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TAIBON ANNO…
Dall’archivio fotografico di Corrado “Luky” Ben…grazie a Chiara
GLI SPECIALI DI RADIO PIU: SANPA! San Patrignano e Vincenzo Muccioli, la storia dell’Italia anni Ottanta nel pieno dell’emergenza droga. di Luisa Alchini. Mercoledi alle 10.30 e alle 19 su RADIO PIU
Audio PlayerLuci e tenebre di San Patrignano è una serie televisiva documentaristica originale realizzata da Netflix, prodotta e sviluppata da Gianluca Neri, scritta da Carlo Gabardini, Gianluca Neri e Paolo Bernardelli con la regia di Cosima Spender. Attraverso testimonianze e immagini di repertorio, la docu-serie in 5 episodi racconta la controversa storia della comunità di recupero di San Patrignano fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, a Coriano, in provincia di Rimini.
ARANCIO ITALIA, ROSSO ALTO ADIGE, PROTESTE IN LOMBARDIA PER LA COLORAZIONE PEGGIORE
Italia arancione, Lombardia, Sicilia e Bolzano in rosso. In zona arancione: coprifuoco dalle 22 alle 5, spostamenti tra regioni vietati, centri commerciali chiusi sia nei giorni festivi che prefestivi, negozi aperti fino alle 21, bar e ristoranti chiusi asporto fino alle 22, bar fino alle 18, trasporto pubblico con capienza al 50% piscine, cinema e teatri chiusi, centri sportivi chiusi, musei e mostre chiusi, didattica scolastica alle superiori in presenza 50-75%. Il Veneto dunque rimane color arancio, le curve sono decisamente in calo con la flessione dei casi e dei ricoveri. Nella serata “io apro” tutti i baristi e i ristoratori della provincia hanno rinunciato a violare le regole sotto la minaccia di pesanti sanzioni e chiusure temporanee. Luci accese, cartelli all’ingresso ma zero avventori al tavolo. Fa eccezione un’enoteca in centro dove quattro amici al bar trovati a giocare a carte sono stati sanzionati e il locale chiuso.
IL BOLLETTINO Dopo 48 ore di assenza ritorna il bollettino (c’era stato un problema informatico). Non essendo stato reso noto giovedi risulta difficile un raffronto nelle 24 ore. Scende il numero degli attualmente positivi a 72.678, sono 296.572 i contagiati da inizio epidemia, 7932 i decessi, 147 nelle ultime 36 ore. In calo i ricoveri con 2733 posti letto occupati, 2318 in area medica, 355 in terapia intensiva, 348 negli ospedali di comunità. 97.244 le persone vaccinate
SONO 4 LE PERSONE COVID POSITIVE DECEDUTE IN ULSS 1 DOLOMITI
BELLUNO Quattro persone decedute, questo il conto presentato dal Covid-19 nella giornata di ieri in Ulss 1 Dolomiti. Una donna di 81 anni ricoverata in pneumologia covid a Belluno, un uomo di 65 anni ricoverato in ospedale di comunità a Belluno, una donna di 81 anni ricoverata in ospedale di comunità a Feltre e una donna di 84 anni ricoverata in pneumologia a Feltre.
ANDAMENTO EPIDEMIOLOGICO, I SINDACI INFORMANO
IN ROSSO NELLE ULTIME 24 ORE, IN NERO DATO AGGIORNATO A GIOVEDI
TAIBON 17 positivi () 13 isolamento (+2), SAN TOMASO 13 positivi (+1) 6 isolamento (-1). FALCADE 46 positivi (-2) 20 isolamento (-2) CENCENIGHE 29 positivi (da lunedi -12), 34 isolamento ALLEGHE 7 positivi (-3) , 5 isolamento (-2) LIVINALLONGO 3 positivi 0 isolamento AGORDO 64 positivi (-10) 43 (-4) isolamento ROCCA PIETORE 12 positivi (+1) 12 isolamento (-6) COLLE SANTA LUCIA 3 positivi (+1) 0 isolamento (-1) CANALE D’AGORDO 31 (-4) positivi 23 isolamento (-1) GOSALDO 4 positivi (+1 da venerdi), 4 isolamento (+3 da venerdi)
AGGIORNAMENTO COVID NELLE SCUOLE BELLUNESI
Dal 14 settembre ad oggi sono state prese in carico 552 classi.
BELLUNO. Con la ripresa delle scuole dopo le vacanze natalizie, è ripresa anche l’attività del team scuole del dipartimento di Prevenzione dell’Ulss Dolomiti. Da gennaio, inoltre, è attivo il nuovo protocollo scuole che prevede che, in presenza di un caso positivo in una classe, i contatti identificati nella classe secondo linee guida siano posti in quarantena ed eseguano un test di controllo al termine della stessa (indicativamente al 10° giorno). Ad oggi sono in carico al “team scuola” del Dipartimento di Prevenzione 17 classi così suddivise: -1 nido -3 scuole dell’infanzia -10 scuole primarie -2 scuole secondarie di primo grado -1 scuola secondaria di secondo grado. La nuova normativa, a differenza della precedente, prevede l’isolamento per ogni classe presa in carico (classe con almeno un positivo) quindi tutte le 17 classi, per un totale di 228 alunni e 17 docenti, sono attualmente in Isolamento Domiciliare fiduciario.
MARIO MUORE IN AUTOSTRADA, LASCIA LA MOGLIE E DUE FIGLIE
Mario Cerentin ha perso la vita in autostrada, la sua auto si è schiantata contro un camion. L’uomo noto parchettista aveva 72 anni, originario e residente a Piandelmonte, era partito da Belluno per andare a lavorare a bordo del suo van. L’ incidente in autostrada A27, tra l’allacciamento con la A28 e Treviso Nord in direzione Venezia, all’altezza di Mareno. Entrambi i mezzi procedevano nella stessa direzione, nella prima corsia. Il mezzo pesante sembra fosse fermo, davanti a lui un altro camion. Il van condotto dall’artigiano 72enne ha tamponato in corsa il mezzo pesante, alla cui guida c’era un 37enne residente a Pomezia di origini romene. Un grande dolore per la moglie Ada De Barba e le figlie Monica ed Alessandra. Da un mese Mario Cerentin era diventato nonno.
MUORE PER INFARTO A SOLI 49 ANNI
AURONZO Paese in lutto per la morte di Marco Molin, 49 anni, colto da infarto tra le mura domestiche. Immediati e purtroppo inutili i soccorsi, i sanitari hanno potuto solo constare la morte per il fulmineo malore. Lascia la moglie Rosa e due figli di 17 e 11 anni. I funerali lunedi alle 14.30.
L’AUTO NEL FOSSO PER EVITARE LO SCHIANTO CON L’ALTRA FINITA CONTRO IL PALO
BELLUNO Uscita di strada autonoma ieri pomeriggio in località La Rossa, sulla statale 50. Nessun ferito davanti alla storica bottega dei formaggi. L’utilitaria è finita nel fosso e un secondo mezzo si è schiantato contro un palo. Entrambi i conducenti procedevano verso Ponte nelle Alpi.
