 4°C, a 3000 m min -2°C max 0°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, in quota venti tesi da nord-ovest, anche forti sulle cime più alte, fino al primo mattino, poi in graduale attenuazione, a 10-20 km/h a 2000 m, 15-35 Km/h a 3000 m.
SECONDA SCONFITTA IN UNA SETTIMANA. L’ALLEGHE CROLLA CON IL CALDARO
PARZIALI: 3-1, 1-1, 3-1
GOL: pt. 9’29” Felderer, 10’10” Gius, 17’31” Kiviranta, 17’46” Virtala. st. 2’16” Soppelsa, 16’16” Virtala. tt. 3’31” Felderer, 5’26” Kiviranta, 8’57” Felderer, 19’05” Andergassen
CALDARO Seconda sconfitta in pochi giorni per l’Alleghe Hockey. Anche questa volta la squadra di Matikainen non ha demeritato. Ottima prestazione nel periodo centrale con le civette capaci di mettere in difficoltà un Caldaro che ha fatto vedere delle buone cose ad inizio gara. Un gol annullato da Soraperra per gli alleghesi e terzo tempo sfortunato con i biancorossi che si avvicinano più volte al gol ma pagando caro alcune lacune difensive. Match scorrevole e piacevole nei primi minuti. Le squadre giocano a viso aperto. I due portieri vengono impegnati più volte ma il punteggio non si sblocca. Dopo svariati tentativi il Caldaro si porta in vantaggio. Tutto parte da un contropiede con Felderer che batte Scola. Il raddoppi arriva subito dopo con un gol in fotocopia con il portiere alleghese che viene superato per la seconda volta, Gius autore del gol. Civette in difficoltà che non riescono a usufruire una superiorità numerica per accorciare le distanze. Altoatesini scatenati che continuano a premere alla ricerca della terza marcatura. Biancorossi che accorciano le distanze con Kiviranta ma i padroni di casa rispondono all’istante con Virtala. Nel drittel centrale l’Alleghe sembra avere una marcia in più e trova la seconda rete della serata. Dopo un gol divorato da De Toni, ci pensa Soppelsa a spedire il disco in fondo al sacco. Caldaro che non riesce a reagire ed agordini indiavolati alla ricerca del pareggio. Tante le conclusioni della squadra di Alleghe ma la sfortuna la fa da padrona. Kiviranta sigla la rete del pareggio ma il capo arbitro non ravvisa il gol. È un assedio quello dei biancorossi ma il portiere altoatesino non fa passare un disco. Alla prima vera azione del secondo tempo il Caladro cala il poker grazie a Virtala che sigla la doppietta personale. Terzo tempo che parte in salita per le civette che subiscono la quinta rete. Subito la reazione dell’Alleghe che accorcia con Kiviranta. A chiudere la sfida ci pensa Felderer con la tripletta personale. Nel finale di gara cala il ritmo e le squadre sembrano non impegnarsi più di tanto. A pochi secondi dal termine il Caldaro sigla il settimo gol.
CARLO LORENZI: “NON E’ TEMPO DI APPENDERE I PATTINI AL CHIODO, MA ESSERE PRUDENTI SI, PER QUESTO LO STOP MOMENTANEO”
CANALE D’AGORDO “Voglio rassicurare tutti i tifosi dell’Alleghe che il mio è uno stop momentaneo”. A dirlo Carlo Lorenzi, il difensore dell’Alleghe Hockey Il quarantaseienne di Canale d’Agordo si è fermato si, ma solo per questo periodo di pandemia. “In questo mese di stop del campionato ho parlato a lungo con la società e io assieme ad altri 5 giocatori abbiamo deciso che in questo momento non ci sono le condizioni per giocare serenamente. È una scelta momentanea , poi vedremo con il mese di gennaio come andrà la situazione epidemiologica, se in miglioramento siamo pronti a ripartire”. Non resta che attendere e sperare che il Covid sparisca in fretta. Resta il fatto che Lorenzi è pronto a rimettere i pattini ai piedi “Ma con calma – sdrammatizza il difensore alleghese – come ben sai ho una certa età e prima di ritornare sul ghiaccio ho bisogno di prepararmi bene. Non sono un giovanotto che nel giro di qualche giorno torno in forma come prima”
(foto TIELLEPHOTO.IT)