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Riccardo Forti
TEMERSI PER MANO
Era quando lasciavi
che le tue mani accarezzassero le foglie
quando sembrava
che i tuoi passi parlassero alle radici
che desideravo essere
l’aria che attraversavi
Apparentemente inconsapevole della
sensualità che i tuoi gesti dicevano
chiamavi sguardi che non pensavi
e lo sfiorarsi casuale
delle nostre mani
il nostro impudico guardarci negli occhi
da due luoghi
così lontani quali siamo
solleticavano l’ improbabile,
provocavano.. l’ ineluttabile
Ti avevo conosciuta spoglia di ogni pregiudizio
privo di ogni progetto di conquista
senza la paura del succedere
che tutto fa accadere
abbiamo aperto parchi giochi
sguazzato nell’acqua
coltivato emozioni tra filari di parole
lasciato labbra sospese
ed ora siamo qui,
che ci teniamo per mano
ascoltando accenni di abbandono
..sussurrando finti addii..
Non stringo più
per non perderti.