I CONTROLLI DEGLI UOMINI DELL’ARMA, SEQUESTRO DI STUPEFACENTI E PROVVEDIMENTI DI ESPULSIONE
FELTRE Un ventenne di Quero denunciato per possesso di sostanze stupefacenti, quattro extracomunitari segnalati alla Questura e un bar chiuso per inosservanza alle norme anticovid. Giorni intensi per i Carabinieri di Feltre e Sedico. I Norm di Feltre nel corso di controllo con gruppo cinofilo hanno sequestrato 10 grammi tra hashish, marijuana, chetamina, Lsd. Il ragazzo è stato denunciato in stato di libertà. Durante i controlli notturni alla stazione di Quero gli uomini dell’Arma hanno fermato quattro cittadini bengalesi, dai 27 ai 44 anni privi dei documenti di soggiorno. La Questura valuterà i provvedimenti per l’espulsione dall’Italia. I Carabinieri di Sedico con gli agenti di Polizia Locale hanno contravvenzionato un barista a Sedico disponendo la chiusura del locale per 5 giorni per non aver osservato i regolamenti anti covid.
SANZIONATI QUATTRO AMICI AL BAR, LOCALE CHIUSO PER CINQUE GIORNI
BELLUNO Quando gli agenti di Polizia sono entrati nella sala interna del locale di via Mezzaterra si sono trovati difronte quattro amici al bar intenti a giocare a carte tra un brindisi e l’altro. Sono stati sanzionati e l’attività commerciale costretta ad abbassare le serrande per cinque giorni. Gli uomini della Questura sono entrati nel locale l’altra sera alle 21 dopo aver notato dalla vetrata che s’affaccia sulla via la luce accesa e la porta d’ingresso socchiusa.
OPERAIO DELL’ENEL RECUPERATO DAL SOCCORSO ALPINO
SEDICO Ieri attorno a mezzogiorno il Soccorso alpino di Belluno è stato allertato in seguito dall’infortunio di un operaio dell’Enel nella zona della Stanga. M.F., 35 anni, di Santa Giustina (BL), si era procurato un probabile trauma alla caviglia lungo uno dei sentieri di servizio a destra della centrale. Raggiunto da una squadra e da un collega, l’uomo è stato stabilizzato e imbarellato, per poi essere trasportato lungo il ripido itinerario innevato fino alla strada, dove attendeva l’ambulanza diretta all’ospedale di Belluno.
MILIONI DI EURO LE RICHIESTE DEI FONDI POST VAIA 2021 A LIVINALLONGO E ROCCA PIETORE
di Gianni Santomaso
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LE RICHIESTE DEL COMUNE DI SELVA DI CADORE
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ECCEZIONALI NEVICATE IN VENETO. ZAIA CHIEDE A CONTE E BORRELLI LA DICHIARAZIONE DELLO STATO DI EMERGENZA DI RILIEVO NAZIONALE
VENEZIA Il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha formalizzato, con una lettera inviata al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Capo della Protezione Civile Nazionale, Angelo Borrelli, la richiesta di dichiarazione dello Stato di Emergenza di rilievo Nazionale per i danni subiti da decine di Comuni della montagna veneta a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo, con abbondanti nevicate, dei primi giorni di gennaio. Zaia ripercorre gli eventi con un’articolata relazione allegata alla richiesta, descrivendo minuziosamente gli eventi, le forze messe in campo per affrontarli, i disagi, i danni subiti, e l’evoluzione meteorologica, accompagnando il tutto con una serie di fotografie a sostegno di quanto accaduto. Il Governatore conclude la lettera chiedendo “un adeguato sostegno economico, stante la difficoltà delle Amministrazioni locali e della stessa Regione a fronteggiare la situazione con la sola adozione di misure finanziarie ordinarie, al fine di assicurare le necessarie operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, attuare gli interventi indifferibili e urgenti necessari a garantire la pubblica incolumità, ripristinare le infrastrutture e consentire la ripresa delle normali condizioni di vita della popolazione”.Della documentazione fa parte anche il lungo elenco dei Comuni colpiti, delle province di Belluno, Vicenza, Treviso e Verona.
IL LUPO A CENCENIGHE “ORA ABBIAMO PAURA”
CENCENIGHE
di Matteo Manfroi
AUDIO
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I GRAFICI DI TIZIANO DE COL
IL REPORT SULLE VACCINAZIONI EFFETTUATE IN VENETO
LEGGI LA CONFERENZA STAMPA DI LUCA ZAIA
Siamo circondati da Regione dove il dato del contagio sta crescendo. La punta massima delle terapie intensive per il Veneto è stata il 31 dicembre scorso con 401 posti occupati, da 15 giorni c’è un calo. In serata il report dell’Istituto Nazionale di Sanità. Oggi un centinaio di posti liberi nelle terapie intensive (quelle attivate). C’è più sofferenza in alcune realtà, veronese e trevigiano. Abbiamo una prospettiva di un calo delle terapie intensive sulla scorta dei numeri dei pazienti in area non critica. OGGI GIORNATA DI RICLASSIFICAZIONE Ci attendiamo l’arancione che secondo il protocollo delle zone dura 2-3 settimane. Cercheremo di capire l’ordinanza del Ministro FARMACISTI DA VACCINARE Stiamo procedendo con delle priorità poi tutte le altre categorie, questa compresa. EFFETTI DELLE RESTRIZIONI SULLE CURVE IN CALO? E’ probabile, ma è anche vero che prima delle restrizioni avevamo già dato. SCUOLE E’ sacrosanto che gli studenti vogliano tornare a scuola, ma i problemi sono evidenti e anche le tendenze che invertono in pochi giorni. I ragazzi non hanno nessuna colpa. Con i trasporti eravamo pronti a partire. CASE DI RIPOSO E OSPITI Qualche casa di riposo lascia entrare, altri la video chiamata o la stanza degli abbracci, dipende da quanto il virus è entrato nelle strutture alcune covid free. Se il vaccino permetterà cambiamenti lo capiremo. MORTALITA’ in linea con le altre regioni più colpite dal Covid, numeri comunque inferiori a Lombardia, Emilia, Trentino, Piemonte. FABIO FRANCESCHI di GRAFICA VENETA DONA ANCORA MASCHERINE PER LE CASE DI RIPOSO, 1 MILIONE DI MASCHERINE CHIRURGICHE ” Io sono vaccinato”.
IL PROFESSOR GIORGIO PALU’ autorità indiscussa nel campo della Virologia, professore emerito dell’Università di Padova.
Vengo sempre volentieri a casa in Veneto. La mortalità oggi in Italia è dello 0.05%, nemmeno paragonabile alla mortalità delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo. Non abbiamo raggiunto nè la mortalità dell’Hiv ne’ della Tubercolosi. Morti per covid si misura alle persone realmente infettate, che hanno prodotto gli anticorpi non tamponate. Oscilla tra lo 0,25 e il 50%, il Veneto paga un contributo minore di altre regioni, perché la Lombardia è un’area metropolitano, in Veneto diffusa, ma non ci sono realtà come Milano con la metropolitana e non abbiamo avuto ciò che abbiamo visto in Lombardia perché il Veneto ha un’altra sanità. In una competizione pubblico-privato i pronto soccorso hanno accolto di tutto. E’ una seconda fase preponderante rispetto alla prima ma le terapia intensive non sono mai andate in crisi.
ASTRAZENICA EFFICACIA IN MODO UGUALE DEGLI ALTRI Verrà valutata entro il 29 gennaio, l’altro ente di controllo ha chiesto un implemento di indagine. Altro problema per Astrazenica, in un certo numero di pazienti la prima dose dimezzata, associata alla seconda dose produceva un effetto molto superiore di 25 punti. E’ stato approvato perché gli inglesi sono pragmatici, per proteggere gli anziani visto quanto successo in Italia e la carenza di posti letto, faranno da cavia. Nel programma Arcuri ci sono 41 milioni di dosi. Ha un’efficacia minore ma i nuovi dati sono interessanti sulla contagiosità. In questo momento abbiamo bisogno anche di un altro vaccino. VARIANTE SUDAFRICANA Non abbiamo dati sulla variante sud africana, Astrazenica lo ha trovato su 20 pazienti ed è più difficile da neutralizzare.
https://www.facebook.com/zaiaufficiale/videos/1129083240856170
ULSS 1 DOLOMITI: AGGIORNATO IL PIANO VACCINAZIONE ANTI COVID
BELLUNO E’ stato aggiornato il Piano vaccinale anti Covid dell’Ulss Dolomiti in base alle ultime linee guida regionali. L’attuazione del Piano procederà secondo l’effettiva disponibilità delle dosi di vaccino programmate e tenendo conto delle peculiarità di ciascun vaccino in ordine alla conservazione e alla somministrazione e potrà essere ulteriormente aggiornato. Il primo passaggio riguarda la necessità dell’accantonamento delle dosi di vaccino necessarie per garantire gli appuntamenti di completamento del ciclo vaccinale (seconda dose), di regola fissati a 21 giorni dalla prima somministrazione. La Farmacia Ospedaliera, su disposizione della Direzione Sanitaria Aziendale, continuerà a curare l’allestimento delle singole fiale di vaccino, con rigoroso rispetto delle regole di preparazione, anche al fine di ricavare il maggior numero di dosi possibili da ciascun flacone Pfizer-BioNTech. Immunizzazione degli operatori sanitari e degli operatori e ospiti delle Strutture Residenziali Territoriali. Nei prossimi giorni sarà conclusa l’immunizzazione degli operatori di tutti i quattro ruoli afferenti alle UU.OO Ospedaliere e di ospiti e operatori delle RSA. Entro poche settimane, verrà completata l’offerta vaccinale nell’ambito delle Strutture Socio-Sanitarie Residenziali e Diurne, anche in riferimento ai minori di età superiore a 16 anni. Già vaccinati, con modalità drive-in nelle scorse domeniche, i Medici attivi sul territorio (Medici Medicina Generale, Pediatri Libera Scelta, USCA, Specialisti Ambulatoriali Interni, Guardia Medica: 167 soggetti), sanitari e volontari del vasto sistema SUEM-118 ( 357 soggetti) . Domenica 17 gennaio 2021 è previsto un nuovo V-Day vaccinale drive-in a favore di numerose categorie di operatori sanitari delle strutture private: circa 400 soggetti. Entro il mese verrà garantita l’offerta vaccinale agli operatori dei quattro ruoli del Dipartimento di Prevenzione, dei Distretti e dei Servizi Generali dell’Azienda ULSS Dolomiti. L’immunizzazione verrà estesa alle ditte esterne operanti in ambito aziendale e al personale sanitario di altre amministrazioni pubbliche (INPS, INAIL etc). Vaccinazione della popolazione ≥ 80 anni: Il quadro epidemiologico della prima e seconda ondata COVID ha messo in evidenza, specie nel territorio della provincia di Belluno, maggiore incidenza di casi gravi nei soggetti anziani. Ciò rafforza il livello di priorità, dettato dalle linee di indirizzo nazionali e regionali, assunto dalla necessità di immunizzazione di questa rilevante categoria sociale. La sperimentazione organizzativa condotta in questi giorni a favore degli assistiti di una Medicina di Gruppo Integrata del contesto urbano bellunese ha messo in evidenza la validità di un modello di offerta con ruolo attivo della Medicina di Famiglia. E’ stata quindi proposta l’estensione di questo modello a tutto il territorio, con il supporto delle Istituzioni (Comuni, Parrocchie, Associazioni di Volontariato, altro). Ciò sia in riferimento a difficoltà nei collegamenti, anche postali, con le aree periferiche, sia alle caratteristiche dell’ampio territorio montano. Sempre i Medici di Medicina Generale potranno agevolmente individuare nella fascia di soggetti anziani le persone in assistenza domiciliare o comunque non trasportabili al fine di garantire la vaccinazione a domicilio tramite la rete dei servizi territoriali, incluse le USCA. A seguito di adeguate disponibilità di vaccino anti-COVID, specie se con minori problemi di allestimento rispetto al vaccino Pfizer-BioNTech, l’Azienda ULSS Dolomiti prontamente procederà a garantire l’immunizzazione dei soggetti di età pari o superiore a 80 anni con le modalità organizzative descritte. Offerta vaccinale ai donatori di sangue ed emocomponenti: In adesione alle linee di indirizzo regionali, l’Azienda ULSS Dolomiti procederà con l’offerta di immunizzazione al vasto ed importante settore dei donatori di sangue, secondo selezione di priorità individuate in collaborazione con le associazioni d’area. Secondo modalità che saranno ulteriormente specificate, si procederà nella fase 2, nell’ offerta vaccinale alla popolazione con più di 60 anni e ai soggetti fragili, partendo dai soggetti più anziani e/o fragili. In parallelo/al termine della fase 2, sarà completamente sviluppata la vaccinazione delle categorie afferenti ai Servizi Essenziali (fase 3). Le fasi 2 e 3 saranno di regola condotte mediante chiamata attiva dei vaccinandi ed erogazione prestazionale nei punti di vaccinazione di popolazione.
LA CARTINA DELLA ULSS 1 DOLOMITI CON I CENTRI PER LA VACCINAZIONE
LA STAGIONE E’ ANDATA, MA IL GOVERNO SE NE RENDE CONTO?
ROMA «Adesso è davvero finita: la stagione invernale è andata senza alcuna possibilità. Ed è ingiustificabile il silenzio sul fronte degli indennizzi, perché la fotografia della montagna è quanto mai drammatica». Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond. «Tenere gli impianti chiusi fino a fine febbraio significa morte certa per la montagna. A Belluno le attività della parte alta della provincia sono in netta sofferenza già da tempo: da qui al 15 febbraio la situazione può solo peggiorare. E dopo il 15, aprire sarebbe un costo senza ritorno, non certo un beneficio». Qualche giorno fa Federalberghi Belluno ha inviato al ministro D’Incà un report sulla situazione della montagna bellunese «Ne risulta che si è perso un milione di turisti. Tradotto: rischio fallimento per alberghi, bar, ristoranti, strutture ricettive, impianti di risalita… in pratica tutto il sistema montagna è a terra e – lo dice anche Federalberghi – l’inverno 2020-2021 è irrimediabilmente compromesso. A questo punto, cosa manca ancora per avere indennizzi in grado di far sopravvivere la filiera del turismo e le famiglie che vivono in montagna?».
L’INTERROGAZIONE DI SAVIANE IN SENATO
ROMA Il Senatore della Lega Paolo Saviane ha presentato un’interrogazione in Senato per presentare le difficoltà che ha la montagna in generale in questo periodo. “Lo ringrazio per aver saputo cogliere la difficoltà in cui versano le attività del territorio montano interrogando prontamente il Governo sostenendo la necessità che le stesse possano contare su significativi ristori – afferma il segretario provinciale Franco Gidoni – Evidenzio la sensibilità del gruppo Lega in Senato che attraverso la sottoscrizione dell’atto da parte di molti colleghi del senatore Saviane, anche di altre regioni, mette in evidenza come la preoccupazione non sia solo del nostro territorio, ma coinvolga l’intera montagna italiana. Auspico che il Governo risponda in tempi celeri all’interrogazione ovviamente in termini positivi dando garanzia che in tempi rapidi il comparto potrà contare su un significativo aiuto economico”.
L’INTERROGAZIONE PRESENTATA IERI DA SAVIANE
BOND – CORTELLAZZO (FI): CRISI DI GOVERNO VA RISOLTA PRESTO, IN BILICO TENUTA SOCIALE E RILANCIO DEL PAESE
ROMA “Prima del Coronavirus le stime dei bambini in povertà assoluta segnavano una cifra pari a 1.200.000. Solo il 25% aveva accesso al nido. Una forte disuguaglianza sociale che oggi si è acuita. Ma le problematiche sono ben più ampie”. E’ quanto affermano in una nota congiunta i deputati di Forza Italia, Dario Bond e Piergiorgio Cortellazzo. “Una riforma sul welfare che guardi al sociale e alle donne, il Recovery Fund dovrà servire a questo – aggiungono – A finanziare le riforme che servono al Paese per uscire dalla pandemia e per superare i limiti che c’erano già prima di questa crisi. Tra i nodi da sciogliere l’aumento dell’occupazione femminile, un piano strategico per l’infanzia, il contrasto al calo della natalità, le politiche attive del lavoro, la formazione sono tutti prioritari per la tenuta e il rilancio anche sociale dell’Italia. Il testo approvato arriverà alla Camera per l’approvazione e con esso anche il dibattito sulla crisi di questo Governo. Una crisi che più del 50% degli italiani non sta comprendendo e che va risolta, come ha sottolineato il nostro presidente Berlusconi, al più presto. Per il bene e il futuro del Paese ora in bilico”
BANDO CONTRIBUTI PER GLI ESERCIZI DI VICINATO: 1 MILIONE 430MILA EURO PER SOSTENERE 65 ATTIVITÀ PROVINCIA E FONDO COMUNI CONFINANTI INSIEME PER UN PROGETTO ANTI-SPOPOLAMENTO
BELLUNO La Provincia di Belluno ha presentato questa mattina in conferenza stampa gli esiti della seconda edizione del bando per gli esercizi di vicinato. Una misura a sostegno del piccolo commercio di prossimità, delle attività artigiane e in generale degli esercizi che costituiscono un presidio di servizio locale della comunità. Erano presenti il presidente della Provincia Roberto Padrin, il deputato Roger De Menech (Fondo Comuni confinanti), il presidente della Camera di Commercio Treviso Belluno Mario Pozza e il direttore di Ascom Confcommercio Belluno Luca Dal Poz. Il bando, in continuità con la prima edizione del 2019, è finanziato da Provincia e Fondo Comuni confinanti per 1.430.000 euro. E grazie alle risorse messe a disposizione dal bilancio di Palazzo Piloni assicura in modo unitario uno sviluppo di ambito provinciale, andando oltre i Comuni di prima e seconda fascia (vale a dire confinanti e dirimpettai dei confinanti con Trento e Bolzano). Come nella prima edizione, erano ammessi a bando i progetti di ammodernamento delle attività (spese di investimento per macchinari, impianti produttivi, attrezzature nuove di fabbrica, impianti di illuminazione e di sicurezza, arredi, ristrutturazione, hardware, programmi informatici, interventi di innovazione digitale, sistemi per l’accettazione di pagamenti innovativi, vetrine intelligenti, realtà aumentata); è previsto un finanziamento del 40% della spesa, mentre il 60% rimane a carico del richiedente. «Siamo molto soddisfatti della riuscita anche di questo secondo bando – il commento del presidente Padrin -. Le domande pervenute sono state 79. Di queste, 4 non erano ammissibili, mentre 65 riceveranno il finanziamento, fino all’esaurimento completo delle risorse a disposizione. Come nel bando 2019, siamo convinti di poter assicurare un sostegno soprattutto a quelle aree periferiche della nostra provincia, dove è più forte lo spopolamento e dove negozi e piccole attività rappresentano un presidio fondamentale. Ma l’intero territorio provinciale è interessato da questa misura, anche alla luce dell’emergenza Covid che sta creando una situazione drammatica per le attività commerciali e le imprese». Sono 46 i progetti finanziati nei Comuni confinanti e contigui; 19 invece le domande finanziate nel resto della provincia, per un totale di quasi 4,5 milioni di euro di investimenti sul territorio. «È stata una scelta precisa quella di allargare anche ai Comuni non di confine o di seconda fascia – spiega la consigliera provinciale delegata Serenella Bogana -. La montagna, e l’intero territorio provinciale, soffre delle stesse difficoltà. E i risultati del bando sono estremamente positivi mostrano la voglia di investire e la resilienza delle attività». «In effetti le graduatorie del bando mostrano che le imprese ci hanno creduto, anche in un momento in cui sembrava non ci fosse nulla a cui credere, se non nel fatto che c’era una pandemia mai vista prima – aggiunge il presidente della Camera di Commercio Treviso Belluno, Mario Pozza -. C’è chi ha voluto ampliare attività esistenti rendendole polifunzionali; chi ha creato nuove attività per rispondere a nuovi bisogni; chi ha voluto restaurare i muri, le facciate per rendere più accoglienti i propri negozi. Ma dietro alle pratiche ci sono persone e storie. Eravamo da subito convinti che i finanziamenti dovessero andare a chi ne aveva effettivamente bisogno e che questo bando sarebbe stato un garanzia importante per supportare le difficoltà sociali causate dal lockdown e dal virus». Soddisfatto anche il presidente del Comitato paritetico Fondo Comuni confinanti, Roger De Menech: «La Provincia di Belluno è uno dei rari enti che riescono in questo periodo a costruire politiche territoriali, anche grazie al Fondo Comuni confinanti. Questo bando è uno degli esempi virtuosi: siamo partiti da un fondo territoriale e con l’intelligenza della politica lo abbiamo trasformato in un fondo provinciale».
FELTREGHIACCIO-COMUNE, ALLA RICERCA DELLA PACE, L’AGO DELLA BILANCIA SARANNO I SOLDI.
FELTRE Disgelo tra Comune e Cooperativa Feltreghiaccio, quest’ultima ricorsa al tribunale per vedersi riconosciuti gli investimenti fatti in più di trent’anni di gestione. C’è disponibilità a trattare sulla base di una somma di 100 mila euro. «Il Comune resta disponibile a perfezionare, su queste basi, un accordo transattivo che eviti il dilatarsi dei tempi della decisione finale e l’esborso di ulteriori spese legali da parte di entrambe le parti in causa», dice il sindaco Paolo Perenzin. «Se la cooperativa Feltreghiaccio farà scelte diverse ne prenderemo atto». L’amministrazione adesso ha deciso di intervenire. Gli uffici comunali avevano stimato da subito in alcune decine di migliaia di euro il massimo possibile credito da riconoscere alla cooperativa, che invece rivendicava molto di più e si è rivolta al tribunale presentando in allegato al ricorso fatture per un totale di 531 mila euro. Di queste, il perito nominato dal giudice, in una bozza di perizia in possesso delle parti, ha quantificato il possibile debito a carico del Comune in circa 140 mila euro, dai quali deve essere detratto il danno per mancata manutenzione stimato in circa 40 mila euro (per un netto, dunque, di circa 100 mila euro).
SPECIALI ALLA RADIO, MARCELLA CORRA’ SI RACCONTA
TAIBON Marcella Corra’ ai microfoni di RADIO PIU’ con un emozionato Gianni Santomaso. Il direttore del Corriere delle Alpi ha raggiunto l’età della pensione lo scorso 31 dicembre.
DI GIANNI SANTOMASO
PARTE 1
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PARTE 2
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Svuotare una scrivania dopo 26 anni significa far saltare fuori un sacco di simpatici ricordi, come la caricatura di me e Toni Sirena, fatta da Gianpaolo Perona nel 2005, o la foto di gruppo di un pranzo al Castello di Zumelle, per salutare Toni che andava a dirigere il Trentino
Marcella
AL TAVOLO PER L’ACC ANCHE IL MINISTRO D’INCA’
BELLUNO Incontro tra parti sindacali, Prefetto di Belluno, ministro D’Incà e sottosegretario Todde per discutere del futuro della ACC di Mel. Con un comunicato stampa congiunto Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm hanno voluto ringraziare per l’incontro e fare luce sulle problematiche dell’azienda.
IL COMUNICATO SINDACALE
Le organizzazioni sindacali territoriali FIM-FIOM-UILM ringraziano il Prefetto per aver accettato l’invito a pochi giorni dal suo insediamento e sottolineano la sensibilità che la prefettura ha sempre dimostrato nel seguire le crisi aziendali e le possibili ripercussioni che potrebbero generare sul tessuto sociale della provincia. Esprimiamo anche massima soddisfazione per la partecipazione della Sottosegretario A.Todde e del ministro D’incà, hanno voluto essere presenti all’incontro ribadendo la loro vicinanza alle lavoratrici e ai lavoratori della Acc e rinnovando l’impegno per una rapida risoluzione della crisi. Al tavolo è emerso in tutta la sua gravità la paralisi che si è venuta a creare all’indomani della richiesta di ulteriori precisazioni da parte della commissione europea dilatando in maniera spropositata i tempi per una risposta definitiva, vanificando le aspettative e l’impegno profuso in questi mesi che hanno portato la produzione a livelli che non si vedevano dal 2009. Il ministro e la Sottosegretario dichiarano di aver intensificato le azioni presso la Commissione e di aspettare a breve una risposta piu vicina alla natura delle nostre richieste. La Regione Veneto in coordinamento con il ministero si dice pronta a fare la sua parte e all’aggravarsi della situazione disponibile a cercare insieme possibili soluzioni . Ribadiamo la nostra piena fiducia nel operato delle istituzioni ma occorre urgentemente un atto forte per mettere in sicurezza le casse e il futuro dello stabilimento di Mel
ACC, D’INCA’: “PASSI AVANTI NELL’INTERLOCUZIONE EUROPEA
ROMA “In queste settimane il Governo ha lavorato con estrema attenzione per il futuro dell’Acc: è in corso una forte interlocuzione europea in seguito alla richiesta di chiarimenti da parte della Commissione e sono stati fatti significativi passi in avanti per cercare di risolvere la questione che interessa lo stabilimento di Mel”. Lo dichiara Federico D’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento al termine dell’incontro con le organizzazioni sindacali, il Prefetto di Belluno, Sergio Bracco, la Sottosegretaria al Mise, Alessandra Todde, il Commissario Maurizio Castro e la Regione Veneto. “Ho contattato il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola che si è subito attivato, assieme ai nostri ambasciatori, per un contatto diretto con la Commissione – prosegue D’Incà, che aggiunge -: sono stati consegnati tutti i documenti necessari richiesti, fornendo ulteriori dettagli. Ora, grazie anche al continuo e prezioso lavoro della Sottosegretaria Alessandra Todde, attendiamo nelle prossime ore un segnale dalla Commissione, confidando che al più presto arrivi l’autorizzazione al prestito ponte per dare continuità ad Acc per i prossimi sei mesi fino all’uscita dell’amministrazione straordinaria”. Il Ministro D’Incà ricorda che “come è sempre stato dimostrato, il Governo crede fortemente in Acc e nel nuovo progetto di Italcomp che rappresenta un rilancio importante non solo per il territorio bellunese ma anche per l’intero Paese, rendendo nuovamente competitivo un settore manifatturiero attraverso un preciso piano industriale. Il mio ringraziamento va a tutti i dipendenti dello stabilimento di Borgo Valbelluna che hanno dimostrato, giorno dopo giorno, forte dedizione al lavoro, al Commissario Castro e alle organizzazioni sindacali. Ringrazio anche il Prefetto di Belluno, Sergio Bracco, che ha subito seguito con attenzione la vicenda. Ci auguriamo, quindi, che la situazione si sblocchi in tempi rapidi, garantendo ancora una volta il massimo impegno”.
LA PANDEMIA CANCELLA PRANZO E FESTA DI SANT’ANTONIO
CENCENIGHE I ragazzi più giovani hanno dovuto rinunciare a cantare San Martino, i più grandi alle feste al Nof Filo’ di Cencenighe, la comunità è stata obbligata dalla pandemia a perdere momenti importanti, i ricordi della tradizione come Sant’Andrea, la Befana, le feste per i nonni ed altro ancora. Alla lunga lista di eventi cancellati si aggiunge purtroppo anche la festa si Sant’ANTONIO, il patrono, prevista per domenica
IL SINDACO MAURO SOPPELSA
SERATA DEL DIALETTO IN STREAMING YOUTUBE
SOSPIROLO A filò te na sera de inverno. La Pro loco “Monti del Sole” di Sospirolo, in collaborazione con la biblioteca civica, celebra domenica 17 gennaio la Giornata nazionale del dialetto, promossa dall’Unpli Pro loco d’Italia. Alle 18 in streaming su YouTube ci sarà una serata nel ricordo di Gianluigi Secco. Durante la diretta, condotta da Dino Bridda, interverranno le voci di Rino Budel, Cristina Gianni, Lucia Mezzacasa e Beniamino Naldo.
L’OPINIONE
BELLUNO Riceviamo e pubblichiamo una nota della Sezione Lega “Città di Belluno” a firma di Paolo Luciani (segretario della sezione) e Luciano Da Pian (Capogruppo Lega Nord in consiglio comunale).
Strade secondarie e terziare della viabilità comunale di Belluno, strade delle frazioni più distanti e/o isolate del nostro comune ma anche marciapiedi, piazzali minori del nostro territorio e soprattutto parcheggi comunali gratuiti. Ecco i figli di un Dio minore che a due settimane dalle ultime, seppur abbondanti e quanto più straordinarie, nevicate sono ancora lasciati a loro stessi in attesa non tanto che il comune o privati coinvolti nel “piano neve 2019-2020” agiscano in questi luoghi quanto invece che ci pensi il sole a sciogliere gli accumuli di neve. È questo il quadro che come Lega – Salvini Premier, in attesa delle dovute delucidazioni che il Comune di Belluno e la sua Amministrazione ci dovrà dare a seguito dell’interrogazione depositata lo scorso Consiglio Comunale, non possiamo non commentare in modo negativo. Questo poiché ancora una volta è risultata essere la gestione fallimentare di questa Amministrazione di fronte ad un fenomeno ambientale di carattere emergenziale, ma pur sempre prevedibile per una città come Belluno sita in un territorio montano, che non perde occasione di ricordare il suo ruolo di capoluogo delle Dolomiti. Se il lato politico della Giunta Massaro lo abbiamo già più volte condannato, in questa occasione la critica non può che essere posta sul piano tecnico ed attuativo, complice una mancanza di capacità organizzativa, che denota a nostro parere una certa impreparazione di chi è chiamato a guidare la macchina comunale. Vorremmo commentare dicendo che pagano l’inesperienza ma come il Sindaco in sede di Consiglio Comunale, ed i suoi assessori sui socialnetwork elevanti a nuova sede della comunicazione politica amministrativa, ci rammentano le occasioni nel passato non sono mancate. Del resto, è dal 2012 che questa compagine politica occupa Palazzo Rosso in un “lungo sonno” che purtroppo ha colpito la nostra città circa alcune tematiche che riteniamo fondamentali per la nostra comunità. Quali rappresentanti della Lega – Salvini Premier a nostro giudizio vi sono infatti gravi carenze nella gestione della macchina amministrativa stessa, una mancanza di progettualità sul territorio, una visione troppo ridotta in campo sociale ed assistenziale volta troppo spesso a trascurare quelle categorie che, specie oggi in tempo di Covid-19, sono lasciate a loro stesse nella speranza che gli aiuti verso queste categorie arrivino da chi siede più in alto. Inoltre, e non lo smetteremo mai di ripetere, la mancanza di un disegno che questa Giunta e il suo Sindaco non hanno per la nostra città ma soprattutto per quelle zone, quei quartieri e quelle frazioni che lo compongono le quali finiscono il più volte abbandonate a fronte di tantissimi interventi promessi. Un quadro di ordinaria amministrazione che male si addice ad una città capoluogo di provincia i cui amministratori sono soliti nascondersi dietro la tanto pubblicizzata “rigenerazione urbana”, volta per potenziare i territori, ma risoltasi a Belluno in grandi opere con un poco chiaro destino all’indomani della loro conclusione seppur lodevoli nel loro intento di voler dare nuova luce alla città ma senza tempi certi o visione di carattere urbanistica per il futuro della nostra comunità.
A CALALZO DI CADORE 150 MILA EURO DI ASFALTATURE NEL 2021
CALALZO Ammonta a 150mila euro il piano delle asfaltature 2021 del comune di Calalzo di Cadore: questo quanto deciso dall’amministrazione guidata dal sindaco Luca De Carlo, che nelle prossime settimane definirà con precisione le aree di intervento. “Abbiamo già delle idee, ma attendiamo la fine dell’inverno per chiudere e mettere nero su bianco la lista degli interventi”, spiega De Carlo. “Sappiamo che questa è la stagione durante la quale le strade subiscono i maggiori danni, per cui aspettiamo la primavera per fare gli ultimi sopralluoghi e il bilancio finale”. L’obbiettivo è quello di realizzare tutti i lavori entro l’estate, tra maggio e giugno; se si dovessero registrare problemi o ritardi, si andrà al mese di settembre. Partiranno invece con certezza in primavera i lavori di asfaltatura – già assegnati – di Via Carducci: 10mila gli euro necessari per questo intervento, resosi necessario a seguito di alcuni lavori sulla sede stradale, aggiuntivi a questo piano. Questi 150mila euro (50mila dei quali arrivati dalla Provincia di Belluno come contributo) si aggiungono agli oltre 100mila già investiti nel 2019 per le asfaltature delle vie principali del paese: “Purtroppo, non riusciremo a sistemare ora tutte le criticità, ma sicuramente nei prossimi anni ci saranno nuovi piani di intervento che si occuperanno delle strade e vie rimaste escluse”, continua il sindaco. “L’obbiettivo di questa amministrazione è intervenire al massimo ogni due anni sugli asfalti, tema delicato soprattutto per i paesi di montagna come Calalzo, così da garantire un continuo investimento sulla sicurezza stradale”.
CONOSCIAMO LA CORALE DI LIMANA CON LE INTERVISTE DI SILVIA BALDO
CONTINUANO LE SCULTURE NEL GHIACCIO E NEVE A FALCADE con SILVANO SAVIO
“BELLUNO. GABINETTI DI STORIA, NOTIZIE E CURIOSITÀ”: INSOLITO LIBRO DI CAPUTO
di Renato Bona
“Dedicato a tutti coloro che hanno contribuito affinché rimanga memoria del passato”. Si apre così l’insolito libro che il valente ricercatore Vincenzo Caputo, bellunese di 75 anni, già dipendente del ministero delle Finanze e noto per varie ricerche nell’ambito del territorio comunale, ha dato alle stampe con la tipografia-cartoleria Sommavilla e la collaborazione fra gli altri di Roberto Reolon, Giacomo Turcato e Luigino Catello. Autore anche delle fotografie, in presentazione Caputo spiega che “Una rivoluzione forse sottovalutata, ma destinata a incidere anche sul sociale e sul costume arriva soprattutto nel dopoguerra. Essa riguarda i servizi igienici nelle abitazioni in nuovi ambienti con impianti igienico-sanitari”, cambiamenti che hanno permesso ad una moltitudine di persone e famiglie di soddisfare i propri bisogni fisiologici in locali più confortevoli, che mai le precedenti generazioni hanno avuto. Ai fini dell’indagine – puntualizza l’autore – sono stati presi in considerazione solamente i soggetti ancora originali esistenti, perché molti sono stati oggetto di recupero con modifiche parziali, che ne hanno snaturato la primitiva destinazione. E insiste: “questi piccoli ambienti erano prevalentemente edificati in luogo discreto e appartato, in genere nel retro delle abitazioni, in base anche agli spazi disponibili. Tutti al loro interno accomunati da un’unica caratteristica: il foro di scarico”. Di seguito puntualizza: “Nel tempo sono stati costruiti con canne , in legno, in pietra, in mattoni, muratura e, in tempi recenti, in lamiera e pannelli di cemento, in modo tutt’altro che conforme ai precetti di igiene, in angusti spazi, non sufficientemente aerati. Quale che fosse la struttura di questi ambienti, avevano in comune una caratteristica che li rendeva istantaneamente riconoscibili: l’odore. Il più delle volte il materiale impiegato si differenzia da quello della costruzione principale, ciò sta ad indicare che per buona parte di essi l’edificazione è avvenuta in un periodo successivo a quello dell’abitazione. Nelle vecchie abitazioni urbane e suburbane con più piani, a volte il corpo del servizio sporge dalla facciata dello stabile, dov’è visibile anche la minuscola finestrella. In altri casi è posto sui ballatoi o balconate mentre più numerosi sorgono nei cortili o in campagna”. Non manca di dire, Caputo, che: “Nonostante le dimensioni anguste e il lezzo che sprigionavano, offrivano però la sicurezza del riparo. Ora, che per diversi motivi ciò è definitivamente passato, tra le varie realtà alcune sono ormai dei ruderi, e dei malsani locali dall’aria infetta di miasmi e brulicanti di insetti rimane solamente uno sgradevole ricordo, sicuramente senza alcun motivo di rimpianto da parte di chi, per anni e con intuibili disagi, li ha utilizzati. Ciò determinò nell’inconscio collettivo di molti, un senso di imbarazzo che il progresso civile e tecnologico non ha certamente contribuito a cancellare”. In chiusura, prima di soffermarsi sul capitolo “I gabinetti nei secoli” (cui seguono: Storia dell’evoluzione del gabinetto negli alberghi, Storia della seggetta, Orinali, vasi da notte e ‘bourdalowes’, Alcune tipologie di pitali e vasi da notte o orinali, Breve descrizione del water moderno, Notizie e curiosità, Protezione degli angoli in città, Gabinetti pubblici- fognature-cronologia degli avvenimenti e notizie, Patrono dei netturbini e degli addetti alla raccolta dei rifiuti, Gabinetti pubblici in città, Tipologie di orinatoi e altri servizi igienici, Richiesta di autorizzazione per un nuovo orinatoio, Trascrizione delle motivazioni di alcune delibere comunali, Particolare cura dell’igiene in passato, Rifugi antiaerei, Gabinetti pubblici costruiti in città dopo gennaio 1932, Gabinetti pubblici attualmente esistenti a Belluno, ‘Castel Agordino’-Ponte dei Castei-La Valle Agordina, Cortina-Tofana di Rozes-Castelletto e Col dei Bos, Terminologie varie-Eufemismi per andare in bagno, Introduzione all’analisi delle tipologie di gabinetti in città e nei paesi, Evoluzione del cubicolo, Analisi delle varie tipologie, Indagine quantitativa delle tipologie, infine: Documentazione fotografica-Rilievo e descrizioni di 128 cubicoli) in cui spiega che “La prima vera testimonianza storica di un gabinetto con pulizia ad acqua risale al tempo di re Minosse, nell’isola di Creta, intorno al 1700 avanti Cristo”, Caputo precisa: “Nel corso di questa ricerca mi è capitato di inoltrarmi in vecchie abitazioni e case coloniche abbandonate, ho perlustrato granai, salito scale precarie, scostando usci cigolanti ho visitato camere, cucine, sono entrato nelle stalle e quasi sempre il gabinetto sorgeva accanto al porcile, al pollaio, alla concimaia. Questi nuclei abitativi piuttosto isolati sono gli ultimi rimasti di un’architettura estremamente povera, per molti aspetti legata alla più stretta funzionalità. I criteri costruttivi erano ispirarti all’esigenza di privilegiare l’impiego di materiali poveri, reperibili in loco. Essi sono rimasti inalterati nel tempo nella loro struttura originaria dall’inquietante fascino, ormai in stato di abbandono e decadenza rimanendo peraltro simboli di un’epoca di stenti e fatiche. Di quei tempi dove sono rimaste solo rovine di cui si sta riappropriando la natura, si possono dunque ricostruire i fatti ma sarà sempre impossibile ‘parteciparvi’ nei modi e con le atmosfere di allora”.
NELLE FOTO: la copertina del libro; l’autore, Vincenzo Caputo; retro del palasport di Belluno: struttura degli anni 30 del secolo scorso: all’interno tre orinatoi a nicchia e due piccoli locali con gabinetti “alla turca”; nel rifugio bellunese di via Sottocastello: quattro servizi privi della porta; struttura sotterranea di piazzale Cesare Battisti di Belluno con servizi in stato di abbandono; vecchio gabinetto ristrutturato alla fine degli anni ’70 a Faverga; due gabinetti sporgenti dal retro di Palazzo Grini nel Vicolo San Pietro; antico stabile della famiglia Barpo nella Piazza Santo Stefano: sul retro sporge il servizio con finestrella panoramica su Borgo Pra; loggetta con colonnine in pietra nel cui piano è collocato il servizio con finestrella; nell’antico e caratteristico stabile di Borgo Pra realizzato un gabinetto in muratura con finestrella; Cusighe: nel retro di una casa in abbandono di inizio secolo XX è ancora presente la struttura del gabinetto; Piazza Lollino a Nogarè: si notano i due gabinetti sporgenti, quello in alto ha una piccola feritoia.
FANTASTICHE DOLOMITI, NUOVA STAGIONE. APPUNTAMENTO QUINDICINALE IL GIOVEDI ALLE 10.30 E 19.00
LA RACCOLTA COMPLETA
FANTASTICHE DOLOMITI 7^ PUNTATA: IL QUINDICINALE APPUNTAMENTO ALLA RADIO
SALUTE E SOCIETA’ IL LUNEDI ALLE 13.10 E ALLE 20.10, LA DOMENICA ALLE 10.30 A CURA DEL DOTTOR MARCO CARACCIOLO. QUINTA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
in questa edizione: In Italia circa 3mila persone sono affette da ipertensione arteriosa polmonare, una malattia rara difficile da diagnosticare. Riconoscerla precocemente e agire subito è essenziale per prevenire complicazioni. Per questo nasce la campagna “La vita in un respiro”, promossa da Janssen Italia in collaborazione con AIPI (Associazione Ipertensione Polmonare Italiana). Nazzareno Galiè, Direttore della Cardiologia al Policlinico Sant’Orsola, Università di Bologna, Coordinatore delle Linee Guida Internazionali sull’Ipertensione Polmonare e responsabile Comitato Scientifico AIPI
Loredana Bergamini, Direttore Medico di Janssen Italia Carolina Kostner, Pattinatrice artistica, Testimonial di “La Vita in un respiro”
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GOCCE DI FILOSOFIA, CON CHIARA CAU, CON LISA DE LUCA.
TUTTI I GIORNI DAL LUNEDI AL VENERDI ALLE 6.55 E ALLE 18.55
LA PUNTATA DI IERI, N.10
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007 IN CONDOTTA CON LA PROF. MARIA ROSA SALMAZO IL LUNEDI ALLE 10,30 E ALLE 19.00 LA DOMENICA ALLE 8 DEL MATTINO. NONA STAGIONE
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA
“RITORNO A SCUOLA…. INCERTO”.
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SOLIDARIETA’ VENETO FONDO PENSIONE, IN ONDA IL PRIMO VENERDI DEL MESE ALLE 10.30 E ALLE 19.00 QUINTA STAGIONE
AUDIO
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DUE MINUTI UN LIBRO TUTTI I GIORNI ALLA RADIO ALLE 9.30 E ALLE 18. QUINTA STAGIONE
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CASSA SOLIDARIETÀ LUXOTTICA
IL NUMERO DI GENNAIO CON PAOLO CHISSALE’ E FABRIZIO CAMPEDEL
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LA RASSEGNA STAMPA DA L’AMICO DEL POPOLO
RADIO PIU INFORMAZIONE il canale su TELEGRAM informazione di prima mano e in tempo reale. iscriviti ed aiutaci a farlo conoscere
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA, OSPITE LORIS SERAFINI
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I RACCONTI DI PAOLO SOPPELSA il lunedi alle 9.30 e 18.30
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LE PUNTATE di Luisa Alchini di Leggermente Bellunesi, la domenica alle 11, IL MARTEDI IN PRIMA EDIZIONE alle 10.30 e alle 19.00
LA PUNTATA DELLA SETTIMANA Elisa Orzes Grillone :scrittrice, poetessa e pittrice nata a Cencenighe
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L’ALMANACCO LADINO CON L’ISTITUT CESA DE JAN QUINDICINALE APPUNTAMENTO. LA DOMENICA ALLE 9 IL LUNEDI ALLE 8.35 IL MARTEDI ALLE 12.35 IL MERCOLEDI ALLE 18.35. SECONDA STAGIONE.
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SP 1 MADONNA DEL PIAVE senso unico alternato regolato da semaforo fino al 15 gennaio in comune di Quero Vas per realizzazione tombinatura
SP 42 CAVALLERA fino a revoca, chiusura della strada nell’abitato di Perarolo per attivazione emergenza frana “Busa del Cristo”
S.P.2 DELLA VALLE DEL MIS Interdizione totale al traffico fino a revoca dal km 14,920 (località Gona Bassa) al km 20,650 (località Titele) per cedimento della carreggiata
S.P. 5 DI LAMOSANO Interdizione totale fino a revoca per presenza di materiale e alberi in strada.
S.P. 251 DI VAL DI ZOLDO E VAL CELLINA dalla località Soffranco fino all’imbocco nord della galleria S. Giovanni interdizione totale al transito per cedimento della carreggiata
SP 3 DELLA VAL IMPERINA fino a revoca, senso unico alternato regolato a vista in località Gona di Conedera di Rivamonte per cedimento della carreggiata stradale
Precipitazioni: Assenti (0%).
Temperature: In generale calo a tutte le quote, in maniera più sensibile le minime nelle valli, con forti e diffuse gelate notturne (-7/10°C nei fondovalle prealpini, -10/-15°C nelle valli dolomitiche e altopiani prealpini, fino a -15/-20°C nei posti consuetamente più freddi. Il gelo si manterrà quasi ovunque, anche in giornata, in maniera particolare nei settori in ombra, come in quota, dove l’effetto wind chill sarà moderato (-18/-20 a 2000/2200 m). Su Prealpi a 1500 m min -10°C max -9°C, a 2000 m min -11°C max -10°C. Su Dolomiti a 2000 m min -12°C max -11°C, a 3000 m min -16°C max -15°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, salvo qualche rinforzo da nord-est in alcune zone prealpine; in quota perlopiù settentrionali moderati/tesi fino sui 2200/2400 m, ancora forti alle quote più alte, almeno al mattino, a 10-25 km/h a 2000 m e 35-50 km/h a 3000 m.
Precipitazioni: Assenti (0%), eccetto qualche fiocco di neve ventata sulle cime dolomitiche più settentrionali alla sera (10%).
Temperature: Minime in generale lieve ripresa, in maniera più avvertita nelle valli qualora ci fosse una prolungata presenza di nuvolosità notturna; massime in ulteriore lieve calo nei fondovalle, mentre subiranno un leggero aumento in quota (isotermia verticale con zero termico sia 500 m che a 1000 m. Su Prealpi a 1500 m min -8°C max -5°C, a 2000 m min -9°C max -7°C. Su Dolomiti a 2000 m min -10°C max -8°C, a 3000 m min -15°C max -12°C.
Venti: Nelle valli deboli di direzione variabile, salvo qualche rinforzo da nord-est nelle valli prealpine; in quota perlopiù moderati da nord fino sui 2000/2200 m, ancora tesi/forti alle quote più alte, almeno nella notte e in serata, a 10-25 km/h a 2000 m e 30-55 km/h a 3000 m.
IHL: STASERA ALLEGHE A CACCIA DI PUNTI AD APPIANO
ALLEGHE Stasera trasferta ad Appiano per l’Alleghe Hockey. In programma la decima giornata di campionato IHL. Ingaggio alle 19:30 e diretta su Radio Piu’ con “Hockey Al Punto Giusto”
LA PRESENTAZIONE DELLA PARTITA DI ROBERTO MIANA
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LE GIOVANILI DELL’ALLEGHE DI NUOVO IN CAMPO DA QUESTO FINE SETTIMANA
ALLEGHE I giovani dell’Alleghe Hockey sono pronti per ritornare a calcare le piste ghiacciate e lo faranno da questo fine settimana. Tre le categorie chiamate a ricominciare la stagione: Under 15, 17 e 19. Tre le partite in programma nel fine settimana. La prima squadra a scendere in campo sarà l’Under 17 che questa sera alle 17 giocherà in casa l’Asiago. Domani due trasferte per il settore giovanile delle civette. Under 15 che si scontrerà con il Pieve/Zoldo alle 11. Lunga trasferta per l’Under 19 alleghese che domani alle 16 sarà in terra piemontese per giocare la sfida con il Valpellice.